Originariamente inviato da MarcomeX
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Originariamente inviato da BlackHawkz Visualizza il messaggioLe cose che mi sarebbero piaciute più di tutte rimangono comunque il professore di matematica o il giornalista sportivo, ma rimarranno sogni irrealizzabili.
Hai 22 anni, iscriviti a giornalismo, casomai fai solo la laurea breve triennale. Hai qualche soldino da parte? Se si investili nella tua istruzione nei prossimi 2-3 anni, casomai fai qualche tirocinio da qualche parte, impara una lingua straniera, e poi scappa di qui.
Mi sembra una stronzàta a 22 anni già bloccarsi con un lavoretto di ripiego, con la lugubre prospettiva di fare quello per tutta la vita(lavoro che oltretutto ti fa cagare a quanto vedo).Randy Warlord [M|A]
Randy Warlord[AoT]
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Con il poco tempo libero che si ritrova, iscriversi a Scienze della comunicazione è insano. Aldilà dei costi, è un mondo a sè stante con meno sbocchi di quanto comunemente si creda. Di rincorrere una cattedra, poi, non ne parliamo neanche..
Alla fine ha una scrivania, ed è gia fortunato. Se intravede una crescita professionale in prospettiva.. meglio concentrarsi su quello che fa.
22 Maggio 2010.. fine di un sogno durato 45 anni
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Vabbè dai non esagerare, vero che ci vuole un grosso impegno per l'università però volendo potrebbe iniziare e vedere come va. Al massimo si ritira dopo un anno(tanto lavora e se la paga da solo).
In ogni caso anche senza università, su internet può fare molto esercizio.
Secondo me non dovrebbe mettere da parte le sue passioni.La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.
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Il punto è proprio questo, fare una netta distinzione tra le proprie passioni e quella che è la vita professionale. Lui il suo tentativo universitario l'ha già fatto, in un periodo di vita in cui non lavorava e poteva dedicarsi maggiormente agli studi..
Per quanto riguarda l'esercizio, è vero, puoi scrivere ed ottenere una discreta credibilità per il web.. ma è ben diverso. Un mio amico fraterno lavora sottopagato e talvolta non pagato, per coronare il suo sogno: inviato di guerra. Laurea, 6 mesi in Siria e 6 a Valencia dove ha collaborato con moltissimi editori locali, evidentemente, non son serviti a nulla. A Roma sembrerebbe nessuno voglia tesserarlo, neanche di fronte le evidenti qualità giornalistiche. Sarà vero che lui scrive verità scomode.. ma insomma, Blacklolz è gobbo e di cazzate sportive ne scriverebbe altrettante
A parte gli scherzi, penso che se hai qualcosa di relativamente solido tra le mani, puoi sì curare delle passioni in seconda sede, ma ambire ad integrarle con la vita professionale è un rischio/lusso che ad oggi risulta azzardato. Il che è ben diverso con mettere da parte le proprie passioni, ovviamente.
22 Maggio 2010.. fine di un sogno durato 45 anni
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A 19 anni la sola cosa che volevo era entrare nell'esercito. Feci il concorso e riuscii ad entrare all'accademia di modena. Dopo 2 settimane ho fatto le valigie e salutato tutti: mi sono reso conto che per il mio carattere quella carriera era una prigionia.
Ho iniziato a studiare, mi sono trasferito nella capitale e ho iniziato a cercare lavoro. E l'ho trovato, in un'azienda che si occupa di rilievo e restituzione di immobili per grandi ditte come BNL. Non mi piace questo lavoro, mi fa schifo, anche se può sembrare in realtà non c'entra niente coi titoli che ho di geometra e ingegnere civile.
Il lavoro che mi piacerebbe fare? Lavorare nei settori delle mie passioni, ad esempio in una grande ditta di prodotti per la pesca sportiva, o in una casa produttrice di videogame come tester -.- ... vorrei gestire una grossa catena di poligoni di tiro privati, o l'aspirazione più appagante sarebbe quella di creare un prodotto/servizio che nessuno ha mai brevettato.Maelstrom
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Originariamente inviato da HolyShadow Visualizza il messaggioIl punto è proprio questo, fare una netta distinzione tra le proprie passioni e quella che è la vita professionale.
Se guardi alcuni dei nomi di spicco dell'industria informatica, per esempio, trovi solo ed esclusivamente gente che seguendo le proprie passioni ha fatto un successo clamoroso.
E anche negli altri settori è pieno.
Lui il suo tentativo universitario l'ha già fatto, in un periodo di vita in cui non lavorava e poteva dedicarsi maggiormente agli studi..
Se a me domani mi fai iniziare a studiare letteratura francese, e mi dai 2 anni per preparare un'esame, stai pur sicuro che ci prenderei il minimo voto.
Se invece me ne fai uno sulla storia, ti ci vengo anche tra una settimana, sicuro di prenderci non meno di 28-29.
Un mio amico fraterno lavora sottopagato e talvolta non pagato, per coronare il suo sogno: inviato di guerra. Laurea, 6 mesi in Siria e 6 a Valencia dove ha collaborato con moltissimi editori locali, evidentemente, non son serviti a nulla. A Roma sembrerebbe nessuno voglia tesserarlo, neanche di fronte le evidenti qualità giornalistiche.
Digli al tuo amico che si cerchi qualche testata giornalistica straniera. In Europa casomai. Se le sue abilità sono discrete come dici, l'assunzione sarà solo questione di tempo.Randy Warlord [M|A]
Randy Warlord[AoT]
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Originariamente inviato da HolyShadow Visualizza il messaggioCon il poco tempo libero che si ritrova, iscriversi a Scienze della comunicazione è insano. Aldilà dei costi, è un mondo a sè stante con meno sbocchi di quanto comunemente si creda. Di rincorrere una cattedra, poi, non ne parliamo neanche....
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io ho notato una cosa pero', almeno mi e' sembrato di vederlo per esperienza personale...
Ormai trovare il classico lavoro e' veramente difficile, nessuno ti prende anche se hai titoli di studio, la domanda supera di gran lunga la richiesta e fai stipendi da fame essendo schiavizzato.
Invece molte persone che si ingegnano o provano strade "alternative" trovano non dico facilmente, ma in qualche modo trovano fonte di guadagno.
Ci sono alcuni campi in cui la domanda e' veramente bassa, prendo ad esempio il campo musicale:
Ti laurei, prendi il diploma da maestro, e 1 volta su 2 diventi subito maestro nell'accademia in cui ti sei laureato, o diventi turnista, o ti inventi un lavoro con lezioni private, colonne sonore etc etc come sto facendo io, e come han fatto molti miei amici, che ora non sono ricchi, ma han trovato lavoro piu facilmente di un laureato medio
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Si l'ho notato anch'io, diciamo che la laurea al giorno d'oggi in Italia vale ben poco.
Ad ogni modo si guadagna a lavorare in nero altrimenti non credo. Un dipendente questo non lo può fare, un libero professionista si.La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.
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Io non ho mai lavorato, sto continuando gli studi e al momento sono campato dai miei (finché dura *_*)... Il mio sogno è sempre stato quello di diventare un medico, precisamente mi piacerebbe la cardiochirurgia, è l'unico obbiettivo che mi sono posto di raggiungere nella mia vita. L'anno scorso sono entrato in Tecniche di Radiologia, che ho abbandonato per riprovare quest'anno Medicina.
Personalmente sarei disposto a fare anche dieci anni di guardie mediche e altri 10 anni di sola divaricazione toracica, solo per amore di essere medico.
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Originariamente inviato da MarcomeX Visualizza il messaggioMi pareva la sezione adatta per questo tipo di discussione. Mi chiedevo quanti di noi fanno un lavoro che gli piace veramente. E se si, come sono arrivati a farlo?
Chi vorrebbe cambiare per fare tutt'altro?
Grandi Costruzioni *_*
Ho sempre sognato da piccolo costruire qualsiasi cosa.... ed oggi dopo tanto sudore son qua.
Non lo cambierei con niente al mondo.... la mia passione sono i cantieri... non tanto la progettazione o "cose d'ufficio" come le chiamo io... per quelli preferisco pagare altri asd
Il mese scorso ho finito e consegnato un resort in slovenia (2anni di lavoro) ed ora mi godo un lungo periodo di pausa in attesa di iniziare il proxx anno un centro sportivo in Lituania.
Per raggiungere i propri scopi lavorativi ci vuole tanta determinazione.... nessuno ti aiuterà mai se non per secondi fini.
A 16 anni abbandonai gli studi per dedicarmi a quello che volevo fare.... lavorare.
Ritenevo inutile dedicare 5anni ad un pezzo di carta che alla fine non mi sarebbe servito....( infatti avevo ragione ^^ )
I miei erano contrari e mi cacciarono fuori casa XD
Così presi un treno per la germania e da lì, un pò alla volta e con tanti sacrifici, portai avanti il mio progetto passando per molte zone del mondo.
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