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Racconto a più mani [Incipit Fantasy]

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  • Racconto a più mani [Incipit Fantasy]

    Entrata in Locanda...

    entra avvolto nel suo mantello nero notte, la locanda è affollata.. tutti lo notano ma intimoriti evitano di porgegli eccessiva attenzione... i forestieri sono strani potrebbe agitarsi e la gente del villaggio vuole solo tranquillità..
    il tipo non sembra affatto a disagio, si muove con la leggiadria di un felino, sembra quasi danzare mentre si avvicina al tavolo a volto coperto, l'inserviente va a prendere l'ordine e ritorna bianco in volto... porta un po di cibo e un boccale di birra...
    la mano guantata solleva il boccale che scompare nel largo cappuccio per riapparire un po meno pieno...

    finalmenete l'uomo si decide a scoprire il volto, dai lineamenti morbidi, fini, da ragazzo molto giovane... salta subito agli occhi i disegni attorno agli occhi, due fiamme nere che partono dalle sopracciglia per andare fino alle guance e sulla fronte un triangolo rosso, i suoi occhi neri sono pacati tranquilli...

    un tipo ubriaco non si trattiene, va la e ad alta voce gli domanda il nome... il tipo nemmeno si alza, agita una mano guantata, un lampo e il tizio viene scaraventato sul muro... sono attimi di terrore allo stato puro...

    "Morgan Altair questo è il mio nome" sibila il tizio tranquillamente, appoggiandosi ai braccioli della sedia esibisce un sorriso ambiguo....

  • #2
    mentre dall'altra parte della locanda un' uomo stravaccato sullo sgabello aveva a dir poco sano. "Ehhhhh cari miei è dura la vita per un povero cantastorie come me". L'uomo era visibilmernte ubriaco e le sue gambette storte dondolavano freneticamente. Puzzava di un misto di alcool e pesce marcio, e si soffiava ripetutamente il naso storto e rosso con un fazzoletto vecchio di secoli. Accortosi che la sua bottiglia di rhum di bassa lega era vuota, strillò subito al suo vicino al bancone, un giovane pirata appena conosciuto "Ehiiihihiiii ragazzo non lo sai che non si beve tutti soli? Offrimi un buon boccale e ti racconterò una storia!". Dopo aver sbattuto il boccale vuoto sul bancone lercio e puzzolente, lo storpio estrasse un liuto dalla vecchia bisaccia e comincio a canticchiare con la sua vocetta mezza biascicante da ubriacone.

    "Mi presento buon amico,approfitto del tuo invito
    Steve Il Ratto sono detto e in musica perfetto .
    Se tu resti al mio cospetto dal mio canto trai diletto,
    e la musica preziosa e con il rhum bene si sposa.

    Fin da giovin le mie gambe, furon sempre un poco strambe,
    ed in piu' se non notaste, le mie viscere son guaste.
    Piu' che solo trasandato, sono anche un po' avariato.
    La mia vita per il resto,assomiglia al ciel funesto
    qualche volta che mi attende? Forse il diavolo la prende.
    Pria di perder la vitaccia, si mi riempio di vernaccia.

    Sono Bardo e ubriacone vi faro' uno stornellone
    Orsu' datemi da bere, che si accende il mio sapere
    Se tracanno un'altra pinta sol lo fo per la mia grinta
    Or son rossi naso e gote, e son pronto con le note
    Un accordo in la, si, e do, e tracanno un altro po'.

    Ecco qua la mia storiella ,di una saga assai piu' bella.
    Un mattino io incontrai na donzella in mezzo ai guai
    Triste sola e desolata, che l' amante l'avea lasciata.
    Cominciai a canticchiare, per poterla rallegrare
    Vani feci tentativi e i sorrisi suoi assai schivi
    Sempre mesta e desolata, rimanea mortificata
    La sua testa non alzava e guardarmi non curava.

    Poi d'un tratto lei mi guarda e credete non ritarda
    Con un riso prorompente a spaccar quasi la mente.
    Io pensai ma che destino, il mio canto non divino
    non mi serve a rallegrare,ne' mi serve a farmi amare
    Ma l' aspetto claudicante e' servito in quell'istante
    Per donare l'allegria alla dama in quella via.

    Qui finisce il mio coretto, lascio a voi quanto vi ho detto.
    Di trovare una morale, non vi faccia troppo male,
    Su ! Pensate e riflettete, sull' aspetto che voi avete.

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