SatkoDiario:
Questo vuole essere un topic prettamente esistenziale in cui l' affronto del problema è totalmente fuori dalle linee mischiando approcci artististici filosofici e scientifici.
Da sempre l' uomo si chiede perchè è al mondo e da semre è curioso di scoprire qualcosa in più dell' ambiente in cui vive creando un vero e proprio distacco della mente ,in grado di pensare, e del corpo che invece è l' elemento in piena sintonia con la natura.
Da qui nasce quel pensiero che alla fine accomuna tutti i filosofi: la tensione fra il reale ed il non reale e l' infelicità dell' uomo derivante da questa tensione. La domanda essenzialmente è questa: perchè pur essendo parte di questo mondo abbiamo cosi tanti dubbi e incomprensioni? Evidentemente la mente è un elemento che sta al di fuori di essa pur vivendo in un corpo che è stato creato dalle regole naturali.
Dopo millenni , con l' invenzione del computer forse stanno arrivando le prime bozze di risposte a questi dubbi.
Benoit Mandelbrot era un impiegato dell' ibm e ad un certo punto della sua carriere fece una scoperta le cui conseguenze sembrano pervadere ogni campo dell' intellegibile e non.
Tramite l' applicazione di una formula z=z^2+c riusci a far rappresentare al computer un grafico molto particolare e molto diverso dalle figure euclidee(che sono perfette).
Queste anzi erano irregolari , macrolimitate e microillimitate. Si era capaci di ingrandire la figura all' infinito e questa ad ogni livello di ingrandimento presentava nuovi particolare prima invisibili: questi sono i frattali.
L' analogia con la realtà è automatica: forse la natura e le sue leggi non rispondono all' esigenza ipersemplificatrice dell' algebra e delle equazioni per cui per forza bisogna immaginarsi un qualcosa uguale a qualcos'altro(x=2+2->x=4) ma a sistemi molto piu complessi che vanno oltre la sintassi x=y. La risposta è data dai sistemi dinamici e dalla teoria del caos.
E' possibile che la natura "ragioni" secondo un sistema dinamico?
Un equazione tipo z=z^2+c può spiegare tutte le leggi della fisica e tutte le forme geometriche ecc ecc?
La potenza della domanda è tale da potenzialmente chiarificare concetti come l' infinità dell' universo , il tempo , il destino, la realtà.
Se noi zoommassimo un tavolo di legno 100x arriveremmo a vedere le sue venature, 100000x le molecole e cosi via fino ai neutrini (forse): e oltre? si puo? o forse i neutrini invece di essere a loro volta degli agglomerati di altri corpi sono nient' altro che forme euclidee.
La risposta è un intuizione: l' analogia con i frattali farebbe pensare che si potrebbe andare avanti all' infinito e si continuerebbero e vedere nuovi oggetti!
La stessa operazione è ripetibile sull' universo e sulla sua infinità (lascio a voi fantasticare sulle conseguenze del procedimento).
Questa è la fine della provocazione. Non mi dilungherò oltre.
Che conseguenze hanno affermazioni del genere? Quali sono le vostre inuizioni?
Questo vuole essere un topic prettamente esistenziale in cui l' affronto del problema è totalmente fuori dalle linee mischiando approcci artististici filosofici e scientifici.
Da sempre l' uomo si chiede perchè è al mondo e da semre è curioso di scoprire qualcosa in più dell' ambiente in cui vive creando un vero e proprio distacco della mente ,in grado di pensare, e del corpo che invece è l' elemento in piena sintonia con la natura.
Da qui nasce quel pensiero che alla fine accomuna tutti i filosofi: la tensione fra il reale ed il non reale e l' infelicità dell' uomo derivante da questa tensione. La domanda essenzialmente è questa: perchè pur essendo parte di questo mondo abbiamo cosi tanti dubbi e incomprensioni? Evidentemente la mente è un elemento che sta al di fuori di essa pur vivendo in un corpo che è stato creato dalle regole naturali.
Dopo millenni , con l' invenzione del computer forse stanno arrivando le prime bozze di risposte a questi dubbi.
Benoit Mandelbrot era un impiegato dell' ibm e ad un certo punto della sua carriere fece una scoperta le cui conseguenze sembrano pervadere ogni campo dell' intellegibile e non.
Tramite l' applicazione di una formula z=z^2+c riusci a far rappresentare al computer un grafico molto particolare e molto diverso dalle figure euclidee(che sono perfette).
Queste anzi erano irregolari , macrolimitate e microillimitate. Si era capaci di ingrandire la figura all' infinito e questa ad ogni livello di ingrandimento presentava nuovi particolare prima invisibili: questi sono i frattali.
L' analogia con la realtà è automatica: forse la natura e le sue leggi non rispondono all' esigenza ipersemplificatrice dell' algebra e delle equazioni per cui per forza bisogna immaginarsi un qualcosa uguale a qualcos'altro(x=2+2->x=4) ma a sistemi molto piu complessi che vanno oltre la sintassi x=y. La risposta è data dai sistemi dinamici e dalla teoria del caos.
E' possibile che la natura "ragioni" secondo un sistema dinamico?
Un equazione tipo z=z^2+c può spiegare tutte le leggi della fisica e tutte le forme geometriche ecc ecc?
La potenza della domanda è tale da potenzialmente chiarificare concetti come l' infinità dell' universo , il tempo , il destino, la realtà.
Se noi zoommassimo un tavolo di legno 100x arriveremmo a vedere le sue venature, 100000x le molecole e cosi via fino ai neutrini (forse): e oltre? si puo? o forse i neutrini invece di essere a loro volta degli agglomerati di altri corpi sono nient' altro che forme euclidee.
La risposta è un intuizione: l' analogia con i frattali farebbe pensare che si potrebbe andare avanti all' infinito e si continuerebbero e vedere nuovi oggetti!
La stessa operazione è ripetibile sull' universo e sulla sua infinità (lascio a voi fantasticare sulle conseguenze del procedimento).
Questa è la fine della provocazione. Non mi dilungherò oltre.
Che conseguenze hanno affermazioni del genere? Quali sono le vostre inuizioni?
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