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Terroni o non terroni

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  • ogni tanto kapita
    [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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    • Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
      Come precedentemente annunciato su altri canali, avevo lasciato così a metà l'argomento proprio perchè la questione richiedeva un textwall che non avevo il tempo di seguire. Ero certo che sarebbe stato preceduto da una serie di interventi superficiali e così infatti è stato.
      Ora io, per sistema mentale, differenti qualità o diversi difetti, quando vedo qualcosa che non va, non sono solito domandarmi di chi è la colpa, bensì chi ci guadagna.
      Quindi ho storto il naso alla storia delle banche e del mercato immobiliare, tesi che a quanto mi è parso di capire tu hai, invece, sposato in pieno, c'è un colpevole e via.
      Comunque, dicevo, mi è sembrata una storiella piuttosto semplicistica, non la favoletta eh, per carità, ma un'analisi pur seria della questione, solo che si poneva le domande sbagliate, anche se a quelle domande magari rispondeva nel modo esatto.
      Mi raccomando, non fraintendermi, qualora anche io avessi avuto una cultura sommaria, probabilmente avrei accettato di buon grado quello che tu hai accettato, ma vuoi per fortuna o caso o qualunque cosa sia le mie esperienze mi hanno formato "a tutto tondo", quindi riesco ad avere una visione d'insieme forse più lucida.
      Ma torniamo a noi, inutile, superfluo, demagocio, populista, qualunquista è parlare della Lehman Brothers, ma chi se ne frega della Lehman Brothers? Le cause, o almento quelle più evidenti della "crisi" sono state chiarite: la creazione di ricchezza fasulla, di una montagna di carta straccia timbrata come moneta o certificato di credito, poi rivenduto e tutte quelle cose lì.
      E allora?
      E sticazzi?
      Una volta che abbiamo il colpevole che si fa?
      La verità è che non ce ne deve fregare un càzzo di chi è stato o di come sia successo, quello che dobbiamo chiederci è perchè diavolo è stato permesso?
      Qui, la cosa si complica, perché esiste un legame fra le guerre degli ultimi decenni e la cosiddetta crisi finanziaria.
      Per capire le ragioni profonde ed importantissime di questa crisi, ma io direi di questa punta dell’iceberg, potremmo partire all’incirca dall’anno di Grazia 1500, quando Cabral sbarca sulle coste del Mozambico e fonda le prime colonie portoghesi.
      I secoli seguenti vedono l’affermazione dapprima commerciale, poi decisamente coloniale, dell’Occidente: le Compagnie delle Indie ed i vicerè nelle colonie sono carte dell'identico mazzo.
      Ancora nell’800, le cannoniere americane di Perry "aprirono" le porte del Giappone, mentre quelle francesi servirono identica "portata", con la battaglia navale di Fu-Chan, nel 1884, alla Cina.
      La prima metà del '900 non muta lo scenario, mentre la seconda inizia con qualche sussulto: nel 1953, per convincere il riottoso Primo Ministro iraniano Mossadeq ad accettare le generose offerte delle compagnie petrolifere occidentali, Eisenhower invia un emissario speciale, il generale Norman Schwarzkopf, il quale riesce, con un colpo di stato abilmente diretto da Washington, a cancellare ogni anelito d'equità nella ripartizione delle risorse iraniane.
      Nel 1948 nasce Israele, il quale, oltre ad una serie di ragioni ben note relative al sionismo, ha il compito di sentinella per il Canale di Suez e per gli sviluppi del sistema d'approvvigionamento petrolifero, in questo coadiuvato dalla famiglia regnante degli Al Saud.
      Il sistema neocoloniale ancora tiene: le piccole caravelle di Cabral continuano a segnare il tempo ed a riproporre la prassi dell’appropriazione, spesso truffaldina, delle risorse altrui. Ma i giorni passano.
      La lunga guerra in Vietnam rivela, per la prima volta, che gli USA non sono invincibili, ma non è questo il giro di boa. Lentamente, l’Oriente si risveglia: in Occidente si ride, alla comparsa sulle bancarelle dei mercati rionali, delle bamboline in legno e pezza mad in China.
      Ma guarda 'sti cinesi.
      Nel 1991, un altro Norman Schwarzkoft jr, il figlio del precedente, guida la "Felicissima Armada" che convince Saddam Hussein a mollare il Kuwait, e tutto sembra continuare come sempre: se alzi la testa, l’Occidente, unito, spara.
      Ora tu, caro Stefano, potresti dire: arriva l'11 settembre.
      No, non c'entra un càzzo.
      Arrivano, invece, computer dalla Cina e software house dall’India: poi, tutto precipita. Dal Brasile all’Iran, dalla Malesia alla Russia, il non occidente si mette a fabbricare ed a commercializzare di tutto: elettronica, energia, meccanica, chimica.
      Le caravelle di Cabral s'arenano e, con esse, cinque secoli di predominio mercantile e militare sul Pianeta.
      La risposta?
      Secondo copione, partono le cannoniere, ma ottengono ben poco: per comprendere in qual basso stato siano giunte le armi occidentali, basti pensare che quando a Kabul hanno dato l’assalto al palazzo presidenziale. Karzai s’è salvato per miracolo, mentre l’Iraq è oramai un affare chiuso: un fallimento che attende solo l’Ufficiale Giudiziario.
      La forza dell’Occidente, per questi cinque secoli, è stata sorretta da due aspetti: denaro e cannoni. I quali, se manca il denaro, servono a poco. E allora? Se non possiamo più stampare vagoni di carta moneta a ufo, creiamo ricchezza finanziaria fasulla! Non trovi? La Lehman Brothers
      Nel volgere di mezzo secolo, gli USA sono passati dal controllare il 50% del commercio mondiale al 20%, oggi forse ancora meno, e l'Europa non ha certo colmato quei vuoti.
      Li stanno colmando legioni di uomini d’affari cinesi, indiani, brasiliani che vendono di tutto, di tutto di più. Vendono perché fabbricano, fabbricano perché progettano, progettano perché studiano: noi, siamo ridotti a creare truffe.
      Domandiamoci, allora, la natura di questa crisi partendo da tre ipotesi di scuola marxista, probabilmente l'unica seria.

      1. Una crisi ciclica del capitalismo.
      2. La crisi terminale del capitalismo.
      3. Una crisi d'assestamento verso nuovi equilibri internazionali.


      Ho distinto le ipotesi 1 e 3, anche se presentano molti punti in comune, sulla base delle cause: endogene, ossia crisi di ristrutturazione degli apparati produttivi nel primo caso e cause geopolitiche nel terzo, pur se mi rendo conto che esistono parecchi aspetti interdipendenti fra i due fenomeni.
      Un secondo aspetto, da approfondire, concerne l’analisi tecnica degli eventi, ossia le evoluzioni parallele dei fenomeni in atto, se confrontate con altri sconquassi economici del passato.
      La crisi del 1929 ben si presta perché è vicina a noi, gli attori portano, a volte, quasi gli stessi nomi, gli Stati coinvolti pure e, soprattutto, poichè consente d'analizzare gli eventi utilizzando i parametri dell’economia contemporanea.
      Ci sono, ovviamente, delle differenze: ad esempio, all’epoca era ancora in vigore l’ancoraggio all’oro di parecchie monete, ma non è questo il fatto saliente.
      Una crisi, se analizzata partendo dagli effetti puramente economici può condurre a parallelismi che non hanno ragion d'essere poichè, come avviene per la diagnosi di una malattia, effetti simili o addirittura perfettamente sovrapponibili possono derivare da cause molto diverse. E' questo il caso.
      La crisi del 1929 non fu minimamente catalizzata da eventi esterni all’Occidente: nessuno, all’epoca, era in grado d'impensierire il commercio internazionale gestito dalle potenze dell’epoca. Tutti i Paesi, oggi emergenti, erano colonizzati od asserviti oppure, come l'URSS, alle prese con infiniti guai interni. Grandi Paesi come la Cina od il Brasile, nel commercio mondiale, valevano pressoché zero.
      La crisi del 1929 rivelò i rischi di un capitalismo lasciato galoppare senza freni, le bolle finanziarie spadroneggiarono anche allora, ma era il contesto economico reale, ossia la potenzialità di ricchezza, la possibilità d'espansione economica ad essere diversa rispetto all'oggi.
      Per questa ragione, ebbero successo le politiche keynesiane. Oggi, un ipotetico piano per Silicon Valley sarebbe improponibile perché Silicon Valley, nel nostro tempo, è in Cina, India, Malesia, qui sbaglia anche Randy, forse ancora preso dal "mito americano".
      Queste premesse, ci portano a concludere che l’attuale crisi del capitalismo non è una crisi terminale, proprio perchè da qualche esistono aree che possono ricevere nuova industrializzazione, incrementare e incrementare i consumi.
      Sull'altro versante, un simile spostamento di ricchezza, produzione, conoscenza, ricerca, non può perdere cinque secoli di predominio, è un trauma equivalente alla caduta di un impero dell'antichità.
      La fiaba, raccontata in tutte le salse, della produzione diversificata e globalizzata e, dall'altra, di una finanza accentrata in poche mani occidentali, sta svanendo come neve al sole.
      Ancor più drammatico, è capire quale potrà essere il futuro di vecchie signore, un tempo padrone del pianeta che oggi si ritrovano con le pezze al culo. Premere sull'acceleratore dell’innovazione tecnologica?
      Non si può certo rifiutare lo sforzo per la conoscenza, ma aspettarci grandi frutti da queste politiche è incerto, perchè bisogna fare i conti con la novità: non siamo più in testa, stiamo inseguendo.
      Quindi caro Stefano, se hai avuto la pazienza o non ti è esploso il cervelletto e sei arrivato fino a qui, non perdere altro tempo per analizzare, per spaccare il capello in quattro e conoscere finalmente il nome di colui che stampava carta straccia, e nemmeno se può essere più affidabile del suo socio: domani, potrebbero semplicemente scambiarsi la scrivania. Il passaggio storico è di quelli da far rizzare i capelli, questo è da tenere in primo piano.
      Non sono stati i trucchi di quattro banchieri a generare il disastro: c’era già prima.

      Sta risposta me la sono persa... ti manca solo la guerra in Afghanistan per il controllo della via del petrolio e le hai messe tutte. Comunque io al contrario tuo non sono un estimatore di marx e mi rifaccio a qualche cosa di più recente come Fisher e Keynes
      ModeratoreGDR CARTACEI-WAR GAMES-TCG
      - UFO-MISTERI-PARANORMALE
      - Al Bar dello sport

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      • Originariamente inviato da s_12 Visualizza il messaggio
        Sta risposta me la sono persa... ti manca solo la guerra in Afghanistan per il controllo della via del petrolio e le hai messe tutte. Comunque io al contrario tuo non sono un estimatore di marx e mi rifaccio a qualche cosa di più recente come Fisher e Keynes
        Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
        [...]

        Tutto quel popò di roba è copiato dal blog di bertani http://carlobertani.blogspot.com/200...sta-crisi.html

        ** Compro Tanti Pigmenti Marroni **

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        • Originariamente inviato da Blakkina Visualizza il messaggio
          Tutto quel popò di roba è copiato dal blog di bertani http://carlobertani.blogspot.com/200...sta-crisi.html
          Ti avverto, stai per fare una figura di mèrda colossale, sicuro di voler continuare?


          Clan Spammer Severi ma giusti.

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          • Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
            Ti avverto, stai per fare una figura di mèrda colossale, sicuro di voler continuare?
            Sei carlo bertani o no? mi interessa solo questo.
            Perché quel pezzo che tu hai copiato pari pari ed aggiunto "Caro Stefano" ( ) è sui maggiori siti di "altra informazione " a nome di Carlo Bertani.
            Ultima modifica di Blakkina; 24-10-2010, 14:05.

            ** Compro Tanti Pigmenti Marroni **

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            • Originariamente inviato da Blakkina Visualizza il messaggio
              Sei carlo bertani o no? mi interessa solo questo.
              Perché quel pezzo che tu hai copiato pari pari ed aggiunto "Caro Stefano" ( ) è sui maggiori siti di "altra informazione " a nome di Carlo Bertani.

              Mi stai per costringere a fare una cosa che non mi piace fare, un po' come il vecchio Delarge che si ostinava a darmi del trentenne senza laurea.
              Bene, come vuoi tu.
              Ho collaborato con Carlo su Utopia e su Libreria del Mondo Offeso, mi sono occupato della parte storica di alcuni ebook soprattutto sulle peculiarità storico economiche del mondo orientale e medio orientale, in quanto è il campo di studi della mia seconda laurea. Quell'articolo fu pubblicato durante la sua affiliazione a Malatempora, qui a Roma, prima della morte di Angelo, l'editore indipendente. Da allora continuo il rapporto con lui e con Marco Verrelli per Scalda Pensieri, sempre occupandomi di tematiche storiche e di Marxismo, come pratica secondaria, mentre per Manna, a cui mi ha presentato proprio Bertani ho in lavoro La città degli impiccati. Quel pezzo che hai trovato, che è frutto di tre autori, nasce da un suo vecchio discorso poi ripreso in un nostro ebook con Consoli e Caponera. Purtroppo al momento si tratta, appunto di "collaborazioni", in quanto con la morte di Angelo e la decisione dei figli Leto e Lapo di vendere il catalogo ad un editore non più indipendente, la nostra linea editoriale è pressoché morta, occupandoci tutti quanti di altro. Carlo, poi, è proprio sparito a Cuneo, che comincia ad avere un'età e l'insegnamento al liceo gli sta dando più di un grattacapo grazie alla Gelmini.


              Clan Spammer Severi ma giusti.

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              • caro carlo

                + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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                • Perdonami se ho concluso qualcosina in più di te. E non tirare in ballo fattori ambientali, pure a ruoli invertiti, io sul gommone dall'Albania e tu in Italia, non sarebbe cambiato granché.


                  Clan Spammer Severi ma giusti.

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                  • come ce l hai lungo

                    + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
                    Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
                    Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
                    3. È VIETATO scrivere messaggi senza contenuto (SPAM - solo puntini, emoticons etc..) o fuori argomento, con l'intento, volontario o involontario, di creare flame ed appesantire le discussioni.

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                    • Beh anche tu, un 20 metri con motore fuoribordo mica è poco.


                      Clan Spammer Severi ma giusti.

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