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Riccardo Veno - Il Silenzio di Orfeo

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  • Riccardo Veno - Il Silenzio di Orfeo

    Condivido con voi una delle mie "scoperte" più interessanti ^^
    Con l'esplosione di Myspace e Youtube sono sempre più rare le occasioni in cui riusciamo a fermare il continuo zapping caratteristico dalla rete per fermarci a sentire qualcosa di veramente valido, qualcosa da sentire dall'inizio alla fine, una proposta originale che riesca ad accendere la scintilla dell'interesse.
    La proposta di Riccardo Veno, sassofonista e polistrumentista napoletano, è riuscita a catturarmi e farmi gustare un pò di buona musica sconfiggendo la smania del saltare tra un pezzo e l'altro ossessivamente.
    Il suo lavoro è molto interessante e lo spiega sul suo sito http://www.riccardoveno.it/
    Da tempo pensavo ad un concerto-solo ed in questa prospettiva avevo cominciato a lavorare
    con delle loop-machines ed a un set di pedali ed effetti che mi permettese di incidere e sovraincidere, dal vivo, più strumenti cosi da creare basi armoniche sulle quali suonare temi o improvvisare.
    Per OrO avevo composto un brano in due parti con il quale, ispirandomi drammaturgicamente alla figura di Orfeo il semidio della musica anch’egli parte dell’equipaggio della nave Argo, accompagnavo l’ultima scena dello spettacolo.
    Intitolai il pezzo Il silenzio di Orfeo, sorta di ossimoro che potesse esprimere contemporaneamente la necessità di “silenzi” nella nostra epoca di iper-comunicazione insieme alla forza che sempre ha in sé la musica. Quel pezzo divenne il primo tassello del concerto-spettacolo che avevo in mente.
    Pensavo infatti ad un concerto con una struttura un po’ più complessa, una sottile linea drammaturgica che potesse accompagnare l’evoluzione dei brani. La possibilità di inserire degli interventi video mi sembrò l’idea migliore per sottolineare la musica. Concentrai la mia attenzione sul mito della morte di Orfeo: il semidio musicista per eccellenza della classicità, viene ucciso e fatto a pezzi dalle Menadi mandate da Dionisio per vendicarsi di un affronto subito e la sua testa mozzata galleggia sul fiume Ebro fino a Lesbo, continuando a cantare…
    L’incontro con Francesco Albano, talentuosissimo musicista-videomaker napoletano, diede il via alla realizzazione del progetto. Cominciai a comporre i brani per il concerto rielaborando anche del materiale che avevo realizzato in passato per alcuni spettacoli teatrali. Francesco intanto realizzava gli interventi video: corpi e teste creati al computer, particolari anatomici (orecchie, nasi, profili, bocche messe in risalto), insieme a piccole video-visioni diciamo oniriche.
    Sentii anche l’esigenza di inserire degli elementi elettronici che potessero far risaltare il suono acustico dei miei strumenti. Decidemmo quindi che Francesco, che come dicevo è anche un bravissimo multistrumentista, dalla sua postazione regia avrebbe intereagito live con me su alcuni brani con bassi-synth e suoni digitali prodotti con il computer lasciandoci anche la possibilità di alcuni momenti di improvvisazione ed interplay essendo anche Francesco munito di un set di effetti e di una loop-machine.
    Dopo due mesi abbondanti di lavoro il concerto-spettacolo era pronto.
    Per chi non avesse voglia di leggere il sunto è questo: ha creato assieme a Francesco Albano uno spettacolo in cui musica e immagini si fondono, presentandosi sulla scena da solo, armato dei suoi strumenti e di loop station, con le quali si crea degli intrecci armonici su cui sviluppa temi ed improvvisazioni di grande suggestione. Questi pezzi tra l'altro, nonostante la solitudine sul palco, riescono ad essere anche organici e complessi in modo sorprendente!

    Per sentire qualcosa ecco il suo Myspace http://www.myspace.com/riccardoveno

    I miei pezzi preferiti sono "L'Attesa" e "Quad"

    De "L'Attesa" c'è anche questo video su youtube (ci sono anche altre cosine cercando, sia sul sito che su youtube), per farvi un'idea di come questo spettacolo sia strutturato.

    Buon ascolto e buona visione!

  • #2
    non il mio genere ma non male.. anche se a volte risultano un po' scontate alcune cose..


    "Forse sono il re degli imbecilli, l'ultimo rappresentante di una dinastia completamente estinta che credeva nella generosità e nell'eroismo!"

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    • #3
      Beh la particolarità sta nella modalità di esecuzione, i brani vengono costruiti in tempo reale con delle loop station, per cui con una sola persona sul palco si ha la sensazione di sentire una band al completo.

      Certo "la band" è insostituibile, ma a mio parere è una proposta intrigante, e vicina a certo minimalismo, pochi elementi e poca decorazione: brevi cellule musicali ripetute per necessità e per scelta, su cui costruire un'espressione e un'atmosfera

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      • #4
        Lo fa anche un mio amico, lo trovo irritante.

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        • #5
          non male a parte il fatto che fa delle cose che io sperimentavo a 13 anni col legend 2 della digitech (per cazzeggiare) hehehehe,bravo cmq,sa suonare.
          Ultima modifica di Zedog; 16-03-2008, 14:15.
          Socrate: sapere di non sapere e' la prima forma di sapere.

          Leonardo Da vinci: la musica e' la figurazione dell'invisibile.

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