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Marte...

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    Grazie alle ultime esplorazioni di Spirit, siamo venuti alla conferma che su Marte ci sia acqua.
    Fra quanto secondo voi...l'uomo potrà mettere piede sul suolo Marziano ?

  • #2
    Freddy mi dispiace ma dobbiamo aspettare ancora un pò... una ventina d'anni... mah, forse anche 30....sai com'è.. ora ti mostro cosa dicono gli esperti ovvero che nella Guerra dei mondi, il celebre romanzo scritto da H.G. Wells nel 1898, i marziani, esseri dalla civiltà tecnologicamente più avanzata di quella umana, esaurite le risorse del proprio pianeta, attaccano la Terra per impossessarsene. Entro il 2020, secondo le stime della Nasa, la realtà potrebbe superare la fantasia. Ma le parti saranno invertite rispetto alla finzione romanzesca: sarà l’uomo a posare per la prima volta il piede sul suolo marziano, e ad aspettarlo non troverà alieni verdi con le antenne, decisi a dargli battaglia, ma forme di vita primitive come i batteri. Il viaggio verso il quarto pianeta del sistema solare è infatti non solo il prossimo traguardo dell’esplorazione umana dello spazio, ma la missione che aprirà definitivamente all’uomo la possibilità di soggiornarvi .
    Ma per raggiungere Marte, e rimanerci, bisogna superare diversi problemi nuovi rispetto a quelli che si dovettero risolvere per la conquista della Luna. Innanzitutto, l’occasione favorevole al viaggio si presenta solo ogni ventisei mesi, quando la distanza tra Marte e la Terra si riduce al minimo (55 milioni di chilometri); inoltre la lunga trasferta sottopone gli astronauti a un’esposizione prolungata ai raggi cosmici e pone il problema della conservazione del cibo; la permanenza sul pianeta, infine, deve durare un certo tempo, perché è necessario aspettare che si ripresentino le condizioni per un ritorno veloce. Se la conquista del Pianeta Rosso - il suo caratteristico colore è dovuto alla forte presenza di ossidi di ferro in superficie - avverrà, in gran parte il merito sarà dell’Italia e di uno dei suoi migliori scienziati: Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica nel 1984 e ideatore, con l’Agenzia Spaziale Italiana, del rivoluzionario motore al plasma 242. Fino a poco tempo fa, infatti, si pensava che un viaggio di andata e ritorno per Marte, seguendo le traiettorie di minima energia, richiedesse circa due anni e mezzo, compresi i quattrocentosessanta giorni di permanenza dell’equipaggio sul pianeta. Le innovative soluzioni messe a punto da Rubbia e dai suoi collaboratori renderebbero invece possibile portare a termine la missione, sfruttando l’attrazione di Venere, nell’arco di un anno solare, compreso un mese di permanenza sul pianeta. Simili prospettive, insieme alle recenti scoperte fatte sul suolo marziano - come la presenza di acqua solida e di forme di vita primitive - e ai successi del robot «Pathfinder», rendono il progetto di una spedizione umana su Marte sempre meno avveniristico. Una serie di missioni preliminari per portare sul suolo marziano materiali e mezzi necessari per la permanenza dell’uomo e per il suo ritorno sulla Terra segneranno le tappe d’avvicinamento al vero e proprio sbarco sul pianeta, le cui condizioni ambientali sono ormai ben note. Marte fu un tempo un pianeta vivo ed è ancora il più simile alla Terra tra quelli che gravitano intorno al Sole: il suo giorno dura 24 ore e 37 minuti, l’atmosfera, che ha una pressione pari all’8 per cento di quella terrestre, è composta prevalentemente da anidride carbonica e solo parzialmente da ossigeno, l’inclinazione del suo asse è pari a quella dell’asse terrestre, il suo anno dura 687 giorni divisi in quattro stagioni, la sua gravità è pari al 38 per cento di quella della Terra, la temperatura media è di - 60° e il suo paesaggio è tappezzato da canyons, vulcani, deserti e pianure immensi. Le condizioni di vita sono dunque analoghe a quelle offerte dal deserto; per questo motivo la Mars Society - una società privata con ben ottanta sedi in ventinove Paesi, che si propone il traguardo di portare l’uomo su Marte entro i prossimi dieci anni - ha avviato un progetto di simulazione di vita marziana nel deserto dell’Utah meridionale. Nel «silo» chiamato Mars Desert Research Station trentasei ricercatori, suddivisi in gruppi che si danno il cambio, sperimentano come si vivrebbe sul pianeta e gli effetti di un soggiorno su di esso; qui si eserciteranno anche i membri degli equipaggi dei voli verso Marte. Uno dei problemi da risolvere è l’alimentazione degli astronauti
    Data la lunghezza del viaggio, saranno necessari cibi estremamente nutrienti e dai minimi scarti, anche non saranno escluse pietanze complicate, cucinate sulla Terra e poi liofilizzate o pressurizzate. Il progetto più ambizioso è quello della Nasa: si chiama sistema «Bioplex» ed è una sorta di «serra di bordo» che permette di riciclare sia l’acqua sia i rifiuti. La comunità scientifica concorda su un punto: per conciliare lunga conservazione e digeribilità del cibo e combattere le sindromi dovute a prolungate permanenze nello spazio - mal d’aria, osteoporosi, atrofia muscolare e così via, - non c’è niente di meglio dell’italianissimo parmigiano reggiano, già inserito ufficialmente nella dotazione dell’equipaggio destinato all’odissea marziana
    Se il primo equipaggio che metterà piede su Marte dovrà sopportare prove e sacrifici, in seguito le cose potrebbero migliorare moltissimo. Diversi progetti e ricerche di ingegneria genetica, infatti, studiano come rendere fertile e abitabile questo pianeta, tanto da farne, un giorno, una meta turistica per intrepidi viaggiatori delle stelle. Un sogno ambizioso, certo, ma realistico sia teoricamente sia sotto il profilo tecnologico. Non a caso la bandiera di Marte, disegnata dagli scienziati che studiano le condizioni di vita sul Pianeta Rosso e inaugurata a bordo della navetta «Discovery» durante la missione del dicembre 2000, è composta da tre bande verticali di colore rosso, verde e blu. Colori che simboleggiano la speranza in una sua profonda trasformazione: dal deserto rosso di oggi alla pianura verde sotto un cielo blu di domani. Ma c’è dell’altro. L’esplorazione di Marte potrebbe significare, secondo alcuni studiosi, un’immersione nel mistero, alle radici delle nostre origini, un chiarimento degli enigmi che avvolgono questo pianeta. Il primo è la cosiddetta «sfinge di Marte», la collina a forma di faccia umana, del diametro di un chilometro e mezzo, fotografata nel 1976 dalla sonda «Viking 1» nella regione denominata Cydonia Mensae e da molti considerata di origine artificiale. Il secondo è la presenza di sistemi di canali dall’andamento identico a quelli costruiti dagli Incas. Infine in alcune fotografie compaiono ombre che, dopo numerosi esami e accesi dibattiti, hanno fatto pensare a veicoli alieni. Chissà, forse un giorno, come viene immaginato nel film Mission to Mars, diretto da Brian de Palma e interpretato da Tim Robbins, l’esplorazione della faccia di Marte servirà a svelare la faccia nascosta dell’uomo. E penso che faremo anche delle gite sul pianeta rosso
    (altro che fantasia qua )
    Ultima modifica di Cosmo; 26-01-2004, 03:03.
    Raffaele Lepore

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    • #3
      2015 si fa base spaziale abitata sulla luna... per marte secondo vari progetti nasa se non erro si pensa che l uomo mettera' piede sul pianeta rosso tra un paio di secoli.
      i progetti della nasa sono a lunga scadenza una volta dissero in uno speciale che per gli inizi del 2100 l uomo avrebbe cominciato la colonizzazione della luna... di marte si spera nel 3000

      asd


      cmq il viaggio per marte non partira dalla terra si pensa di usare questa base spaziale abitata (2015) poi vediamo forse i nostri pronipoti assisteranno a queste cose.



      fatto sta che per me le due sonde andavano mandate in altri due punti strategici di marte... la valle con la piramide a 5 punte o cmq dove sta il volto di marte per vedere piu' che altro se sono stati fatti da esseri viventi o se sono strutture naturali.
      Vi ricordo che la piramide a 5 punti inserita nella sfera del pianeta fa lo stesso effetto della piramide (quella grande) inserita nella sfera anzi nel globo terrestra (ovviamente aumentando le dimensioni) l'effetto sarebbe quello di visualizzare il punto critico del pianeta ad una certa angolatura...

      fatto sta che la piramide a 5 punte su marte (che poi non e' piramide ma mi sfugge la figura geometrica-.-) mostra il meridiano critico di marte dove c'e' il vulcano :P sulla terra stessa cosa solo che il vulcano della terra sta sotto all acqua e se non erro e' una delle montagne piu' alte sul nostro pianeta.
      asd scusate l italiano ma sto magnando.


      asdsdasdasdads:P

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      • #4
        Infatti le piramidi andrebbero esplorate, per vedere se ce un collegamento tra Terra-Marte... ed eventualmente scoprire se milioni di anni fà siamo scesi sulla terra da Marte... potremmo essere noi i marziani :P

        Scherzo ragazzi, marte va esplorato! Invitiamo la NASA ad andarci al più presto!
        Raffaele Lepore

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        • #5
          Cesarino, mi stai dicendo che quando l'uomo avrà distrutto completamente la Terra andrà a distruggere completamente Marte?

          Life was like a fantasy / Taken by reality / Does anyone remember me / You once knew me
          Flashes of the day / I knew I was here to stay / But no one stays the same


          Lo Spambollino fa FIGO

          Membro del W.A.M. (War Against Mediaset) e presidente del M.A.I. (Musicians Against Ibanez)

          Ex Custode della Topa (R.I.P.) [NCdS]

          Dedico questa riga alla topa. Mi mancherai.

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          • #6
            Originally posted by Kranium [NCdS]
            Cesarino, mi stai dicendo che quando l'uomo avrà distrutto completamente la Terra andrà a distruggere completamente Marte?
            Eh eh hai proprio ragione Kranium, l'uomo se ne avesse la possibilità lo farebbe!
            Raffaele Lepore

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            • #7
              io avevo sentito che Marte era per lo più un'ammasso di ferro e pietra e che anche se si riuscisse a portare acqua,non sarebbe sufficiente perchè il terreno offre poco habitat per far sviluppare piante o vita.


              Generale: Sapete chi è Rocco Siffredi?
              SOLDATI: SI'!
              Gen: Sapete che è stato arruolato?
              SOLDATI: SI'!
              Gen: Sapete che sono 10 anni che è in trincea e non vede una donna?
              SOLDATI: SI'!
              Gen: Sapete che è dietro di voi?
              grida, polverone...
              Gen: Soldati, soldaaatiii? Dove correte?

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              • #8
                Originally posted by Blood-Lucky
                io avevo sentito che Marte era per lo più un'ammasso di ferro e pietra e che anche se si riuscisse a portare acqua,non sarebbe sufficiente perchè il terreno offre poco habitat per far sviluppare piante o vita.
                Infatti, per questo marte è tutto rosso, perchè essendo in gran parte di ferro, si è arrugginito, quindi questo fa anche pensare che ci sia stata acqua e ossigeno in abbondanza.
                Raffaele Lepore

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