EXTREME - AN ACCIDENTAL COLLICATION OF ATOMS? - THE BEST OF (1998)
1. Decadence Dance
2. Rest in Peace
3. Kid Ego
4. Get the Funk Out
5. Tragic Comic
6. Hip Today
7. Stop the World
8. More Than Words
9. Cupid's Dead
10. Leave Me Alone
11. Play With Me
12. Hole Hearted
13. Am I Ever Gonna Change
Patrick Badger - Bass, vocals
Nuno Bettencourt - Guitars, vocals, piano, keys
Gary Cherone - Lead vocals
Paul Geary - Drums
Mike Mangini - Drums
Fra i gruppi che cavalcarono la scena hard rock negli anni 90, sicuramente gli Extreme si proposero come una delle bands piu eclettiche e stravaganti. Il tutto dovuto soprattutto alla geniale mente del chitarrista Nuno Bettencourt, malato di funky e blues, e capace di trasportare entrambi nelle melodie degli Extreme. A coronamento di una discreta carriera e di un'oramai prossimo scioglimento (Gary Cherone se ne stava andando dai Van Halen), questo The Best fu piu un obbligo discografico che un tributo verso i fans delusi dal loro scioglimento.
Il set che compone il cd e' ottimo, e abbraccia tutta la loro discografia, a partire dallo scoppiettante omonimo Extreme (1989) fino al poco fortunato Waiting for the Punchline (1995).
Certo manca qualcuno dei grandi capolavori della band. In particolare e' imperdonabile l'assenza di It('s a Monster) e Warheads. Ma i grandi classici, dalla radiofonica More Than Words fino a Rest in Peace, passando da Get the Funk Out e Tragic Comic, ci sono tutti.
L'apertura tocca a Decadence Dance, il pezzo che, assieme a M.T.W. porto' gli Extreme alla ribalta. E si respirano subito atmosfere funky dopo l'intro "apocalittico". Bettencourt porta tutta la sua maestria in questo brano, che passa con disinvoltura dal funky all'hard rock piu canonico. Grande la prova di Gary alla voce, un cantante davvero dotato che sa tirare sempre fuori il meglio dalla propria voce.
Il secondo pezzo vede un'altro indiscusso classico con Rest in Peace, dove spicca il coro del gruppo e il richiamo Hendrixiano nell'assolo. Nuno ha d'altra parte sempre amato andare a pescare qua e la e a rivedere a modo suo parti famose di altri musicisti. Il finale acustico mostra ancora la grande capacita' di arrangiare i cori della band.
Si continua tornando indietro all'esordio, con l'allegra Kid Ego, pezzo rock piu canonico, dal grande refrain, che mette una grande allegria. Molto prezioso e' l'oscuro lavoro del duo Badger-Geary.
Si va avanti, ed ecco un'altro masterpiece della band, con Get the Funk Out. Lo dice il titolo stesso, questo e' un pezzo spudoratamente funky, dove ancora una volta Nuno si lancia in folli giri di chitarra, seguito a meraviglia dalla sezione ritmica. Chi non la ha mai cantata a squarciagola? "If you don't like what you see here, get the funk out!"
Arriva ora uno dei miei pezzi preferiti, Tragic Comic. Anche in acustica gli Extreme si dimostrano egregi musicisti, e la canzone e' pervasa da un'ironia a tratti malinconica. Un'altro caposaldo. Ma per apprezzarla in pieno bisognerebbe vedere il video in bianco e nero, in perfetto stile "Tempi Moderni" di Charlie Chaplin.
Ecco che arriva il momento di Waiting for thr Punchline, con Hip Today. Devo essere sincero, non amo molto questo disco. Gli Extreme sporcano il loro suono a discapito di una maggiore energia, ma il risultato non e' che porti loro poi molti benefici. Andiamo oltre.
Si torna a III Sides to Every Story, con un'altro dei miei preferiti, Stop the World, una ballad bellissima, ancora guidata dai cori della band e dalle chitarre trascinanti di Nuno. LA canzone e' canonica fino al break che porta alla chiusura, dopo l'assolo. Qua tutti danno grande prova di se, e si deve parlare di vero e proprio break, perche la canzone si stoppa davvero, per ripartire improvvisamente. Bellissimi gli assolini di basso e batteria. E grande la capacita' di trasformare con una semplice trovata una ballad normale in un'altro pezzo da non dimenticare.
Arriva poi la ballad vera e propria, quella a cui pensano tutti quando si nominano gli Extreme, ovvero More than Words. Ma di questa non ve ne parlo, la conoscete tutti a memoria.
Tocca poi a Cupid's Dead, altro pezzo che a mio modo di vedere poteva essere risparmiato per lasciare spazio ad altri. Ma e' comunque buono. Al suo posto ci avrei messo Warheads, comunque.
C'e' ancora spazio per Leave Me Alone, da W.f.t.P., e, a seguire, per Play With Me, che si apre con la chitarristica interpretazione di Paganini (credo, non sono esperto di musica classica) da parte di Nuno. Questo e' rock n'roll classico, allegro e trascinante.
E poi via, con la ballad acustica Hole Hearted, in cui Nuno si cimenta con sonorita' country.
La chiusura e' per Am I Ever Gonna Change, ancora da III Sides, un'altro dei miei brani preferiti, carico ed energico.
La conclusione: un the Best e' sempre un bel disco, ma qua manca qualcosa. Certo, bisognava toccare tutti i lavori degli Extreme, ma a mio modo di vedere un po di spazio per due o tre tracce in piu si poteva trovare. Peccato, perche un 95 si trasforma in un 85. Per chi non li conosce, comunque, resta senz'altro un bel modo per avvicinarvisi al gruppo.....
Voto:85/100
Zender R. Velkyn
1. Decadence Dance
2. Rest in Peace
3. Kid Ego
4. Get the Funk Out
5. Tragic Comic
6. Hip Today
7. Stop the World
8. More Than Words
9. Cupid's Dead
10. Leave Me Alone
11. Play With Me
12. Hole Hearted
13. Am I Ever Gonna Change
Patrick Badger - Bass, vocals
Nuno Bettencourt - Guitars, vocals, piano, keys
Gary Cherone - Lead vocals
Paul Geary - Drums
Mike Mangini - Drums
Fra i gruppi che cavalcarono la scena hard rock negli anni 90, sicuramente gli Extreme si proposero come una delle bands piu eclettiche e stravaganti. Il tutto dovuto soprattutto alla geniale mente del chitarrista Nuno Bettencourt, malato di funky e blues, e capace di trasportare entrambi nelle melodie degli Extreme. A coronamento di una discreta carriera e di un'oramai prossimo scioglimento (Gary Cherone se ne stava andando dai Van Halen), questo The Best fu piu un obbligo discografico che un tributo verso i fans delusi dal loro scioglimento.
Il set che compone il cd e' ottimo, e abbraccia tutta la loro discografia, a partire dallo scoppiettante omonimo Extreme (1989) fino al poco fortunato Waiting for the Punchline (1995).
Certo manca qualcuno dei grandi capolavori della band. In particolare e' imperdonabile l'assenza di It('s a Monster) e Warheads. Ma i grandi classici, dalla radiofonica More Than Words fino a Rest in Peace, passando da Get the Funk Out e Tragic Comic, ci sono tutti.
L'apertura tocca a Decadence Dance, il pezzo che, assieme a M.T.W. porto' gli Extreme alla ribalta. E si respirano subito atmosfere funky dopo l'intro "apocalittico". Bettencourt porta tutta la sua maestria in questo brano, che passa con disinvoltura dal funky all'hard rock piu canonico. Grande la prova di Gary alla voce, un cantante davvero dotato che sa tirare sempre fuori il meglio dalla propria voce.
Il secondo pezzo vede un'altro indiscusso classico con Rest in Peace, dove spicca il coro del gruppo e il richiamo Hendrixiano nell'assolo. Nuno ha d'altra parte sempre amato andare a pescare qua e la e a rivedere a modo suo parti famose di altri musicisti. Il finale acustico mostra ancora la grande capacita' di arrangiare i cori della band.
Si continua tornando indietro all'esordio, con l'allegra Kid Ego, pezzo rock piu canonico, dal grande refrain, che mette una grande allegria. Molto prezioso e' l'oscuro lavoro del duo Badger-Geary.
Si va avanti, ed ecco un'altro masterpiece della band, con Get the Funk Out. Lo dice il titolo stesso, questo e' un pezzo spudoratamente funky, dove ancora una volta Nuno si lancia in folli giri di chitarra, seguito a meraviglia dalla sezione ritmica. Chi non la ha mai cantata a squarciagola? "If you don't like what you see here, get the funk out!"
Arriva ora uno dei miei pezzi preferiti, Tragic Comic. Anche in acustica gli Extreme si dimostrano egregi musicisti, e la canzone e' pervasa da un'ironia a tratti malinconica. Un'altro caposaldo. Ma per apprezzarla in pieno bisognerebbe vedere il video in bianco e nero, in perfetto stile "Tempi Moderni" di Charlie Chaplin.
Ecco che arriva il momento di Waiting for thr Punchline, con Hip Today. Devo essere sincero, non amo molto questo disco. Gli Extreme sporcano il loro suono a discapito di una maggiore energia, ma il risultato non e' che porti loro poi molti benefici. Andiamo oltre.
Si torna a III Sides to Every Story, con un'altro dei miei preferiti, Stop the World, una ballad bellissima, ancora guidata dai cori della band e dalle chitarre trascinanti di Nuno. LA canzone e' canonica fino al break che porta alla chiusura, dopo l'assolo. Qua tutti danno grande prova di se, e si deve parlare di vero e proprio break, perche la canzone si stoppa davvero, per ripartire improvvisamente. Bellissimi gli assolini di basso e batteria. E grande la capacita' di trasformare con una semplice trovata una ballad normale in un'altro pezzo da non dimenticare.
Arriva poi la ballad vera e propria, quella a cui pensano tutti quando si nominano gli Extreme, ovvero More than Words. Ma di questa non ve ne parlo, la conoscete tutti a memoria.
Tocca poi a Cupid's Dead, altro pezzo che a mio modo di vedere poteva essere risparmiato per lasciare spazio ad altri. Ma e' comunque buono. Al suo posto ci avrei messo Warheads, comunque.
C'e' ancora spazio per Leave Me Alone, da W.f.t.P., e, a seguire, per Play With Me, che si apre con la chitarristica interpretazione di Paganini (credo, non sono esperto di musica classica) da parte di Nuno. Questo e' rock n'roll classico, allegro e trascinante.
E poi via, con la ballad acustica Hole Hearted, in cui Nuno si cimenta con sonorita' country.
La chiusura e' per Am I Ever Gonna Change, ancora da III Sides, un'altro dei miei brani preferiti, carico ed energico.
La conclusione: un the Best e' sempre un bel disco, ma qua manca qualcosa. Certo, bisognava toccare tutti i lavori degli Extreme, ma a mio modo di vedere un po di spazio per due o tre tracce in piu si poteva trovare. Peccato, perche un 95 si trasforma in un 85. Per chi non li conosce, comunque, resta senz'altro un bel modo per avvicinarvisi al gruppo.....
Voto:85/100
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