Negli ultimi cinque anni la rotazione della Terra è aumentata e i ricercatori non hanno più dovuto aggiungere un secondo per mantenere in sincronia gli orologi atomici. Lo conferma il rilevamento atomico dei tempi
Non vi sembra che il mondo stia accelerando e che il ritmo della vita sia in costante aumento? Ora c'è anche una prova scientifica a sostegno di questa impressione. La terra in effetti, negli ultimi anni, ruota più in fretta. I ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti segnalano di non aver dovuto mai inserire un secondo extra (il cosiddetto "secondo intercalare") nel proprio calcolo dei tempi negli ultimi cinque anni. Questo perché la rotazione terrestre è accelerata sin dal 1999.
Dal 1972 (quando si è passati al sistema attuale di rilevamento atomico dei tempi) al 1999, al tempo terrestre misurato dalla rotazione del pianeta erano stati aggiunti 22 secondi per mantenerlo sincronizzato con il tempo atomico. Da allora, basta: gli scienziati non sono certi del motivo, ma avanzano comunque alcune ipotesi.
Secondo Tom O'Brian, fisico a capo della divisione temporale del NIST, i cambiamenti nel moto del nucleo terrestre, gli effetti delle maree oceaniche e i mutamenti della forma del pianeta potrebbero tutti influire sulla rotazione della Terra. In generale, nota lo scienziato, se si escludono gli ultimi cinque anni la tendenza a lungo termine è comunque quella di un rallentamento della rotazione terrestre.
Non vi sembra che il mondo stia accelerando e che il ritmo della vita sia in costante aumento? Ora c'è anche una prova scientifica a sostegno di questa impressione. La terra in effetti, negli ultimi anni, ruota più in fretta. I ricercatori del National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti segnalano di non aver dovuto mai inserire un secondo extra (il cosiddetto "secondo intercalare") nel proprio calcolo dei tempi negli ultimi cinque anni. Questo perché la rotazione terrestre è accelerata sin dal 1999.
Dal 1972 (quando si è passati al sistema attuale di rilevamento atomico dei tempi) al 1999, al tempo terrestre misurato dalla rotazione del pianeta erano stati aggiunti 22 secondi per mantenerlo sincronizzato con il tempo atomico. Da allora, basta: gli scienziati non sono certi del motivo, ma avanzano comunque alcune ipotesi.
Secondo Tom O'Brian, fisico a capo della divisione temporale del NIST, i cambiamenti nel moto del nucleo terrestre, gli effetti delle maree oceaniche e i mutamenti della forma del pianeta potrebbero tutti influire sulla rotazione della Terra. In generale, nota lo scienziato, se si escludono gli ultimi cinque anni la tendenza a lungo termine è comunque quella di un rallentamento della rotazione terrestre.
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