Il mondo deve fermare l'Iran che sta costruendo armi nucleari. E' l'appello lanciato dal governo israeliano dopo la pubblicazione del rapporto Aiea, in cui si raccolgono pesanti "indizi" che danno Teheran vicina alla costruzione di ordigni atomici. La comunità internazionale, chiede Israele, deve impedire all'Iran "di puntare verso armi nucleari che mettono in pericolo la pace nel mondo e nel Medioriente".
"Il rapporto dell'Aiea - afferma un comunicato dell'Ufficio del primo ministro israeliano, riferendosi al documento divulgato martedì - rafforza la posizione della comunità internazionale e di Israele, che l'Iran sta sviluppando armi nucleari". "Il significato di questo rapporto - prosegue il comunicato - è che la comunità internazionale deve far sì che l'Iran cessi di puntare ad armi nucleari che mettono in pericolo la pace nel mondo e nel Medio Oriente".
Teheran: "Noi andiamo avanti"
In precedenza l'Iran aveva lanciato l'ennesima sfida al mondo, mentre i governi europei pretendono rassicurazioni, Francia e Gran Bretagna si dicono pronte a varare nuove sanzioni. Anche gli "amici" della Repubblica islamica, come la Cina, invitano Teheran alla "flessibilità" e alla "sincerità". Più critica la Russia, che ha già fatto sapere che non appoggerà nuove sanzioni: sarebbero interpretate come un tentativo di rovesciare il regime, commentano da Mosca.
Il presidente Mahmoud Ahmadinejad, ha avvertito che il suo Paese "non arretrerà di un millimetro lungo la strada che ha intrapreso" in campo nucleare. "Non abbiamo bisogno dell'atomica", ha ribadito, accusando l'Aiea di aver perso "dignità" per assecondare le pressioni Usa. Ahmadinejad ha definito "difettose" le informazioni fornite da Washington su cui si basa il rapporto dell'Aiea. Dal ministero degli Esteri arriva invece un'apertura. "Restiamo pronti ad impegnarci in colloqui fruttuosi e positivi" con i poteri del mondo, ma solo in un "clima di rispetto", recita una nota.
Parigi: "Pronti a sanzioni senza precedenti"
La Francia ha fatto sapere di essere pronta ad adottare "sanzioni senza precedenti" se Teheran non cambierà rotta. "Le affermazioni dell'Iran secondo cui il suo programma nucleare ha scopi esclusivamente pacifici sono totalmente screditate da questo rapporto", ha osservato il ministro degli Esteri britannico William Hague, aggiungendo che se Teheran rifiuterà di impegnarsi in negoziati seri sul suo programma nucleare, noi "dobbiamo continuare ad accrescere la pressione e considerare con i nostri partner il varo di ulteriori misure".
Frattini: "L'Iran deve subito spiegare"
Sarebbe, eventualmente, la quarta tornata di sanzioni contro il regime. Per l'Italia, Franco Frattini, ha affermato che è "necessario e urgente" che l'Iran fornisca "un dettagliato riscontro" per "dissipare" le preoccupazioni destate dal rapporto dell'Aiea. Il ministron ha osservato come i contenuti del rapporto "non possono che alimentare forti preoccupazioni sulla reale natura del programma nucleare iraniano".
Pechino cerca di fare da paciere
La Cina intanto ha invitato l'Iran a mostrare "flessibilità e sincerità". Il ministero degli Esteri di Pechino, Hong Lei, ha sottolineato che il documento è ancora allo studio degli esperti ma ha comunque auspicato una "cooperazione seria" da parte dell'Iran. Hong ha però esortato l'Aiea ad essere "giusta ed obiettiva".
Che ***** succede ? Terza Guerra Mondiale vicina ? -.-
"Il rapporto dell'Aiea - afferma un comunicato dell'Ufficio del primo ministro israeliano, riferendosi al documento divulgato martedì - rafforza la posizione della comunità internazionale e di Israele, che l'Iran sta sviluppando armi nucleari". "Il significato di questo rapporto - prosegue il comunicato - è che la comunità internazionale deve far sì che l'Iran cessi di puntare ad armi nucleari che mettono in pericolo la pace nel mondo e nel Medio Oriente".
Teheran: "Noi andiamo avanti"
In precedenza l'Iran aveva lanciato l'ennesima sfida al mondo, mentre i governi europei pretendono rassicurazioni, Francia e Gran Bretagna si dicono pronte a varare nuove sanzioni. Anche gli "amici" della Repubblica islamica, come la Cina, invitano Teheran alla "flessibilità" e alla "sincerità". Più critica la Russia, che ha già fatto sapere che non appoggerà nuove sanzioni: sarebbero interpretate come un tentativo di rovesciare il regime, commentano da Mosca.
Il presidente Mahmoud Ahmadinejad, ha avvertito che il suo Paese "non arretrerà di un millimetro lungo la strada che ha intrapreso" in campo nucleare. "Non abbiamo bisogno dell'atomica", ha ribadito, accusando l'Aiea di aver perso "dignità" per assecondare le pressioni Usa. Ahmadinejad ha definito "difettose" le informazioni fornite da Washington su cui si basa il rapporto dell'Aiea. Dal ministero degli Esteri arriva invece un'apertura. "Restiamo pronti ad impegnarci in colloqui fruttuosi e positivi" con i poteri del mondo, ma solo in un "clima di rispetto", recita una nota.
Parigi: "Pronti a sanzioni senza precedenti"
La Francia ha fatto sapere di essere pronta ad adottare "sanzioni senza precedenti" se Teheran non cambierà rotta. "Le affermazioni dell'Iran secondo cui il suo programma nucleare ha scopi esclusivamente pacifici sono totalmente screditate da questo rapporto", ha osservato il ministro degli Esteri britannico William Hague, aggiungendo che se Teheran rifiuterà di impegnarsi in negoziati seri sul suo programma nucleare, noi "dobbiamo continuare ad accrescere la pressione e considerare con i nostri partner il varo di ulteriori misure".
Frattini: "L'Iran deve subito spiegare"
Sarebbe, eventualmente, la quarta tornata di sanzioni contro il regime. Per l'Italia, Franco Frattini, ha affermato che è "necessario e urgente" che l'Iran fornisca "un dettagliato riscontro" per "dissipare" le preoccupazioni destate dal rapporto dell'Aiea. Il ministron ha osservato come i contenuti del rapporto "non possono che alimentare forti preoccupazioni sulla reale natura del programma nucleare iraniano".
Pechino cerca di fare da paciere
La Cina intanto ha invitato l'Iran a mostrare "flessibilità e sincerità". Il ministero degli Esteri di Pechino, Hong Lei, ha sottolineato che il documento è ancora allo studio degli esperti ma ha comunque auspicato una "cooperazione seria" da parte dell'Iran. Hong ha però esortato l'Aiea ad essere "giusta ed obiettiva".
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