Ma quante cazzate in un post solo.
Il mio discorso sarebbe superficiale e poi parli di arte come se fosse la moda delle scarpe. Beh, questo spiega molte cose. Spiega in effetti quanto tu ne sappia poco ma allo stesso tempo pretenda di avere ragione su discorsi che, viste le tendenze, sembri non conoscere o conoscere poco e male.
Partiamo dal termine "commerciale", vuoi per ignoranza, vuoi per un goffo tentativo di rigirare la questione, ma hai dimostrato di non sapere la differenza tra commerciale e commerciale, tant'è che pensi che l'aggettivo usato in modo dispregiativo voglia intendere la musica creata per vendere. Te lo spiego io: usato in un certo modo vuol proprio dire musica fatta SOLO per fini commerciali, quindi senza valore artistico. Come potrebbe essere un videogioco, un film, un libro. Eh sì, sappiamo che sono prodotti da mettere sul mercato per essere venduti al consumatore, economicamente parlando "commerciali". Ma vedi, artisticamente il termine prende tutt'altra connotazione.
Ma del resto la tua uscita è tipica, me l'aspettavo. Capita spesso sentire taluno dire "eh ma guardate che commerciale..." atteggiandosi a conoscitore di una verità ai più nascosta.
Passiamo al restante coacervo di cazzate. Come ho accennato prima, parli di generi musicali come se fossero vestiti. Niente di più stupido e inesatto. La musica, quindi l'arte, non è così schematica come hai provato - malamente - a descrivere. Ogni genere ha sì la sua radice, ma al contempo si sviluppa e cresce. Vari generi possono condividere quella radice, ma il tronco e la chioma sono componenti uniche. Parlare di "x è la versione y di z" è uno schema che va bene tra sottogeneri, ma in un discorso più ampio sono frasi degne di un quindicenne che non ha ancora ben capito cosa sia la musica. Ecco, tu non hai capito, se parli in certi termini, anche se ho il dubbio che tu lo faccia per giustificare la musica dozzinale d'oggi. Perché vedi, è dozzinale, per quanto tu batta i piedini a terra sperando che ti si dia ragione e una pacca sulla spalla. Gli artisti bravi ci sono, alcuni forse racchiusi in soli pochi album, ma l'impatto artistico del classic prog negli anni 70 non è neanche lontanamente paragonabile alla bassezza d'oggi.
Quindi no, inutile anche dire "grazie" a vecchie band per l'esistenza di alcune attuali. Inutile in quanto non hanno seguito quel filo qualitativo iniziato anni addietro. Che poi bisogna vedere quanto a fondo tu abbia valutato la cosa, visto che parlandomi di Yes e Radiohead, ho la quasi certezza che tu non abbia mai ascoltato i primi. Che diamine! Penso che tu non abbia mai veramente ascoltato del classic prog per parlare così.
Posso darti ragione sui musicisti bravi, basta uscire da un conservatorio per poter suonare Hendrix. Tuttavia è una emerita puttànata la frase sull'eclettismo. Oggi non ce n'è, o se c'è è poco e relegato. Sfido a trovarmi dei Mike Oldfield in questo momento, ammesso che tu sappia chi sia. Insomma, ripeto, manca lo spessore, anche perché la stragrande maggioranza dei musicisti è figlia di MTV, e di riflesso lo sono anche i fan al seguito: tu ad esempio.
Insomma, a quando le critiche per chi ascolta musica classica perché in ritardo di duecento anni?
Ah, credo che Zappa riderebbe di gran parte della musica che segna il tuo Last.fm. Anzi, ne sono convinto.
Il mio discorso sarebbe superficiale e poi parli di arte come se fosse la moda delle scarpe. Beh, questo spiega molte cose. Spiega in effetti quanto tu ne sappia poco ma allo stesso tempo pretenda di avere ragione su discorsi che, viste le tendenze, sembri non conoscere o conoscere poco e male.
Partiamo dal termine "commerciale", vuoi per ignoranza, vuoi per un goffo tentativo di rigirare la questione, ma hai dimostrato di non sapere la differenza tra commerciale e commerciale, tant'è che pensi che l'aggettivo usato in modo dispregiativo voglia intendere la musica creata per vendere. Te lo spiego io: usato in un certo modo vuol proprio dire musica fatta SOLO per fini commerciali, quindi senza valore artistico. Come potrebbe essere un videogioco, un film, un libro. Eh sì, sappiamo che sono prodotti da mettere sul mercato per essere venduti al consumatore, economicamente parlando "commerciali". Ma vedi, artisticamente il termine prende tutt'altra connotazione.
Ma del resto la tua uscita è tipica, me l'aspettavo. Capita spesso sentire taluno dire "eh ma guardate che commerciale..." atteggiandosi a conoscitore di una verità ai più nascosta.
Passiamo al restante coacervo di cazzate. Come ho accennato prima, parli di generi musicali come se fossero vestiti. Niente di più stupido e inesatto. La musica, quindi l'arte, non è così schematica come hai provato - malamente - a descrivere. Ogni genere ha sì la sua radice, ma al contempo si sviluppa e cresce. Vari generi possono condividere quella radice, ma il tronco e la chioma sono componenti uniche. Parlare di "x è la versione y di z" è uno schema che va bene tra sottogeneri, ma in un discorso più ampio sono frasi degne di un quindicenne che non ha ancora ben capito cosa sia la musica. Ecco, tu non hai capito, se parli in certi termini, anche se ho il dubbio che tu lo faccia per giustificare la musica dozzinale d'oggi. Perché vedi, è dozzinale, per quanto tu batta i piedini a terra sperando che ti si dia ragione e una pacca sulla spalla. Gli artisti bravi ci sono, alcuni forse racchiusi in soli pochi album, ma l'impatto artistico del classic prog negli anni 70 non è neanche lontanamente paragonabile alla bassezza d'oggi.
Quindi no, inutile anche dire "grazie" a vecchie band per l'esistenza di alcune attuali. Inutile in quanto non hanno seguito quel filo qualitativo iniziato anni addietro. Che poi bisogna vedere quanto a fondo tu abbia valutato la cosa, visto che parlandomi di Yes e Radiohead, ho la quasi certezza che tu non abbia mai ascoltato i primi. Che diamine! Penso che tu non abbia mai veramente ascoltato del classic prog per parlare così.
Posso darti ragione sui musicisti bravi, basta uscire da un conservatorio per poter suonare Hendrix. Tuttavia è una emerita puttànata la frase sull'eclettismo. Oggi non ce n'è, o se c'è è poco e relegato. Sfido a trovarmi dei Mike Oldfield in questo momento, ammesso che tu sappia chi sia. Insomma, ripeto, manca lo spessore, anche perché la stragrande maggioranza dei musicisti è figlia di MTV, e di riflesso lo sono anche i fan al seguito: tu ad esempio.
Insomma, a quando le critiche per chi ascolta musica classica perché in ritardo di duecento anni?
Ah, credo che Zappa riderebbe di gran parte della musica che segna il tuo Last.fm. Anzi, ne sono convinto.
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