Stavo cominciando a studiare la storia dell'URSS su una serie di libri e mi sono ritrovato a constatare che la linea da te accennata, generale Kim, negli anni successivi alla "rivoluzione" del 1905 fu proprio quella dei menscevichi, pesantemente criticata da Lenin stesso. Egli asseriva che un tale schema ortodosso, tale visione strategica della lotta rivoluzionaria, ovvero l'abbandono della scena delle forze marxiste e l'accettazione del carattere borghese e democratico della rivoluzione, in vista di una società capitalista ancora allo stato embrionale, fosse completamente da rimuovere dalle menti rivoluzionarie. Egli era fermamente convinto che anche a fronte ad un aumento di percentuali massicce di proletariato nella composizione della società non ci sarebbe stato alcun sovvertimento dello stato borghese. Non vorrei sbagliarmi, ma qualche pagina più tardi farà cacare spigolosi mattoni ai sostenitori di certe tesi.
Immerso nella lettura come Bastian nella soffitta della scuola, procedo incessante.
Immerso nella lettura come Bastian nella soffitta della scuola, procedo incessante.
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