Quarto libro della saga egiziana di wilbur smith (terzo in ordine di trama).
Sicuramente scritto benissimo, piacerà agli appassionati della trama di Taita (come me).
A tutti gli altri, invece, purtroppo, lo sconsiglio.
L'autore ha dato per scontato che si conoscesse la storia precedente, inoltre ha abbandonato le sembianze umane del protagonista, per donargli poteri mistici a dir poco "eccessivi". (tendenza che già si era notata nel secondo libro "Figli del Nilo (spero di non confondermi)
Sicuramente scritto benissimo, piacerà agli appassionati della trama di Taita (come me).
A tutti gli altri, invece, purtroppo, lo sconsiglio.
L'autore ha dato per scontato che si conoscesse la storia precedente, inoltre ha abbandonato le sembianze umane del protagonista, per donargli poteri mistici a dir poco "eccessivi". (tendenza che già si era notata nel secondo libro "Figli del Nilo (spero di non confondermi)
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