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Mi serve una mano

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  • Mi serve una mano

    Ho bisogno di un brano, tratto da dove vi pare, che parli delle donne, ma in modo ironico e carino.


    Clan Spammer Severi ma giusti.

  • #2
    Discorso sulle donne di Schopenhauer

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    • #3
      Catcher in the rye?

      Mi rimisi a fissare le tre racchione del tavolo accanto. Ossia, la bionda. Le altre due erano fuori
      tentazione. Non lo facevo in modo grossolano, però. Mi limitavo a gettare a tutt'e tre delle occhiate
      molto fredde e via discorrendo. Ma andò a finire che quando le guardavo, quelle tre si mettevano a
      ridacchiare come tante stupide. Probabilmente pensavano che ero troppo giovane per buttar l'occhio
      sulle donne. Questo mi fece proprio girare le scatole - avreste detto che volevo sposarle o chi sa
      che. Avrei dovuto mandarle a farsi benedire, dato che facevano cosí, ma il guaio era che avevo una
      gran voglia di ballare. Certe volte vado matto per il ballo, ed era proprio una di quelle volte. Cosí,
      tutt'a un tratto, mi chinai un poco e dissi: - Una di voi tre vuole ballare, ragazze? - Non lo dissi in
      modo grossolano, per niente. Gentilissimo, anzi. Ma porca miseria, quelle trovarono molto spassoso
      anche questo. Si misero a sghignazzare piú che mai, dico sul serio, erano proprio tre cretine. -
      Avanti! - dissi. - Vi farò ballare a turno. D'accordo? Che ne dite? Avanti! - Avevo proprio una gran
      voglia di ballare.
      Finalmente la bionda si alzò per ballare con me, perché si capiva benissimo che in realtà parlavo a
      lei, e ci incamminammo verso la pista. Alle altre due cretine per poco non gli veniva un attacco
      isterico, quando ci videro andare. Dovevo essere proprio ridotto male, per stare a perdere tempo con
      una di loro.
      Ma ne valeva la pena. La bionda era una ballerina di prima forza. Era una delle migliori ballerine
      che mi fossero mai capitate. Senza scherzi, ci sono certe oche perfette che su una pista da ballo
      possono lasciarvi senza fiato. Una ragazza molto intelligente, invece, o per metà del tempo tenta di
      guidarvi lei avanti e indietro, o balla talmente male che la cosa migliore è di restarvene al tavolo e
      prendere una bella sbornia insieme.
      - Lei balla benissimo, - dissi alla bionda. - Dovrebbe fare la professionista. Dico davvero. Ho
      ballato con una professionista, una volta, e lei è molto piú brava. Ha mai sentito parlare di Marco e
      Miranda?
      - Come? - disse lei. Non mi stava nemmeno a sentire. Guardava in giro per la sala.
      - Ho detto se ha mai sentito parlare di Marco e Miranda.
      - Non so. No. Non lo so.
      - Be', sono ballerini, lei è una ballerina. Ma non è cosí straordinaria, però. Fa tutto quello che deve,
      ma non è straordinaria lo stesso. Lo sa quand'è che una ragazza balla veramente in modo fantastico?
      - Come ha detto? - disse. Non mi stava neanche a sentire. La sua mente vagava a tutto spiano.
      - Ho detto, lo sa quand'è che una ragazza balla veramente in modo fantastico?
      - Mmm, mmm.
      - Be', dove tengo la mano sulla sua schiena. Se penso che sotto la mia mano non c'è niente, né
      didietro, né gambe, né piedi, niente, allora la ragazza balla davvero in un modo fantastico.
      Ma lei non mi stava a sentire. Sicché per un poco la ignorai. Ballavamo e basta. Dio, se sapeva
      ballare, quell'oca! Buddy Singer e la sua orchestrina schifa stavano sonando Proprio una cosa cosí,
      e nemmeno loro riuscivano a rovinarla completamente. È una canzone magnifica. Non tentai passi
      complicati mentre ballavamo - detesto quei tipi che quando ballano fanno un sacco di passi
      complicati per mettersi in mostra - ma la facevo girare senza risparmio, e lei mi seguiva benissimo.
      Il buffo è che credevo che si stesse divertendo anche lei, e invece tutt'a un tratto se ne uscí con
      quella frase idiotissima. - Ieri sera io e le mie amiche abbiamo visto Peter Lorre, - disse. - L'attore
      del cinema. In carne e ossa. Stava comprando un giornale. È di un carino...
      - Lei è fortunata, - le dissi. - Proprio fortunata. Lo sa?- Era un'oca perfetta. Ma come ballava! Non
      potei fare a meno di darle un piccolo bacio su quel suo stupido cocuzzolo - sapete, proprio dove c'è
      la scriminatura e compagnia bella. Quel mio gesto la fece infuriare.
      - Ehi! Che le gira per la testa?
      - Niente. Non mi gira niente. Lei balla proprio bene,- dissi. - Ho una sorellina che fa solo la dannata
      quarta elementare. Lei balla quasi bene come la mia sorellina, e quella balla come nessuno, vivo o
      morto. 35/100
      - Badi a come parla, se non le dispiace.
      Che donna, ragazzi. Una regina, Cristo santo.
      - Di dove siete, voi tre?
      Ma non mi rispose. Era occupata a cercare in giro il vecchio Peter Lorre per farmelo vedere,
      suppongo.
      - Di dove siete, voi tre? - ripetei.
      - Come? - disse.
      - Di dove siete, voi tre? Non me lo dica, se non ne ha voglia. Non vorrei che si stancasse.
      - Seattle, Washington, - disse. Mi stava facendo un grande favore a dirmelo.
      - Lei è una conversatrice straordinaria, - le dissi. - Lo sa?
      - Come?
      Lasciai perdere. Il suo cervello non ci arrivava, ad ogni modo. - Le va di fare un po' di jitterbug, se
      suonano una cosa svelta? Non uno di quei jitterbug balordi: né salti né niente; un jitterbug carino e
      tranquillo. Se suonano una cosa svelta tutti andranno a sedersi, tolti i vecchi e i grassoni, cosí
      avremo
      un sacco di spazio. D'accordo?
      - Per me è tale quale, - disse lei - Ehi, quanti anni ha, a proposito?
      Non so bene perché, ma questo mi diede sui nervi. - Oh, Cristo. Non rovini tutto, - dissi. - Ho dodici
      anni, Cristo santo. Sono alto per la mia età.
      - Stia a sentire, lei. Gliel'ho già detto. Non mi va questo modo dí parlare, - disse. - Se vuol parlare
      in questo modo, io posso tornare a sedermi con le mie amiche, sa?
      Mi scusai a tutto spiano, perché l'orchestrina stava cominciando una cosa svelta. Lei si mise a fare il
      jitterbug con me - ma proprio un jitterbug carino e tranquillo, non balordo. Era proprio brava.
      Bastava appena toccarla. E ad ogni piroetta, scodinzolava col suo bel sederino in un modo delizioso
      eccetera eccetera. Mi lasciò senza fiato. Davvero. Ero mezzo innamorato di lei, quando tornammo a
      sederci. Questo è il guaio con le ragazze. Ogni volta che fanno una cosa carina, anche se a guardarle
      non valgono niente o se sono un po' stupide, finisce che quasi te ne innarnori, e allora non sai piú
      dove diavolo ti trovi. Le ragazze. Cristo santo. Hanno il potere di farti ammattire. Ce l'hanno
      proprio.

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      • #4
        Macca decisamente no, Camri, troppo lungo e serviva una cosa più divertente. Va letta in teatro per spezzare il ritmo di una poesia sulle donne molto bello di Alda Merini.


        Clan Spammer Severi ma giusti.

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        • #5
          ma smettila di mentire lo sappiamo tutti che la pensi come schopenhauer sulle donne.

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          • #6
            http://poesie*****.blogspot.it/

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            • #7
              Originariamente inviato da bisboci1 Visualizza il messaggio
              HAHAHAHA CENSURATO SFIGAOIIITTTTTTTTTTTTTTTTTTTt

              CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO;;;;;;;;;;;;;;;;;:..........; ;;;;;;;;;;.........---------àèààààààààçLçò+è''''''''''''''''''''

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              • #8
                Sì Macchino, ma non sono io il direttore artistico dello spettacolo.


                Clan Spammer Severi ma giusti.

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                • #9
                  quindi niente poesie*****?

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                  • #10
                    no

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                    • #11
                      Donne, du du du in cerca di guai,
                      Donne a un telefono che non suona mai,
                      Donne, du du du in mezzo a una via,
                      Donne allo sbando senza compagnia.
                      Negli occhi hanno dei consigli e tanta voglia di avventura
                      E se hanno fatto molti sbagli sono piene di paura.
                      Le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole,
                      Dentro pomeriggi opachi senza gioia ne dolore.
                      Donne, du du du pianeti dispersi,
                      Per tutti gli uomini così diversi,
                      Donne, du du du amiche di sempre,
                      Donne alla moda, donne controcorrente.
                      Negli occhi hanno gli aeroplani per volare ad alta quota,
                      Dove si respira l'aria e la vita non è vuota.
                      Le vedi camminare insieme nella pioggia o sotto il sole,
                      Dentro pomeriggi opachi senza gioia ne dolore.
                      Donne , oh donne , donne.
                      Donne, du du du in cerca di guai,
                      Donne a un telefono che non suona mai,
                      Donne, du du du in mezzo a una via,
                      Donne allo sbando senza compagnia.

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                      • #12
                        "Le donne non hanno niente da dire, ma lo sanno dire così bene!" - O.Wilde


                        .

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