Madonna me lo ricordo come un mattone esagerato, un'estate buttata.
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La battuta avrebbe fatto ridere se avessi passato anche io tutta l'estate dei 13/15 anni a leggere l'anno di morte di Ricardo Reis. Ma, visto che l'ho scritto sbadatamente lo preciso, io l'ho cominciato 'stanotte. A tredici anni ho fatto i tre mesi di vacanze nella marina di Arbus, dove sta la casa dei miei nonni. È bella perché è a cinquanta metri cinquanta dal mare della Sardegna, che è il più bello del mondo. C'erano delle ragazzine, figlie di un militare in vacanza da udine. Una era cotta di me ma io mi vergognavo sempre quando restavamo da soli. In quella casa era pieno zeppo di libri di Deledda e Dessì, perché mia zia, sorella maggiore di mio padre, pensava che la letteratura sarda fosse l'unica da leggere, ma d'altronde chissene, c'erano tutte le riviste di pesca di mio zio e il poster con i pesci coi nomi latini, passavamo il tempo in cui stavamo a casa a impararli a memoria e a giocare a indovinarli.
L'anno dopo ci sono rimasto di meno, mi piaceva meno andare al mare e di più passare il tempo con gli amici del paese. Quell'anno avevo letto tutti i volumi di Christian Jacq su Ramses e pensavo due cose: una che stavo diventando cieco, e l'altra, che non avrei letto mai niente di più figo. Mi sbagliavo su una delle due.
A quindici invece stavo a Edinburgh, e quando invece stavo in paese non leggevo granché, quell'estate, e al mare si andava solo il fine settimana. Passavo il tempo in giro a fare il cretino con gli amici e ancora avevo pochissimo coraggio di provarci con le ragazze. Quando succedeva, era più per merito loro che per mie virtù. Una sera cercavo di ricordare i nomi latini di quei pesci ma niente, un *****, non mi tornavano più in mente, e allora ho capito che i ricordi sono così belli e preziosi perché svaniscono in fretta e ti lasciano un impercettibile senso malinconico di vuoto.
E adesso ci hai pure ragione, a tredici anni non avevi sicuramente i mezzi per poter capire la prosa e l'ironia di Saramago, e in più avevi la premura, giustissima, di andare a giocare a racchettoni, con la conseguenza amara che il libro t'ha fatto schifo.
Invece, ora che con l'inevitabile disillusione di una vita d'adulto sei entrato nel mondo di quelli che pensano che le vacanze si debbano comprare, e allora ci devono avere la disponibilità di tempo o denaro per permettersele, probabilmente hai maturato anche, finalmente, gli strumenti per apprezzarlo. E magari puoi metterci una settimana, massimo due, per leggerlo come tutte le persone normali :==)
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Purtroppo sono troppo impegnato con lo studio al momento. Comunque d'accordo che c'è una grossa differenza tra il leggere un libro a 15 e a 26, ma di questo andazzo dovresti rileggere tutti i libri ogni 10-20 anni perchè hai una nuova prospettiva e via dicendo, anche se in questo caso non cambierebbe il fatto che il libro contiene pagine e pagine di descrizioni di persone, vestiti, scrivanie eccetera eccetera che probabilmente mi annoierebbero anche se avessi 80 anni.[Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]
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Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggioL'anno della morte di Ricardo Reis[Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]
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