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Le leggende

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  • Le leggende

    Apro questo thread con la speranza di poter ampliare un pò le conoscenze musicali a tutta la comunità... ho pensato... "dato che c'è un thread sulle leggende del calcio perchè non aprirne uno sulle leggende della musica?" parto con un artista abbastanza conosciuto per esser stato una leggenda del blues r'nr.. proprio cosi... dicevan che la mano sinstra di Dio si chiamasse Hendrix mentre la mano destra Vaughan.. io voglio parlare un po del secondo iniziando con la sua biografia



    SRV – BIOGRAFIA “IN BREVE"

    Nato il 3 ottobre 1954 a Dallas, Texas, Stevie Ray Vaughan comincia a suonare la chitarra a otto anni per emulare il suo eroe personale, il fratello maggiore Jimmy Lee. Dopo avere lasciato la scuola, tra il ’69 ed il ’72 (e qui c’è discordanza tra le date indicate dai biografi) si trasferisce ad Austin (sempre in Texas) militando in varie band locali come Blackbirds (attenzione, non la famosa band di cui hanno fatto parte anche Jimmi Paige, Jeff Beck, Eric Clapton… ), Nightcrawlers, Krackerjack, Cobras e Triple Threat. E’ da quest’ultima band che, rimasta senza cantante, Stevie fonda i Double Trouble con il bassista Tommy Shannon ed il batterista Chris Layton. Siamo nel 1981.

    La svolta per i tre arriva nell’estate 1982: invitati a partecipare al celeberrimo Montreux Jazz Festival in Svizzera, la sera del 17 luglio il gruppo si esibisce davanti ad una platea che non apprezza il blues elettrico offerto da Stevie ed i suoi, che vengono sonoramente fischiati (per la cronaca, tre anni dopo ritorneranno sullo stesso palco da trionfatori). Destino vuole, però, che in quella platea fossero presenti due personaggi fondamentali che, a differenza di molti altri, il blues di SRV lo gradirono e non poco: questi due personaggi rispondono al nome di David Bowie e Jackson Browne.

    Il primo diventò un gancio fondamentale per Stevie, facendolo suonare le parti di chitarra nel suo album “Let’s dance” dello stesso anno; il secondo rimase così colpito dallo stile della band, così energico ma al tempo stesso legato alla tradizione blues, che gli “prestò” (nel senso che non si fece dare un soldo) i propri studi di registrazione per produrre quello che sarebbe stato il primo album in studio dei tre: Texas Flood del 1983.

    Il disco ottiene subito grande successo di pubblico e critica, grazie al sound fresco, energico, infuocato, a tratti commovente (come nel caso di “Lenny”, splendida ballata che SRV dedica alla moglie), e porta Stevie ed i suoi ad esibirsi con tutti i loro eroi dell’infanzia: Albert King, Buddy Guy, BB King, Johnny Winter, John Lee Hooker, Eric Clapton…

    Un successo di tale portata merita di essere raddoppiato: è quello che accade l’anno successivo con il nuovo lavoro in studio “Couldn’t stand the weather”, album in cui Stevie si esibisce in una versione mozzafiato di “Vodoo Chile”, dimostrando di raccogliere non solo l’eredità dei grandi bluesmen ma anche quella dei grandi del rock come Jimi Hendrix, altro idolo del nostro “Texas Tornado”. Dello stesso anno è anche il memorabile concerto alla Carnegie Hall di New York City, dal quale sarà tratto un album dal vivo che presenta, tra l’altro, una stupenda versione di “Things that I used to do” eseguita con il fratello Jimmy.

    Nel 1985 si aggiunge ai Double Trouble il tastierista Reese Wynans, che partecipa alla lavorazione dell’album “Soul to Soul” (uscito nel medesimo anno), album che presenta un sound più maturo e completo proprio grazie all’apporto offerto da Wynans. Perle dell’album sono lo slow blues in tonalità minore “Ain’t gone ‘n give up on love”, la scatenata “Come on part III” e la struggente ballata “Life without you” che, con il solo finale, si presta ad un’esecuzione che dal vivo supererà spesso i dieci minuti di durata.

    Siamo al 1986, altro spartiacque per la carriera e la vita di SRV ed i suoi. Viene pubblicato l’eloquente “Live Alive”, album spettacolare che riassume tutta l’attitudine del gruppo a suonare di fronte al pubblico, ma soprattutto è l’anno in cui Stevie, preda del protratto abuso di alcolici e sostanze stupefacenti, collassa rischiando la vita. Anche qui non c’è accordo tra i biografi (alcuni riconducono il fatto ad inizio ottobre a Londra, altri lo datano 28 settembre a Ludwigshafen, Germania). Fatto sta che, anche grazie all’aiuto della moglie Lenny, dei familiari e dei ragazzi della band, SRV decide di passare un periodo in una clinica di disintossicazione dalla quale uscirà “pulito”, così come rimarrà fino al suo ultimo giorno.

    Vaughan e i Double Trouble si rimettono “in pista”; questa volta grazie all’aiuto di Eric Clapton, a partire dal 1988 ritornano on the road per una serie di concerti. Di lì a poco, precisamente nei primi mesi del 1989, uscirà quello che purtroppo si rivelerà essere l’ultimo album in studio della band, intitolato “In step”. Il disco è eccezionale (e infatti gli vale un Grammy Award per la categoria "Best Contemporary Blues Recording”, da affiancare agli innumerevoli altri premi conquistati nel corso degli anni), vario, completo, maturo e con un sound che riflette il nuovo lifestyle di Stevie: più diretto, sincero e “lucido”; un capolavoro formato da un giusto mix tra R’nR (“The house is rockin’”, “Let me love you baby”), Rithm’n Blues (“Crossfrie”, “Tightrope”), e Chicago Blues (“Leave my girl alone”), con incursioni nel mondo del jazz (“Rviera paradise”).

    Stevie Ray Vaughan ed i Double Trouble sono nuovamente sulla cresta dell’onda, i progetti sono molti e le cose sembrano girare per il verso giusto; la vita on the road prosegue, nel frattempo i fratelli Vaughan registrano un album insieme, “Family Style”, la cui uscita è prevista per il mese di settembre 1990.

    Anche in questo caso, però, il destino è in agguato: se il 17 luglio del 1982 a Montreux è stato benevolo, lo stesso non si può dire della notte del 27 agosto 1990.

    Stevie ha appena concluso l’esibizione di quella sera con una fantastica jam session che ha visto protagonisti, tra gli altri, Robert Cray, Eric Clapton, Buddy Guy e proprio i fratelli Vaughan. Per il ritorno a casa Stevie viaggerà in elicottero… purtroppo quell’elicottero non arriverà mai a destinazione, schiantandosi ad Alpine Valley, Wisconsin.

    Tutto il mondo del rock e del blues piange Stevie Ray Vaughan, e quanti lo conobbero lo piangono prima per la scomparsa dell’uomo che del musicista… ecco alcune frasi a proposito.

    Buddy Guy:
    "Stevie è il migliore amico che abbia mai avuto, il migliore chitarrista che abbia mai sentito, e la migliore persona che chiunque voglia conoscere. Mancherà molto"

    Bonnie Raitt:
    "Per me Stevie Ray era il migliore chitarrista blues. Per fuoco e passione e pienezza d'animo, era intoccabile. Ci spaventava, ma era modesto e grazioso come amico, non era presuntuoso sul suo modo di suonare "

    John Lee Hooker:
    "La prima volta che ci incontrammo fu ad Austin, Texas da Antone's, ed era con suo fratello Jimmie. Era quindici o venti anni fa, e sapeva già suonare spaventosamente. E dissi 'Un giorno questo ragazzo farà tremare il mondo intero.' Ed era una delle persone più simpatiche. Non potevi fare a meno di amarlo.”
    "Non piango mai, ma ieri quando ho saputo della morte di Stevie, mi sono seduto sul mio letto e ho pianto come un bambino.”
    ( Frasi tratte dal sito Stevie Ray Vaughan )


    in conclusione L’eredità che ha lasciato Stevie Ray Vaughan al mondo della musica, da allora, è così grande e al tempo stesso impercettibile: questo perché gli elementi che SRV ha fatto suoi erano già presenti prima di lui, non ha “inventato” un nuovo genere, e contemporaneamente ha esaltato all’inverosimile gli stessi tradizionali elementi della musica blues e del R’nR.

    ps: pregherei di non sporcare con flammate o spammate questo thread anzi contribuite a metter qualcosa anche voi su altre leggende musicali!

    aggiungo qualche pezzo carino del repertorio :

    Leave leave my little girl alone
    Rude Mood
    Pride and joy
    Scuttle buttin'
    e questa che penso sia la migliore
    texas flood
    Ultima modifica di 7ince; 13-11-2008, 20:48.
    You got me runnin' wild and free
    Runnin' wild and free
    You got me runnin' wild and free
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  • #2


    BB. KING - BIOGRAFIA "IN BREVE"

    Riley B. King nasce a Itta Bena nel Mississippi, il 16 Settembre 1925. Come spesso succede nella storia dei bluesman, il padre era un chitarrista, anche se non affermato, e la madre cantava sermoni in una chiesa metodista. Proprio grazie alla madre, inizia a cantare gospel nella chiesa, ma sfortunatamente, quest'ultima muore quando Riley aveva solo 7. Passa i sette anni dopo con i nonni e riceve la sua prima chitarra a 14 anni, ma non sa ancora che diventera' una leggenda vivente da li a poco..

    Riley King, con la sua chitarra, inizia a cantare in cori gospel, fino a quando si trasferisce a Memphis, nel '44, per il servizio di leva. Proprio durante la leva, incontra un suo cugino, ai tempi un famoso bluesman, Bukka White. Riley inizia a ad avvicinarsi al mondo della musica ''nera'', tanto che esordisce come dj in una radio locale che trasmetteva solo questo genere di musica. Durante le dirette si fa chiamare dapprima ''Riley King, the blues boy from bale street'', per poi semplificarlo in ''Blues boy'' ed infine B.B. King.

    La vera carriera da chitarrista di B.B. King, inizia quando si dimette dalla radio ed inizia a suonare agli angoli delle strade. La sua musica e' influenzata anche dal lavoro nei campi di cotono, dove aveva assimilato anche lo ''spiritual'' (in un intervista dichiara che veniva pagato 35 cent ogni 45 kg di cotone raccolto) e, grazie ad essa ed al cugino Bukka White, riesce a farsi notare, esibirsi in un programma radiofonico e ad ottenere degli ingaggi fissi qua e la.

    Il suo primo successo ''Three o'clock blues'', lo porta ad essere conosciuto in tutta la nazione. Siamo negli '60, il blues invade tutta l'America e si espande fino all'Europa. BB King non fa altro che cavalcare l'onda e nel 1967 ottiene il suo primo grande successo a livello ''mondiale'': si esibisce al Motreaux Jazz Festival. Un paio di anni dopo arriva un'altro grande successo: Riley ha la grandissima idea di registrare una sua versione di "The Thrill Is Gone" di Roy Hawkins, con la quale scala tutte le piu' classifiche R&B e pop, cosa che succede molto raramente. Da qui in poi la strada e' tutta in discesa, iniziano ad arrivare i primi riconoscimenti dai Grammy Awards e tanti, tantissimi premi legati al mondo della musica.

    B.B. dal '70 ad oggi ha registrato sempre meno dischi, ma con le sue 300 serate in media all'anno, i film, gli show televisivi e la sua musica ''contagiosa'', riesce a stare sempre al centro dell'attenzione. C'e' pure da contare il fatto che tutti, ma proprio tutti i grandi bluesman arrivati dopo di lui, lo citano come loro grande ispiratore. Qualche nome? Eric Clapton, Albert Collins, Buddy Guy, Albert King, Freddy King, Otis Rush e, come se non bastasse, pure Jimi Hendrix dichiara di aver imparato molto dal Maestro..

    Un Paio di Chicche:

    Durante una serata in una sala da ballo in Arkansas (1949), due uomini hanno iniziato ad azzuffarsi per una donna incinta, facendo cadere il barile contente Kerosene (cosa molto utilizzata all'epoca) usato per riscaldare l'ambiente. Scoppia cosi' un incendio che porta all'evacuazione del locale. Appena fuori, B.B. King si accorge di aver dimenticato la chitarra nel locale (una Gibson acustica) e corre a riprenderla. Scopre in seguito che la donna in questione si chiamava LUCILLE e decise di dare questo nome a quella, e alla maggior parte delle chitarre da lui possedute.

    Nel 1988 registra, insieme agli U2. il singolo ''When Love Comes To Town'', conquistando una nuova generazione di fans.

    Nel 2004 riceve una laurea ad honorem presso la University of Mississipi.

    Nel 2005, per i suoi 80 anni, pubblica un album pieno di ospiti, tra i quali Clapton, Sheryl Crow, John Mayer, Mark Knopfler, Elton John e Gloria Estefan.

    Personalmente, penso che sia soprattutto grazie a lui se mi sono avvicinato al mondo del blues. Ricordo la prima volta che lo ascoltai, era una versione di ''Rock me baby'' live con Eric Clapton, mi lascio' i brividi (purtroppo non si trova su youtube). da li ad ascoltare i grandi pezzi quali ''Everyday i have the blues'' o ''three o'clock blues'', e' stato davvero un attimo. Ancora adesso e' uno degli artisti piu' seguiti nella scena blues, basti cercare per la rete, per vedere che e' ancora in attivo e non si lascia scappare una serata.

    Lo so, e' una biografia non molto lunga e accurata, ma per un'Artista che ha suonato per 60 anni di fila, ci sarebbero davvero troppe cose da dire. Ho cercato di segnare l'essenziale. Evito anche di riportare la discografia perche' davvero lunga, ma si puo' trovare completa qua: b.b. king - biografia - discografia - album

    oppure su wikipedia B.B. King - Wikipedia dove pero' c'e' solo una selezione..

    Concludo con una bellissima dichiarazione rilasciata durante un'intervista:

    "Molte notti sono passate viaggiando, da una città all'altra senza pausa, per oltre 50 anni. Ho registrato moltissimi dischi, ho avuto, come tutti, momenti buoni ed altri cattivi, ma il Blues è stata sempre la costante della mia vita. Posso aver perduto l'emozione per altre cose, ma non per il Blues. E' stato un lungo percorso, difficile e duro, la vita notturna della strada non è certo una vita sana e bella, piena di addii e solitudine, ma anche capace di grandi emozioni; tornassi indietro rifarei la stessa scelta, perché la notte con tutto ciò che rappresenta è stata la mia vita".

    alcuni pezzi carini:
    Blues boy tune
    Rock me baby (suonata con clapton jim vaughan ecc
    Thrill is gone
    non metto "stand by me" semplicemente perchè trovo solo cover..
    Ultima modifica di 7ince; 14-11-2008, 12:53.
    You got me runnin' wild and free
    Runnin' wild and free
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    • #3


      GEORGE BENSON


      George Benson è nato e cresciuto nel Hill District di Pittsburgh, (Pennsylvania).Inspirandosi a due leggendari chitarristi Wes Montgomery e Charlie Christian, cominciò la propria carriera musicale suonando come chitarrista nella formazione jazz dell'organista Jack McDuff con il quale collaborò per svariati anni. Grazie ad un accordo con l’impresario talent scout John Hammond, all'età di 21 anni, Benson incise il suo primo album, The New Boss Guitar, ancora una volta con Jack McDuff all'organo, per la casa discografica Columbia Records (1966-1967). Il lavoro successivo fu It's Uptown with the George Benson Quartet con Lonnie Smith all'organo e Ronnie Cuber al sassofono baritono. Questo album mette in luce il talento di Benson nella costruzione di linee melodiche ricche di swing e bebop. Benson proseguì con "The George Benson Cookbook", sempre assieme a Lonnie Smith e Ronnie Cuber. Negli anni successivi, Benson collaborò con vari artisti come Miles Davis (nell’album "Miles in the Sky", nel quale George accompagna con la chitarra elettrica il brano "Paraphernalia"), Herbie Hancock e Jimmy Smith. La pubblicazione dell’album "Giblet Gravy" coincise con il passaggio alla casa discografica Verve Records(1968-1969). Negli anni successivi cambiò ancora, prima alla A&M (1969-1970) e poi alla CTI di Creed Taylor (1970-1975).

      Grazie ad un nuovo contratto con la Warner Bros e la produzione di Tommy LiPuma, arrivò la svolta, con l’album "Breezin’", nel 1976. "Breezin’" ed il suo singolo This Masquerade ebbero tale successo da far guadagnare il Grammy Award a George Benson. che con questo album riusci ad immergere l'ascoltatore in sonorità estremamente sofisticate, venendo alla luce anche quale cantante di grande valore. E sono questi gli anni in cui il nostro, a seguito delle innovazioni intervenute nel campo dell'amplificazione, mise a punto le caratteristiche che secondo lui una chitarra da jazz avrebbe dovuto avere: sulla scorta di altri blasonati modelli di semiacustiche americane prese così forma la Ibanez GB 10, che rispondendo a specifiche modifiche di Benson e grazie alla qualità finale è diventata un classico, ancora in produzione dopo oltre 30 anni, seppur affiancata da numerose sorelle. Nel 1977 uscì l’album doppio "Livin’ Inside your Love" che lo consacrò al successo definitivo. In questo periodo compose anche la canzone "Greatest love of all", per il film "The Greatest" con Muhammad Ali, che non fu subito apprezzata, ma successivamente cantata da Whitney Houston arrivò in vetta alle classifiche. Nel 1979 per il film All That Jazz di Bob Fosse, vincitore di 4 premi oscar e Palma d’oro al Festival di Cannes, Benson compose la famosa canzone "On Broadway", che venne inserita nella colonna sonora del suddetto film. Pur rimanendo nella stessa casa discografica, per l’uscita del nuovo album "Give me the night", nel 1980, la produzione cambiò e venne affidata a Quincy Jones. Questo disco, nonostante una vena più pop ed alle sfumature quasi disco della title track, grazie anche alla collaborazione di altri noti artisti jazz, nonché del "songwriter" Rod Temperton (in seguito dietro a successi quali "Thriller" di M. Jackson), gli accreditò altri Grammy Awards, rendendolo ancora più popolare. In questi anni Benson si ritrovò a duettare con famose star quali Aretha Franklin e Chaka Khan, sotto la produzione di Arif Mardin, e partecipò ai più importanti Jazz Festival mondiali. Fino alla metà degli anni '80, la sua carriera proseguì con un successo dietro l’altro pubblicando album quali "In your eyes" e "20/20"; 3 brani di questo periodo restarono nelle prime posizioni in molte hit parade internazionali e successivamente i lavori discografici di Benson ricalcarono le sonorità della musica di grande diffusione radiofonica del momento.

      Nel 1987, sempre con la produzione di Tommy LiPuma, venne pubblicato l’album "Collaboration" nel quale Benson alla chitarra elettrica e Earl Klugh a quella classica suonarono in una fusione sonora. Insieme alla Count Basie Orchestra, sulla base della promessa fatta al suo fondatore di rendere giustizia alla sua musica, nel 1990 esce un album che ne ricalca lo stile ed in cui Benson mette il suo sigillo componendo in dedica la traccia "Basie's Bag". Con la nomina di Tommy LiPuma alla presidenza della Verve Records, nella metà degli anni novanta, George Benson dopo anni trascorsi alla Warner Bross cambia etichetta passando alla casa discografica GRP/Verve, con cui vengono pubblicati album del calibro di "Absolute Benson" in cui è evidente l'intenzione di recuperare lo stile dei suoi vecchi tempi. Nel 2004 esce l’album "Irreplaceable" dove cerca di farsi apprezzare anche dal pubblico giovanile (un brano si intitola "Cell phone"), pur rimanendo nei confini del suo stile chitarristico e compositivo. L'ultima produzione discografica esce nell'ottobre del 2006, si intitola "Givin’ it up" ed è condivisa con il cantante Al Jarreau: è un album ancora una volta registrato con l'apporto di musicisti ed ospiti importanti, in cui i due duettano magistralmente scambiandosi continui omaggi e facendone a grandi mostri sacri della scena musicale mondiale.


      a mio modesto parere uno dei migliori jazz man in circolazione, notevoli anche i pezzi funkeggianti..

      alcuni pezzi:

      YouTube - George Benson - give me the night (fuori di lui nel video!)
      YouTube - George Benson - On Broadway
      YouTube - George Benson - Affirmation (1986)
      YouTube - George Benson - This Masquerade

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      • #4


        GLENN GOULD

        Glenn Herbert Gould (Toronto, 25 settembre 1932 – Toronto, 4 ottobre 1982) è stato un pianista, compositore, clavicembalista e organista canadese.
        È ricordato soprattutto per le sue registrazioni di musiche di Bach, ma anche Beethoven e Mozart. Gould è noto per la sua viva immaginazione musicale e gli ascoltatori hanno sempre considerato le sue interpretazioni come qualcosa di eccezionale, che vanno da un qualcosa di brillantemente creativo fino ad arrivare in certe occasioni all'apertamente eccentrico.

        La sua interpretazione è stata caratterizzata da una grande chiarezza e cristallinità, con una maniacale pulizia delle note, in particolare nei passaggi di contrappunto. Gould visse in un momento in cui predominava un approccio che enfatizzava la grandiosità e in un certo senso la pesantezza delle esecuzioni di Bach, fatto che risaliva addirittura al XIX secolo, ma ancora ben presente sulla scena musicale. Ecco perché, in confronto, molti ascoltatori trovarono l'approccio di Gould come molto più leggero e gradevole, perfino rivelatorio.

        Glenn Gould spesso canticchiava mentre suonava, e i suoi tecnici del suono non sempre sono riusciti con successo ad escludere la voce dalle sue incisioni. Gould affermava che il suo canto era qualcosa di involontario, e che cresceva proporzionalmente all'incapacità del pianoforte di realizzare la musica esattamente come egli la intendeva. Gould era anche noto per i suoi particolari movimenti del corpo mentre suonava e per la sua insistenza nel seguire una precisa routine. Suonava nei concerti sempre e solo seduto sulla sedia pieghevole che suo padre, Bert Gould, aveva costruito, e continuò ad utilizzarla anche quando questa era quasi completamente consumata.
        Sono in molti a ritenere che Gould fosse affetto dalla Sindrome di Asperger.

        YouTube - Glenn Gould plays Bach <- qui è in veste "informale" mentre studia Bach ^^
        YouTube - Bernstein & Glenn Gould <- Qui è "live" diretto da Bernstein, sempre Bach
        YouTube - Glenn Gould Plays Bach: Invention no. 13! FAST and Perfect <- Qui prende Bach e lo fa come piace a lui xD
        YouTube - So you want to write a fugue? è una scanzonata esortazione rivolta ipoteticamente a se stesso a cimentarsi con una fuga - il brano in questione - ponendo l'attenzione sui tranelli e le difficoltà che questo procedimento comporta.

        Un grande.
        Ultima modifica di Sanders; 17-11-2008, 13:28.

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        • #5
          penso che non possa mancare il piu grande cantautore italiano di tutti i tempi.... abbiam perso tanto alla sua morte...

          FABRIZIO DE ANDRE'



          Fabrizio De André (Genova-Pegli, 18 febbraio 1940 – Milano, 11 gennaio 1999) è stato un cantautore e poeta italiano , fra i più conosciuti e amati di sempre.

          Nelle sue opere ha cantato prevalentemente storie di emarginati, ribelli, prostitute e persone spesso ai margini della società. Molti suoi testi sono considerati dei veri e propri componimenti poetici e, come tali, inseriti nella gran parte delle antologie scolastiche di letteratura.

          Faber, come spesso viene chiamato dal soprannome datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio, nei suoi quarant'anni di attività musicale produsse tredici album. Un numero relativamente modesto, determinato dalla grande attenzione dell'autore alla qualità delle sue opere.

          Biografia

          Ecco l'ultima staffilata che, nell'agosto 1998, sollevò un'ondata di proteste e sdegno tra gli esponenti di quella classe politica e sociale che De André racchiudeva nel suo concetto di borghesia. Gli stessi che gridavano allo scandalo quando De André dedicava le sue strofe a prostitute, lestofanti e suicidi e che, alla sua morte, lo avrebbero osannato definendolo "Grande Poeta".

          A Fabrizio De André vanno riconosciuti il coraggio e la coerenza d'aver scelto, nella società italiana del dopoguerra, di sottolineare i tratti nobili ed universali degli sconfitti, affrancandoli dal ghetto giansenista degli indesiderabili e mettendoli a confronto con i loro accusatori.

          Il cammino di Fabrizio De André ebbe inizio sulla pavimentazione sconnessa ed umida del carruggio di Via del Campo, prolungamento della famosa Via Pré, strada proibita di giorno quanto frequentata la notte. È in quel ghetto di umanità platealmente respinta e segretamente bramata che avrebbero preso corpo le sue ispirazioni; di ghetto in ghetto, dalle prostitute alle minoranze etniche, passando per diseredati, disertori, bombaroli ed un'infinità d'altre figure. Nella sua antologia di vinti, dove l'essenza delle persone conta più delle azioni e del loro passato, De André raggiungerà alte vette di lirismo poetico.

          Infanzia e Giovinezza

          Fabrizio Cristiano De André nacque il 18 febbraio 1940 a Genova Pegli in Via De Nicolay 12 (ove è stata posta una piccola targa commemorativa) da una famiglia dell'alta borghesia industriale genovese. Il padre Giuseppe fu vicesindaco del capoluogo ligure, amministratore delegato dell'Eridania e promosse la costruzione della Fiera del Mare di Genova, nel quartiere della Foce.

          Fabrizio crebbe inizialmente nella campagna astigiana, luogo dal quale la famiglia era originaria e dove si dovette trasferire a causa degli eventi bellici. Visse, poi, nella Genova del dopoguerra, scossa e partecipe della contrapposizione tra cattolici e comunisti, sovente rigidi e bigotti entrambi.

          Il negozio di via del CampoDopo aver frequentato le scuole elementari in un istituto privato retto da suore, passò alla scuola statale, dove il suo comportamento "fuori dagli schemi" gli impedì una pacifica convivenza con le persone che vi trovò, in special modo con i professori. Per questo fu trasferito nella severa scuola dei Gesuiti dell'Arecco, per successivamente diplomarsi al Liceo classico Cristoforo Colombo.

          Presso i Gesuiti dell'Arecco, scuola media inferiore frequentata dai rampolli della "Genova-bene", Fabrizio fu vittima, nel corso del primo anno di frequenza, di un tentativo di molestia sessuale da parte di un gesuita dell'istituto; nonostante l'età, la reazione verso il "padre spirituale" fu pronta e, soprattutto, chiassosa, irriverente e prolungata, tanto da indurre la direzione ad espellere il giovane De André, nel tentativo di placare lo scandalo. L'improvvido espediente si rivelò vano poiché, a causa del provvedimento d'espulsione, l'episodio venne a conoscenza del padre di Fabrizio, esponente della Resistenza e vicesindaco di Genova, che informò il Provveditore agli studi, pretendendo un'immediata inchiesta che terminò con l'allontanamento dall'istituto scolastico del gesuita.

          In seguito il cantautore frequentò alcuni corsi di lettere e altri di medicina presso l'Università di Genova prima di scegliere la facoltà di Giurisprudenza, ispirato dal padre e dal fratello Mauro, entrambi brillanti avvocati. A sei esami dalla laurea decise di intraprendere una strada diversa: la musica (suo fratello sarebbe divenuto uno dei suoi fan più fedeli e critici).

          Successivamente ad un primo e problematico approccio, determinato dalla decisione dei genitori di avviarlo allo studio del violino, il folgorante incontro con la musica avvenne con l'ascolto di Brassens, del quale De André tradurrà alcune canzoni, inserendole nei primi album. La passione, poi, aveva preso corpo anche grazie all'assidua frequentazione degli amici Tenco, Bindi, Paoli ed altri, con cui iniziò a suonare e cantare nel locale "La borsa di Arlecchino".

          De André, in questi anni, ebbe una vita sregolata ed in contrasto con le consuetudini della sua famiglia, frequentando amici di tutte le estrazioni culturali e sociali. Sovente, con l'amico d'infanzia Paolo Villaggio, cercava di sbarcare il lunario con lavori saltuari, anche imbarcandosi, d'estate, sulle navi da crociera come musicista per le feste di bordo.

          La prima moglie di De André fu una ragazza di famiglia borghese, Enrica Rignon detta "Puny", con cui concepì il figlio Cristiano e dalla quale si separò a metà degli anni '70.

          In seguito al matrimonio e alla nascita del figlio, Fabrizio fu pressato dalla necessità di provvedere al mantenimento della famiglia e, visti gli scarsi introiti dalla sua attività musicale, meditò di abbandonarla per terminare gli studi e trovare un serio impiego. Fortunatamente, giunse inaspettato il successo de "La canzone di Marinella", interpretata da Mina, i cui proventi migliorarono notevolmente la situazione economica familiare.


          La ragione divina di De André


          « e non Dio ma qualcuno che per noi lo ha inventato ci costringe a sognare in un giardino incantato. »
          (da "Un blasfemo", nell'album Non al denaro, non all'amore né al cielo)

          I testi del cantautore, che toccano spesso argomenti religiosi, sono improntati ad una personale e disincantata visione della vicenda cristiana e, a tratti, da una intuibile spiritualità, tuttavia non riconducibili ad una definibile professione di fede.

          Nei brani come "Spiritual", "Si chiamava Gesù", "Preghiera in gennaio" e nel concept album "La buona novella", la figura di Cristo viene spogliata dell'essenza divina per assumere, quasi in una dimensione crociana, tutta la sua forza rivoluzionaria in favore degli ultimi.

          L'atteggiamento tenuto da Faber nei confronti dell'uso politico della religione e delle gerarchie ecclesiastiche è spesso sarcastico e fortemente critico nel contestarne i comportamenti contraddittori, come, ad esempio, nelle canzoni "Un blasfemo", "Il testamento di Tito", "La ballata del Miché".

          edito mi son dimenticato di aggiunger qualche canzone :P :
          Volta la carta
          Geordi (cantata con la figlia)
          Don Raffaè
          La canzone di marinella (ovviamente con mina)
          Un giudice(stupenda! suonata con i PFM)
          Ultima modifica di 7ince; 17-11-2008, 18:49.
          You got me runnin' wild and free
          Runnin' wild and free
          You got me runnin' wild and free
          Runnin' wild and free

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          • #6
            Sempre più bello questo thread, me lo sto gustando parecchio
            Sono accetti anche artisti di generi più moderni o di nicchia? Così magari faccio un temino anch'io :P

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            • #7
              anche moderni!! non per forza deve esser morto oppure solista... tipo se volete farlo per noel gallagher potete farlo tranquillamente senza parlare degli oasis
              You got me runnin' wild and free
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              • #8
                uno più contemporaneo:

                PAUL GILBERT

                Paul Brandon Gilbert (Carbondale, 6 novembre 1966) è un chitarrista statunitense.

                nizia ad ascoltare musica sin dalla tenera età grazie all'influsso di un'imponente raccolta di dischi nella casa paterna. Il piccolo Paul prende la sua prima chitarra in mano quando ha appena sette anni ma abbandona temporaneamente, per riprendere alcuni anni più tardi. Egli ha modo di crearsi una buona cultura musicale che spazia fra i più disparati generi. All'età di dieci anni ascolta con diletto Beatles, Pink Floyd, e arriva ad ammirare persino la musica dei Jackson 5, per non parlare del suo amore per la musica classica, che lo affascinerà per diversi anni.

                A 13 anni ha già formato una band con cui suona cover (di Rush, Van Halen, U.F.O. e altri) e pezzi propri. A sedici anni invia un nastro della propria band al talent scout Mike Varney, fondatore dell'etichetta Shrapnel Records, specializzata in virtuosi della chitarra. Varney, che da poco aveva scoperto Yngwie Malmsteen, lo pubblica sulla rivista Guitar World. L'anno seguente si trasferisce a Los Angeles per studiare al GIT- Guitar Institute of Technology, dove si diploma diciannovenne, nel 1985, divenendo anche insegnante di chitarra nella stessa scuola. Nello stesso anno, partecipa, non accreditato, all'album Trouble In The Streets dei Black Sheep di Willie Basse, dove suona in cinque pezzi (The Day Of The Kids, Stick To My Guns, Love Warrior, Eyes On Love e Trouble In The Streets). Trova anche il tempo di farsi costruire una chitarra da Wayne Charvel, allora titolare di uno dei più famosi custom shop dell'area di Los Angeles.
                Nel tempo trascorso al GIT conosce gli studenti John Alderete, virtuoso bassista, e Harry Gschoesser, batterista austriaco, nonché il cantante Jeff Martin, trasferitosi da Phoenix a Los Angeles dopo aver lasciato la sua band, i Surgical Steel. I quattro cominciano a suonare insieme al GIT (alle sette di mattina perché solo allora le sale erano libere) e compongono diversi pezzi, dandosi nome Racer X. Sempre nel 1985 i quattro si recano nella California del nord per registrare il loro primo album, Street Lethal. Per le registrazioni Paul ricorda di aver usato la sua Charvel custom made e una Squier Stratocaster avuta in prestito. Subito dopo la realizzazione del disco Gschoesser lascia la band e, dal momento che gli è scaduto il visto da studente, torna in Austria, dove farà fortuna iniziando un'impresa di telecomunicazioni. L'anno successivo Paul ha come studente Bruce Bouillet, e ne nota la bravura alla chitarra. Dopo aver provato qualche fraseggio suonato in armonia durante le lezioni, decide di domandargli se vuole unirsi ai Racer X. Bruce accetta e la nuova formazione, ora con Scott Travis alla batteria, comincia a suonare nei club di Los Angeles (Roxy Theater, Troubador), collezionando sold out già dopo alcuni mesi. Intanto il gruppo sta sviluppando il sound che lo renderà famoso: i complicati fraseggi suonati ad elevata velocità dalle due chitarre in armonia fra di loro. Tale sviluppo è bene evidente nel secondo album, Second Heat, del 1987, in cui è contenuto anche il brano più rappresentativo dello stile dei Racer X, lo strumentale "Scarified". Nel 1988 la band registra un concerto al Country Club di Los Angeles, che diverrà il disco dal vivo Live Extreme Volume, forse il live con più tecnica strumentale mai registrato. Nello stesso anno, però, Paul lascia la band, resosi conto dell'impossibilità di portare la fama dei Racer X ad una platea più ampia di quella dei musicisti, attratti dalla strabiliante tecnica strumentale dei cmponenti, e tentato dall'offerta di suonare insieme fattagli dall'ottimo bassista Billy Sheehan. Inoltre, è attorno a questo perido che la Ibanez contatta Gilbert per un contratto di endorsement delle loro chitarre.

                La seconda metà degli anni '80 rappresenta il periodo più roseo della carriera di Gilbert in conseguenza della nascita di una nuova formazione ben più famosa: i Mr. Big. L'inebriante voce di Eric Martin, l'enorme maestria di Billy Sheehan al basso, il batterismo portentoso di Pat Torpey e il tecnicismo di Paul, consacrano la band ad un sicuro successo. Si comincia con il successone del debutto, l'omonimo Mr. Big con la traccia "Addicted To That Rush" che scala le vette di tutte le classifiche americane.

                Il carattere difficile di Paul incontra l'imperturbabilità di Eric Martin e, dopo una serie di diatribe a più riprese in diversi anni l'atmosfera di cameratismo e l'unità del gruppo si sfaldano definitivamente nel '96 quando Paul abbandona la mitica band. Con la band Gilbert pubblicò Lean into It, Bump Ahead, Hey Man, oltre a diversi live.

                Dopo la sua esperienza con i Mr. Big (sostituito da Richie Kotzen) riprende quella con i Racer X. Nel frattempo si dedica anche ad album solisti di notevole spessore artistico come Burning Organ, King Of Clubs, Gilbert Hotel, Tribute to Jimi Hendrix, Raw Blues Power (suonato con lo zio Jimi Kidd), Space Ship One e Alligator Farm inserendo talvolta brani di musica classica di Bach, Mozart, Ludwig Van Beethoven eseguiti con grande maestria. Oltre a numerosi album, la sua produzione comprende anche video didattici in cui mostra le varie tecniche chitarristiche come Paul Gilbert's Terrifying Guitar Trip, Intense Rock I, Intense Rock II, Guitar From Mars. Nel 2006 ha pubblicato il suo primo album completamente strumentale, Get Out Of My Yard. Nel 2007 partecipa al G3 con Joe Satriani e John Petrucci chitarrista dei Dream Theater.

                alcuni pezzi:

                YouTube - Paul Gilbert - Technical Difficulties (Racer X) uno dei pezzi più famosi dei Racer X
                YouTube - Paul Gilbert Insane guitar uno dei suoi lavori da solista (get out of my yard)
                YouTube - Mr. Big - Green Tinted Sixties Mind ai tempi dei Mr Big

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                • #9

                  SLASH

                  Slash, all'anagrafe Saul Hudson (Hampstead, 23 luglio 1965), è un chitarrista britannico naturalizzato statunitense, famoso per aver suonato nei Guns N' Roses dal 1985 al 1995.

                  Saul Hudson in arte "Slash" nasce il 23 luglio 1965 a Stoke-on-Trent, sobborgo di Londra in Inghilterra, da madre afro-americana e padre ebreo inglese. Vive a Stoke-on-Trent fino all'età di 11 anni. Nel 1976 Slash e sua madre Ola si trasferirono a Los Angeles per motivi di lavoro della madre, stilista di molte celebrità musicali come David Bowie, Iggy Pop, Joni Mitchell e tanti altri che in molte occasioni si trovarono a frequentare casa Hudson, questo, a detta di Slash lo preparò allo stress del music business. Anche il padre, Tony Hudson, lavorava nel settore musicale, come designer di copertine di album per artisti del calibro di Neil Young.

                  Alla Bancroft Junior High, all'età di 14 anni, conobbe quello che diventò il suo migliore amico, Steven Adler. Slash cominciò ad ascoltare rock & roll grazie all'incontro con una ragazza, molto più grande di lui, che gli fece ascoltare Rocks degli Aerosmith. Decise così di imparare a suonare la chitarra e sua nonna glie ne regalò una. Piuttosto che studiare, Slash preferiva la compagnia della sua chitarra con la quale suonava anche per 12 ore al giorno. Una delle prime canzoni che imparò a suonare fu Smoke on the Water dei Deep Purple. Per un breve periodo di tempo prese lezioni dal chitarrista Robert Wollan. Ma Slash non voleva imparare i metodi tradizionali con l'apprendimento delle note e dei suoni semplici, voleva solo suonare l'intro di Smoke on the Water. Fu così che ben presto abbandonò gli studi, più precisamente all'undicesimo grado d'istruzione del sistema scolastico americano. Negli anni del liceo aveva fatto amicizia anche con Lenny Kravitz.

                  Quando al suo nuovo gruppo servirono un chitarrista ed un batterista, Duff suggerì ad Axl ed Izzy i suoi vecchi compagni, Slash e Steven, che entrarono così nei Guns N' Roses. Slash cominciò a prendere eroina sin dai primi giorni nei Guns N' Roses; soltanto dopo uno show dei Rolling Stones del 1989 cominciò a riflettere su quello che stava facendo e così entrò in una clinica riabilitativa per tre volte, tra 1989 e 1991. Nel 1992, durante lo Use Your Illusion Tour, Slash sposa Renee Suran. Al termine del tour, Slash e la band registrano e pubblicano il cover album The Spaghetti Incident? al seguito del quale Slash propose un tour nei piccoli locali, che poi non si farà. Proprio coi Guns, con il brano November Rain, Slash propone i due più lunghi assoli di chitarra per una canzone nella TOP 10 americana.

                  A questo punto Slash comincia a dedicarsi al suo progetto solista che si chiamerà "Slash's Snakepit" nel cui disco d'esordio finiranno molte canzoni scritte da lui per i Guns n Roses. Negli Snakepit, finiscono il batterista Matt Sorum e il chitarrista Gilby Clarke (già compagni nei Guns N' Roses) insieme al bassista Mike Inez ed il cantante Eric Dover. Nel 1995 pubblicano il loro primo album, "It's Five O'Clock Somewhere" a cui seguirà un tour nel quale però Sorum e Clarke verranno sostituiti rispettivamente da James Lomenso e Brian Thicy. Ad un anno di distanza dall'uscita del disco Slash forma una cover band in occasione di un festival in Ungheria, gli "Slash's Blues Ball" con cui non inciderà mai un disco.

                  Chiusa definitivamente l'avventura con i Guns N' Roses, Slash rimette insieme gli Snakepit sul finire degli anni Novanta rinnovando completamente la line-up. Escono Sorum e Clarke, arriva invece il cantante blues rocker Rod Jackson; esce così nel 2000 Ain't Life Grand e nel febbraio 2000 Slash lascia la Geffen Records, colpevole secondo lui di non aver dato una giusta promozione al disco. Dall'uscita dai Guns e cioè nel 1995, Slash è diventato uno dei chitarristi più richiesti nell'ambito delle collaborazioni rock e non solo. Basta citarne solo alcuni, Michael Jackson, Eric Clapton, Iggy Pop, Lenny Kravitz, Carol King, e addirittura P.Diddy. Terminata l'avventura con gli Snakepit, per Slash si apre la fase artistica più importante dopo quella con i Guns N' Roses, e cioè l'era Velvet Revolver.

                  Inizialmente non era una cosa seria, come Slash ha piu volte ribadito, ma improvvisamente, 3/5 dei Guns n Roses più Dave Kushner si ritrovano in studio a suonare e sentono di poter fare qualcosa d'importante; ecco così la decisione della band, ancora senza nome, di cercare un cantante manifestando inoltre la volontà d'incidere un disco. La ricerca del cantante impegna molto la band, battezzata provvisoriamente "The Project". In breve tempo vengono audizionati cantanti del calibro di Travis Meek e Kelly Shaefer ma la scelta finale ricade sul frontman degli Stone Temple Pilots, Scott Weiland. Con Weiland alla voce la band registra Money (noto brano dei Pink Floyd, brano utilizzato nella colonna sonora di The Italian Job) e Set Me Free, inedito destinato alla colonna sonora del film The Hulk. Intanto la band ufficializza il nome in Velvet Revolver. Slash e i Velvet Revolver debuttano il 19 giugno 2003 al El Rey Theater di Los Angeles in uno showcase in cui eseguono dal vivo Set Me Free, It's So Easy, Sex Type Thing e Slither, come encore Negative Creep dei Nirvana. Il secondo album dei Velvet Revolver Libertad viene pubblicato il 3 giugno del 2007 negli States.
                  Il primo singolo estratto dall'album si intitola She Builds Quick Machines seguito poi da The Last Fight e successivamente da Get out the door

                  Slash ha inciso nel 2008 insieme a Vasco Rossi un pezzo intitolato Gioca con me contenuto nell'album Il mondo che vorrei.

                  Slash ha scritto in collaborazione con il coautore Anthony Bozza (autore e giornalista di New York che curò anche l'autobiografia del batterista dei Mötley Crüe Tommy Lee) un'autobiografia intotolata, appunto, Slash. Degno di nota ed eloquente il messaggio in cover: It seems excessive ... but that doesn't mean it didn't happen ("Pare eccessivo ... ma non significa che non sia successo"), un'anticipazione ai contenuti schietti del libro, in cui non vengono certo a mancare gli ingredienti classici della vita sregolata della rockstar: il sesso, la droga e il rock n' roll. L'autobiografia è stata stampata nell'ottobre del 2007 ed è attualmente già disponibile in USA e in Inghilterra. Il prezzo di copertina del volume tradotto in italiano è di €22,00. Attualmente girano notizie di un incontro tra Slash e Sebastian Bach (ex Skid Row) per un progetto assieme.

                  alcuni pezzi:
                  YouTube - Slash solo Solo!
                  YouTube - Estranged ai tempi d'oro con i Gn'R
                  YouTube - Velvet Revolver - Slither Velvet Revolver

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Hurlick_Nox Visualizza il messaggio

                    SLASH
                    cioè quest uomo è un genio! ottima biografia!
                    You got me runnin' wild and free
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                    • #11
                      Richie Kotzen

                      RICHIE KOTZEN





                      Acclamato come “uno dei migliori chitarristi del mondo, una voce pari a quella dei più grandi cantanti rock e soul e cantautore creativo, richie kotzen ha vissuto un viaggio incredibile nel mondo della musica.
                      Cominciò tutto quando, all’età di sette anni, richie imparò a suonare la chitarra elettrica nella sua città natale di reading, in pennsylvania. A diciotto anni si diresse verso ovest, a san francisco, e registrò il suo primo album per la shrapnel records. Quell’anno kotzen apparve su diverse copertine di riviste, tra cui guitar world, e fu votato come uno dei 3 migliori nuovi chitarristi dell’anno dai suoi lettori.
                      Dopo avere registrato tre album per la shrapnel records, kotzen si trasferì a los angeles e, appena ventenne, si unì al famosissimo gruppo metal dei poison, iniziando a vivere il grande sogno! Con la band registrò il cd native tongue e partì per un tour mondiale di promozione dell’album. La sua canzone stand raggiunse il quarto posto nella classifica most wanted di mtv ed entrò nelle top 20 di billboard magazine. Quel disco divenne presto di platino.
                      Dopo i poison, kotzen continuò a registrare album per varie etichette, tra cui geffen, shrapnel e jvc, fino al 1999, quando la leggenda della musica jazz, stanley clarke, lo invitò per formare il gruppo dei vertu. Registrarono un disco omonimo per la sony e trascorsero l’estate in europa suonando al montreux jazz e ad altri festival. “fu un onore e una grande esperienza essere in un gruppo con clarke e gli altri componenti”, dichiara richie.
                      Successivamente, nello stesso anno, kotzen entrò nella popolarissima rock band dei mr. Big, conosciuti per il loro hit, primo in classifica, to be with you. Nel 1999 suonarono nello stadio di osaka in giappone con gli aerosmith per l’atteso capodanno del nuovo millennio. Con i mr. Big, kotzen incise due dischi in studio e raggiunse la prima posizione nella classifica giapponese, con un brano intitolato shine.
                      Richie continua ad incidere dischi di successo come solista e gira il mondo come una superstar, suonando negli stadi, ai festival e nei club di molti paesi. Ha suonato con altri musicisti famosi, come gene simmons dei kiss, e i dogstar, la band di keanu reeves.
                      Richie è sempre presente in libri, riviste e siti web come uno dei più importanti chitarristi del mondo! Kotzen è uno dei pochi artisti ad avere ricevuto l’onore di ben due chitarre fender, due modelli firmati, dei quali la telecaster kotzen è stata ripetutamente la numero 1 nelle vendite dei modelli di chitarre firmate della fender japan. Kotzen vanta una discografia di oltre 25 album.
                      Nel 2006, come solista, kotzen ha aperto il bigger bang tour in giappone dei leggendari rolling stones .

                      Un piccolo riassunto di "Feed my head, Go faster, Misunderstood" tratte da dischi appartenenti alla sua carriera da solitsta:
                      YouTube - Richie Kotzen Video

                      Suffocation dal periodo "Mr.Big":
                      YouTube - Mr Big & Richie Kotzen "suffocation" Live

                      Più tardi aggiungo qualcosa
                      Ultima modifica di Peter89; 21-11-2008, 15:10.

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                      • #12
                        per me puo esser considerato una leggenda (non allo stesso livello dei vari srv - bbking) pure brandon boyd (cantante dei incubus) ha una bellissima voce e compone dei bei testi. mi piacciono molto piu ora rispetto prima... ora son molto piu melodici prima erano molto piu cattivi!



                        BRANDON BOYD

                        Brandon Charles Boyd (Van Nuys, 15 febbraio 1976) è un cantante statunitense. È il cantante della band Incubus dal 1991.

                        Biografia

                        Brandon Boyd, è cresciuto a Calabasas, California e si è diplomato nella scuola superiore locale nel 1994, per poi frequentare per due anni il Moonpark College. Conclusa l’esperienza scolastica si è dedicato interamente agli Incubus. I genitori, Dolly Wiseman e Charles Boyd, entrambi conoscitori del mondo dello spettacolo, hanno sempre nutrito il lato artistico di Brandon, fin da quando era piccolo. Perfino suo fratello minore, Jason Boyd, ha fatto parte di una rock band chiamata Audiovent. Brandon incontrò Josè Pasillas (batterista) già alle elementari, ma fu al liceo che, assieme a Mike Einziger (chitarrista) e Alex Katunich (detto Dirk Lance, bassista), pose le basi per gli Incubus. Le qualità vocali di Brandon, che per lo più fu autodidatta (poté seguire solo due lezioni a causa della limitata disponibilità economica), furono l'elemento essenziale per il gruppo, che cominciò subito a essere conosciuto nella città. Quando la band decise di esibirsi per la prima volta a casa di un amico arrivò anche il tempo di scegliere un nome. L'idea di Brandon (Spiral Staircase) fu scartata a favore di quella di Mike, che scelse il nome in maniera casuale da un dizionario: INCUBUS. Il nome fu selezionato semplicemente perché conteneva la parola "sex" nella definizione. Boyd mise a disposizione anche le sue capacità nel disegno e insieme a Josè creò i fliers pubblicitari dei loro primi concerti. Inizialmente Brandon copiava perfettamente i disegni di un libro sul sesso (preso dalla collezione della madre di Mike) per i volantini, ma decise di smettere pensando che i potenziali fan avrebbero potuto essere confusi dai disegni. La sua voce è ciò che colpì la curiosità della Sony's Epic/Immortal Records e la band fu messa sotto contratto nel 1996.

                        Ha avuto una storia con la top model Jessica Miller, prima di inziare una lunga relazione con Carolyn Murphy (altra modella famosa), conosciuta durante le riprese del video "Are you in?". I due si sono lasciati nell'agosto del 2005. Attualmente frequenta l'attrice e musicista Baelyn Neff.

                        I testi

                        Durante gli anni, i testi di Brandon hanno espresso una moltitudine di idee differenti. I primi (per esempio quelli contenuti in Fungus Amongus) furono in gran parte influenzati dall'uso di marijuana e funghi allucinogeni. Lo stesso Boyd ha dichiarato che, dopo aver fumato per la prima volta marijuana col fratello, le “dighe poetiche” della sua mente erano state aperte. Di recente è stato intervistato nello show mattutino di Kevin and Bean su KROQ a una domanda sulle sostanze psicotrope ha risposto: "Sì, liberano una parte creativa del cervello, almeno per me, ma alcuni artisti che fanno abuso di droghe finiscono per usarle come stampelle. Necessitano di affidarsi alla chimica, per poi rovinarsi la vita!"

                        qualche pezzo dei incubus:
                        anna molly
                        Drive (la piu conosciuta)
                        Summer Romance (che bel unplagged e che bravi! *_*)
                        Ultima modifica di 7ince; 21-11-2008, 16:41.
                        You got me runnin' wild and free
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                        • #13
                          Originariamente inviato da Hurlick_Nox
                          ho fatto qualcosa di sbagliato *_*?
                          no no.. quel commento è riferito a quello che ha fatto slash
                          You got me runnin' wild and free
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                          • #14

                            EDWARD VAN HALEN
                            Edward Lodewijk “Eddie” Van Halen (Amsterdam, 26 gennaio 1955) è un chitarrista olandese naturalizzato statunitense. È il chitarrista dei Van Halen ed è definito uno dei chitarristi più innovativi della storia della musica avendo sviluppato e perfezionato l'utilizzo su chitarra della tecnica del tapping (ripreso da tecniche già esistenti), che ha influenzato intere generazioni di chitarristi, professionisti ed amatori, soprattutto all'interno della scena hard rock e heavy metal.
                            Nato ad Amsterdam, in Olanda, visse nella città di Nijmegen sino all'età di 7 anni. Si avvicina alla musica suonando il pianoforte e la batteria. Trova però la sua vera vocazione a 12 anni, inziando a studiare la chitarra del fratello maggiore Alex. Al momento di formare il primo gruppo, in accordo con il fratello, Eddie passa definitivamente alla chitarra e Alex alla batteria. Il 3° fratello Stefan invece si destreggia come tecnico

                            Emigrato nel 1962 con la sua famiglia a Pasadena, negli Stati Uniti, inizia a focalizzarsi sulla musica, esercitandosi assieme al fratello Alex. Entrambi crebbero musicalmente molto in fretta e sviluppano i propri stili studiando prevalentemente Rock, in particolar modo i brani dei Beatles e dei Led Zeppelin.

                            Nella metà degli anni Settanta, i fratelli danno vita ai Van Halen, assieme all'estroso bassista Michael Anthony e all'istrionico cantante David Lee Roth.

                            La carriera dei Van Halen è caratterizzata da successo immediato e il quartetto sarà applaudito per le sue indiscusse doti musicali. Lo stile innovativo del chitarrismo di Eddie, così come il talento di showman e la presenza scenica di Roth, portano velocemente i Van Halen in cima alle classifiche mondiali.

                            Tra le canzoni emblematiche del suo stile è da citare Eruption, uno strumentale di sola chitarra (con un intro di batteria) in cui sfoggia tutti i suoi trucchi pirotecnici e del suo sound personalissimo, ma anche Jump (una delle hit più trasmesse negli anni Ottanta) e Runnin' With The Devil sono enormi successi. Nella band, egli suona anche le tastiere.

                            Una delle tecniche che lo resero popolare fu quella del tapping, ovvero suonare la chitarra con entrambe le mani sulla tastiera, che permette di raggiungere ampi intervalli e produce un suono molto particolare. Molti attribuiscono a Van Halen l'invenzione del tapping a 8 dita. Questa tecnica sembra che sia stata da lui "trovata" per caso mentre cercava di riprodurre un assolo di Jimmy Page, uno dei suoi idoli. In realtà la tecnica del tapping ha origini ancora più antiche, essendo conosciuta e utilizzata già nella musica per violino del XIX secolo, come ad esempio, nel Capriccio n. 24 di Niccolò Paganini. In epoca più recente, tra gli altri, il chitarrista jazz Barney Kessel ne dà una breve dimostrazione durante un video del 1964, mentre il chitarrista dei Genesis Steve Hackett la sperimenta nel brano Dancing With The Moonlit Knight, tratto dal famoso album Selling England by the Pound.

                            Tuttavia, a parte le innovazioni apportate grazie al tapping, Eddie Van Halen può considerarsi uno dei più influenti pionieri della chitarra Rock e Heavy Metal sia per il suo approccio estremamente originale nella creazione degli assoli (non solamente per il tapping) ma anche, e soprattutto, per l'approccio "globale" alla tecnica chitarristica, anche in funzione ritmica, che va dalla grande padronanza nella modifica del suono tramite amplificatore ed effetti fino all'abitudine di personalizzare lo strumento, divenuta dopo di lui uno standard nel rock.

                            Il suo stile virtuosistico e il suo suono innovativo verranno ripresi da numerosi chitarristi a lui successivi (Nuno Bettencourt in particolare si ispira apertamente al suo sound aggressivo e accattivante, ma anche Yngwie Malmsteen, Randy Rhoads, Marty Friedman, Paul Gilbert, Reb Beach, George Lynch, Zakk Wylde, il compianto Dimebag Darrell, Vito Bratta e molti altri).

                            Un particolare avvenimento fu nel 2004, quando Dimebag Darrell fu ucciso e Eddie Van Halen suonò un assolo in sua memoria al suo funerale, dopo poggiò la chitarra sulla bara del chitarrista.

                            Nel 2008 è stato ufficializzato il suo divorzio dall'attrice Valerie Bertinelli, sposata nel 1981, dalla quale ha avuto un figlio, Wolfgang nato nel 1991, chiamato dal padre al basso per sostituire Michael Anthony nel tour 2008 dei Van Halen.

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                            • #15
                              se posso contribuire: Freddie Mercury - Wikipedia

                              per me la canzone più bella che hanno fatto i Queen: http://it.youtube.com/watch?v=58CJih1iYC0

                              è elettricità allo stato puro e solo lui poteva fare ciò.
                              Ultima modifica di Dominae; 26-11-2008, 13:20.

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                              Sto operando...
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