La nuova notte

[Daeran]

Questa l'ho scritta un anno fa circa, in un momento un pò particolare...

Il mondo non è come l'avevo lasciato ieri.
Lingue di fuoco solcano il cielo.
Un vento che porta odori di altri luoghi soffia tra gli alberi.
Come un gigante irrequieto sbatte le sue mani, il cielo si contorce, guardandomi dall'alto delle nubi.
Foglie sinistre si sfregano crepitando, come creature desiderose di gustare la loro preda.
Il destino beffardo fa capolino tra i salici... mi guarda.
Non so quanto la pazzia andrà avanti.
Ora tutto tace, e rimane solo il suono della penna sulla carta.
Una falena sbatte le sue ali silenziosa.
Il cielo sembra trattenere il respiro, e già in lontananza mi pare di sentire i folli flauti e i tamburi roventi della disfatta.
Nulla è più come prima, tutti lo sentiamo, ma nessuno sa descriverlo.
Solo i lampi, di una luce abbagliante, fanno da monito per la caduta dei cieli.
Chi saprà cavalcare la tempesta rimarrà saldo, chi soccomberà alla sua furia crollerà nell'oblio senza fine.
Già sento la notte che mi viene a chiamare.
Già sento delle mani strette intorno a me.
Già sento che la verità è vicina.

[Cosmo]

Complimenti, vedi? In ognuno di noi c'è dell'arte poetica, molti purtroppo si vergognano di esternarla, perchè nel mondo d'oggi, i sentimenti profondi non vengono da molti apprezzati.

[max85]

bella, m'è piaciuta

[Daeran]

Grazie mille

[Apocalisse91]

L'ho riletta più volte, più ci passo gli occhi più la comprendo, e di volta in volta trovo e sento nuovi braceri accesi, che sprigionano percezioni che prima non avevo incontrato.

E poi, rileggendola ancora, ho capito ancora più quanto sia preziosa, sembra proprio un ottimo lavoro

Una domanda: è voluto il frequente uso del punto alla fine dei versi?

[Daeran]

L'ho riletta più volte, più ci passo gli occhi più la comprendo, e di volta in volta trovo e sento nuovi braceri accesi, che sprigionano percezioni che prima non avevo incontrato.

E poi, rileggendola ancora, ho capito ancora più quanto sia preziosa, sembra proprio un ottimo lavoro

Una domanda: è voluto il frequente uso del punto alla fine dei versi?

Mi fa molto piacere che tu abbia compreso le sensazioni che volevo trasmettere con questi pensieri.
Il punto e accapo frequente è voluto, per dare il senso di respiro di stasi tra una considerazione e l'altra, così da portare il lettore a "respirare con me" quando ho provato quelle sensazioni.
Se il lettore prende il ritmo del mio respiro allora capisce la cadenza delle emozioni come le ho provate.

[Apocalisse91]

Mi fa molto piacere che tu abbia compreso le sensazioni che volevo trasmettere con questi pensieri.
Il punto e accapo frequente è voluto, per dare il senso di respiro di stasi tra una considerazione e l'altra, così da portare il lettore a "respirare con me" quando ho provato quelle sensazioni.
Se il lettore prende il ritmo del mio respiro allora capisce la cadenza delle emozioni come le ho provate.

Si è vero, ora capisco. Molto particolare anche questo