L'eliminazione della tutela dei diritti dell'art.18 segnerà gravemente l'ultima speranza di poter progredire quanto gli stati più avanzati d'europa.
I lavoratori italiani, motore dell'economia nazionale, invece che tutelati nel poter guadagnare e quindi spendere e quindi far girare denaro, vengono denigrati a schiavi a termine, senza nessuna certezza di poter progettare una minima cosa.
Potranno perdere il lavoro senza nessun motivo. O quantomeno i motivi ci saranno... Giovanni, 27 anni, lavora nella ditta da quasi 3 anni. Da 2 ha conosciuto Simona, che ha appena finito gli studi e sta cercando lavoro. Hanno deciso comunque a breve di andare a vivere insieme. Da circa 2 mesi nella ditta di Giuseppe hanno assunto Monica, una ragazza di 29 anni con un carattere tutto suo. Giuseppe nota che gia da un mese il datore di lavoro fa fare a Monica quello che di solito è sempre spettato a Giuseppe, ed ha notato anche che ultimamente, anzi spesso monica ed il datore di lavoro mentre giuseppe stacca, rimangono in azienda con la scusa di dover far vedere a Monica alcune cose di cui occuparsi. Vanno via anche in macchina insieme. Giuseppe dice, strano, è appena arrivata e già sta così in confidenza col capo? Passa poco tempo e Monica sembra essere divenuto il capo, nonostante non abbia mai avuto nessun incarico ufficiale che le permettesse di comandare o fare un pò come le pare. A niente valevano le spiegazioni tra giuseppe e monica, i 2 "colleghi", lei sempre altezzosa... fino a quando il capo, un giorno, presenta a Giuseppe una lettera di licenziamento, dove solo a parole e velocemente, spiega al povero malcapitato che serve meno personale e che comunque non deve preoccuparsi perchè durante il periodo di disoccupazione lo Stato ha varato nuove leggi che assicurano più mesi pagati rispetto a prima per chi è disoccupato... Eppure, avrebbe voluto dire Giuseppe, rimasto impietrito con la lettera in mano, ho sempre lavorato per bene. Ma non disse niente, prese la sua roba e andò via. Monica lo salutò con un finto sorriso, e si notava al dito un bel grosso gioiellino, il regalo di qualche suo spasimante forse? E bè, il capo non poteva permettersi più di pagare Giuseppe, monica costava troppo...
Giuseppe torna a casa, e dice alla sua ragazza che il progetto di vivere assieme doveva essere rimandato, non aveva più lavoro, non aveva più una busta paga, non poteva più permettersi di comprare mobili, di fare un mutuo. E chissà quante volte una scena del genere per una persona calma, leale e che non ha interesse a fregare e fregarsene degli altri sarebbe ricapitata.
Un caso questo che rispecchia il futuro dei lavoratori italiani. Un solo caso di licenziamento basta a dare un grosso colpo all'economia. Figuriamoci in futuro cosa potrà accadere.
Da nessuna parte in europa si può essere licenziati senza giusta causa, paesi poi molto più avanzati del nostro. E cosa fa l'italia? Si permette di poter invece applicare il modello amaricano, come se qui stessimo in america, con le stesse opportunità.
E' assurdo.
I lavoratori italiani, motore dell'economia nazionale, invece che tutelati nel poter guadagnare e quindi spendere e quindi far girare denaro, vengono denigrati a schiavi a termine, senza nessuna certezza di poter progettare una minima cosa.
Potranno perdere il lavoro senza nessun motivo. O quantomeno i motivi ci saranno... Giovanni, 27 anni, lavora nella ditta da quasi 3 anni. Da 2 ha conosciuto Simona, che ha appena finito gli studi e sta cercando lavoro. Hanno deciso comunque a breve di andare a vivere insieme. Da circa 2 mesi nella ditta di Giuseppe hanno assunto Monica, una ragazza di 29 anni con un carattere tutto suo. Giuseppe nota che gia da un mese il datore di lavoro fa fare a Monica quello che di solito è sempre spettato a Giuseppe, ed ha notato anche che ultimamente, anzi spesso monica ed il datore di lavoro mentre giuseppe stacca, rimangono in azienda con la scusa di dover far vedere a Monica alcune cose di cui occuparsi. Vanno via anche in macchina insieme. Giuseppe dice, strano, è appena arrivata e già sta così in confidenza col capo? Passa poco tempo e Monica sembra essere divenuto il capo, nonostante non abbia mai avuto nessun incarico ufficiale che le permettesse di comandare o fare un pò come le pare. A niente valevano le spiegazioni tra giuseppe e monica, i 2 "colleghi", lei sempre altezzosa... fino a quando il capo, un giorno, presenta a Giuseppe una lettera di licenziamento, dove solo a parole e velocemente, spiega al povero malcapitato che serve meno personale e che comunque non deve preoccuparsi perchè durante il periodo di disoccupazione lo Stato ha varato nuove leggi che assicurano più mesi pagati rispetto a prima per chi è disoccupato... Eppure, avrebbe voluto dire Giuseppe, rimasto impietrito con la lettera in mano, ho sempre lavorato per bene. Ma non disse niente, prese la sua roba e andò via. Monica lo salutò con un finto sorriso, e si notava al dito un bel grosso gioiellino, il regalo di qualche suo spasimante forse? E bè, il capo non poteva permettersi più di pagare Giuseppe, monica costava troppo...
Giuseppe torna a casa, e dice alla sua ragazza che il progetto di vivere assieme doveva essere rimandato, non aveva più lavoro, non aveva più una busta paga, non poteva più permettersi di comprare mobili, di fare un mutuo. E chissà quante volte una scena del genere per una persona calma, leale e che non ha interesse a fregare e fregarsene degli altri sarebbe ricapitata.
Un caso questo che rispecchia il futuro dei lavoratori italiani. Un solo caso di licenziamento basta a dare un grosso colpo all'economia. Figuriamoci in futuro cosa potrà accadere.
Da nessuna parte in europa si può essere licenziati senza giusta causa, paesi poi molto più avanzati del nostro. E cosa fa l'italia? Si permette di poter invece applicare il modello amaricano, come se qui stessimo in america, con le stesse opportunità.
E' assurdo.
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