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Il lavoro che ti piace

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  • Il lavoro che ti piace

    Mi pareva la sezione adatta per questo tipo di discussione. Mi chiedevo quanti di noi fanno un lavoro che gli piace veramente. E se si, come sono arrivati a farlo?
    Chi vorrebbe cambiare per fare tutt'altro?

    Sono in un periodo di crisi mistica e sto meditando di cambiare vita. Non sono il solo, il fenomeno si chiama downshifting. In sostanza mi sono rotto di lavorare per una multinazionale in un ufficio davanti ad un pc per vivere una vita consumistica e cercare di assicurarmi una pensione che probabilmente non avrò mai. Per di più perdendo la parte migliore della mia vita.

    PS:In realtà non è che mi sono proprio già rotto però penso che oltre qualche anno sto lavoro non lo reggerò più e voglio iniziare a pensare ad un'alternativa.
    La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

  • #2
    Te lo sposto su Generale, sta meglio lì.
    Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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    • #3

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      • #4
        Meglio fare il barbone da subito a sto punto.
        La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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        • #5
          Sì, ma che fai?

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          • #6
            Intendi, che fai se lasci il tuo lavoro?

            Bhe io non dico che non voglio lavorare, ci mancherebbe, solo che voglio lavorare meno e sopratutto voglio fare qualcosa che mi piace, che mi fa stare bene, qualcosa di più vicino alla natura umana. Anche più di una cosa, anche lavori manuali. Cambiare vita per avere più tempo da trascorrere con me stesso, per conoscermi, per vivere la natura, cose del genere.
            Tipo mi piacerebbe tanto tornare a vivere in una località vicina al mare(possibilmente con inverni che non duri 8 mesi) e andarci spesso perchè mi piace. Andare a fare immersioni o anche solo a fumarmi una canna in compagnia o da solo a contemplarlo. Lavorare abbastanza da poter vivere decentemente, senza però avere tutta la giornata occupata dal lavoro, dallo stesso lavoro, ogni giorno, per il resto della mia fottutissima vita.
            La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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            • #7
              Lavoro come mediatore creditizio per il secondo franchising più grande al mondo.
              Detto così sembra una figata, e lo è per vari aspetti, tuttavia son prossimo ai 25 anni e provo da parecchi mesi le tue medesime sensazioni.
              Il lavoro mi piace, ma non riesco ad identificarmi del tutto all'interno dell'azienda.
              Innanzitutto la filosofia di base.. sono un usuraio a tutti gli effetti, collaborare con le banche e le società assicurative tutti i giorni fà tanto business man, ma ti fa sentire parte di un sistemo corrotto dove la speculazione aggressiva è la prima regola per andare avanti. Secondariamente, tutto ciò che ruota intorno al mio lavoro, coccia terribilmente con la mia quotidianità: giacca e cravatta 24/7, niente piercing, orecchini, stramberie variegate e rapporti sociali avanzati. Personalmente ho la fortuna di lavorare in un ufficio dall'ambiente sereno, ma il diktat aziendale è di tutt'altra caratura ed in un modo o nell'altro bisogna rispettarlo. Gli aspetti positivi son tanti, per carità, i guadagni son più che positivi ed una delle grandi regole dell'azienda è reale "più lavori più guadagni", inoltre dal punto di vista culturale devo dire che non smetti mai di ampliare le tue conoscenze, considerata la continua evoluzione del mercato bancario. Le prospettive di crescita son palesi e non avrei di che lamentarmi, gestisco tutto come meglio credo dietro la mia scrivania e ho la pressocchè totale giurisdizione su cosa e QUANDO devo fare lungo la settimana lavorativa (attualmente sto scrivendo dall'ufficio, difatti). Mi ritrovo spesso a viaggiare per convegni o per convenzionamenti bancari. Però..
              Però non saprei. Tuttavia non ne ho idea. Torno ogni sera a casa lungo il solito, dannato percorso, ed è come vivere un deja-vu d'infima fattura. Penso "mò esco e vado a far caciara" e due secondi dopo son demoralizzato all'idea che comunque dovrò alzarmi presto e lucido l'indomani. Poi nella vita è scontato ritrovarsi sognatori, è umano e non vi è vergogna alcuna ad ammetterlo. Capita di vedere film come Soul Kitchen ed iniziare a sognare, capita di guardarsi intorno, nello specifico osservare il Tricolore e chiedersi "cazzo ci faccio qui?", "un giorno andrò via".. e perchè no, in fin dei conti, la nostra generazione è palesemente diversa, io raccimolo ed evito di piantar radici (figli) nell'ideologia di andare via entro gli enta e vivo un pò nel terrore di non riuscirci.
              In definitiva.. mi fa più male dove vivo del lavoro stesso, probabilmente la stessa professione sarebbe più bella altrove, a mente matura dei compromessi vanno accettati inevitabilmente. Oh, Olanda o Australia sono i miei due sogni.

              22 Maggio 2010.. fine di un sogno durato 45 anni

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              • #8
                A me piacerebbe lavorare per un periodo, magari a tempo determinato, nei servizi segreti. Solo che non so dove andare a bussare =(

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                • #9
                  Originariamente inviato da VescWilliamson Visualizza il messaggio
                  A me piacerebbe lavorare per un periodo, magari a tempo determinato, nei servizi segreti. Solo che non so dove andare a bussare =(
                  modificare aerei con marmitte Malossi per Scotland Yard?

                  btw @Holy: Sei sicuro che lo stesso lavoro in un altro posto sarebbe vissuto meglio? Cioè ok che l'italia ormai è un posto figo solo per chi se lo può permettere ma se andassi a Londra (tanto per dirne una) sicuro che saresti più felice facendo il medesimo lavoro che fai a CT?

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                  • #10
                    Originariamente inviato da HolyShadow Visualizza il messaggio
                    Oh, Olanda o Australia sono i miei due sogni.
                    Parlavo di questo pochi giorni fa, Amsterdam (o Olanda in generale) è prima scelta, l'Australia è stata eliminata dopo aver saputo che hanno problemi di internet (blacklist sicuramente).
                    [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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                    • #11
                      io lavoro gratis con un regista per adesso, se le cose andranno bene riuscirò a sopravvivere facendo questo tipo di lavoro, è quello che ho sempre desiderato fare.

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                      • #12
                        No, tutt'e due... e a tempo perso qualche altra cosina u.u

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                        • #13
                          Originariamente inviato da Nagatomo Visualizza il messaggio
                          modificare aerei con marmitte Malossi per Scotland Yard?

                          btw @Holy: Sei sicuro che lo stesso lavoro in un altro posto sarebbe vissuto meglio? Cioè ok che l'italia ormai è un posto figo solo per chi se lo può permettere ma se andassi a Londra (tanto per dirne una) sicuro che saresti più felice facendo il medesimo lavoro che fai a CT?
                          Il punto è proprio questo, ho vissuto tutte le mie esperienze all'insegna del casino e soprattutto negli ambienti ultra-affollati. Il mio lavoro è la medesima cosa e mi costringe a frequentare solo città affollate, un lavoro aziendale di tali proporzioni è impensabile in un paesino ed è per questo che in un'ipotetica Londra cambierebbe poco. Ma alla fine son tutte lamentele ingiustificate, perchè son più fortunato di tanti altri e ho ben poco di che cambiare, anzi. Penso che il significato del thread era indirizzato più al valore emotivo che a quello pratico.

                          22 Maggio 2010.. fine di un sogno durato 45 anni

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                          • #14
                            Originariamente inviato da thedeerhunter Visualizza il messaggio
                            Parlavo di questo pochi giorni fa, Amsterdam (o Olanda in generale) è prima scelta, l'Australia è stata eliminata dopo aver saputo che hanno problemi di internet (blacklist sicuramente).
                            Mi sembra un ottimo motivo per scartare l'australia. :/

                            @Holy ma stai sempre li a Roma adesso?

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                            • #15
                              Originariamente inviato da Nagatomo Visualizza il messaggio
                              @Holy ma stai sempre li a Roma adesso?
                              Nope, sto in un ufficio a Catania attualmente, poichè Credenza lavora in capitaneria di porto poco distante da qua. Cerchiamo di far combaciare i nostri lavori come meglio possibile..
                              Catania è un casino che non vi dico, seriamente. E' una città TROPPO piccola e contiene TROPPE persone. La cosa positiva sono mare e montagna a due passi, in fin dei conti è facile staccarsi dal lavoro da queste parti, quantomeno nei weekends.

                              22 Maggio 2010.. fine di un sogno durato 45 anni

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