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Primo tatoo (avambraccio)

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  • Primo tatoo (avambraccio)

    tatuaggio sull'avambraccio:

    http://img253.imageshack.us/img253/3...magine1gt0.jpg

    quanto dolore si prova in quella zona del braccio? qualcuno ha esperienze a riguardo? (e se il dolore è forte qualche crema anestetizzante etc da consigliare?)

    grazie mille
    Sir Dream
    GABRI VIVE

  • #2
    un mio amico ha detto pochissimo, comunque le info te le danno i tatuatori... sempre se non vai dagli zingari a fartelo fare col coltello

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    • #3
      mmh ok.. perche molti mi hanno detto che nn fa male, altri che fa malissimo, è evidente che dipende da persona a persona anche se il tatoo è fatto nella stessa zona del corpo..

      grazie
      Sir Dream
      GABRI VIVE

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      • #4
        in linea teorica dove la pelle è più liscia (interno braccio/avambraccio, collo del piede) si sente più dolore, oppure se va a battere sulle ossa può creare fastidi (gomito, schiena).
        Ma tutta questa scala di valori dipende dalla tua sopportazione al dolore.

        Facendo il mio, ha dovuto battere sulla spina dorsale ma ho sentito solo il ronzio tipico del dentista, altri son svenuti.
        Secondo me, lì fa male farselo.

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        • #5
          Ne ho diversi e mi hanno fatto tutti male, credo che non sia tanto la zona, anche se conta, quanto la durata e il numero di volte che interrompi, che ne so per mangiare o per una sigaretta, più volte interrompi e più farà male quando si ricomincia, più tempo stai sotto l'ago e più dolore provi. Fai una prova con quelli che ti hanno detto che non hanno sentito dolore, guarda la grandezza dei loro tattoo.


          Clan Spammer Severi ma giusti.

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          • #6
            ormai tra tattoo e piercing ce li hanno tutti. E' più anticonformista non avere un *****.

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            • #7
              Originariamente inviato da DavideTrippi Visualizza il messaggio
              in linea teorica dove la pelle è più liscia (interno braccio/avambraccio, collo del piede) si sente più dolore, oppure se va a battere sulle ossa può creare fastidi (gomito, schiena).
              Ma tutta questa scala di valori dipende dalla tua sopportazione al dolore.
              *

              Per il mio sono passato sia su pelle liscia sia su ossa, indubbiamente all'interno del braccio la pelle è più sensibile, quando passava sopra l'osso il fastidio maggiore era la vibrazione che percorreva il braccio.
              -La science a fait de nous
              des
              dieux avant même
              que nous méritions d'être
              des
              hommes.-

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              • #8
                Originariamente inviato da wickedsick Visualizza il messaggio
                ormai tra tattoo e piercing ce li hanno tutti. E' più anticonformista non avere un *****.
                Fare l'anticonformista per fare l'anticonformista è la prima forma di omologazione.
                Il tattoo è diventato una moda, esattamente come il piercing, ma sono contento di questo, benvenga questa moda, sinceramente preferisco ritrovarmi ad essere un modaiolo, piuttosto che affrontare un paese dove vengo discriminato per il mio gusto estetico o sessuale, dove è normale avere un tatuaggio o un piercing e nessuno ci fa più caso, alla fine li ho fatti entrambi perchè mi piacciono, che non mi creino "problemi sociali" in realtà diverse dal mio gruppo tanto meglio.
                E un'ultima considerazione personale: la strònzata che è più anticonformista non avere un càzzo, mi ricorda tanto la strònzata: grasso è bello, ma è un altro discorso.


                Clan Spammer Severi ma giusti.

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                  Fare l'anticonformista per fare l'anticonformista è la prima forma di omologazione.
                  Il tattoo è diventato una moda, esattamente come il piercing, ma sono contento di questo, benvenga questa moda, sinceramente preferisco ritrovarmi ad essere un modaiolo, piuttosto che affrontare un paese dove vengo discriminato per il mio gusto estetico o sessuale, dove è normale avere un tatuaggio o un piercing e nessuno ci fa più caso, alla fine li ho fatti entrambi perchè mi piacciono, che non mi creino "problemi sociali" in realtà diverse dal mio gruppo tanto meglio.
                  E un'ultima considerazione personale: la strònzata che è più anticonformista non avere un càzzo, mi ricorda tanto la strònzata: grasso è bello, ma è un altro discorso.
                  Non vedo grosse differenze tra l'affermare: "grasso è bello" e "sono contento sia diventata una moda così la società non mi rompe più i coglioni". Il "non farsi nulla per essere anticonformista" era solo una frase ad effetto per dire che ormai nel 90% dei casi tatoo e piercing non hanno alcun valore per chi se li fa ma sono solo moda. Come il grasso è bello e come il "fiuuu che fortuna ormai sono socialmente accettabili e non più riprovevoli questi tatoo".
                  Cmq a me fanno cagare.

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                  • #10
                    Ichi ha ragione su tutta la linea.

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                    • #11
                      a me piacerebbero dei tatuaggi sulle falangi, ma fanno troppo "avanzo di galera"...
                      Pregiudizi di merda <_<
                      .

                      .
                      Clan SPAMMER - Severi ma giusti.

                      Commenta


                      • #12
                        potresti farti BAR1 e MOOR

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                        • #13
                          Originariamente inviato da wickedsick Visualizza il messaggio
                          Non vedo grosse differenze tra l'affermare: "grasso è bello" e "sono contento sia diventata una moda così la società non mi rompe più i coglioni". Il "non farsi nulla per essere anticonformista" era solo una frase ad effetto per dire che ormai nel 90% dei casi tatoo e piercing non hanno alcun valore per chi se li fa ma sono solo moda. Come il grasso è bello e come il "fiuuu che fortuna ormai sono socialmente accettabili e non più riprovevoli questi tatoo".
                          Cmq a me fanno cagare.

                          Mea culpa, ti ho sopravvalutato in arguzia, cultura e capacità analitiche, credevo che tu potessi comprendere un punto di vista esposto in modo semplice (così da divenire di facile fruizione per tutti gli utenti), ma evidentemente in questo caso omissioni e semplificazione non hanno prodotto i risultati sperati, provo a rispiegartelo in una dimensione più ampia, fermo restando il fatto che il mio precedente post sia la versione facile di quanto scrivo ora:
                          Nel momento in cui il tattoo e il piercing diventano una moda, l'aspetto più rilevante della questione è il muoversi della piccola borghesia da un immobilismo imprigionato in una società statica verso la formazione di una società accettativa della diversità di apparenza. Quando questo avviene in un ambito extra metropolitano, quale può essere la tua realtà che è senza dubbio diversa dalla mia, la proiezione dell'ipotesi stadiale evolutiva per cui tutti i popoli ripercorrerebbero le stesse tappe, predispone a ritenere che anche i piccoli centri quali il tuo si stiano in qualche modo "urbanizzando" acquisendo quella caratterizzazione culturale propria dei grandi insediamenti. Ora, nel momento in cui l'apparenza non è più un distinguo, quando l'abito non fa più il monaco, la società si sviluppa più facilmente in modo meritocratico piuttosto che premiare l'esaltazione della "buona apparenza".
                          Se il discriminato diventa di moda, è facilmente intuibile che una volta passata la moda il discriminato non esisterà più. Quindi ben vengano le mode, ben venga l'annullamento della discriminazione, si chiama progresso e se per far si che il progresso avvenga devo passare per "modaiolo" sono contento.
                          Infine, giusto per puntualizzare indicando questa tua bizzarra propensione a tirare fuori percentuali provenienti da chissà quali studi approfonditi (inutile dire che ricordano neanche troppo vagamente i sondaggi berlusconiani), sono sicuro che quel 90% sia piuttosto sbagliato: non essendo la nostra una società tribale, il tatuaggio in sè non ha alcun valore globale o "sociale" bensì, come il collezionismo, ha il valore che ognuno gli dà: per me può essere un ricordo, una data importante, una scommessa persa, per altri può essere un pegno d'amore, un puro vanto estetico o qualsiasi altra ragione personale. Il tatuaggio come "significato universalmente riconosciuto" lo lascio agli indigeni d'Africa o a quelli di Oceania o Sud America.
                          Ultima modifica di KoroshiyaIchi; 29-06-2010, 12:34.


                          Clan Spammer Severi ma giusti.

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                          • #14
                            Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                            Mea culpa, ti ho sopravvalutato in arguzia, cultura e capacità analitiche, credevo che tu potessi comprendere un punto di vista esposto in modo semplice (così da divenire di facile fruizione per tutti gli utenti), ma evidentemente in questo caso omissioni e semplificazione non hanno prodotto i risultati sperati, provo a rispiegartelo in una dimensione più ampia, fermo restando il fatto che il mio precedente post sia la versione facile di quanto scrivo ora:
                            Nel momento in cui il tattoo e il piercing diventano una moda, l'aspetto più rilevante della questione è il muoversi della piccola borghesia da un immobilismo imprigionato in una società statica verso la formazione di una società accettativa della diversità di apparenza. Quando questo avviene in un ambito extra metropolitano, quale può essere la tua realtà che è senza dubbio diversa dalla mia, la proiezione dell'ipotesi stadiale evolutiva per cui tutti i popoli ripercorrerebbero le stesse tappe, predispone a ritenere che anche i piccoli centri quali il tuo si stiano in qualche modo "urbanizzando" acquisendo quella caratterizzazione culturale propria dei grandi insediamenti. Ora, nel momento in cui l'apparenza non è più un distinguo, quando l'abito non fa più il monaco, la società si sviluppa più facilmente in modo meritocratico piuttosto che premiare l'esaltazione della "buona apparenza".
                            Se il discriminato diventa di moda, è facilmente intuibile che una volta passata la moda il discriminato non esisterà più. Quindi ben vengano le mode, ben venga l'annullamento della discriminazione, si chiama progresso e se per far si che il progresso avvenga devo passare per "modaiolo" sono contento.
                            Infine, giusto per puntualizzare indicando questa tua bizzarra propensione a tirare fuori percentuali provenienti da chissà quali studi approfonditi (inutile dire che ricordano neanche troppo vagamente i sondaggi berlusconiani), sono sicuro che quel 90% sia piuttosto sbagliato: non essendo la nostra una società tribale, il tatuaggio in sè non ha alcun valore globale o "sociale" bensì, come il collezionismo, ha il valore che ognuno gli dà: per me può essere un ricordo, una data importante, una scommessa persa, per altri può essere un pegno d'amore, un puro vanto estetico o qualsiasi altra ragione personale. Il tatuaggio come "significato universalmente riconosciuto" lo lascio agli indigeni d'Africa o a quelli di Oceania o Sud America.
                            1) mi sono espresso male. Quello che intendevo è: come è triste affermare "grasso è bello" è triste anche dire "fiuuu è diventata moda cosi' posso girare tranquillo senza essere ghettizzato". E' triste che si venga discriminati per dei tatuaggi o piercing ma è ancora più triste che non si venga discriminati, imho, se ciò diventa moda.
                            2) Per quanto riguarda il significato mi pare ovvio che io intendevo che chi si fa i tatuaggi molto spesso se li fa solo per "moda"

                            Poi si ovvio son tutti coglioni che non capiscono i tuoi fini ragionamenti.

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                            • #15
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                              1) mi sono espresso male. Quello che intendevo è: come è triste affermare "grasso è bello" è triste anche dire "fiuuu è diventata moda cosi' posso girare tranquillo senza essere ghettizzato". E' triste che si venga discriminati per dei tatuaggi o piercing ma è ancora più triste che non si venga discriminati, imho, se ciò diventa moda.
                              2) Per quanto riguarda il significato mi pare ovvio che io intendevo che chi si fa i tatuaggi molto spesso se li fa solo per "moda"

                              Poi si ovvio son tutti coglioni che non capiscono i tuoi fini ragionamenti.


                              Clan Spammer Severi ma giusti.

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