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Uscito da pochi giorni ritroviamo i Tristania con il loro quinto lavoro in studio.
Illumination apre un nuovo capitolo nel loro gothic metal, genere che inventarono assieme ad i connazionali Theatre of Tragedy
Questo ultimo lavoro prende le distanze addirittura dal precedente Ashes, già più soft e improntato sulle capacità canore della meravigliosa voce della signora Stene.
Ad un primo impatto forse possiamo essere delusi, sicuramente non è lavoro raffinato ed aggressivo come beyond the veil e Widow's weeds, anche perchè con l'abbandono della band da parte del growler Morten Veland la formazione ha subito un duro colpo.
Resta comunque il fatto che il nuovo spazio alla voce di Vibeke rende le melodie meravigliose e soavi anche nei punti più crudi e duri, ciò risalta di più soprattutto in virtù della quasi totale assenza degli ormai belli e abituali cori gregoriani. La voce maschile del disco è decisamente più soft, ma si intreccia magnificamente con Vibeke Stene segno che, come sempre, anche questo disco dei Tristania sia l'ennesimo tentativo della band di evolversi e ripetersi mai.
In conclusione pur non essendo un altro Beyond the veil rimane comunque un gran bel disco, con più spazio alle chitarre, lineare ma sempre ricercato. Rispetto ai predecessori forse troverà spazio anche tra quelli che non amano il genere; resta comunque il fatto che i Tristania si conservano un band superba regalando al pubblico un inizio del 2007 con una vera e propria opera d'arte in un genere che è l'ultima ruota del carro del metal dove band tutte uguali raramente riescono a sorprendere.
Tracklist:
1. Mercyside
2. Sanguine Sky
3. Open Ground
4. The Ravens
5. Destination Departure
6. Down
7. Fate
8. Lotus
9. Sacrilege
10. Deadlands
Illumination apre un nuovo capitolo nel loro gothic metal, genere che inventarono assieme ad i connazionali Theatre of Tragedy
Questo ultimo lavoro prende le distanze addirittura dal precedente Ashes, già più soft e improntato sulle capacità canore della meravigliosa voce della signora Stene.
Ad un primo impatto forse possiamo essere delusi, sicuramente non è lavoro raffinato ed aggressivo come beyond the veil e Widow's weeds, anche perchè con l'abbandono della band da parte del growler Morten Veland la formazione ha subito un duro colpo.
Resta comunque il fatto che il nuovo spazio alla voce di Vibeke rende le melodie meravigliose e soavi anche nei punti più crudi e duri, ciò risalta di più soprattutto in virtù della quasi totale assenza degli ormai belli e abituali cori gregoriani. La voce maschile del disco è decisamente più soft, ma si intreccia magnificamente con Vibeke Stene segno che, come sempre, anche questo disco dei Tristania sia l'ennesimo tentativo della band di evolversi e ripetersi mai.
In conclusione pur non essendo un altro Beyond the veil rimane comunque un gran bel disco, con più spazio alle chitarre, lineare ma sempre ricercato. Rispetto ai predecessori forse troverà spazio anche tra quelli che non amano il genere; resta comunque il fatto che i Tristania si conservano un band superba regalando al pubblico un inizio del 2007 con una vera e propria opera d'arte in un genere che è l'ultima ruota del carro del metal dove band tutte uguali raramente riescono a sorprendere.
Tracklist:
1. Mercyside
2. Sanguine Sky
3. Open Ground
4. The Ravens
5. Destination Departure
6. Down
7. Fate
8. Lotus
9. Sacrilege
10. Deadlands