Vorrei provare a provocare un discorso, farò un piccolo cappello introduttivo, chi non avesse voglia di leggerlo troverà alla fine il succo del discorso
INTRO:
Mi è capitato durante uno dei miei solitari viaggi in treno di pensare a quanto avevo visto la sera prima, facendo un giro su YouTube. Quello che avevo visto era Carmelo Bene, uno dei più grandi attori che il teatro italiano abbia mai conosciuto, nonchè filosofo, intellettuale e poeta, al meglio della sua forma mentre recitava delle poesie di Majakovskij. Incuriosito volli rivedermi una splendida intervista a Mixer Cultura (un periodo in cui la televisione era decisamente "altra"), che vi riporto qui parte Iparte IIparte IIIparte IVparte V, in cui il conduttore Arnaldo Bagnasco (mio insegnante di linguaggio radiotelevisivo :P) lo mise a confronto con la critica più spietata: chi volesse avere la bontà di vedere almeno la parte IV potrà constatare come seppe rispondere lasciando bruciati critici del calibro di Guido Davico Bonino e Giovanni Raboni letteralmente mattatorizzando la trasmissione, con il suo talento di grandioso improvvisatore. Chi volesse ghignare un pochino merita anche la sua apparizione a Macao.
Carmelo Bene aveva un carisma straordinario, e si autoproclamò "Classico" durante il corso della propria vita (e come dargli torto!).
Ma da un altro video è partita la mia riflessione: Carmelo Bene al Maurizio Costanzo Show. Carmelo Bene appare in questo video invecchiato, imbolsito, viene attaccato e messo in ginocchio da Giordano Bruno Guerri con critiche banali, senza riuscire a ribattere se non in modo patetico. A questo punto mi sono interrogato sul senso dell'invecchiare per chi è Genio.
LA QUESTIONE:
Mi sono reso conto che un gran numero dei miei grandi miti musicali ha letteralmente bruciato la propria vita morendo molto giovane. Ma non è proprio questo il loro modo di restare giovani in eterno?
Vorrei con il vostro aiuto nominare quelle figure della musica che hanno bruciato le tappe e sono divente leggenda, e al tempo stesso cercare di comprendere se sia giusto che un Genio invecchi e decada dopo aver raggiunto l'apice, o se la morte prematura sia l'unica morte dignitosa.
Comincerei con il citarne due che di certo conoscete:
Jaco Pastorius, morto a 36 anni per un brutale pestaggio da parte di un buttafuori di un locale in cui cercò di entrare completamente ubriaco. Lasciato per strada a sanguinare si spense dopo nove giorni di coma in ospedale. Il buttafuori dopo 4 mesi di carcere tornò in libertà.
Jimi Hendrix, morto a 28 anni, soffocato nel suo vomito dopo un cocktail di alcool e tranquillanti.
IL SUCCO:
Vorrei che contribuiste ricordando altri miti che si sono spenti in modo così rapido, e cercare di capire se la morte abbia un'utilità o meno nel creare una leggenda.
:*
INTRO:
Mi è capitato durante uno dei miei solitari viaggi in treno di pensare a quanto avevo visto la sera prima, facendo un giro su YouTube. Quello che avevo visto era Carmelo Bene, uno dei più grandi attori che il teatro italiano abbia mai conosciuto, nonchè filosofo, intellettuale e poeta, al meglio della sua forma mentre recitava delle poesie di Majakovskij. Incuriosito volli rivedermi una splendida intervista a Mixer Cultura (un periodo in cui la televisione era decisamente "altra"), che vi riporto qui parte Iparte IIparte IIIparte IVparte V, in cui il conduttore Arnaldo Bagnasco (mio insegnante di linguaggio radiotelevisivo :P) lo mise a confronto con la critica più spietata: chi volesse avere la bontà di vedere almeno la parte IV potrà constatare come seppe rispondere lasciando bruciati critici del calibro di Guido Davico Bonino e Giovanni Raboni letteralmente mattatorizzando la trasmissione, con il suo talento di grandioso improvvisatore. Chi volesse ghignare un pochino merita anche la sua apparizione a Macao.
Carmelo Bene aveva un carisma straordinario, e si autoproclamò "Classico" durante il corso della propria vita (e come dargli torto!).
Ma da un altro video è partita la mia riflessione: Carmelo Bene al Maurizio Costanzo Show. Carmelo Bene appare in questo video invecchiato, imbolsito, viene attaccato e messo in ginocchio da Giordano Bruno Guerri con critiche banali, senza riuscire a ribattere se non in modo patetico. A questo punto mi sono interrogato sul senso dell'invecchiare per chi è Genio.
LA QUESTIONE:
Mi sono reso conto che un gran numero dei miei grandi miti musicali ha letteralmente bruciato la propria vita morendo molto giovane. Ma non è proprio questo il loro modo di restare giovani in eterno?
Vorrei con il vostro aiuto nominare quelle figure della musica che hanno bruciato le tappe e sono divente leggenda, e al tempo stesso cercare di comprendere se sia giusto che un Genio invecchi e decada dopo aver raggiunto l'apice, o se la morte prematura sia l'unica morte dignitosa.
Comincerei con il citarne due che di certo conoscete:
Jaco Pastorius, morto a 36 anni per un brutale pestaggio da parte di un buttafuori di un locale in cui cercò di entrare completamente ubriaco. Lasciato per strada a sanguinare si spense dopo nove giorni di coma in ospedale. Il buttafuori dopo 4 mesi di carcere tornò in libertà.
Jimi Hendrix, morto a 28 anni, soffocato nel suo vomito dopo un cocktail di alcool e tranquillanti.
IL SUCCO:
Vorrei che contribuiste ricordando altri miti che si sono spenti in modo così rapido, e cercare di capire se la morte abbia un'utilità o meno nel creare una leggenda.
:*
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