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Consiglio libri lingua inglese

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  • Consiglio libri lingua inglese

    Vorrei leggere libri in lingua originale (inglese), mi date qualche consiglio per letture interessanti che non siano però eccessivamente difficili dato che il mio livello è tra B1 e B2.

    Più libri mi suggerite meglio è, grazie.
    La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

  • #2
    Boh sinceramente non ne ho mai letti in lingua originale, a parte una vecchia raccolta di E. A. Poe e alcune cose di Shakespeare. Si dice che King sia il più indicato, ma non saprei di persona.

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    • #3
      Interview with the Vampire - Anne Rice


      Clan Spammer Severi ma giusti.

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      • #4
        I libri di Harry Potter hanno un inglese abbastanza semplice e sciolto, ma se ti sta giustamente in culo il maghetto con la mamma morta, allora segui il consiglio di Ichi.
        Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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        • #5
          Bene inizio con Anne Rice poi se è il caso mi butto su Shakespeare ma mi sa che sia complicato, Enrico il vasaio lo aborro.
          La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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          • #6
            Shakespeare lascialo perdere, feci Hamlet per letteratura inglese, un dito al culo.


            Clan Spammer Severi ma giusti.

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            • #7
              Originariamente inviato da MarcomeX Visualizza il messaggio
              poi se è il caso mi butto su Shakespeare ma mi sa che sia complicato, Enrico il vasaio lo aborro.
              Non so per quale motivo tu voglia leggere libri in lingua inglese, ma se lo fai per impararlo allora stai lontano da ciò che non è inglese moderno post '700, almeno all'inizio.

              Non vorresti trovarti di fronte a cose del tipo:

              Ye knowe eek, that in forme of speche is chaunge
              With-inne a thousand yeer, and wordes tho
              That hadden prys, now wonder nyce and straunge
              Us thinketh hem; and yet they spake hem so,
              And spedde as wel in love as men now do;
              Eek for to winne love in sondry ages,
              In sondry londes, sondry been usages.


              (Questo è il "Middle English" di Chaucer, per dire. Shakespeare è più facile in confronto, venendo qualche secolo dopo - "Early Modern English")

              Traduzione approssimativa, Dio mi perdoni, in spoiler, qui sotto, del pezzo tratto dal "Troilus and Criseyde", se qualcuno vuole provarci:

              "Sai pure ("eek") che la lingua cambia nel corso di mille anni e parole, che erano in uso un tempo ("hadden prys"), ora ci paiono curiosamente inusuali ("nyce") e strane; ma parlavano (letteralmente "spake" è past tense, così come il verbo successivo) davvero così, e avevano successo in amore, così come gli uomini lo hanno oggi. In diverse ("sondry", più precisamente sarebbe "varie") epoche, in diversi luoghi, vi erano diversi costumi anche per vincere in amore."

              Ah, ho preso ovviamente la versione più leggibile che mi sia capitata, evitando ad esempio:
              3e knowe ek that in fourme of speche is chaunge
              With-inne a thousand 3eer and wordes tho
              That hadden pris now wonder nyce and straunge
              Us thenketh hem and 3et thei spake hem so
              And spedde as wel in loue as men now do


              Ma anche:
              Vs thenkeþ hem / and yet þay spak hem so.

              No, i 3 non sono degli errori di battitura.
              Ultima modifica di HikariNoShisha; 01-07-2010, 21:59.

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              • #8
                Lo faccio per imparare(penso che ad un certo punto sia il modo migliore per farlo, che ne dite?) e poi perchè inizio ad aver voglia di leggere i testi senza il filtro della traduzione(un po come per i film e il doppiaggio), effettivamente è meglio leggere libri recenti per adesso.
                La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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                • #9
                  Originariamente inviato da MarcomeX Visualizza il messaggio
                  Lo faccio per imparare(penso che ad un certo punto sia il modo migliore per farlo, che ne dite?) e poi perchè inizio ad aver voglia di leggere i testi senza il filtro della traduzione(un po come per i film e il doppiaggio), effettivamente è meglio leggere libri recenti per adesso.
                  Ritengo che il modo più facile e veloce per imparare l'inglese (in generale, per raggiungere un livello dignitoso sia scritto che orale) sia, dopo la conversazione con i madrelingua o assimilati, guardare i film e telefilm in lingua originale, al massimo sottotitolata.

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                  • #10
                    Io invece sono dell'opinione che senza studiare un minimo di grammatica non si possa imparare a dovere una lingua.
                    Per me è fondamentale.
                    I got the devil in the details
                    And he's gonna teach me wrong from right
                    That fucking pantomime
                    The devil in the details
                    Well, I'm gonna dance with him tonight

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                    • #11
                      Vabbè, ma non rompetegli i coglioni, ha solo chiesto qualche libro in inglese che si può capire, ovvio che se sei a zero non capisci manco i libri per bambini.


                      Clan Spammer Severi ma giusti.

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                      • #12
                        io ti direi palaniuk
                        fight club
                        choke
                        lullaby

                        oppure fai una cosa semi furba, ti prendi un libro che hai gia letto in italiano

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                        • #13
                          Io mi sono fatto l'idea che per imparare una lingua straniera la migliore cosa sia praticarla(ho scoperto l'acqua calda). Per farlo ci sono molti modi, trovare stranieri con cui parlare, guardare film il lingua originale, leggere libri e sicuramente anche studiare la grammatica.

                          Ogni pratica ha la sua utilità, leggere serve per migliorare il tuo vocabolario e la tua sintassi, guardare un film invece può essere utile per migliorare il listening.

                          Diciamo che lo studio fine a se stesso con me ormai non funziona molto. Per cui preferisco migliorare sopratutto con la pratica suddetta continuando a studiare una volta ogni tanto. Per esempio leggo una forma passiva o un periodo ipotetico e vado a ripassare la regola sul libro oppure al contrario studio una nuova regola e poi provo ad utilizzarla parlando con qualcuno.
                          La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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                          • #14
                            io son dell'idea che comunque sia meglio un film, canzoni rispetto al libro..
                            telefilm, film, datti da fare vecchio

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                            • #15
                              Vecchio? Ma vaffanculo
                              La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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