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We're not perfect but we do have democracy

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  • #46
    Eccola!
    In effetti stavo solo aspettandoti sulla riva del fiume. È un po' la prassi di chi tronfio e certo di qualcosa, vorrebbe trascinare la discussione sul fatto che esso è un libero pensatore mentre gli altri, o l'altro è solo plagiato. E poco prima, dopo due pagine di mancati argomenti e giri di parole inutili, posta notizie più facilmente propagandiste (o propagandate) di quello che Chavez potrebbe fare. È un po' come l'anno scorso in cui si diceva che Chavez aveva in mano tutte le reti di informazione del paese. Ora, invece, i titoli presi da una sola testata per dimostrare che tu sei obiettivo e hai ragione, mentre io ho torto. Devo andare a prendere i contro-titoli?

    Suvvia, stai cadendo nel ridicolo.

    Tutta propaganda quella che metti, e ci caschi pure. Non sarei io quello che "si fa dire"?


    Tanto per farti un esempio al volo, poi violento il resto: "Court bans all media from mentioning water pollution claims", peccato che manchi "without using government-approved information".

    "Investigation drags its heels after two burglaries at offices of free speech NGO", ma non si diche che Espacio Publico sia sotto indagine "for having received international cooperation funds.", e indovina chi è che finanzia campagne anti-Chavez.
    Ultima modifica di blasowski; 07-03-2013, 18:05.

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    • #47
      Reporters without borders non è una testata

      All'edit: e da quando un governo democratico deve approvare le informazioni date dai giornali? ahahahhahahah yazzy voteresti per Benito se ti dicesse che è bolivarista. Stolto!
      Ultima modifica di JustLikeToio; 07-03-2013, 18:14.

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      • #48
        Vero, è un'organizzazione... con una testata (online, pubblicazione aperiodica).
        Ma forse lo sapevi e i tuoi strumenti di analisi hanno solo laggato.

        Smonto dopo il resto.

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        • #49
          Mi ricorda quella volta che da ubriaco cercai di spiegare ad Albz perché questo è il momento storico italiano esatto per puntare sulla borghesia e ancora di più sul Capitalismo piuttosto che contrastarlo.
          Ovviamente non fui capito.
          Ovviamente è un deja vu.


          Clan Spammer Severi ma giusti.

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          • #50
            Questo 3d è fantastico, grazie. Mi sono reso conto di quanto io sia ignorante in materia.

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            • #51
              Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
              Mi ricorda quella volta che da ubriaco cercai di spiegare ad Albz perché questo è il momento storico italiano esatto per puntare sulla borghesia e ancora di più sul Capitalismo piuttosto che contrastarlo.
              Ovviamente non fui capito.
              E' un caso che hai adottato questa linea successivamente al tuo inserimento nella borghesia, linea che ti porterebbe a startene comodamente a casa senza intervenire in alcun contesto? Non sarà che fessa e denaro ti stanno facendo dare di volta il cervello?
              Sei tu la mobilitazione reazionaria delle masse ma non preoccuparti perchè non soffrirai nemmeno.
              Sogno ancora di scopare la Yaya, lì la scopo.

              (Yaya) La notte io mi sego pensando a te
              la notta buia ti penso
              la notte buia mi tocco
              la notte buia ti desidero
              vorresti uscire con me
              ci vediamo e scopiamo
              poi scopiamo nella notte buia

              Pino Melfa

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              • #52
                Guarda Fa', il deja-vu ce l'ho anche io. Mi sembra nuovamente di parlare, da lucido, con un ubriaco.

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                • #53
                  Vedi che lui lo sta dicendo a te, che non ci hai capito niente.

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                  • #54
                    Comunque, visto che yaz è stato ammaestrato, mi interessa conoscere il parere degli altri. Di Danny, per dire. Se dalle vostre parti si è soliti parlare di politica, internazionale soprattutto, potreste anche ragionare su quanto vi ho spiegato, e annichilire quei giovanotti rimasti fermi agli anni settanta, dimostrando con i fatti di essere i maschi alpha del gruppo sociale socialista. Busiello? Randy? Il regime di Chavez è ancora una libera democrazia partecipativa con un sano pluralismo che ha arricchito le masse?
                    Ultima modifica di JustLikeToio; 07-03-2013, 19:58.

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                    • #55
                      Tu mi sa che non scoperai mai nella sinistra, con certe premesse.
                      Non scopiamo nemmeno noi, sia chiaro, ma tu di meno.

                      Viva il Comandante Hugo Chavez Frias!



                      Hugo Chavez ha dato un grande impulso alla causa dell’emancipazione delle classi e dei popoli oppressi dalle catene del sistema imperialista mondiale!



                      La sua vita e la sua opera continuano nella seconda ondata della rivoluzione proletaria che avanza in tutto il mondo!



                      Hugo Chavez Frias resterà nella storia e avrà un posto crescente nel cuore e nella memoria di tutti i popoli del mondo. Col passare degli anni risalterà sempre più che l’opera che egli ha compiuto negli anni che è stato alla guida del Venezuela ha avuto un’importanza storica per tutti i popoli del mondo.

                      Hugo Chavez ha proiettato dal Venezuela in tutto il mondo una grande luce di speranza in un momento che per l’umanità era particolarmente difficile. La Repubblica Popolare Cinese aveva rinunciato al suo ruolo di base rossa della rivoluzione proletaria mondiale, l’Unione Sovietica dopo anni di decadenza era crollata, la prima ondata della rivoluzione proletaria si era esaurita, i movimenti progressisti erano in difficoltà in tutto il mondo. I gruppi imperialisti europei, americani e sionisti avevano ripreso a spadroneggiare e proiettavano la loro ombra oscura e criminale sul mondo intero. Nei paesi imperialisti la rassegnazione e la disperazione si combinavano con l’evasione dalla realtà e il ricorso alle droghe a rendere amara la vita di milioni e milioni di sfruttati e oppressi. La causa delle classi sfruttate e dei popoli oppressi del mondo intero sembrava senza speranza. La denigrazione del socialismo e del comunismo imperversava. Francis Fukuyama proclamava la fine della lotta di classe con la vittoria dell’imperialismo USA. Toni Negri consigliava di evadere dal triste presente scavandosi nicchie beate.

                      In questo periodo oscuro della storia dell’umanità, Hugo Chavez ha acceso una luce di speranza che dal Venezuela si è sparsa sull’America Latina e sul mondo. Ha levato alta la bandiera della fiducia che le classi e i popoli oppressi di tutto il mondo devono avere in se stessi, della fiducia che ad essi appartiene il futuro, che essi possono e devono cambiare il mondo e fare la storia. Ha fatto soffiare nel mondo un vento di resistenza, di coraggio, di solidarietà e di lotta. Egli ha combinato l’amore per il suo paese, il Venezuela, la passione e il lavoro instancabile per migliorare le condizioni minute della vita di ogni giorno delle masse popolari del suo paese, con la generosa collaborazione senza frontiere con i popoli, i paesi e i movimenti che in quale parte del mondo resistevano all’imperialismo. In un momento difficile, egli ha guidato le masse popolari del suo paese a impiegare per migliorare le proprie condizioni e per sostenere la Cuba di Fidel Castro e i movimenti progressisti di un grande numero di paesi, le risorse che fino allora i ricchi avevano dissipato per i loro lussi e sprechi o usato per rafforzare il loro potere. Egli ha ampiamente meritato l’amore e la devozione degli oppressi e degli sfruttati e l’odio irriducibile dei loro sfruttatori e oppressori. Perché ha assunto un ruolo centrale nella lotta in cui si decide del futuro dell’umanità.



                      Per aver compiuto quest’opera, i comunisti italiani rendono omaggio al Comandante Hugo Chavez Frias e ai suoi compagni di lotta.



                      L’omaggio che noi rendiamo all’opera liberatrice e internazionalista del Comandante Chavez consiste in un fermo impegno. Noi continueremo fino alla vittoria la rivoluzione socialista in Italia, instaureremo il socialismo in un paese imperialista e con questo contribuiremo ad aprire la strada del socialismo anche per le masse popolari degli altri paesi imperialisti d’Europa e d’America e alla lotta di liberazione di tutti i popoli del mondo.



                      Per questo all’omaggio al Comandante Chavez associamo oggi 5 marzo l’omaggio al grande dirigente comunista Giuseppe Stalin, nel sessantesimo anniversario della sua morte.



                      La borghesia e il clero hanno riversato e riversano una valanga di insulti e di calunnie su Giuseppe Stalin per denigrare tutto il movimento comunista e la sua opera, perché Stalin ha guidato l’Unione Sovietica e i popoli di tutto il mondo a vincere il fascismo e il nazismo, a lottare per la propria liberazione e il progresso, a spezzare le catene del colonialismo, a fare negli stessi paesi imperialisti grandi conquiste di civiltà e di benessere che la borghesia e il clero si sono affrettati a smantellare appena il movimento comunista (per limiti suoi propri che oramai abbiamo ampiamente chiarito e che quindi possiamo superare) ha perso slancio e i rapporti di forza si sono rovesciati a loro favore.



                      Oggi la crisi del capitalismo ha nuovamente gettato le masse popolari di tutto il mondo in una catastrofe di miseria, di abbrutimento e di guerra che continuerà ad aggravarsi finché ad essa non porranno fine le masse popolari organizzate.

                      Il nostro paese è al cuore di questa catastrofe. Ma la nostra lotta avanza, la linea della rinascita del movimento comunista è tracciata, l’organizzazione della classe operaia e delle masse popolari cresce in tutto il paese. I vertici della Repubblica Pontificia sono già allo sbando. La giunta Monti-Napolitano è uscita clamorosamente sconfitta dalle elezioni anticipate e di rito abbreviato: le aveva indette essa stessa per avere più forza nell’opera nefasta di oppressione, di miseria e di morte che conduce contro le masse popolari al servizio delle istituzioni finanziarie della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti. In Vaticano convergono da tutto il mondo i dignitari della Chiesa Cattolica in una mascherata da carnevale e in una messinscena da Medioevo: devono trovare un nuovo capo della Corte Pontificia, uno dei pilastri del sistema imperialista mondiale, perché papa Ratzinger si è dimesso.

                      I foschi proclami di Francis Fukuyama e le esortazioni disfattiste di Toni Negri sono uscite di scena. I fatti rendono evidente che la borghesia e il clero non hanno futuro. Che il futuro lo possono e devono costruire le masse popolari. In questo contesto rifulgono con rinnovata luce l’insegnamento dei grandi fondatori e dei gloriosi dirigenti del movimento comunista e l’opera coraggiosa e internazionalista del Comandante Chavez.



                      Onore e gloria al Comandante Chavez!

                      Continuiamo con forza e passione l’opera a cui ha dedicato la sua vita!

                      Il ricordo della sua opera durerà nei secoli!

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                      • #56
                        Originariamente inviato da max84 Visualizza il messaggio
                        E' un caso che hai adottato questa linea successivamente al tuo inserimento nella borghesia, linea che ti porterebbe a startene comodamente a casa senza intervenire in alcun contesto? Non sarà che fessa e denaro ti stanno facendo dare di volta il cervello?
                        Sei tu la mobilitazione reazionaria delle masse ma non preoccuparti perchè non soffrirai nemmeno.
                        Sogno ancora di scopare la Yaya, lì la scopo.
                        A dire il vero il motivo è piuttosto inusuale per me, ne convengo, essendo un maoista convinto. Ma comunque anche io devo fare i conti con la realtà oggettiva e adottare, almeno per l'Italia, il pensiero leninista. Infatti sviluppare capitalismo e borghesia non è mica una mia idea, è niente meno che ortodossia marx-leninista nella sua accezione storico progressiva del capitalismo, insomma un po' la teoria di Lenin della Nuova Democrazia, ovvero quella della fase democratico borghese della rivoluzione.
                        Sono sicuro che sappiate di cosa io stia parlando.
                        Devo dire che la cosa mi sconforta parecchio, ma purtroppo sono tempi in cui ci tocca fare di necessità virtù.
                        Sai, caro Danielz, essendo sempre stato molto influenzato dagli scritti pre-marxisti, dai, ci siamo capiti, tutta quella roba sulla creatività delle masse, l'uomo come fattore decisivo, trovavo piuttosto eretica la "teoria della forza produttiva" secondo la quale una società comunista presuppone un alto livello di sviluppo materiale.

                        <<Gli uomini non costruiscono essi stessi un nuovo mondo traendolo dai frutti della terra, come crede la superstizione, ma a partire dai risultati storici della loro civiltà in declino>> Tanto per citare direttamente Marx.

                        Quindi appare ovvio che se voi rifiutate il ruolo del capitalismo e della borghesia, rifiutate anche la premessa marxista che il socialismo presupponga il capitalismo e l'attività storica delle classi sociali direttamente coinvolte nei moderni modi capitalisti di produzione.
                        Oddio, certo si può rifiutare, ma allora poi bisogna convenire con la teoria maoista dei "vantaggi dell'arretratezza", ma mi viene difficile immaginare in questo momento storico un'Italia "povera e bianca".
                        D'altro canto, poi, capisco che reclutare borghesi possa sembrare che vada a minare il carattere proletario della rivoluzione, ma mi sento di sostenere che anche la ricerca di lumpenproletariat nei centri sociali sia praticamente la stessa identica cose.
                        A questo punto, visto che immagino abbiate solide basi culturali su socialismo e comunismo, non vi risulterà troppo difficile ripensare l'idea che per vari motivi la rivoluzione in Italia debba partire dalla borghesia e non dal proletariato, se è vero che bisogna operare una seria riflessione sulla dicotomia classe sociale e coscienza di classe. Tant'è vero che lo stesso Marx ammette che una coscienza di classe possa essere acquisita tramite l'addestramento politico e l'educazione, indipendentemente dalla classe sociale a cui si appartiene.
                        Con quanto è successo in questo paese dal dopoguerra in poi, appare oltremodo chiaro che non ci sia un proletariato da guidare, ma c'è una coscienza di classe da insegnare. E qui torna il caro e vecchio Lenin, quando doveva fare i conti con una Russia in larga parte contadina e allora gli toccava prevedere per i contadini un ruolo rivoluzionario più significativo rispetto al marxismo originale. Egli infatti la vedeva come una sostituta della classe borghese politicamente timida, che alleandosi col proletariato avrebbe potuto portare avanti la fase borghese-democratica della rivoluzione. In questa alleanza la classe contadina avrebbe costituito il partner di minore importanza, che avrebbe dovuto essere guidato non dal proletariato, quando dal partito comunista che avrebbe presumibilmente incarnato la coscienza proletaria.
                        Ciononostante la strategia rivoluzionaria di Lenin, per quanto ambigua sotto certi aspetti per i temi agrari, aveva sottolineato come la partecipazione dei contadini fosse necessaria per portare avanti le rivoluzioni moderne, soprattutto in paesi non economicamente sviluppati.
                        Per questo l'Italia che era fino a poco tempo fa una potenza industriale deve adottare lo stesso pensiero, non potendo contare sui contadini, va da se che il partner di minor importanza sia il proletariato e le basi, invece, la borghesia.
                        Ora ti sei mai domandato se la mia apertura verso la borghesia, piuttosto che un motivo sia una conseguenza?


                        Clan Spammer Severi ma giusti.

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                        • #57
                          Prendiamolo col beneficio del dubbio perché sinceramente non ho idea se sia girato davvero in Venezuela, ma se fosse vero, ecco un bel video sulla felicità della popolazione di Chavez il giusto.



                          CORRAN QUE LLEGO LA HARINA PAN - YouTube *


                          * questo video è sicuramente in Venezuela: il supermercado centro 99 di cui si vede l'insegna è venezuelano. Tutti felici questi proletari eh? Però chi riprende ha una videocamera, è sicuramente un imperialista al soldo degli americani.

                          Commenta


                          • #58
                            Fabiano, tu hai solo abbandonato la politica per chiavarti dentro al tepore casalingo, chitemmuort.

                            Commenta


                            • #59
                              Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggio
                              Prendiamolo col beneficio del dubbio perché sinceramente non ho idea se sia girato davvero in Venezuela, ma se fosse vero, ecco un bel video sulla felicità della popolazione di Chavez il giusto.

                              Venezuela: locuras para conseguir un poco de leche y azúcar - YouTube

                              CORRAN QUE LLEGO LA HARINA PAN - YouTube *


                              * questo video è sicuramente in Venezuela: il supermercado centro 99 di cui si vede l'insegna è venezuelano. Tutti felici questi proletari eh? Però chi riprende ha una videocamera, è sicuramente un imperialista al soldo degli americani.
                              Veramente indicativo.
                              Un video di Youtube! Perché non ci ho pensato prima?

                              RNV Venezuela. El pueblo dice Viva Chávez En Santa Marta.wmv - YouTube

                              Venezuela Mega Rally "Viva Chavez" - YouTube

                              Ugo Chavez - chi lo ama? Chi lo odia? e perchè? - YouTube

                              Commenta


                              • #60


                                La femmina che parla ad inizio, è Camri.

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