L'Unità d'Italia, 150 anni fa.
Molti di voi negli ultimi tempi sono stati bombardati dai media e dai comuni di residenza che inneggiavano ai festeggiamenti.
A scuola vi hanno fatto studiare Giuseppe Garibaldi, la spedizione dei 1000, i Garibaldini, Cavour, gli imperatori romani, le battaglie storiche, i saccheggi, le violenze che hanno ucciso miliardi di persone in 3000 anni, egizi compresi, scritte superficialmente in un paio di paginette, oltretutto riempite di qualche foto, in modo che gli alunni, non possano ragionare più di tanto su come veramente erano quei periodi.
Ne escono quindi amanti della guerra, gli assassini diventano eroi valorosi da imitare,(oggi Nerone è ancora un mito), sotto legge operandis subliminale del governo, che ha l'intento primario di fare una guerra psichedelica sul popolo facendolo ragionare poco, male, e nel senso che vuole lui. Ci ritroviamo 55 milioni su 60 di italiani medi dal cervello quasi mediocre.
Torniamo a parlare di questa Unità d'Italia, la nostra Italia unita piena di spezzettamenti, nette divisioni e odio tra nord e sud, il tutto in poco più di 1400 km di lunghezza. E mentre le scuole fanno fare festa ai bambini delle elementari su Garibaldi e l'Unità, portandoli a spasso in fila indiana, non fermate i bambini, loro sono solamente vittime della guerra psichedelica del governo, ma chiedete alle maestre qualche notizia su Garibaldi e l'Unità d'Italia. Chiedete ai sindaci. Ebbene, vi risponderanno tutti alla stessa maniera. Tutti vi parleranno allo stesso modo di Garibaldi e dell'unità d'Italia, tutti ve ne parleranno in maniera superfciale, come scritta sui libri di scuola. Maestri o professori, alunni delle medie o delle elementari, interrogati risponderanno all'unisono. C'è anche quello che sa qualche cosa di più, perchè glielo ha spiegato il bisnonno a cui lo aveva raccontato il nonno. Solitamente non ha nessuna istruzione anche se ne sa di più di chi è "istruito".
Chiedetevi perchè mai nessuno vi spiega che Garibaldi mica partì come fosse uno scherzo in guerra. E che chi stava al suo seguito mica si stava divertendo...
Con quali soldi Garibaldi partì in guerra? Una guerra lunga 1500km, lunga mesi e mesi.
Ebbene si, la politica ed i suoi interessi esisteva già 150 anni fa. Chi finanziò quindi le spedizioni di Garibaldi? Credete forse sia stato il governo Italiano? che a quei tempi non esisteva ancora, dato che comandava tutto la Chiesa. In Italia comandava il Papa, c'era il potere temporale dei papi. PioIX, papa di quel periodo, tremava e si affliggeva nella spedizione che stava intraprendendo Garibaldi, perchè unire l'Italia e farne uno stato come c'era già da tempo nelle altre nazioni, equivaleva a perdere lo scettro da re. il Papa non voleva che i cittadini fossero liberi. La chiesa che dovrebbe basarsi sulla fede, pensa da sempre al potere.
Giuseppe Garibaldi era bassino, secchetto ed aveva le gambe storte. Forse perchè passava la maggior parte del tempo a cavallo.
150 anni di cronache, ce lo raccontano come un'uomo coraggioso che non aveva paura di niente. Da ricordare quando in Sicilia da solo partì alla carica evitando raffiche di pallottole che lo sfioravano accanto. Ogni pericolo che evitava garibaldi esclamava bestemmie contro il Papa. Era sempre il primo a partire, dicevano. Queste storie sono fatti documentati, non storie inventate.
Come dicevamo prima, Giuseppe Garibaldi dovette ricevere finanziamenti da qualcuno per intraprendere le sue spedizioni. Prima quindi di partire si fece un giretto oltre le Alpi, dove la Francia gli diede circa 10 milioni di lire su fiducia di un certo Rubettino che garantiva per lui. Poi qualcosina dalla Spagna, ma non è sicuro. la Francia acconsentì subito dato che era contro la Chiesa. Tutta l'a'europa era alla finestra comunque per sradicare il potere papale.
Quando garibaldi alla fine vinse la guerra, Pio IX non voleva comunque cedere nulla.
Ora non vorrei più proseguire sulla storia d'Italia, arriveremmo fino al 1929, dove Mussolini ci rovinò regalando buona parte del nostro territorio al Vaticano. Se oggi ancora non pagano luce, ici e gas, lo dobbiamo a lui.
Garibaldi fece un solo errore. Comprendere in tutto il territorio Italia la città di Napoli e tutta la Campania. Persone ancora oggi, dopo 150 anni, totalmente disunite. A differenza degli altri abitanti d'Italia, il napoletano ama vivere nell'immondizia e pregare la maronna. Da notare come ieri, durante la festa del Napoli al san Paolo, era presente il Monsiglor sepe, Vescovo della chiesa sopravvissuta a garibaldi e Mussolini, specchio di quello che è sempre stata. Lui, invece di aiutare i bisognosi, stava insieme ad Hamsik e Lavezzi, come in 1500 anni la chiesa non stava mai dalla parte dei poveri ma brindava con i re delle altre nazioni.
La città di napoli purtroppo, ancora oggi fa parte dell'incredibile errore di Giuseppe Garibaldi, che io assolvo, dato che non poteva conoscere a fondo la vera natura di certi popoli.
La storia di Garibaldi e dell'Italia è molto lunga, vi ho dato lo spunto per parlare del suo errore, e anche di farvi un minimo di cultura, voi Italiani medi.
Qualsiasi cosa vogliate sapere sulla vostra storia, chiedete pure me.
Molti di voi negli ultimi tempi sono stati bombardati dai media e dai comuni di residenza che inneggiavano ai festeggiamenti.
A scuola vi hanno fatto studiare Giuseppe Garibaldi, la spedizione dei 1000, i Garibaldini, Cavour, gli imperatori romani, le battaglie storiche, i saccheggi, le violenze che hanno ucciso miliardi di persone in 3000 anni, egizi compresi, scritte superficialmente in un paio di paginette, oltretutto riempite di qualche foto, in modo che gli alunni, non possano ragionare più di tanto su come veramente erano quei periodi.
Ne escono quindi amanti della guerra, gli assassini diventano eroi valorosi da imitare,(oggi Nerone è ancora un mito), sotto legge operandis subliminale del governo, che ha l'intento primario di fare una guerra psichedelica sul popolo facendolo ragionare poco, male, e nel senso che vuole lui. Ci ritroviamo 55 milioni su 60 di italiani medi dal cervello quasi mediocre.
Torniamo a parlare di questa Unità d'Italia, la nostra Italia unita piena di spezzettamenti, nette divisioni e odio tra nord e sud, il tutto in poco più di 1400 km di lunghezza. E mentre le scuole fanno fare festa ai bambini delle elementari su Garibaldi e l'Unità, portandoli a spasso in fila indiana, non fermate i bambini, loro sono solamente vittime della guerra psichedelica del governo, ma chiedete alle maestre qualche notizia su Garibaldi e l'Unità d'Italia. Chiedete ai sindaci. Ebbene, vi risponderanno tutti alla stessa maniera. Tutti vi parleranno allo stesso modo di Garibaldi e dell'unità d'Italia, tutti ve ne parleranno in maniera superfciale, come scritta sui libri di scuola. Maestri o professori, alunni delle medie o delle elementari, interrogati risponderanno all'unisono. C'è anche quello che sa qualche cosa di più, perchè glielo ha spiegato il bisnonno a cui lo aveva raccontato il nonno. Solitamente non ha nessuna istruzione anche se ne sa di più di chi è "istruito".
Chiedetevi perchè mai nessuno vi spiega che Garibaldi mica partì come fosse uno scherzo in guerra. E che chi stava al suo seguito mica si stava divertendo...
Con quali soldi Garibaldi partì in guerra? Una guerra lunga 1500km, lunga mesi e mesi.
Ebbene si, la politica ed i suoi interessi esisteva già 150 anni fa. Chi finanziò quindi le spedizioni di Garibaldi? Credete forse sia stato il governo Italiano? che a quei tempi non esisteva ancora, dato che comandava tutto la Chiesa. In Italia comandava il Papa, c'era il potere temporale dei papi. PioIX, papa di quel periodo, tremava e si affliggeva nella spedizione che stava intraprendendo Garibaldi, perchè unire l'Italia e farne uno stato come c'era già da tempo nelle altre nazioni, equivaleva a perdere lo scettro da re. il Papa non voleva che i cittadini fossero liberi. La chiesa che dovrebbe basarsi sulla fede, pensa da sempre al potere.
Giuseppe Garibaldi era bassino, secchetto ed aveva le gambe storte. Forse perchè passava la maggior parte del tempo a cavallo.
150 anni di cronache, ce lo raccontano come un'uomo coraggioso che non aveva paura di niente. Da ricordare quando in Sicilia da solo partì alla carica evitando raffiche di pallottole che lo sfioravano accanto. Ogni pericolo che evitava garibaldi esclamava bestemmie contro il Papa. Era sempre il primo a partire, dicevano. Queste storie sono fatti documentati, non storie inventate.
Come dicevamo prima, Giuseppe Garibaldi dovette ricevere finanziamenti da qualcuno per intraprendere le sue spedizioni. Prima quindi di partire si fece un giretto oltre le Alpi, dove la Francia gli diede circa 10 milioni di lire su fiducia di un certo Rubettino che garantiva per lui. Poi qualcosina dalla Spagna, ma non è sicuro. la Francia acconsentì subito dato che era contro la Chiesa. Tutta l'a'europa era alla finestra comunque per sradicare il potere papale.
Quando garibaldi alla fine vinse la guerra, Pio IX non voleva comunque cedere nulla.
Ora non vorrei più proseguire sulla storia d'Italia, arriveremmo fino al 1929, dove Mussolini ci rovinò regalando buona parte del nostro territorio al Vaticano. Se oggi ancora non pagano luce, ici e gas, lo dobbiamo a lui.
Garibaldi fece un solo errore. Comprendere in tutto il territorio Italia la città di Napoli e tutta la Campania. Persone ancora oggi, dopo 150 anni, totalmente disunite. A differenza degli altri abitanti d'Italia, il napoletano ama vivere nell'immondizia e pregare la maronna. Da notare come ieri, durante la festa del Napoli al san Paolo, era presente il Monsiglor sepe, Vescovo della chiesa sopravvissuta a garibaldi e Mussolini, specchio di quello che è sempre stata. Lui, invece di aiutare i bisognosi, stava insieme ad Hamsik e Lavezzi, come in 1500 anni la chiesa non stava mai dalla parte dei poveri ma brindava con i re delle altre nazioni.
La città di napoli purtroppo, ancora oggi fa parte dell'incredibile errore di Giuseppe Garibaldi, che io assolvo, dato che non poteva conoscere a fondo la vera natura di certi popoli.
La storia di Garibaldi e dell'Italia è molto lunga, vi ho dato lo spunto per parlare del suo errore, e anche di farvi un minimo di cultura, voi Italiani medi.
Qualsiasi cosa vogliate sapere sulla vostra storia, chiedete pure me.
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