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domande su computer e roba affine

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  • domande su computer e roba affine

    Buongiorno a tutti, vorrei sapere se qualcuno conosce gli utilizzi delle matrici algebriche nelle varie parti del computer (ho sentito dire nello schermo, ma nulla più) e, se si, in che modo vengono utilizzate, per esempio quale pezzo del computer le utilizza e in che modo, la corrente elettrica passa nei circuiti per far funzionare il marchingegnio e poi?
    Inoltre se qualcuno è a conoscenza di altri utilizzi quotidiani delle matrici, sarei ben felice se me li elencasse, non dettagliatamente in questo caso, mi basta un semplice elenco

    Poi rimanendo in tema del computer, chi è tanto nerd in materia da conoscere il funzionamento dei primi computer? vorrei iniziare a capire il vero funzionamento di questo macchinario molto utile, in maniera approfondita, non in stile: "prendo la patente europea del computer e sono un asso" , ma per fare questo avrei bisogno di qualcuno che abbia moooolta pazienza e mi spieghi per benino le cose, oppure se non avete molto tempo da dedicare all'impresa, basta che mi diate il nome di un libro che spiega per bene tutte queste cose, oppure un collegamento internet, dato che ho già cercato su google ma con pochi risultati.

    Inoltre, come si fa a scrivere un codice/linguaggio (non in codice/linguaggio) per computer, con una spiegazione dettagliata quanto potete sull'interazione macchina-comandi che gli si danno, insomma una spiegazione degli albori del computer (perchè ovviamente si deve prima fare un pulsante per poterlo premere), idem con kartoffeln, se non avete molto tempo per rispondere, citatemi anche dei libri o collegamenti web.

    Infine una domanda alla quale tutti quelli che frequentano una sezione di computer forse sapranno rispondere: cracker (non quelli buoni da mangiare): cosa fanno e come lo fanno?

    Grazie infinite a chi sarà così gentile da spiegarmi tutti questi argomenti

  • #2
    Poi rimanendo in tema del computer, chi è tanto nerd in materia da conoscere il funzionamento dei primi computer? vorrei iniziare a capire il vero funzionamento di questo macchinario molto utile, in maniera approfondita, non in stile: "prendo la patente europea del computer e sono un asso" , ma per fare questo avrei bisogno di qualcuno che abbia moooolta pazienza e mi spieghi per benino le cose, oppure se non avete molto tempo da dedicare all'impresa, basta che mi diate il nome di un libro che spiega per bene tutte queste cose, oppure un collegamento internet, dato che ho già cercato su google ma con pochi risultati.
    Le prime macchine calcolatrici sono collegate alla
    necessità di “far di conto” e appaiono fin da epoche
    antichissime.
    Per la loro realizzazione si impiegano soprattutto
    mani oppure asticciole e palline.
    Si possono ricordare:
    – la macchina di Anticitera, scoperta nel 1902 vicino al
    relitto di una nave naufragata presso l'isola omonima e
    risalente al I secolo p.e.V.
    – le macchine di Erone di Alessandria, che riporta nei suoi scritti una serie di
    macchine che risalgono probabilmente ad almeno un
    paio di secoli prima della suo tempo.
    Grazie ad una serie di ingranaggi meccanici e ad
    un meccanismo in grado di produrre, come un
    differenziale odierno, una rotazione di velocità pari
    alla variazione di due altre rotazioni, la macchina di
    Anticitera era in grado di calcolare:
    – le fasi lunari, passate e future,
    – e il movimento dei cinque pianeti allora conosciuti
    Gli scritti di Erone documentano una varietà considerevole
    di macchine utilizzate per svariati scopi
    come, per esempio,
    – distribuire liquidi grazie all'introduzione di monete,
    – costruire automi grazie a meccanismi capaci di
    trasformare il moto rotatorio in moto lineare alternato,
    – realizzare macchine economicamente utili come ruote
    idrauliche verticali.
    Una volta individuate delle quantità e averle
    designate con nomi e poi con simboli, gli esseri
    umani hanno sempre fatto dei calcoli.
    Per svolgere questa attività gli
    esseri umani hanno utilizzato diversi strumenti.
    Fino al 1600 però questi strumenti non prescindevano
    dagli stessi operatori. Era il caso, per esempio,
    di tavole di calcolo, dell'abaco o delle mani.
    Nel caso della tavola di calcolo o dell'abaco una
    volta impostata l'operazione aritmetica, l'operatore
    doveva intervenire agilmente con le dita per
    spostare le sferette (calculi) per eseguire le
    operazioni aritmetiche.
    Con linguaggio moderno, potremmo dire che
    l'abaco era una specie di memoria temporanea che
    ricordava l'ultimo passaggio eseguito.
    Per quanto riguarda il
    calcolo effettuato con
    l'ausilio delle mani, possediamo
    codici
    medievali in cui vengono
    mostrate in modo
    dettagliato le posizioni
    delle dita e delle mani
    per effettuare calcoli con
    numeri anche molto
    grandi. (Una tecnica simile è
    stata utilizzata nell'ottocento per
    insegnare le tabelline pitagoriche
    agli analfabeti per numeri fra 6 e
    10).
    Con entrambi i sistemi introdotti brevemente in
    precedenza è evidente però che il calcolo non è
    automatico, né semiautomatico.
    Possiamo considerare precursori del calcolatore
    odierno quei sistemi che permettono di eseguire
    almeno in modo semiautomatico le operazioni di
    calcolo.
    Schickard era un teologo che si occupava di
    matematica e astronomia.
    Proprio per i suoi studi mise a punto alcuni sistemi
    per il calcolo, fra cui un orologio calcolatore,
    costruito nel 1623, che era in grado di effettuare le
    somme e le sottrazioni ed era dotata di memoria.
    La macchina era sostanzialmente basata sul
    movimento di ruote dentate, collegate a un
    indicatore a 6 cifre,
    limite imposto dalla tecnologia
    dell'epoca: un numero superiore di cifre avrebbe
    comportato uno sforzo eccessivo per le componenti
    del sistema.
    In contatto epistolare con Keplero, interessato
    all'utilizzo di una macchina per il calcolo delle orbite
    planetarie, Schickard non riuscì a far completare
    la macchina richiesta, travolto da una delle
    pestilenze comuni all'epoca, e la macchina fu distrutta
    da un incendio.
    Leibniz, un pensatore eminente della sua epoca in
    campo filosofico e matematico, realizzò la sua
    macchina calcolatrice, in grado di effettuare tutte e
    quattro le operazioni aritmetiche, nell'epoca della
    sua vita in cui fu più intenso il coinvolgimento nello
    studio di problemi matematici.
    Sempre in un'ottica odierna, si potrebbe dire che il
    suo calcolatore è il precursore dei calcolatori da
    tasca odierni.
    Leibniz ha un interesse particolare anche perché,
    estendendo il lavoro di Lullo su di un
    metodo generale di risoluzione dei problemi, è stato
    il primo a chiedersi se è possibile costruire una
    macchina in grado di determinare la falsità o la
    verità di una data proposizione matematica.
    Questo problema, riproposto circa duecento anni
    più tardi avrà un'influenza notevole nel determinare
    lo sviluppo di idee che hanno poi portato alla
    nascita del calcolatore odierno.
    La macchina analitica (analitical
    engine), fu descritta per la prima volta intorno al
    1837 e fu solo progettata ma mai realizzata da
    Babbage il quale aveva cominciato a pensare ad una
    macchina che potesse essere di uso più generale e
    che potesse quindi eseguire algoritmi diversi.
    La macchina analitica può, a buon diritto, essere
    considerata il vero precursore dei calcolatori
    moderni e aveva quattro componenti:
    – il magazzino, ovvero la memoria che poteva contenere
    1000 parole da 50 cifre e in cui venivano immagazzinati i
    dati di ingresso e poi i risultati del calcolo;
    – il mulino, che era la unità computazionale che prelevava
    i dati dal magazzino, eseguiva le quattro operazioni
    aritmetiche e reimmetteva i risultati nel magazzino;
    – i dispositivi di uscita (output) e di ingresso (input), che
    permettevano di comunicare con la macchina, fornendo i
    dati di ingresso e ricevendo i risultati.
    Per i dispositivi di
    ingresso e uscita si
    utilizzava un metodo
    introdotto dall'ingegnere
    Joseph Marie Jacquard
    che aveva costruito un telaio
    meccanico in grado di
    riprodurre sui tessuti
    disegni complessi grazie
    a istruzioni fornite alla
    macchina con schede
    perforate.
    La macchina analitica anche se ancora puramente
    meccanica è la prima macchina di uso generale.
    I dati e le istruzioni venivano passate tramite
    schede perforate e permettevano di eseguire,
    tramite istruzioni diverse, calcoli aritmetici diversi: si
    possono scrivere istruzioni diverse (diversi
    programmi nel linguaggio odierno) per calcolare
    valori di funzioni diverse.

    Come cenno questo penso vada bene

    Inoltre, come si fa a scrivere un codice/linguaggio (non in codice/linguaggio) per computer, con una spiegazione dettagliata quanto potete sull'interazione macchina-comandi che gli si danno, insomma una spiegazione degli albori del computer (perchè ovviamente si deve prima fare un pulsante per poterlo premere), idem con kartoffeln, se non avete molto tempo per rispondere, citatemi anche dei libri o collegamenti web.
    La macchina nonha idea di quello che vuoi fargli fare tu, capisce (diciamo) solo il PROPRIO linguaggio...ovvero il linguaggio macchina:
    Il linguaggio macchina è un linguaggio che è nato
    per permettere agli ingegneri che progettavano i
    componenti del calcolatore di dare istruzioni allo
    hardware
    È il primo linguaggio che è stato utilizzato
    Deve gestire in genere un numero di istruzioni
    limitato, p.e.
    – Operazioni di somma
    – Operazioni di confronto (maggiore, minore, uguale)
    – Operazioni di copiatura da una zona di memoria all'altra
    Utilizza una codice binario perché
    – Più facile utilizzare due soli stati stabili:
    • passa/non-passa corrente
    • magnetizzato-orario/magnetizzato-antiorario
    – Più affidabili circuiti a due stati stabili nel tempo, anche per
    variazioni del 50% di potenziale

    Ma è difficile da usare:
    – Gli indirizzi di memoria sono numerici e non associabili ad
    un simbolo del linguaggio naturale
    – Le modifiche non sono banali, perché una modifica
    effettuata sugli indirizzi di memoria, in qualche parte del
    programma, costringe a modificare tutti gli altri indirizzi
    – Prima di poter scrivere un dato occorre calcolare la sua
    rappresentazione binaria.

    Il linguaggio macchina è difficile da usare perché è
    costruito dal punto di vista della macchina
    Per rendere più agevole la scrittura delle istruzioni i
    primi ingegneri introdussero il linguaggio assemblativo
    (assembly)
    Questo linguaggio è un linguaggio simbolico,
    strettamente collegato alle istruzioni binarie:
    – LOAD X: carica nel registro ALU il contenuto della cella X
    – ADD Y: aggiungi Y al valore nel registro ALU
    – STORE A: scrivi il contenuto del registro ALU in A

    Infine una domanda alla quale tutti quelli che frequentano una sezione di computer forse sapranno rispondere: cracker (non quelli buoni da mangiare): cosa fanno e come lo fanno?
    Wikipedia:
    In ambito informatico il termine inglese cracker indica colui che si ingegna per eludere blocchi imposti da qualsiasi software al fine di trarne guadagno. Il cracking può essere usato per diversi scopi secondari, una volta guadagnato l'accesso di root nel sistema desiderato o dopo aver rimosso le limitazioni di un qualsiasi programma.

    Spero di averti aiutato
    . Moderatore Hardware & Software .


    I computer sanno contare solo da 0 ad 1. Il resto è illusione.

    Il calcolatore è straordinariamente veloce, accurato e stupido. Gli
    uomini sono incredibilmente lenti, imprecisi e creativi.L'insieme dei due costituisce una forza incalcolabile. (cit. Albert Einstein)


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    • #3
      Architettura dei computer. Un approccio strutturato
      di Tanenbaum Andrew S.
      Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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      • #4
        Originariamente inviato da VescWilliamson Visualizza il messaggio
        Infine una domanda alla quale tutti quelli che frequentano una sezione di computer forse sapranno rispondere: cracker (non quelli buoni da mangiare): cosa fanno e come lo fanno?
        da wikipedia:

        In ambito informatico il termine inglese cracker indica colui che si ingegna per eludere blocchi imposti da qualsiasi software al fine di trarne guadagno. Il cracking può essere usato per diversi scopi secondari, una volta guadagnato l'accesso di root nel sistema desiderato o dopo aver rimosso le limitazioni di un qualsiasi programma.

        I cracker possono essere spinti da varie motivazioni, dal guadagno economico (tipicamente coinvolti in operazioni di spionaggio industriale o in frodi) all'approvazione all'interno di un gruppo di cracker (come tipicamente avviene agli script kiddie, che praticano le operazioni di cui sopra senza una piena consapevolezza né delle tecniche né delle conseguenze).

        Il termine cracker viene spesso confuso con quello di hacker, il cui significato è tuttavia notevolmente diverso. Alcune tecniche sono simili, ma hacker è colui che sfrutta le proprie capacità per esplorare, divertirsi, apprendere, senza creare reali danni. Al contrario, cracker è colui che sfrutta le proprie capacità (o in certi casi quelle degli altri) al fine di distruggere (i cracker fanno spesso utilizzo del DoS), ingannare e guadagnare.
        Randy Warlord [M|A]
        Randy Warlord[AoT]

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