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- Pensieri e Parole -
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Originariamente inviato da Nobuu Visualizza il messaggioimpressioni di settembre
Ad ogni modo, Impressioni di Settembre (Mogol, Pagani - Mussida) è la canzone più famosa tratta dal primo album della P.F.M., "storia di un minuto" del 1972, e forse anche la più famosa in assoluto.
Evito lunghi e pesanti discorsi sulla scena progressive italiana e sulle varie influenze d'oltremanica che riguardano la P.F.M., sottolineando un unico aspetto del brano: in un periodo in cui cantautori e gruppi facevano a gara affinché i ritornelli delle loro canzoni potessero essere il più cantabile possibile, la genialità del brano sta proprio nel fatto che il ritornello sia strumentale ed il motivo che viene ripetuto col Moog diventa un vero e proprio inno che vale più di mille parole. Immenso.
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Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggioBeh prima dei vari Tenco, Paoli, Endrigo, Bindi, Lauzi e prima di Volare di Modugno nel 1958 cosa c'era da rovinare per questi poveri cantanti?
insomma mina, gabriella ferri, claudio villa, l'eccellente dorelli ( riciclatosi come attore ), tutti sono stati spazzati via da queste nuove voci rauche e prima ancora dagli urlatori, tutti generi cloni della musica anglosassone.
fonte wiki: a partire dalla vittoria di Modugno al Festival di Sanremo 1958, si abbassa la fascia di età degi acquirenti di dischi e si assiste alla nascita di personaggi, quali Gianni Morandi e Rita Pavone, studiati a tavolino per i teen-agers.
l'arrivo di urlatori e cantautori è stata la morte della musica italiana, ci si può girare intorno sulla definizione della stessa, ma i fatti ne sono la conferma.Cpt. Stabbin l'eroe dei 2 mondi
Coccolino
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Stai peccando gravemente di anacronismo.
Claudio Villa non è certo stato spazzato via dal '58, contando che ha inciso fino alla propria morte: con la sua voce tenorile diciamo piuttosto che ha perso gran parte del pubblico perchè specialmente quello giovanile non era più interessato alla canzone cosiddetta "gastronomica"
Mina aveva 18 anni nel 58, quindi più che essere stata spazzata via direi che era agli inizi della propria carriera!
Dorelli ha DEBUTTATO nel 58 proprio come coautore di Volare con Modugno, e il suo successo più grande è "L'Immensità" che è addirittura del 67, quindi anche lui non è stato certo spazzato via.
Gabriella Ferri non so chi sia ma ha inciso il primo album nel 1966...
I Teen Idol ci sono stati di sicuro, ma erano appunto Teen Idol, idoli per adolescenti, e c'erano perchè era un momento storico particolare in cui i giovani stavano finalmente diventando un soggetto sociale che faceva sentire la propria voce.
La musica "italiana", se andiamo a vedere ancora più indietro, non stava certo scomparendo, stava semplicemente trasformandosi, basti pensare a Carosone e Buscaglione
Sei troppo approssimativo! Io per provocare direi piuttosto che nel 1958 la canzone italiana è addirittura nata O_o basti pensare a tutte le cose meravigliose che ci sono state da Volare in su!
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Tanto per dire due cose a partire dal dopoguerra.
Negli anni 50 la canzone era connotata dalla "smemoratezza", ignorava completamente la cronaca e la realtà, dopo gli anni di appiattimento culturale causati dal fascismo occorreva una completa riorganizzazione: se nel cinema si assiste al trionfo in quegli anni del neorealismo, la musica era completamente distaccata dalla realtà.
Per questo la rivoluzione musicale avvenne guardando e contaminandosi con quanto veniva dal resto del mondo, ed è il caso di Fred Bongusto, Aurelio Fierro, Peter van Wood oltre che i già citati Buscaglione e Carosone.
Nel 1958 Modugno frantuma ogni clichè, dando inizio a una nuova era della musica italiana, spostandosi verso un orientamento ritmico più moderno, un testo più surreale, ma soprattutto cavalcando l'onda dello sviluppo dell'industria dei 45 giri e della televisione!
Poi ci furono gli urlatori, perchè dopo Modugno serviva un urlo liberatorio per scuotere la tradizione morta della canzone italiana, dando forza al corpo di tutti i giovani italiani e allontanandosi finalmente dal sentimentalismo stucchevole. Ci furono quindi i vari Celentano e Mina, in cui si affaccia nel mondo della canzone una sessualità prepotente e violenta, ma al tempo stesso ci fu anche la stagione della canzone politica del Cantacronache, che promuovevano una canzone di qualità contro la "gastronomia" già menzionata.
Poi ci fu l'avvento della canzone d'autore, tra Milano e Genova, le capitali del rinnovamento canoro ad opera di Paoli, Tenco, Bindi, Endrigo, Lauzi, Ciampi, Gaber, Jannacci e De Andrè. Solo a questo punto all'interno dei testi entra prepotentemente l'elemento della realtà, e ognuno dei nomi che ho citato ha creato decine di capolavori.
I Teen Idol ci sono stati anche loro ovviamente, Gianni Morandi, Rita Pavone, le canzoni da spiaggia, i musicarelli, le riviste... Ma direi che siamo su un altro livello!
E questi sono tutti fenomeni avvenuti PRIMA di tutta quella generazione di cantautori fra la musica italiana, il rock e la sperimentazione, come Battiato, Fossati, Vasco, ecc.
O ancora i nuovi cantautori come Baglioni, De Gregori, Venditti, Vecchioni, Concato, Conte, Guccini!
Come puoi dire che la musica italiana è morta?
Edit: e non ho neanche fatto lontano accenno al progressive rock italiano, che è stato fecondissimo e nostrano D.O.C. come il Banco del Mutuo Soccorso, la PFM o gli AREA di Demetrio Stratos!Ultima modifica di Sanders; 23-04-2008, 18:03.
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Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggioEdit: e non ho neanche fatto lontano accenno al progressive rock italiano, che è stato fecondissimo e nostrano D.O.C. come il Banco del Mutuo Soccorso, la PFM o gli AREA di Demetrio Stratos!
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Anzi già che ci siamo, visto che mi piace buttare qualche ascolto delle cose di cui parlo (vorrei che lo faceste anche voi XP) per chi non la conoscesse ecco Area - Gioia e Rivoluzione, e consiglio a chiunque di procurarsi al più presto Arbeit Macht Frei sempre di questo gruppone, una pietra miliare dall'inizio alla fine *_*
Puoi parlare quando vuoi del prog, anche in questo thread se ti va :P
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Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggioCome puoi dire che la musica italiana è morta?
claudio villa che tu disprezzi è l'evoluzione della cantata, erede di villa io considero bocelli anche lui dotato di una potente voce tenorile, putroppo come tutti i grandi cantanti i testi e le musiche vanno a giro quando un cantante imbolsisce se ne lancia un'altro, è l'industria musicale che ha deciso che la canzone italiana dovesse finire a favore dei cloni di elvis.. poi dei gruppetti simil beatles e per finire coi cantautori ( cantanti musicisti ? naaa cabarettisti strimpellatori se va bene , finissimi poeti nei casi migliori ) infatti si parla di modello anglosassone.
tu hai citato l'elemento realtà.. è stato bob dylan la bandiera, e noi abbiamo copiato, morta una moda ( gli elvisti, i beatlesiani ) se ne trova n'altra.
musicalmente i cantautori hanno semplificato ( erano autodidatti porelli ) le melodie e la ritmica.
negli anni 70/80 chi ha salvato la baracca è stato battisti/mogol ma ovviamente le sperimentazioni degli anni 80 lo hanno annullato, perchè ormai l'orecchio dell'ascoltatore italiota era confuso da 20 anni di cazzate.
oggi la musica ita è rappresentata dai neomelodici, non mi piace, e le cantanti sopratutto cantano con mille baroccaggini e l'accento inglese, insopportabbbbile.
vorresti per caso dire che i klasse kriminale fanno canzone/musica italiana ? uauauauahUltima modifica di Stabbin; 24-04-2008, 03:45.Cpt. Stabbin l'eroe dei 2 mondi
Coccolino
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Non è che disprezzo Claudio Villa, è che lo ritengo desueto. Poi per carità, anche a me piace la lirica (e anche lì di interpreti nostrani meravigliosi ce n'è quanti ne vuoi, pensa ai baritoni Leo Nucci o Ambrogio Maestri), tuttavia il discorso melodico e timbrico si è evoluto, non sarebbe stato tollerabile un altro secolo di canzoni con l'acuto finale.
Le voci dei cantautori non sono state immediatamente accettate, al pubblico italiano suonavano "brutte", pensa a Gino Paoli, però erano voci "reali" che parlavano della realtà in modo consono ai tempi correnti e in cui il pubblico si rispecchiava, e questa sonorità si era formata principalmente a Genova che era un incrocio storico di culture, e questo fenomeno non è da guardare con orrore, sarebbe come dire "che schifo il jazz, ha ucciso la musica africana!"
Poi dici che la baracca è stata salvata da Lucio Battisti, un grande senza dubbio, ma che senza Ray Charles e Sam & Dave non sarebbe neanche esistito...Ultima modifica di Sanders; 24-04-2008, 09:30.
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Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggioO ancora i nuovi cantautori come Baglioni, De Gregori, Venditti, Vecchioni, Concato, Conte, Guccini!
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Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggioNon è che disprezzo Claudio Villa, è che lo ritengo desueto. Poi per carità, anche a me piace la lirica (e anche lì di interpreti nostrani meravigliosi ce n'è quanti ne vuoi, pensa ai baritoni Leo Nucci o Ambrogio Maestri), tuttavia il discorso melodico e timbrico si è evoluto, non sarebbe stato tollerabile un altro secolo di canzoni con l'acuto finale.
Le voci dei cantautori non sono state immediatamente accettate, al pubblico italiano suonavano "brutte", pensa a Gino Paoli, però erano voci "reali" che parlavano della realtà in modo consono ai tempi correnti e in cui il pubblico si rispecchiava, e questa sonorità si era formata principalmente a Genova che era un incrocio storico di culture, e questo fenomeno non è da guardare con orrore, sarebbe come dire "che schifo il jazz, ha ucciso la musica africana!"
Poi dici che la baracca è stata salvata da Lucio Battisti, un grande senza dubbio, ma che senza Ray Charles e Sam & Dave non sarebbe neanche esistito...
l'estremo di ciò è il già citato frigideiro ( non c'è su ytube, sono stupito :O bisogna rimediare ) è in ligure quindi non è canzone italiana, non è musica italiana perchè è di chiara ispirazione sudamericana, oppure come il prisencolinensinainciusol di celentano.Cpt. Stabbin l'eroe dei 2 mondi
Coccolino
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tornando in tema o fuori tema che sia, e badate, poco mi fotte, una canzone che mi fa pensare, per le parole, per i pensieri e che mi ha fatto anche piangere, quindi andrebbe bene anche per il thread di cinico è questa
Sottotono - Amor de mi Vida
Non ho niente
da dimostrare
partito da zero
fatto da solo
posso mostrarmi
come sono davvero
se c'e' una cosa che
mi hai insegnato
e' questa qui
e' grazie a te
se sono cosi'
mamma
se solamente ripenso
ad ogni pianto
che hai spento
ed ogni momento che spendo
pensando a te mamma
e' una nuova rima
che nasce
un bambino combatte le sue guerre
cresce
guidato dalle tue dita
dotata di grazia infinita
e' chi mi ha dato vita
e se strabilio
e' il bene che ti voglio
oltre ad essere tuo figlio
la cosa piu' bella
e' che ti assomiglio
non so come lo sai fare
tu mi sai consigliare
per distinguere
il bene dal male
e ogni tuo bacio
e' il piu' dolce
tra i frutti
che abbia mai assaggiato
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
i guai che ti ho creato
che ho combinato
essendo stato messo
a sto mondo
e non essendone abilitato
ti ho dato
un gran da fare
senza contare la voglia
di non studiare
da quando all'asilo
non volevo
che mi lasciassi
a quando nei compiti
volevo che mi aiutassi
che mi guidassi
quando i miei amici
erano scomparsi
che in sto' casino
sapessi muovere i passi
mi hai insegnato
a stare in piedi
e ad incassare i colpi
anche se in alcuni casi
ne uscimmo stravolti
tu mi eri sempre a fianco
le notti che ero malato
passate in bianco
e ripensandoci
in questo tuo dare
hai dei rimpianti
quali son stati i prezzi
da pagare
e se di me ora
voglio renderti orgogliosa
e' perche' so che per me
hai rinunciato ad ogni cosa
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco
ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco
ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
Ventitre' anni suonati
forse sono indipendente
senza te
forse sono autosufficiente
e' grazie a te
se di questa vita
gusto ogni sorso
colgo il succo
di ogni discorso
se riusciro'
a stare in piedi
da solo
e' perche' godro'
di ogni tua cosa che ho
ogni tua dote
oh mi amor
se soffro
so gia' che soffri
se sto bene
so gia'
che tu te ne accorgi
piena di attenzioni si' dolci
nei miei confronti
ti voglio bene mamma
vivi nei miei mondi
nei sogni
piu' profondi
consapevole
di ogni tuo miracolo
di troppe bugie colpevole
ma ogni ostacolo
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco
ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco
ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
Mai lascero'
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco
ti avro'
accettero' ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
Mai lascerò
che qualcuno ci divida
e se al mio fianco ti avrò
accetterò ogni sfida
amor de mi vida
sei il mio angelo
fammi da guida
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Mi ricordo di quel video *_* però ero piccolo e non stavo a sentire le parole
Comunque per concludere il discorso con Stabbin sparo ancora un paio di considerazioni personali ^^
A mio parere sbagli nel cercare di catalogare la musica in generi, poiché la musica è un'arte particolare, sfugge alle definizioni e ad ogni controllo... Può attraversare tutto il mondo ed essere capita da popolazioni completamente diverse, funge in qualche modo da linguaggio universale. La musica è un corpo sonoro capace di unire culture diversissime, e non bisogna temere la contaminazione di linguaggi perché ne costituisce a mio parere una caratteristica imprescindibile, pensa per esempio alle origini del tango argentino che ha unito i violini degli ebrei del Mar Nero, il bandoneòn dei tedeschi, la chitarra della tradizione spagnola e il canto dei napoletani!
E pensa se decidessimo di buttarci in quella terra sterminata che è il jazz... Che poi è la storia della musica afroamericana. C'è da restare basiti di fronte a ciò che la parola jazz contiene al proprio interno! Non ci si può dare una definizione precisa, ed è lo stesso per la musica italiana... Certo si esce dai moduli nostrani spesso e volentieri, ma per esempio le canzoni in dialetto di Jannacci o di De Andrè (come di molti altri) sono a mio parere da considerare musica italiana, in una stagione felice di riscoperta del folklore e del popolare... Che corrisponde a un periodo in cui le etichette discografiche cessarono il loro ostracismo nei confronti dell'etnico, pensa a creuza de ma!
Oppure per parlare del Rap visto che abbiamo tirato in ballo pure quello, per prima cosa occorre chiedersi cosa il rap sia: messaggio diretto, tecnica linguistica e contemporaneità, musica della sottocultura di resistenza nelle aree urbane povere americane: il rap italiano altro non è che la dimostrazione di come sia possibile apprendere da altre culture e utilizzarne gli stimoli in senso creativo!
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Originariamente inviato da Sanders Visualizza il messaggioOppure per parlare del Rap visto che abbiamo tirato in ballo pure quello, per prima cosa occorre chiedersi cosa il rap sia: messaggio diretto, tecnica linguistica e contemporaneità, musica della sottocultura di resistenza nelle aree urbane povere americane: il rap italiano altro non è che la dimostrazione di come sia possibile apprendere da altre culture e utilizzarne gli stimoli in senso creativo!
Prendi ad esempio quello "ragionato".
Per godertelo, devi sentire la musica, sentire la voce ma ascoltare le parole, dato che il succo di quella musica è tutto lì.
Bassi - Foto di Gruppo
Troppo stanco per dormire,
come Pellico mi metto a scrivere
memorie su memorie per reprimere
la voglia insoddisfabile
di pormi dubbi irrisolvibili
circondato da un deserto di inquietudini,
le
conoscenze non le riconosco,
su alcuni cresce il muschio
di qualcuno rimane solo il teschio,
certi amici non li vedo più
non li sento nemmeno,
pensando a loro mi ricordo invano,
ricordi
talmente sparsi
che non possono più collegarsi,
presto o tardi andranno persi
nella banalità di chiacchiere,
dentro la complicità di foto e lettere,
mai promettere
se non sei in grado
di mantenere, guardacaso
più scrivo più temo di non averlo del tutto compreso,
timoroso di voltarmi per guardarvi e riconoscervi, vivo nel presente.
Tanto va così ti accorgi che la vita è una foto di gruppo, molti posano, troppi vivono a contatto
con una realtà che non è di casa, si affrettano a prendere decisioni nell'attesa di qualcosa con il rischio che non accada, di qualcuno con il rischio che non ti veda, del motivo che ci accomuna
dentro la cornice troppo poco stanchi per dormire.
Dentro la cornice
si emerge dal profondo fino in superfice
per riscoprire un pò com'è che va cosa si dice,
niente di nuovo come al solito chi vive per illudersi, chi la fa finita, chi resta in bilico
tra mille situazioni che lo compromettono
tra mille e più inquilini che lo sfrattano,
chi rimane con i piedi a terra, chi resta a bocca aperta
per lo stupore per il malumore,
pochi volti rassicurano di questi tempi
vivo di gratitudine per i momenti
che passano di tanto in tanto come un classico
che mi rileggo con piacere mentre già pregusto il prossimo,
e i tentativi di stare da solo sono falliti
salvato dai soliti vecchi amici,
si può cenare qui stasera, scatto primi piani eterni per non dimenticare.
Perchè va così ti accorgi che la vita è una foto di gruppo, molti posano, troppi restano a
contatto con una realtà che non è di casa, si affrettano a prendere decisioni nell'attesa di
qualcosa con il rischio che non accada, di qualcuno con il rischio che non ti veda, del motivo
che ci accomuna dentro la cornice ancora troppo stanchi per dormire. Va così ti accorgi che lo
scatto è mosso e fuorifuoco ma è troppo tardi per fare uno spreco dei momenti che affronti degli
imprevisti che ti tocca vivere pagando in contanti per poter scrivere di di qualcosa con il rischio
che non accada, di qualcuno con il rischio che non ti veda, del motivo che ci accomuna dentro
la cornice ancora troppo sveglio per dormire.
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Baustelle.
Bravi, hanno raggiunto la maturità con l'ultimo album, Amen. A titolo d'esempio riporto qui i link ad alcuni brani:
La vita va
Baudelaire
Un romantico a Milano
Oltre a meritare eccezionalmente sotto il punto di vista della melodia, la quale avvolge e accompagna perfettamente i loro testi, il non minimo dettaglio da ricalcare sono proprio questi ultimi, i quali nella loro beltà sono una delle peggiori piaghe della società giovanile dei miei giorni, dacché questo gruppo esprime in maniera assolutissimamente personale la concezione che ha di ogni sentimento, fondandosi presuppongo su forti esperienze private, andando così a intaccare la personalità di quelle giovani non proprio fortissime che li ascoltano (sì, mi riferisco alle ragazze, perché di ragazzi che non siano me non me ne frega mai un accidente) e rompendo di rimando il cazzo a me, che ho da relazionare con le suddette ragazze.
Esprimetevi.Ultima modifica di IlCartaio; 26-04-2008, 04:24.
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