Originariamente inviato da MarcomeX
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Certo, uno spirito critico si porrebbe delle domande, soprattutto in tempi come questi dove gente come Scajola e Fitto risaltano agli onori delle cronache, ma c'è anche da dire che se ci fossero spiriti critici in Italia, la DC, con l'aiuto di mafia e Berlusconi, non sarebbe tornata al potere subito dopo Mani Pulite, mascherata da FI.
Ovvio che post come quelli di Stefano facciano incazzare, dopo l'apologia del fascismo, del nazismo e di Craxi, ci toccava pure sentire l'apologia della DC. Però, suvvia, almeno possiamo dire di averle sentite davvero tutte.
Poi ci domandiamo il perchè di tutti questi tagli alla pubblica istruzione. Beh, la risposta è ovvia, se non conosci la storia, il passato, non puoi capire il presente, non capendo il presente si giustifica il passato e dà il permesso a chi ha fatto scelte criminali prima, di rifarle adesso.
Importante, non pensate che Stefano sia un caso isolato, i suoi discorsi, i teoremi, li si può sentire un po' ovunque, o meglio li sentiamo a Domenica In, Domenica sul 5, da Bruno Vespa, tutti pronti a levare cori di indignazione qualora si attacchi una certa classe politica di cui, purtroppo, si è persa la memoria. Esattamente come si è persa memoria di Craxi. Gli italiani sono bravissimi a perdere la memoria, passa qualche anno e tac! Il criminale diventa un grande statista e la DC diventa l'orgoglio del paese nel dopoguerra.
Dunque, partiamo dal principio, facciamo un piccolo ripasso di storia. Cosa fa la DC nel dopoguerra sotto pressione dei “liberatori americani”? Cosa fa? Trasforma una potenziale Repubblica dei lavoratori, in una Repubblica fondata sul lavoro. Se sei superficiale pensi che non cambi molto. Invece sì e pure tanto. La DC, da subito, in contrapposizione (ovvia per schieramento NATO) all'area orientale del pianeta istituisce una serie di riforme di impronta liberale, soldi immediati (tanti) investimenti dagli USA, più tangenti. Ovvio, c'è una crescita iniziale, uno sviluppo, ma come potrebbe essere altrimenti? Siamo partiti da zero, c'è un Paese che cambia tipo di governo, c'è un paese che ha PERSO la guerra. Buttando 100 lire per terra fai crescita economica, l'albero della cuccagna. E poi cosa succede? In Italia arriva finalmente, grazie alle politiche democristiane, il libero mercato. Bello il libero mercato, no? Ora, devo ricordarvi che il libero mercato è la causa del disastro di questa crisi odierna? (Che poi la crisi odierna è una scelta politica, ma ne parleremo più avanti se volete) Oppure devo ricordarvi che il comunismo nacque proprio come critica alla produzione capitalistica del libero mercato? Siamo sicuri che oggi non ci sia bisogno di questo tipo di critica? La DC portò avanti un pensiero unico, guerrafondaio, neoreazionario, liberista che ha portato l'Italia odierna a essere governata dal precariato di massa. Non pensate che queste cose avvengono nel giro di pochi anni, c'è voluto mezzo secolo di continui attentati ai diritti del lavoro per arrivare ad ora e in Italia questi attentati sono partiti con la DC, speculazioni finanziarie (Gelli, P2, Banco Ambrosiano), la DC in contrapposizione con il PCI ha sempre rivisto le regole dei lavoratori garantiti, tutte le conquiste sociali dal dopoguerra ad oggi sono sempre passate con il voto CONTRO della DC. Il libero mercato democristiano, dove licenziare diventa il fulcro del sistema, non l'anomalia, diventa, con il trasformismo degli interpreti che riciclandosi nella Seconda repubblica in Forza Italia, ha macellato il lavoro, il lavoratore ridotto ad un accessorio dell'impresa. Sostenere la DC significa attaccare le riforme sociali degli anni '60, '70, riforme a cui la DC si è sempre opposta con il benestare della casta ecclesiastica. La DC che vende il culo all'amico americano ha portato al più grande attentato alla democrazia nel nostro paese, il rapimento di Abu Omar, dove la CIA, arriva qui e rapisce in territorio italiano, Ma non solo, la DC è l'emblema del clientelismo italiano, basti pensare ai feudi di Andreotti in ciociaria, questo sistema determina che ogni cosa della “cosa” pubblica si definisce tramite un compromesso, non più nell'interesse del cittadino, ma in quello della casta.
Ah no, sta tutto apposto, quando c'era la DC, ci sono state le Olimpiadi a Roma.
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