Twilight - di Stephanie Meyer
La sensazione di trovarsi di fronte ad un bel romanzo sparisce dopo poche pagine. A tratti uno shojo-manga, a tratti un Harmony con piccole vene gotiche. La Meyer fallisce nella sua personale nuova interpretazione della figura del vampiro. La protagonista, Bella, è lo stereotipo adolescenziale, una ragazza normale, di quelle che, per intenderci, parlano così tanto della propria inadeguatezza da diventarne una caricatura. Mentre Edward, il suo lui, anche se è un vampiro, risulta eccessivamente perfetto. La storia si sviluppa sul classico amore da liceo, insieme per tutta la vita e bla bla bla, con il contorno di un pizzico di sangue qua e là (ma sempre animale) e alcuni stereotipi vampireschi.
Romanzo ben lontano dalla genialità e il talento di Anne Rice, riesce comunque a risultare piacevole, saltuariamente sembra un Fabio Volo più femminile e alcune situazioni sono davvero carine. Tutto sommano è un libro innocuo, di quelli che non lasciano niente, ma niente pretendono di lasciare.
La sensazione di trovarsi di fronte ad un bel romanzo sparisce dopo poche pagine. A tratti uno shojo-manga, a tratti un Harmony con piccole vene gotiche. La Meyer fallisce nella sua personale nuova interpretazione della figura del vampiro. La protagonista, Bella, è lo stereotipo adolescenziale, una ragazza normale, di quelle che, per intenderci, parlano così tanto della propria inadeguatezza da diventarne una caricatura. Mentre Edward, il suo lui, anche se è un vampiro, risulta eccessivamente perfetto. La storia si sviluppa sul classico amore da liceo, insieme per tutta la vita e bla bla bla, con il contorno di un pizzico di sangue qua e là (ma sempre animale) e alcuni stereotipi vampireschi.
Romanzo ben lontano dalla genialità e il talento di Anne Rice, riesce comunque a risultare piacevole, saltuariamente sembra un Fabio Volo più femminile e alcune situazioni sono davvero carine. Tutto sommano è un libro innocuo, di quelli che non lasciano niente, ma niente pretendono di lasciare.
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