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South's Cheyenne Festival 2

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  • South's Cheyenne Festival 2

    Attenzione: quello che scrivo lo scrivo di mia spontanea volontà per parlarvi di alcuni gruppi emergenti e di un festival/motoraduno proprio divertente, che si concluderà stasera 9 Agosto.


    Quest'anno siamo alla seconda edizione del South's Cheyenne Festival, organizzato dagli Indian Bikers del sud Italia, precisamente a Manduria (TA). L'anno scorso il festival ha visto come gruppo principale nientemeno che i Creedence Clearwater Revival, nell'unica data italiana.
    Quest'anno gli headliner sono gli Electric Circus, cover band dei mitici KISS.
    Il festival è stato diviso in 3 giornate.

    Giovedì 7 Agosto
    É la giornata del metal. Alle 8 viene servita la colazione ai valorosi già presenti e accampati con le tende. Ovviamente i primi ad arrivare sono i Bikers di Taranto. Fra spettacoli sexy con spogliarelliste in piscina e che lavano la moto, giochi in moto, il rancio pronto, paninazzi stile americano con dentro di tutto e tanta birra, arriviamo finalmente al concerto.
    Il primo gruppo ad esibirsi sono gli Stige, che fanno un genere a metà fra il doom e gli Entombed più recenti. Potente la voce del cantante, ma gli altri 4 musicisti non brillano per originalità e tecnica.
    Subito dopo è il turno degli Hedon, gruppo autore di un semi-black metal (dico semi perché sono in realtà tecnicissimi e godono di numerose influenze prog), autori di un concerto potente, ottima la voce del singer, il pestaggio sulla batteria e tutto il resto, ma spicca soprattutto la chitarra solista di Pasquale, dotato di molta tecnica. Unica pecca, poco movimento sul palco.
    Passiamo ai Bio Eraser, gruppo nu-metal molto influenzato dai Bio Hazard. La potenza c'è, la cattiveria anche, manca un po' di originalità ma a noi non importa. Intanto, esco fuori a prendere una birra dall'altra parte del paese (un bicchiere piccolo costa 3 euro all'interno), e così facendo mi perdo gli Umal e gli Hangover. Tuttavia, con le buste cariche di birre, assistiamo allo show degli Avanguard, autori di un "Ragefull and Melodic Death Metal", in realtà un death sì melodico e aggressivo, ma molto tecnico, che ricorda i Death e i Cynic, nonché a sprazzi i Control Denied. Show un po' sottotono rispetto al loro standard (li seguo dall'inizio), penalizzato dal brutto audio che avevano in spia (il primo pezzo il batterista l'ha eseguito con la spia spenta!!!), dai problemi di gola del cantante (ma non si sono notati e, nonostante la febbre a 38, ha fatto il pazzo sul palco) e dal chitarrista Andrea P. non proprio in piena forma. Tuttavia sono stati comunque molto competenti e di gran lunga migliori di molti altri gruppi. Anche loro sono penalizzati dalla staticità sul palco, a parte il cantante Alessandro che si dimenava come un ossesso, e il bassista Michele che ride e scherza con il pubblico in prima fila. É il turno degli Androgina, dei quali, mi spiace, non ricordo quasi nulla (ero a parlare con qualcuno). In seguito salgono sul palco gli Adelma, gruppo di heavy metal classico da Cosenza, tecnici al punto giusto e dotati della passione necessaria per suonare, in questi bui anni di musica estrema, un genere così allegro. Ottima la prova di tutti, una nota di merito alla voce del cantante/bassista, e in più, dopo due dei loro pezzi, hanno sfoderato la cover di The Trooper!!!!! Grandissimi. Ma ora arriva quella che secondo me è stata l'esibizione più bella della serata: i manduriani Cosmic Heresy, autori di un death metal particolare, a tratti riff tecnicissimi, a tratti riff rock, thrash e sprazzi jazz e blues, insomma, follia! Esibizione impeccabile, eccezzionale la presenza scenica del cantante/bassista Mauro, bellissimo il feeling da rock'n'roll che sono riusciti a sprigionare, hanno suonato col sorriso, hanno fatto divertire. Ad un certo punto il chitarrista Francesco lascia la chitarra, e mentre gli altri e tre cominciano a jammare su di un riff molto hard rock, spruzza tutti quelli che erano in prima fila con una bottiglia di spumante (scaduto, ho appurato)! Anche loro, come Avanguard e Adelma, si sono distinti dal resto dei gruppi.
    É il turno degli Hungry Seeker Violence, gruppo di recente formazione, che porta due cover: Domination, dei Pantera, e Postmortem, degli Slayer. Buona la prestazione del singer Francesco, ma sono stati penalizzati dalla cattiva acustica (la chitarra era bassa ed aveva un suono orrendo), e qualche errore è scappato a tutti, ma considerando che è la loro prima esibizione dal vivo, non ci resta che augurare loro buona fortuna.
    Seguono i Phantom of the Opera, ovvero i musicisti degli Hedon con un diverso cantante (che li ha presi come turnisti), che eseguono due cover degli Iron Maiden: se non ricordo male Wasting Love e la recente Ghost of The Navigator. Che dire, i musicisti li avevamo già visti all'opera, ma la voce del cantante proprio non andava. Ha steccato parecchio e poi, dai, non era proprio il caso.
    Chiudono la prima giornata gli Psychonauts, autori di un nu-metal meno tosto rispetto a quello dei Bio Eraser, ma comunque all'altezza della serata. Avevano anche un bel po' di seguito.
    A seguire, spettacolo sexy sul palco (tre spogliarelliste), che non ho potuto seguire poi nella tenda (a pagamento), perché non avevo soldi ed avrei perso il passaggio. Mi sono rifatto però il giorno dopo, che commenterò a breve qua sotto.
    Ultima modifica di Kranium; 10-08-2003, 19:22.

    Life was like a fantasy / Taken by reality / Does anyone remember me / You once knew me
    Flashes of the day / I knew I was here to stay / But no one stays the same


    Lo Spambollino fa FIGO

    Membro del W.A.M. (War Against Mediaset) e presidente del M.A.I. (Musicians Against Ibanez)

    Ex Custode della Topa (R.I.P.) [NCdS]

    Dedico questa riga alla topa. Mi mancherai.

  • #2
    Resoconto seconda giornata
    Venerdì 8, serata rock

    Ok, di nuovo pieni di birra ci accingiamo ad assistere al concerto (e con sommo rammarico ci rendiamo conto che se fossimo arrivati alle 19 avremmo visto la sexy premiazione in piscina per i vincitori dei giochi di moto).
    Aprono le danze i Blaze, un gruppo senza infamia e senza lode che propone uno street-glam molto ispirato ai Guns n' Roses... dei quali mio malgrado effettuano anche una cover, Sweet Child o' Mine. Buona prestazione, però nulla di speciale. Subito dopo invece è il turno dei Perfect Picture. Qui devo fare una premessa: a parte che sono tutti dei ragazzi simpatici (come quasi tutti gli altri), il chitarrista si fa notare per la Jackson Soloist U.S.A. Select, "chitarrina" da quasi sei milioni, ed io, essendo un fan della Jackson, ho con piacere appurato che se la merita davvero. Comunque, sono tutti degli ottimi musicisti, e la voce del cantante è micidiale. Hanno proposto due dei loro pezzi e poi la cover di Girls, Girls, Girls dei Motley Crue. Ottima prestazione, anche con i loro pezzi sono riusciti a coinvolgere il pubblico con i cori facilmente orecchiabili. Viene poi il turno dei Malgarbo, autori di un rock italiano di discreta fattura. Anche per loro è una buona prestazione. Gli Skizzi di Bacco non me li ricordo. Spiacente... Mentre gli Angel of Destiny sono qui solo perché non sono potuti entrare fra i dodici gruppi della giornata precedente. Eseguono Master of Puppets (ebbene si, ma con una chitarra sola!) e Cemetery Gates. Scelte secondo me penalizzate dalla presenza di un solo chitarrista, che tra l'altro mi è parso un po' giù di corda... Tuttavia il cantante aveva davvero una bella voce, che si è potuta apprezzare in pieno su Cemetery Gates. Discreta esibizione, che comunque ha coinvolto un bel po' di pubblico (come si fa a restare fermi con Master of Puppets?).
    Ecco, ora ci sono i due gruppi della serata che mi sono perso, ovvero gli Air Brash e i Valkyrie. Spiacente, ma dovevo andare a prendere la birra. Tuttavia ho potuto apprezzare un po' i Valkyrie al ritorno che facevano i Led Zeppelin, e da quello che mi hanno detto è stata un'ottima esibizione.
    Arrivano ora i White Queen, una cover band dei Queen, nata dalla passione del cantante Piero per Freddy Mercury. Ottima la sua prestazione vocale, ottima anche quella della chitarra (il chitarrista è quello dei Lonny Blaster, leggete dopo), un po' meno basso e batteria, ma si nota poco. Il pubblico resta molto coinvolto, partecipa ai cori, ai giochetti del cantante che non solo nell'aspetto e nella voce, ma anche nelle mosse sembra proprio Freddy, e verso la fine dell'esibizione spunta fuori con una corona, un mantello ed uno scettro... insomma, riescono in parte a ricreare la magia di un concerto dei Queen, in quello che è uno degli spettacoli più belli della serata. É il turno dei Quazar, che aprono proprio con Whole Lotta Love, mandando il pubblico in delirio. Buona esibizione, e, nonostante mi stessero molto simpatici per la loro attitudine, sembrava che mancasse un qualcosina per rendere il tutto migliore. Arrivano poi gli Overture, discreto gruppo prog, che dimostrano di sapere il fatto loro con gli strumenti, solo che sembrano un po' statici. É il turno degli attesissimi Lonny Blaster (gruppo di Manduria ), che si scatenano e ci scatenano con tre pezzi propri. La loro proposta è uno street-glam molto fedele alla linea, ma si fanno distinguere per il modo di tenere il palco, per la bravura degli strumentisti, e per la potentissima voce del cantante, che sembra voler arrivare alle stelle, con degli acuti al limite dell'umano. Ma l'apice dello show si raggiunge quando attaccano con il loro terzo brano della serata, Money, Sex and Rock'n'Roll, un vero e proprio inno glam, con cori orecchiabbili e di immediata presa sul pubblico, banconote da un dollaro false con il loro nome stampato sopra che svolazzano sul palco, e poi la nostra invasione di palco, con successivo pogo, così pericoloso per spie e strumenti, che il service ha preferito staccare la corrente (eravamo, oltre al gruppo, una quindicina di persone sul palco). Tuttavia ci siamo divertiti lo stesso. Arrivano poi gli Sharada, gruppo di validi musicisti che si sono fatti notare per tecnica e voce.
    É poi il turno del sexy-show gratuito all'aperto sul palco, solo che in quest'occasione il sottoscritto ha ben pensato di spendere 2,50 miseri euro per seguire poi lo spettacolo nel sexy privé... e credetemi, fra culi in faccia e schiuma da barba spruzzatami addosso (ero in prima fila ) ne è valsa veramente la pena... costava di meno della birra.

    Ora, quando mi andrà, vi parlerò della terza e conclusiva giornata, che ha visto la premiazione del miglior gruppo metal e del miglior gruppo rock, la loro esibizione, poi quella di un gruppo nu-metal e quella di un gruppo di veterani del rock-blues, i New Voodoo se non ricordo male, ed è finita con lo spettacolare concerto degli Electric Circus, cover band italiana ufficiale dei mitici KISS.

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    • #3
      Resoconto terza giornata
      Premiazioni varie e concerto Electric Circus

      Durante la terza giornata si sono svolte le premiazioni per i giochi in moto, per i gruppi vincitori, sono state consegnate targhe ai vari rappresentanti dei chapter di Indian Bikers presenti (Taranto, Matera, Nomads, Palermo) e altre "associazioni" di biker intervenuti al raduno.
      Fra premiazioni "sexy" in piscina, solite birre, tiro alla fune e tante altre cose passa la giornata, ed ora arriviamo al momento che ci interessa: i gruppi vincitori.

      Come avevo previsto, la lotta fra i gruppi metal per il primo posto è stata fra Adelma
      e Cosmic Heresy, rispettivamente secondi e primi classificati.
      Fra i gruppi rock invece hanno trionfato Sharada, al primo posto, e Valkyrie, al secondo.
      É il momento del concerto, ma ci accorgiamo di una cosa terribile: i bikers, non disponendo di transenne e dovendoci tenere lontano dal palco (pericoloso per via degli effetti pirotecnici degli Electric Circus), hanno sistemato le moto!!! E potete capire che era meglio stare bene attenti a non toccarle... quindi il pogo era paranoico...
      Vabbé, tralasciamo quest'unica pecca, e passiamo al concerto: il primo gruppo ad esibirsi sono i Cosmic Heresy, che ancora una volta ci regalano un'esibizione eccezionale. Hanno presentato 6 pezzi, 4 della loro nuova promo e due non presenti ancora su alcun cd. Partono in quarta, l'unico problema era che nessuno voleva pogare per via delle moto. Come sempre la presenza scenica dei quattro è mostruosa, ma ad un certo punto si spezza una corda della chitarra di Francesco. Dopo un 5 minuti per cambiarla (aveva il Floyd Rose...), si riparte. Nota di merito va al loro pezzo altamente schizofrenico Klaus the Clown, durante il quale un nostro amico in combutta con loro, con una maschera e due bottiglie di vino legate alla cintura e collegate alla sua bocca tramite cannucce, con una maglietta con su scritto I'm Klaus the Clown, sale sul palco ed inizia a fare il pazzo. Il problema è quando ha provato a venire in mezzo a noi, si è trovato leggermente intimidito dai bikers timorosi per le proprie moto. Uffa, però almeno è riuscito ad offrirci da bere . Verso la fine dello show, Francesco ci spruzza con l'ormai rituale bottiglia di spumante, anche lui spinto indietro da un biker, perché rischiava di spruzzare un paio di moto. Vabbé, nonostante questi imprevisti, lo show è stato più che buono. Si esibiscono poi gli Sharada, ma io decido di andare a prendere birre, e stavolta non mi fanno entrare con le bottiglie di vetro, così, dopo aver perso anche un gruppo nu-metal del quale non si sa il nome, entro giusto verso la fine dello show dei New Voodoo, ovvero un gruppo di persone che arrivano direttamente dai '60 e '70 (avranno di età media una 60na d'anni) che sfornano cover a palla di Creedence Clearwater Revival, Grandfunk Railroad e Deep Purple.
      Ma ora, dopo il concerto dei New Voodoo, è il momento della premiazione, e Mimmo, uno dei bikers del Taranto Chapter degli Indian Bikers, prende al volo l'occasione per polemizzare sugli eventi dietro al festival (il comune di Manduria, avvertito da un prete locale, ha fatto togliere lo stemma del comune dai manifesti e ha preso le distanze dal festival, per via delle tre spogliarelliste presenti), con la mitica frase "Perché il voto di castità lo hanno fatto i preti, ma a noi le donne CI PIACCIONO!!!" (boato della folla).
      Ok, ora si spengono le luci... spuntano ad uno ad uno fuori gli Electric Circus, e attaccano subito fuochi d'artificio e I Stole your Love. Che dire, già da subito la magia di un concerto dei KISS viene ricreata sul palco dai ragazzi, fin da subito il pubblico si sente coinvolto in ogni nota, e tutto, dal trucco, alle chitarre, ai movimenti e anche le voci, riporta alla mente i KISS. Dopo una breve presentazione ed un saluto, si va avanti con Nothin' to loose. Grandissimi, passano in rassegna tutto il repertorio dei KISS, con classici come Love Gun, Detroit, I Love it Loud, passando per la mitica ballad Beth, cantata dal gatto seduto su di uno sgabello. Non mancano le cose che hanno contraddistinto i KISS: il Frank Simmons (il bassista) che sputa fuoco, e poi, uscendo fuori per un assolo di basso, da solo sul palco, finisce il tutto sputando sangue! Jonny Frehley poi trova il modo di imitare Ace esibendosi in un assolo abbastanza lungo, da solo sul palco anche lui, fa sparare razzi alla chitarra e fa andare a fuoco un pick-up, che continua a fumare... dopo aver appoggiato la chitarra col pick-up in fumo su un reggichitarra, continua l'assolo con un'altra, finché non punta il dito su quella in fumo che, in tutta risposta, spara un altro colpo. Poi è il turno di Gamba Criss di dedicarsi ad un assolo di batteria, nel mezzo del quale mette il giro iniziale di I love it loud, divertendosi a sentire il pubblico che fa
      "Yehehehehe!". La chiusura del concerto viene affidata a Rock 'n' Roll All Nite, con il pubblico che canta a squarciagola (io non ho più voce), e poi Bepaul Stanley esegue la rituale distruzione della chitarra (che, ovviamente, non era una Gibson, ma una simile, più economica, e neanche Epiphone), e regala il manico e il body al pubblico (il manico l'ha preso il batterista dei Cosmic, tra l'altro autore di un'incursione di palco). Che dire, l'unico neo secondo me è stato trascurare completamente i pezzi di Psycho Circus, ma comunque si aveva davvero l'illusione di assistere ad un concerto dei KISS. Grandissimi Electric Circus. Ah, dimenticavo, il bassista aveva la lingua lunga come quella di Gene.

      Scaletta:

      I stole your love
      Nothin' to loose
      Dr. Love
      Makin' Love
      Firehouse
      2000 Man
      Love gun
      She
      I was made for lovin' you
      Deuce
      Let me go Rock 'n' Roll
      Shock me
      God of Thunder
      I love it loud
      Black Diamonds
      Beth
      Detroit Rock City
      Shout it out love
      Tomorrow & Tonight
      Rock 'n' Roll all nite

      Per informazioni sugli Indian Bikers: http://www.indianbikersmc.org

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