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Informazione (intesa come sistema giornalistico)
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Ho letto domenica sul fatto una versione più completa della vicenda... in particolare c'erano stralci dell'articolo (allucinate), ma soprattutto non c'è stata una smentita (era stata richiesta, ma per tutta risposta hanno dato corda alla vicenda con altre due pagine di balle... mentre l'ansa già segnalava la palese menzongna)... inoltre l'articolo è stato scritto da un giornalista radiato dall'ordine. Ora se il direttore di un giornale, che sa dell'esistenza della legge, non solo da un pezzo da prime 3 pagine ad un giornalista radiato, ma non controlla nemmeno le fonti, essendo a conoscenza della legge in vigore, e si ostina a non smentire una palese menzogna... beh un po' se l'è cercata e non riesco ad essere sdegnato per i 14 mesi che dovrebbe fare, ma sono sicuro non si farà.
è incredibile che tutti parlino di queste diffamazioni (e si fanno scudo del fatto che non c'era il nome, sebbene la causa scatenante era così particolare da essere quasi unica in italia) senza parlare di quanto c'era scritto su quell'articolo incriminato. Sono convinto che se altri lo leggessero tutta la faccenda si sgonfierebbe rapidamente... ma non è quello che i giornalisti vogliono, perchè quello che gli preme è di cambiare una legge che, seppur sbagliata, non aveva portato ad alcun arresto da tantissimo tempo.
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Originariamente inviato da CoccodeCoccoddio Visualizza il messaggioMa dovrebbero pisciargli pure in testa ai magistrati, persone senza un minimo di senso del dovere verso il prossimo che scattano sull'attenti unicamente in casi in cui rientra il proprio particolare.
Alto senso del pericolo e sprezzo del dovere.
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Ma che centrano i magistrati con questa storia? La legge che c'è non è stata cambiata dai politici, la sentenza è perfettamente in linea con la legge, il pezzo pubblicato non si dovrebbe nemmeno definire articolo di giornale, visto che di giornalistico ha solo il luogo dove è stato pubblicato.
I magistrati che sembrano essere i "cattivi", in questo caso, sono gli unici che si sono comportati in maniera ineccepibile.
ti riposto in soldoni l'articolo ed i fatti "descritti":
fatti: una bambina 13enne, incinta con problemi di tossico-dipendenza si presenta dal giudice per richiedere di abortire, accompagnata dalla madre. Visto che è minorenne servirebbe il consenso di entrambi i genitori, ma questi sono divorziati e non vogliono informare il padre. I giudice dice semplicemente che la bambina se vuole può abortire (c'è il consenso della madre), tenere il bambino e informare il padre, insomma le dice che può fare ciò che le pare. Lei sceglie di abortire.
articolo: http://www.repubblica.it/politica/20...nato-43342358/
a parte le notizie assurde e sbagliate, è stato scritto come se il "giornalista" si trovasse in sala parto... un pezzo scritto in modo vergognoso, senza lasciare spazio al giornalismo ed augurando la pena di morte a giudice, genitori e ginecologo...
Dopo l'articolo ovviamente sono partite le inchieste interne e non hanno riscontrato nessuna anomalia...
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Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggioMacché. Quello ha cercato Sallusti su google e gli è venuta fuori proprio quella frase. È un commento di enzo1944, assiduo frequentatore del sito de IlGiornale
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Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggioOh tu scherza, ma io sto seriamente pensando di mandare una lettera per fare una internship nella redazione.
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No dai Libero no, il mio nickname ha una reputazione. IL Giornale invece è opera di genio. Ha istituzionalizzato il trolling facendone una figura professionale, a fianco all'editor e al copywriter. È stato l'anello di congiunzione tra l'untore manzoniano e il finanziere infiltrato nelle manifestazioni.Ultima modifica di JustLikeToio; 04-10-2012, 16:08.
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Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggioNo dai Libero no, il mio nickname ha una reputazione. IL Giornale invece è opera di genio. Ha istituzionalizzato il trolling facendone una figura professionale, a fianco all'editor e al copywriter. È stato l'anello di congiunzione tra l'untore manzoniano e il finanziere infiltrato nelle manifestazioni.
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