Questo post non vuole essere un rimprovero o una bocciatura. Questo post è soltanto il frutto delle riflessioni di un comune lettore che a malincuore deve prendere atto del fatto che il forum letteratura non è quel punto di incontro e di discussione sull'arte narrativa o la saggistica. Tralasciando il fatto che in molte recensioni o proposte mancano tutti gli approfondimenti che permettono di capire il contesto di un libro, il momento storico, la volontà dell'autore, il pubblico a cui è destinato, le disquisizioni sul genere letterario o semplicemente lo stile, non posso fare a meno di notare che sono recensiti sempre gli stessi titoli, le stesse tipologie, i bestseller da supermercato, le grandi edizioni del passato, che senza nulla togliere alla loro arte, in qualche modo congelano ogni spunto di discussione. Su Manzoni, Machiavelli, Tolkien, Dante Alighieri è stato scritto di tutto e di più e, il più delle volte, le impressioni qui riportate non sono ne più ne meno che il frutto di elaborazioni scolastiche, ed è, perciò, inevitabile che ogni topic si esaurisce in se con un commento positivo o negativo.
Possibile che a distanza di anni dalla pubblicazione sia ancora tra i primi topic una discussione sommaria de Il codice Da Vinci? E per quanto ancora vogliamo discutere del Signore degli anelli? Della stessa Rice si è parlato di Intervista col vampiro, e di qualche sequel, ma dove sono Pandora, Armand, Merrick la strega o il Ladro di corpi?
E in che modo possono essere sfuggiti titoli come Stupid white men di Michael Moore, quando invece è stato dato risalto a immondizia come le opere della Fallaci?
Dove sono Susan Sonstag, John Berger, il nuovo lavoro di Pennac, o il Paese delle meraviglie del neozelandese Kennedy?
Manca la maggior parte della letteratura mondiale: Memorie di una ragazza perbene, di Simone de Beauvoir; La nausea, di Jean Paul Sartre Lessico famigliare, di Natalia Ginzburg; Bonjour tristesse, di Francoise Sagan; i racconti raccolti ne Il muro, di J.P.Sartre; Balzac: La pelle di zigrino, Le illusioni perdute, Papà Goriot... Tolstoj: Guerra e pace, ma soprattutto Anna Karenina; Flaubert, Madame Bovary; Verga, Le novelle, I Malavoglia, il teatro; Thomas Mann, I Buddenbrock, La montagna incantata; Henry Fielding, Tom Jones; Dickens, David Copperfield, La piccola Dorritt; Amado, L’amore ai tempi del colera, Donna Flor e i suoi due mariti; Marquez, Cent’anni di solitudine; Elsa Morante, La Storia, L’isola di Arturo; Moravia, Gli indifferenti, racconti romani; Gadda, Quel pasticciaccio brutto di Via Merulana Pavese, La bella estate; Cassola, La ragazza di Bube; Pratolini, Metello; Vittorini, Conversazione in Sicilia; Sciascia, tutto. Pirandello: Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno, nessuno, centomila, Tutto il teatro; Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo; Federico De Roberto, I viceré; Pennac, tutto; Jonathan Coe, tutto; Manuel Vasquez Montalban, tutto; Alicia Gimenez-Bartlett, tutto; Jean-Claude Izzo, tutto; Coetzee, tutto.
Ora qualcuno potrà ribattere che spetta agli utenti proporre argomenti, e che sono gli utenti stessi a rendere vivo un forum, ma in che modo gli utenti sono invogliati a scrivere qui, quando ogni spunto del moderatore è sempre riferito alla solita roba trita e ritrita?
Con questo non voglio dire che il moderatore deve leggere un libro al giorno e recensircelo per consentire la discussione, ma che almeno ogni settimana ci presenti qualcosa di nuovo e di fresco, oggigiorno tutti scrivono libri, è davvero così difficile uscire dal Clichè del Dan Brown (per quanto bravo) o della letteratura fantasy?
Nell'ultimo mese hanno visto la luce Sul confine di Alberto Anzani, Blue Drama di Giacomo Pinelli, Un anno di corsa di Giovanni Accardo, Sweets, di Carlo Rispoli, Barco de fero, di Fabrizio Veronesi, I segreti dei giadini Hanbury di Andrea Becca, dove sono?
E se proprio vogliamo restare sui temi tanto cari ai pochi utenti ancora presenti, dov'è la discussione su Cell, il nuovo romanzo di Stephen King? Dov'è Roma criminale?
Per concludere, io credo che se la scossa verrà dall'alto, se in primis il moderatore uscirà dal pantano dei 10 libri, cambiando radicalmente il modo di affrontare una recensione, aggredendo il contesto piuttosto che copiaincollare una presentazione, i semi di questo spazio potranno fiorire.
Possibile che a distanza di anni dalla pubblicazione sia ancora tra i primi topic una discussione sommaria de Il codice Da Vinci? E per quanto ancora vogliamo discutere del Signore degli anelli? Della stessa Rice si è parlato di Intervista col vampiro, e di qualche sequel, ma dove sono Pandora, Armand, Merrick la strega o il Ladro di corpi?
E in che modo possono essere sfuggiti titoli come Stupid white men di Michael Moore, quando invece è stato dato risalto a immondizia come le opere della Fallaci?
Dove sono Susan Sonstag, John Berger, il nuovo lavoro di Pennac, o il Paese delle meraviglie del neozelandese Kennedy?
Manca la maggior parte della letteratura mondiale: Memorie di una ragazza perbene, di Simone de Beauvoir; La nausea, di Jean Paul Sartre Lessico famigliare, di Natalia Ginzburg; Bonjour tristesse, di Francoise Sagan; i racconti raccolti ne Il muro, di J.P.Sartre; Balzac: La pelle di zigrino, Le illusioni perdute, Papà Goriot... Tolstoj: Guerra e pace, ma soprattutto Anna Karenina; Flaubert, Madame Bovary; Verga, Le novelle, I Malavoglia, il teatro; Thomas Mann, I Buddenbrock, La montagna incantata; Henry Fielding, Tom Jones; Dickens, David Copperfield, La piccola Dorritt; Amado, L’amore ai tempi del colera, Donna Flor e i suoi due mariti; Marquez, Cent’anni di solitudine; Elsa Morante, La Storia, L’isola di Arturo; Moravia, Gli indifferenti, racconti romani; Gadda, Quel pasticciaccio brutto di Via Merulana Pavese, La bella estate; Cassola, La ragazza di Bube; Pratolini, Metello; Vittorini, Conversazione in Sicilia; Sciascia, tutto. Pirandello: Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Uno, nessuno, centomila, Tutto il teatro; Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo; Federico De Roberto, I viceré; Pennac, tutto; Jonathan Coe, tutto; Manuel Vasquez Montalban, tutto; Alicia Gimenez-Bartlett, tutto; Jean-Claude Izzo, tutto; Coetzee, tutto.
Ora qualcuno potrà ribattere che spetta agli utenti proporre argomenti, e che sono gli utenti stessi a rendere vivo un forum, ma in che modo gli utenti sono invogliati a scrivere qui, quando ogni spunto del moderatore è sempre riferito alla solita roba trita e ritrita?
Con questo non voglio dire che il moderatore deve leggere un libro al giorno e recensircelo per consentire la discussione, ma che almeno ogni settimana ci presenti qualcosa di nuovo e di fresco, oggigiorno tutti scrivono libri, è davvero così difficile uscire dal Clichè del Dan Brown (per quanto bravo) o della letteratura fantasy?
Nell'ultimo mese hanno visto la luce Sul confine di Alberto Anzani, Blue Drama di Giacomo Pinelli, Un anno di corsa di Giovanni Accardo, Sweets, di Carlo Rispoli, Barco de fero, di Fabrizio Veronesi, I segreti dei giadini Hanbury di Andrea Becca, dove sono?
E se proprio vogliamo restare sui temi tanto cari ai pochi utenti ancora presenti, dov'è la discussione su Cell, il nuovo romanzo di Stephen King? Dov'è Roma criminale?
Per concludere, io credo che se la scossa verrà dall'alto, se in primis il moderatore uscirà dal pantano dei 10 libri, cambiando radicalmente il modo di affrontare una recensione, aggredendo il contesto piuttosto che copiaincollare una presentazione, i semi di questo spazio potranno fiorire.
Commenta