Premessa: vi riporto un brano tratto da un articolo apparso su Linux Magazine di Settembre 2001
[...] La trasmissione "al pubblico" di materiale coperto da copyright "proprietario" (anche nel caso musicale si può fare questa distinzione) è soggetta al pagamento di una sorta di tassa che , incassata dalle capaci tasche della SIAE, viene (solo in parte) girata verso gli autori registrati presso questo anacronistico ente pubblico nato sotto il fascismo e da allora rimasto praticamente invariato. Un funzionamento un po' originale infatti infatti, tanto per fare un esempio radicale e lampante, se una radio libera dovesse trasmettere, 24 ore su ventiquattro solo musica dei Pink Floyd, pagandone i relativi diritti, questi sarebbero in gran parte trattenuti per sostenere l'elefantiaca struttura burocratica dell'ente e il resto distribuiti agli autori italiani iscritti a questo particolare sindacato, come Giorgia, Lucio Dalla o Pavarotti. Ai Pink Floyd non giungerebbe in tasca neppure un lira. La trasmissione di brani musicali in una situazione come quella delineata in queste pagine, attraverso un collegamento domestico e senza alcun tipo di lucro connesso difficilmente potrebbe essere considerata in modo diverso dal "prestito di un proprio CD ad un amico", anzi considerando la minore qualità del flusso su Internet si potrebbe considerare alla stregua di far sentire all'amico una canzone attraverso la cornetta telefonica, eppure se la SIAE pretende il pagamento dei diritti anche per gli squilli di telefonino che ricordano musiche famose è facilmente possibile immaginare quali posizioni possa aver assunto in questi temi.
La trasmissione di materiale protetto da copyright "proprietario" su un sistema domestico non professionale, pur non essendo soggetta con certezza all'assolvimento di obblighi di liquidazione del diritto d'autore, non è quindi consigliabile. E' invece possibile trasmettere le registrazioni realizzate personalmente e tutte quelle che sottostanno alle licenze di distribuzioni libere, come quella proposta dalla EFF."
Io ho utilizzato (ultimamente no per problemi di tempo e "distruzione del microfono) un server dell'università (che ho amministrato), utilizzando il mio account e accendendo il server shoutcast nei momenti in cui trasmettevo e senza farne pubblicità mastodontica
Quindi non per cattiveria che non l'abbia lasciato sempre acceso ma per possibili problemi "legali" connessi, e per una ignota posizione delle strutture proprietarie del server.
Detto questo (da bravo bimbo), in genere ho trasmesso musica punk/ska e altro con licenze di distribuzioni libere e non mi sento tanto in colpa a riguardo eheheh
Dove volevo arrivare è:
- Fate (facciamo quando ho tempo do io anche la possibilità) si una radio con una buona frequenza (personalmente non vi consiglio di prendere un impegno fisso, non si viene pagati e andare avanti per ore è si divertente ma alla lunga può stancare per questo la facevo quando mi andava);
- Attenti alla musica che si mette, e soprattutto non va fatta una pubblicità simile che può attirare qualche orecchio indiscreto a cercare il pelo nell'uovo
Originally posted by Shonte
Dove volevo arrivare è:
- Fate (facciamo quando ho tempo do io anche la possibilità) si una radio con una buona frequenza (personalmente non vi consiglio di prendere un impegno fisso, non si viene pagati e andare avanti per ore è si divertente ma alla lunga può stancare per questo la facevo quando mi andava);
- Attenti alla musica che si mette, e soprattutto non va fatta una pubblicità simile che può attirare qualche orecchio indiscreto a cercare il pelo nell'uovo
Commenta