Originariamente inviato da WANGd
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1 anno fa, il terremoto a L'Aquila
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Per cultura generale vi dico che nel cemento la sabbia ci va.
In un primo momento si disse che quella sabbia era sabbia marina, quindi con un alto fattore di corrosività, ma in realtà è una stronzata, nei pressi dell'aquila esistono cave di sabbia eccellente, quindi sarebbe stupido andare a prendere la sabbia a Pescara quando ce l'hai dietro l'angolo ad un costo minore e qualità migliore. Un'altra fregnaccia fu quella che il tipo di ferro non era il cosiddetto "ferro ad aderenza migliorata", il normale ferro che si trova oggi in ogni smorzo, ma semplicemente perchè quel ferro è stato studiato e commercializzato molto recentemente, all'epoca venne usato il cosiddetto "ferro liscio" ma semplicmente perchè non ne esisteva altro. Altre boiata per gettare fumo negli occhi dell'opinione pubblica era che il cemento veniva da Napoli, ovviamnete impastato in Campania e che si faceva circa 150 Km senza seccarsi....Le staffe di armatura mancanti? Il ferro per le staffe in un appalto ha un incidenza di costo intorno all' 1% le imprese non risparmiano soldi sulle staffe fidatevi... Il cemento che si sgretolava, è normale che un cemento impastato 50 anni prima a contatto con l'aria e dopo aver subito un terremoto abbia perso di proprietà...
Queste solo alcune delle storie raccontate per far ricadere la colpa su quei 4 progettisiti s****ti della casa dello studente, una costruzione con la struttura costruita nel 50, quindi con i parametri costruttivi di allora e ormai superati, con le tamponature realizzate 20 anni fa, e gli infissi messi l'altro ieri....
In realtà il problema non sta nelle fregnacce che ci raccontano per farci puntare il dito, il problema sta nel fatto che l'aquila era costruita con criteri obsoleti, e non è possibile radere a zero una città per ricostruirla a norma, ogni volta che quella norma viene cambiata...Ultima modifica di EricAdams; 08-04-2010, 10:34.sigpic
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Fino a quando la terra non avrà il giusto rispetto succederà sempre questo. va bene la tecnologia, va bene tutto, va bene il progresso, ma sempre rispettando la natura. Non c'è bisogno di costruire sopra piante ed erba coprendo con l'asfalto.
Si può costruire ed edificare anche avendo come mura la terra stessa, e da un luogo come questo può nascere una città rispettosa della natura:
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Originariamente inviato da EricAdams Visualizza il messaggiob00m
Un terremoto di grado 7, nell'Appennino meridionale provocherebbe tra i 5 e gli 11mila morti, in Giappone 50. Un sisma ancora più violento (intensità 7,5) in Calabria causerebbe tra le 15 e le 32mila vittime, appena 400 in una città densamente popolata come Tokyo e vorresti farci credere, o davverto Tu credi veramente che in Giappone, California, Nuova Zelanda e Messico le costruzioni sono tutte più giovani di cinquant'anni? L'Ospedale San Salvatore ti vorrei far notare che ha la bellezza di 15 anni.
Non esiste terremoto in grado di far crollare un palazzo costruito adottando tutti i dispositivi dell'ingegneria antisismica, lo provano i casi di California e Giappone, dove sismi molto potenti provocano danni limitati.
Costruire un edificio nuovo nel rispetto delle norme antisismiche fa lievitare la fattura del 3-5 per cento. Risparmiare una cifra ridicola e non rispettare le norme di sicurezza è un gesto criminale. L'Italia ha una normativa e un livello della ricerca che sono all'avanguardia nel mondo. Il vero punto debole è l'applicazione delle leggi, per iniziare a costruire le scuole con criteri anti-terremoto, in Italia, c'è voluta la tragedia di San Giuliano. Altre 15 scuole attualmente sono in costruzione con la stessa tecnica, di cui sei solo in Toscana, guarda un po', la Toscana, dove ad ogni elezione il centrodestra non ha mai scampo, chissà perchè?
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Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggioA L'Aquila sono crollate anche le costruzioni nuove, quelle che tu chiami fregnacce per farci puntare il dito, l'ONU, ovvero le Nazioni Unite, se sai cosa sono, dopo che un sisma classificato come "di intensità moderata" ha distrutto parte dell'Abruzzo, tramite l'agenzia per la prevenzione delle catastrofi ci ha ricordato il dovere di adottare di più i criteri antisismici.
Un terremoto di grado 7, nell'Appennino meridionale provocherebbe tra i 5 e gli 11mila morti, in Giappone 50. Un sisma ancora più violento (intensità 7,5) in Calabria causerebbe tra le 15 e le 32mila vittime, appena 400 in una città densamente popolata come Tokyo e vorresti farci credere, o davverto Tu credi veramente che in Giappone, California, Nuova Zelanda e Messico le costruzioni sono tutte più giovani di cinquant'anni? L'Ospedale San Salvatore ti vorrei far notare che ha la bellezza di 15 anni.
Non esiste terremoto in grado di far crollare un palazzo costruito adottando tutti i dispositivi dell'ingegneria antisismica, lo provano i casi di California e Giappone, dove sismi molto potenti provocano danni limitati.
Costruire un edificio nuovo nel rispetto delle norme antisismiche fa lievitare la fattura del 3-5 per cento. Risparmiare una cifra ridicola e non rispettare le norme di sicurezza è un gesto criminale. L'Italia ha una normativa e un livello della ricerca che sono all'avanguardia nel mondo. Il vero punto debole è l'applicazione delle leggi, per iniziare a costruire le scuole con criteri anti-terremoto, in Italia, c'è voluta la tragedia di San Giuliano. Altre 15 scuole attualmente sono in costruzione con la stessa tecnica, di cui sei solo in Toscana, guarda un po', la Toscana, dove ad ogni elezione il centrodestra non ha mai scampo, chissà perchè?
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Originariamente inviato da KoroshiyaIchi Visualizza il messaggioil dovere di adottare di più i criteri antisismici.Originariamente inviato da EricAdams Visualizza il messaggioil problema sta nel fatto che l'aquila era costruita con criteri obsoleti
Senti un po Mr. ONU ma secondo te se lo stesso terremoto colpisse un qualsiasi centro abitato italiano pensi che il risultato sarebbe diverso?
Tutte le imbecillità che sono state spiattellate sui giornali in seguito al terremoto dell'aquila sono state architettate per sviare l'attenzione dal problema, ovvero che in Italia si e no ci saranno 4 palazzi costruiti come si deve e non a coda di gatto...
Vedi tu dici che la tragedia di San Giuliano è "servita" affinchè venissero costruite scuole nuove con criteri all'avanguardia, ma permettimi una domanda le scuole vecchie?i ponti attualmente esistenti? casa mia e tua?sigpic
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Ok, hai un problema.
I criteri sismici non sono assolutamente obsoleti come ti sei messo in testa per qualche motivo. La regolamentazione in fatto di edifici sismici in Italia è all'avanguardia. Del resto l'avevo scritto, ma forse in berserk non leggi bene. Il fatto è che della regolamentazione, causa tangenti, bustarelle e impicci vari i costruttori se ne fottono e i controlli sono inesistenti. Le Nazioni Unite, dopo il disastro de L'Aquila, ci hanno detto: "avete la legge, applicatela, perchè una scossetta di quelle non doveva fare tutti quei danni".
Non è assolutamente una questione di edifici vecchi o edifici nuovi, toglitela dalla testa questa boiata, il problema è che come non rispettavano le regole di costruzione 50 anni fa (giusto perchè ti piace il numero 50), non le rispettano neanche adesso.
Ti ripeto la domanda, sei davvero così sciocco da pensare che le abitazioni in California, Nuova Zelanda, Giappone e Messico, siano tutte più giovani di cinquant'anni, per resistere alle frequenti scosse ben più potenti di quella in Italia nell'aprile scorso?
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Originariamente inviato da JustLikeToio Visualizza il messaggioLe rifanno ogni tre mesiUltima modifica di wickedsick; 08-04-2010, 23:58.
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Non puoi neanche lontanamente paragonare la storia in maniera urbanistica di una paese come il giappone o la California a quella Italiana.
Il giappone fino all'altro ieri ha costruito le case di carta per ovviare al problema dei crolli, in California la casa pià vecchia ha 100 anni, in Italia la gente abita dentro a case restaurate di 400 anni.
Ovvio che in Giappone il terremoto gli fa le seghe, immagino che avrai visto anche tu i video in cui il giornalista di tokio presenta il giornale e manco si scompone nel dare la notizia, oppure dei bambini che si mettono il casco e si posizionano sotto i banchi...Quella è una nazione che col terremoto ci convive costantemente e che ha il concetto che se una casa è vecchia la abbatti e la rifai a norma.
In Italia no, qui piuttosto che buttare giu la casa fatta da nonno rifai pavimento e finestre e continui a starci, sticazz1 che arriva il lupo dei porecellini e la butta giù soffiandoci, qui crolla il tetto della scuola dicono 3 cazz4te per far calmare il polverone, mettono alla berlina il capro espiatorio di turno, promettono a quelli come te che le prossime scuole le fanno fosforescenti e poi attaccano a parlare dell'allenatore dell'inter che è stato esonerato....
Per tua informazione il cemento è costituito dai inerti ma non è che è eterno, se fai un buco in un muro che ha più di 10 anni ti accorgi che da li esce polvere, semplicemente perchè è quello che diventa il cemento dopo il suo naturale ciclo vitale, se ad un mucchio di mattoni legati da una manciata di polvere gli dai una spinta non puoi sperare che quello possa assorbire l'urto.
Certo che poi qui da noi ognuno fa come gli pare, tutto è taroccabile, dai collaudi statici, alle prove a schiacciamento del cemento, ma vuoi che ti dica bravo per aver scoperto che l'Italia è un paese pieno di sciacalli che si fanno ricchi alle spalle della povera gente?
Ma bustarella o no, una casa vecchia rimane una casa vecchia, quelli che sono i criteri antisismici assolutamente necessari affinchè una casa oggi venga considerata abitabile, non sono di certo quelli utilizzati 30 anni fa. In Italia manca completamente la politica del rinnovo e dell'aggiornamento, le nostre case i nostri paesi sono posti "vecchi" in teoria anderbbero demoliti e ricostruiti, in pratica ci pensa il terremoto...sigpic
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In California, consapevoli del fatto che una falda sotterranea causerà un terremoto più potente di quello di Haiti, già da tempo stanno adottando tutte le migliori misure antisismiche per evitare danni ingenti. E mi ci gioco le palle che quando ci sarà sto terremoto non succederà nulla di catastrofico.
Comunque come si fa a dire che i giapponesi vivono in case di carta che hanno al massimo 100 anni mentre in Italia abitiamo in case che ne hanno 400 e per questo da noi ci sono i disastri e li no? Io mi sentirei un pochino idiota nell'affermare una cosa del genere.
Non oso immaginare quanti casi di denuce ci sono in Italia inerenti a stabili malconci, scuole in condizioni da terzo mondo, ospedali che sembrano baraccopoli e finchè non succede niente di drammatico (vedi la casa dello studente) nessuno muoverà un dito. A meno che non venga tirata fuori la bustarella piena di soldi.I got the devil in the details
And he's gonna teach me wrong from right
That fucking pantomime
The devil in the details
Well, I'm gonna dance with him tonight
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Originariamente inviato da EricAdams Visualizza il messaggioIl giappone fino all'altro ieri ha costruito le case di carta per ovviare al problema dei crolli
Il Giappone è abitato da 40,000 anni, l'arcipelago è stato destinazione dei popoli altaici del nord che arrivarono attraverso le lingue di terra, poi sommerse, della Korea, e da sud con i popoli malinesiani e polinesiani. I veri abitanti del Giappone sono gli Ainu, adesso ridotti a poche migliaia e vivono in riserve come gli Indiani d'America e sono caucasici e non di ceppo mongolo. Le case tradizionali "di carta" non sono altro che il retaggio culturale della migrazione da sud, l'architettura prettamente tropicale è in netto contrasto con il clima freddo delle isole giapponesi, ma ha radici antiche e, appunto tradizionali, perchè i polinesiani utilizzavano pareti di "carta" per combattere l'umidità e agevolare il passaggio dell'aria.
Gli storici, tramite questo tipo di architettura conservatasi durante le epoche Nara, Heian, Kamakura, Kenmu, Ashikaga, Sengoku Jidai, Azuchi - Monoyama - Meiji e giorni nostri, sono riusciti a risalire al flusso migratorio samoano, giavanese e taitiano, mentre tu hai trovato come spiegazione: "case di carta per evitare i crolli".
Per tua informazione, ma tanto non te ne farai niente che le informazioni rimbalzandoti addosso ti causano frenzy, le "case di carta" si trovano nelle varie periferie delle città e non costituiscono certo l'architettura base giapponese delle "city"che non è nè più nè meno diversa di quella degli altri continenti.
Bella Andovai.
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