Si fa buio e tra suoni di sirene, elicotteri e grida salgono sul palco i Rage Against The Machine completamente vestiti con tute arancioni e copricapo neri. E' Guantanamo e poi il delirio.
La folla capisce che ci siamo, finalmente dopo otto anni sono di nuovo tutti e quattro qui e al contrario di come in molti pensavano sono più incazzati di prima, si sente nell'aria che da lì a pochi minuti ci sarà battaglia.
Noi stanchi dal viaggio e dal "prato" di quasi un giorno intero non cediamo, in migliaia spingono, urlano, Sara mi stringe il braccio e sorride "Aiuto ora me gonfiano" e poi:
Bombtrack
Bulls on Parade
People of the Sun
Testify
Know Your Enemy
Bullet in the Head
Down Rodeo
Renegades of Funk
Born of a Broken Man
Guerilla Radio
Calm Like a Bomb
Sleep Now in the Fire
Wake Up
Freedom
Township Rebellion
Killing in the Name of
Loro sono cattivi e noi sconvolti, più di un'ora e mezza di pogo indemoniato, tra di noi ci perdiamo e ritroviamo più volte, Jessica cade, la tiriamo su in un attimo prima che si sfiori la tragedia, mentre Tom e Zack sfoderano il meglio del loro repertorio.
Impossibile prendere telefoni, scattare foto, la bolgia è selvaggia, ogni punto dello stadio, dal più vicino al più lontano dal palco, sembra il cuore di un concerto degli Slayer. Dopo i bis ne usciamo contusi e scassati, ma sorridenti perchè era un evento e noi c'eravamo.
Sono le due di notte quando arriviamo alle nostre due auto, decidiamo di proseguire subito per Milano, troppa adrenalina per fermarci a dormire e poi meno di quarantotto ore e ci aspettano i Radiohead.
Arriviamo a casa di Noemi che manca poco all'alba, ci ospita tutti e otto nel suo appartamentino di Corso Europa, hashish cerimoniale e cornetti, colazione e poi dormiremo per un giorno intero.
Il giorno del concerto, invece, arriva in pieno uragano, un tempo inclemente ci fa vivere ore terribili durante l'attesa prima dell'evento, ma ad un certo punto anche le nuvole decidono di bloccarsi per far suonare i Radiohead. La gente non è molta, forse complice il presso assurdo del biglietto, ma ne vale la pena:
15 Step
Bodysnatchers
All I Need
Lucky
Nude
Pyramid Song
Arpeggi
The Gloaming
Myxomatosis
Faust Arp
Videotape
Optimistic
My Iron Lung
Reckoner
Everything In Its Right Place
Exit Music
Jigsaw Falling Into Place
Karma Police
There There
Bangers And Mash
Climbing Up The Walls
Street Spirit
You And Whose Army
Idioteque
Exit Music e Karma Police sono momenti incantati, la band è in gran forma e costruisce atmosfere che solo chi li ha mai visti dal vivo può capire. Thom, si interrompe più volte per comunicarci i gol della partita dell'Italia, cori da stadio e ninnananne, qualcosa di epico.
Torniamo a Roma che è mercoledi, quasi sei giorni fuori, ma sono stati sei giorni che difficilmente dimenticheremo.
Adesso ho la fotocamera in ricarica, appena sarà pronta posterò qualche foto.
La folla capisce che ci siamo, finalmente dopo otto anni sono di nuovo tutti e quattro qui e al contrario di come in molti pensavano sono più incazzati di prima, si sente nell'aria che da lì a pochi minuti ci sarà battaglia.
Noi stanchi dal viaggio e dal "prato" di quasi un giorno intero non cediamo, in migliaia spingono, urlano, Sara mi stringe il braccio e sorride "Aiuto ora me gonfiano" e poi:
Bombtrack
Bulls on Parade
People of the Sun
Testify
Know Your Enemy
Bullet in the Head
Down Rodeo
Renegades of Funk
Born of a Broken Man
Guerilla Radio
Calm Like a Bomb
Sleep Now in the Fire
Wake Up
Freedom
Township Rebellion
Killing in the Name of
Loro sono cattivi e noi sconvolti, più di un'ora e mezza di pogo indemoniato, tra di noi ci perdiamo e ritroviamo più volte, Jessica cade, la tiriamo su in un attimo prima che si sfiori la tragedia, mentre Tom e Zack sfoderano il meglio del loro repertorio.
Impossibile prendere telefoni, scattare foto, la bolgia è selvaggia, ogni punto dello stadio, dal più vicino al più lontano dal palco, sembra il cuore di un concerto degli Slayer. Dopo i bis ne usciamo contusi e scassati, ma sorridenti perchè era un evento e noi c'eravamo.
Sono le due di notte quando arriviamo alle nostre due auto, decidiamo di proseguire subito per Milano, troppa adrenalina per fermarci a dormire e poi meno di quarantotto ore e ci aspettano i Radiohead.
Arriviamo a casa di Noemi che manca poco all'alba, ci ospita tutti e otto nel suo appartamentino di Corso Europa, hashish cerimoniale e cornetti, colazione e poi dormiremo per un giorno intero.
Il giorno del concerto, invece, arriva in pieno uragano, un tempo inclemente ci fa vivere ore terribili durante l'attesa prima dell'evento, ma ad un certo punto anche le nuvole decidono di bloccarsi per far suonare i Radiohead. La gente non è molta, forse complice il presso assurdo del biglietto, ma ne vale la pena:
15 Step
Bodysnatchers
All I Need
Lucky
Nude
Pyramid Song
Arpeggi
The Gloaming
Myxomatosis
Faust Arp
Videotape
Optimistic
My Iron Lung
Reckoner
Everything In Its Right Place
Exit Music
Jigsaw Falling Into Place
Karma Police
There There
Bangers And Mash
Climbing Up The Walls
Street Spirit
You And Whose Army
Idioteque
Exit Music e Karma Police sono momenti incantati, la band è in gran forma e costruisce atmosfere che solo chi li ha mai visti dal vivo può capire. Thom, si interrompe più volte per comunicarci i gol della partita dell'Italia, cori da stadio e ninnananne, qualcosa di epico.
Torniamo a Roma che è mercoledi, quasi sei giorni fuori, ma sono stati sei giorni che difficilmente dimenticheremo.
Adesso ho la fotocamera in ricarica, appena sarà pronta posterò qualche foto.
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