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  • #46
    La questione dei corsi non è una verità assoluta, pure io ho corsi in cui i libri non servono ad un *****, però il 90% il libro è molto più esauriente di un corso e non aggiunge quasi mai niente. Anzi la questione dei corsi è forse quella che più dipende dall'università, ma il punto non è questo, alla fine so di avere ragione per un semplice fatto, a giurisprudenza se vuoi un lavoro decente ci sono solo due opzioni, i concorsi dove ovviamente la provenienza non conta nulla e lo studio privato, dove conta solo la professionalità di chi ti ha formato durante il praticantato, fine, stop, possiamo inventare tutte le favole del mondo, io ho avuto la possibilità si andare a studiare dove volevo ma visto che tutti i miei amici laureati nelle università "famose" e con il massimo alla fine erano sempre sulla stessa barca...
    Ho visto un documentario un anno fà, dove in Germania tutti gli studenti avevano un appartamento da sogno praticamente gratis sotto l'università, e le aziende erano a strettissimo contatto e davano lavoro agli studenti per piccoli progetti (era una scuola di design), qui possono verosimilmente credere che lì l'università conti e anche tanto, sapere che c'è un azienda vicina che durante i tuoi studi visiona i tuoi progetti e magari ti sistema appena finita l'uni è una grande cosa
    E vaffanculo, io non scrivo più

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    • #47
      Originariamente inviato da Ragatzu Visualizza il messaggio
      ...le aziende erano a strettissimo contatto e davano lavoro agli studenti per piccoli progetti (era una scuola di design)...
      ...sapere che c'è un azienda vicina che durante i tuoi studi visiona i tuoi progetti e magari ti sistema appena finita l'uni è una grande cosa
      Non è tutto oro quello che luccica
      La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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      • #48
        Il discorso è molto più complesso di quello che ho potuto leggere in questo thread. Ci sono 4000 variabili molte delle quali inconoscibili a noi comuni mortali. Poi ritengo che sia sbagliato fare un confronto con realtà come Giurisprudenza. Medicina è tutta un'altra storia. Come modalità di accesso alla professione finita l'uni ecc. Per quanto riguarda legge posso dire la mia dato che conosco la situazione abbastanza bene nella mia facoltà (trento).
        Per quanto concerne i "giuristi" ritengo che sia necessario scegliere un'università seria soprattutto se dietro non hai gente che ti supporta in famiglia (avvocati, notai ecc). Se, invece, si è "raccomandati" si può decidere di andare dove si vuole senza svenarsi. Certo non parma che è per ritardati... Questo è normale per chi ha avuto la fortuna di nascere in mezzo ad avvocati o pm o giudici ecc. non tanto per i favori che si riceveranno quando si farà l'esame di stato (che è un esame imparziale nel 90% dei casi) quanto per la possibilità di trovare un lavoro dopo e soprattutto per il "know how" e l'attenzione (un parente ti seguirà pedissequamente e ti insegnerà i trucchi del mestiere senza dover necessariamente sfogliare 400 riviste giuridiche o trattati) che si avrà a titolo ottenuto.
        L'unica cosa che deve insegnare l'università di legge è saper parlare e scrivere decentemente giuridicamente e darti un metodo per affrontare i problemi giuridici. Un metodo, stop. Tutto il resto lo si impara lavorando. L'università di legge è impostata male? Secondo me si. E' troppo teorica. 400 corsi sono inutili, son stati creati per dar da mangiare a dei prof ma sono, ripeto, inutili.
        Frequentare avrebbe senso se l'università fosse impostata decentemente, con un attenzione maggiore a quella che è la realtà e invece son 5 anni (solo due e mezzo importanti e utili). Poi non si deve generalizzare ma io la vedo cosi'.

        Medicina è tutto un altro paio di maniche cmq. Non si può utilizzare come metro di paragone.

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        • #49
          Originariamente inviato da wickedsick Visualizza il messaggio
          (..400 riviste giuridiche)
          esistono sul serio?
          *** AVATAR RIMOSSO ***
          MGnomo : Ringrazio gli Spammer in generale, per aver rovinato e distrutto un server oltre che una community che cresceva e si divertiva insieme con un fine logico, se il server fallirà sarà vostra responsabilità.
          nazar94 : Ma gli spammer sono reputati "Mer.da" in ogni singolo gioco? grazie a loro e' fallito pure lineage 2 della gamesnet
          Kilmi : Per me Vale è figlio di Brad Pitt e della Malvagità

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          • #50
            Originariamente inviato da IlVale Visualizza il messaggio
            esistono sul serio?
            Sono anche di più per quello.

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            • #51
              Originariamente inviato da Ragatzu Visualizza il messaggio
              cioè dopo 5 anni ti sei accorto che non scrivo maiuscole accenti e la maggior parte delle volte scrivo una ***** al computer?

              Ad ogni modo la mia è una considerazione che si basa su esperienze concrete, essendo appunto ghanabrese oltre all'unical (in pratica c'è solo economia che funziona bene, legge fa parte di economia ed è stata attivata a culo l'anno in cui mi sono iscritto altrimenti ero a Roma, evvai!!!) non esistono università decenti e per decenti intendo a livello di infrastrutture (niente affitti vicini, servizi per lo studente assenti ecc ecc) quindi metà della gente che conosco è in giro per l'Italia, e quello che ho notato è che per determinate materie i libri sono sempre gli stessi tranne nelle materie da pochi crediti dove vengono dati generalmente libri scritti dal prof di turno, il numero degli esami sono mooooolto inferiori quelli del nord (diciamo sui 6 esami all'anno contro gli oltre 50 miei e altrettanti quelli della sapienza che sono un casino, spezzare un libro di 300 pagine è solo perdita di tempo), conta molto il voto finale ai fini dei concorsi e colloqui ( e raccomandazioni) e zero l'università di provenienza.



              In più i corsi sono inutili e la selezione di ici non esiste o meglio non conviene alle università, per esempio quando mi iscrissi a legge c'era la selezione di un minimo di 96 alla maturità, alla fine fecero entrare praticamente tutti, la selezione "naturale" ci fù l'anno dopo quando 2/3 si ritirarono, e secondo me è giusto così, non vedo perchè non dare la possibilità di studiare quello che piace, ci pensa il mercato alla fine a selezionare i migliori almeno in teoria

              Poi se ragioniamo per luoghi comuni in cui studiare lo stesso libro a cagliari piuttosto che a genova è diverso fate pure, poi una volta laureati si parte da 0 come sempre, sarei curioso di sapere se qualcuno si è sistemato solo grazie alla notorietà dell'università di provenienza
              Hai scritto un mare di banalità e luoghi comuni per portare acqua al tuo mulino, ma del resto già la tua conclusione è un luogo comune. Cosa diavolo vuol dire che i libri sono sempre gli stessi? I libri servono relativamente, ma questo se non hai professori con i controcoglioni non puoi saperlo. E' ovvio che la cultura si basi su pilastri fondamentali in ogni ambito, è meglio un manuale universalmente riconosciuto che dieci testi a caso, quando la maggior parte di chi adotta testi alternativi lo fa esclusivamente per guadagnarci sulle pubblicazioni.
              L'altra cazzata che hai scritto riguarda la frammentazione degli esami in esoneri, sei rincoglionito o cosa, quello non dipende dalle facoltà, ma dall'ordinamento, quest'anno è tornato alla normalità essendo il vecchio un fallimento totale, in media una triennale ha adesso una ventina di esami.
              E per finire, non è un luogo comune che la facoltà di provenienza conta e conta pure parecchio, se ti fossi laureato invece di perdere tempo avresti notato che le aziende private che assumono richiedono, per specifiche materie, specifiche facoltà, mentre ne scartano a priori altre, ma questo vale per le solite, quali economia e giurisprudenza.
              Troverai un sacco di annunci che richiedono laureati alla Bocconi e che non vogliono Camerino. L'Italia non è selettiva a livello di Stati Uniti o Inghilterra, ma laurearsi alla Sapienza o in una università africana fa la differenza, sia a livello di istruzione che a livello di prospettive, puoi non crederci, ma questo non cambia che le cose stiano così.


              Clan Spammer Severi ma giusti.

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              • #52
                La vera svolta sono le facoltà online con le belle ragazze che si vedono alla pubblicità della tv. Che puoi iconizzare il prof spaccaballe e aprire la videochat con qualche cybercompagna random, facendo cybersex alla faccia del prof spaccaballe che continua a parlare senza sapere di esser stato iconizzato.
                E tanto mi laureo e lavoro prima e meglio di un normalista e gglulz tanto l'ateneo non conta un ***** e gglulz.
                E silas babbeo vuole andare a padova. Pfff

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                • #53
                  Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                  Hai scritto un mare di banalità e luoghi comuni per portare acqua al tuo mulino, ma del resto già la tua conclusione è un luogo comune. Cosa diavolo vuol dire che i libri sono sempre gli stessi? I libri servono relativamente, ma questo se non hai professori con i controcoglioni non puoi saperlo. E' ovvio che la cultura si basi su pilastri fondamentali in ogni ambito, è meglio un manuale universalmente riconosciuto che dieci testi a caso, quando la maggior parte di chi adotta testi alternativi lo fa esclusivamente per guadagnarci sulle pubblicazioni.
                  L'altra cazzata che hai scritto riguarda la frammentazione degli esami in esoneri, sei rincoglionito o cosa, quello non dipende dalle facoltà, ma dall'ordinamento, quest'anno è tornato alla normalità essendo il vecchio un fallimento totale, in media una triennale ha adesso una ventina di esami.
                  E per finire, non è un luogo comune che la facoltà di provenienza conta e conta pure parecchio, se ti fossi laureato invece di perdere tempo avresti notato che le aziende private che assumono richiedono, per specifiche materie, specifiche facoltà, mentre ne scartano a priori altre, ma questo vale per le solite, quali economia e giurisprudenza.
                  Troverai un sacco di annunci che richiedono laureati alla Bocconi e che non vogliono Camerino. L'Italia non è selettiva a livello di Stati Uniti o Inghilterra, ma laurearsi alla Sapienza o in una università africana fa la differenza, sia a livello di istruzione che a livello di prospettive, puoi non crederci, ma questo non cambia che le cose stiano così.
                  Io sono nuovo ordinamento nella mia facoltà e sono frazionati, la mia era una stima grossolana sui numeri di esami chiesti ad una quindicina di persone in questi anni, la mia laurea è ciclo unico 5 anni non vedo come possa laurearmi al quarto, mia cugina è laureata alla sapienza massimo dei voti e non gli hanno mai chiesto dove l'ha presa pur girando gli studi più importanti così come uno dei miei migliori amici in una facoltà diversa, e entrambi si sono lamentati come non vale ad un ***** laurearsi in un luogo piuttosto che in un altro, senza contare i raccomandati. Sicuramente ci sono facoltà più tecniche dove laurearsi in posto piuttosto che un altro dà una migliore preparazione e agganci per il futuro ma generalmente non conta ai fini della sistemazione definitiva, almeno per giurisprudenza sono sicuro.
                  Poi chi l'ha detto che i miei professori fanno cagare? Questo lo stai dicendo te, la metà dei miei professori insegna alla tua sapienza, ma tu vivi di luoghi comuni stupidi, giochi a specchio riflesso per via della tua acidella costante di questo periodo, puoi inventare tutte le cazzate che vuoi ma mi devi spiegare in un concorso cosa ***** centra se hai studiato a trento o in calabria quando i concetti chiesti sono universali. Scemotto ^^

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                  • #54
                    Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggio
                    in media una triennale ha adesso una ventina di esami.
                    Purtroppo per il mio equilibrio psicofisico ho contribuito ad alzare la media, fortunatamente con la specialistica siamo tornati in riga.
                    -La science a fait de nous
                    des
                    dieux avant même
                    que nous méritions d'être
                    des
                    hommes.-

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                    • #55
                      Originariamente inviato da Ragatzu Visualizza il messaggio
                      .
                      Ma Dio, stai parlando di legge, ovvio che non hliene importa una sega di dove l'hai presa la laurea, mia madre neanche la chiede, tanto ci pensa il tirocinio a scremare e l'esame di stato, a meno che, come la Gelmini, non vai a farlo in Ghanabria.
                      Prova invece a presentarti ad un'azienda con una laurea alla Bocconi o la LUISS e vedi un po' se prendono un africano. O vedi se le stesse aziende prendono un laureato in arabo all'Orientale o uno di Giapponese o Cinese della Sapienza, piuttosto che di Ca'Foscari.
                      Anzi fa una cosa, prima finiscila e poi vieni a dire se sono tutte uguali.


                      Clan Spammer Severi ma giusti.

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                      • #56
                        E io che ***** ho detto scusa? Tutte le facoltà dove per lavorare servono i concorsi pubblici l'università di provenienza è indifferente, quelle più "tecniche" in cui servono colloqui è molto più importante, ma considerando che in pratica i concorsi sono per qualsiasi cosa e richiedono solo una laurea, e quelli per incarichi dirigenziali importanti richiedono come requisito il centone come voto all'uni per esempio, io direi che ci sono possibilità per tutti

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                        • #57
                          No aspetta, non starai mica cercando di dirci che un la Sapienza, Firenze, Bologna, Federico II, Siena, Perugia sono uguali all'Università di Rende perchè si studia su testi comuni?


                          Clan Spammer Severi ma giusti.

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                          • #58
                            Hai capito tutto!

                            ahah hai googlato rende

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                            • #59
                              Originariamente inviato da Ragatzu Visualizza il messaggio
                              ahah hai googlato rende
                              Ora hai capito?


                              Clan Spammer Severi ma giusti.

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