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D&D negato in carcere

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  • D&D negato in carcere

    Notizia di questi giorni: un condannato per omicidio incarcerato nel 2002 (Wisconsin), Kevin T. Singer, aveva organizzato partite con il classico Gioco di Ruolo assieme ad altri carcerati. Tutto è andato avanti per un paio di anni, al punto che Singer ha anche scritto un suo modulo d'avventura di 100 pagine.

    Nel 2004 però le guardie carcerarie hanno confiscato tutto il materiale. Motivo: Dungeons & Dragon spingeva i detenuti verso "gioco di ruolo di fantasia, ostilità competitiva, violenza, assuefazione a desideri di fuga e gioco d'azzardo" (letteralmente "fantasy role playing, competitive hostility, violence, a
    ddictive escape behaviors, and possible gambling").

    Il ricorso di Singer per riottenere il gioco è stato bocciato questa settimana dalla corte d'appello (non male, 5 anni per un ricorso simile, no?), con la motivazione che "la detenzione deve anche significare punizione" ("punishment is a fundamental aspect of imprisonment").

    Indubbiamente i carcerati sono in prigione anche per pagare un debito con la società, relativo a ciò che hanno commesso.

    Però è anche vero che è tramite attività sociali, come il teatro, l'istruzione, i lavori socialmente utili, che dei detenuti possono in molti casi superare determinate problematiche.

    voi che ne pensate?

    PEr chi volesse approfondire, l'articolo originale è qui:
    You Can't Play Dungeons & Dragons In Prison (Anymore) - Dungeons & Dragons - Kotaku

  • #2
    Possono anche avergli confiscato il materiale, ma se uno ha un minimo di inventiva può comunque organizzare una campagna a D&D sfruttando l'ingegno.

    PS Forse il topic sta meglio nella sezione GDR Cartacei?
    Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.

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    • #3
      Omicida, paga; punto.

      BOLLYWOOD
      SUPERIOR

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      • #4
        il thread è in effetti trasversale

        il problema in se non credo sia D&D, ma lo scopo della carcerazione e la filosofia con lui la normativa viene applicata

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        • #5
          da quando il carcere dovrebbe essere un parco giochi?

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          • #6
            Originariamente inviato da _Silas_ Visualizza il messaggio
            Omicida, paga; punto.
            Stronzata. la punizione non deve essere l'elemento principale. il reinserimento dell'individuo nella società deve essere il fine ultimo della pena detentiva. mi sembra una stronzata vietare d d.

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            • #7
              Originariamente inviato da wickedsick Visualizza il messaggio
              Stronzata. la punizione non deve essere l'elemento principale. il reinserimento dell'individuo nella società deve essere il fine ultimo della pena detentiva. mi sembra una stronzata vietare d d.
              E che centra il reinserimento in società con D&D?

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              • #8
                Originariamente inviato da wickedsick Visualizza il messaggio
                Stronzata. la punizione non deve essere l'elemento principale. il reinserimento dell'individuo nella società deve essere il fine ultimo della pena detentiva. mi sembra una stronzata vietare d d.
                Il carcere non è un centro ricreativo. Dubito che D&D rientri nel tema del "reinserimento nella società" dato che è il primo mezzo per evadere la stessa.

                BOLLYWOOD
                SUPERIOR

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                • #9
                  Non scherziamo, andate a parlare con i familiari di chi ha ucciso.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da gwineth Visualizza il messaggio
                    Motivo: Dungeons & Dragon spingeva i detenuti verso "gioco di ruolo di fantasia, ostilità competitiva, violenza, assuefazione a desideri di fuga e gioco d'azzardo" (letteralmente "fantasy role playing, competitive hostility, violence, addictive escape behaviors, and possible gambling").

                    con la motivazione che "la detenzione deve anche significare punizione" ("punishment is a fundamental aspect of imprisonment").
                    Non l'avessi letto, sarei indeciso se attribuire queste impeccabili motivazioni ad Hammurabi o a qualche deviato fondamentalista religioso.

                    Originariamente inviato da _Silas_ Visualizza il messaggio
                    Il carcere non è un centro ricreativo. Dubito che D&D rientri nel tema del "reinserimento nella società" dato che è il primo mezzo per evadere la stessa.
                    Originariamente inviato da Belfasor Visualizza il messaggio
                    E che centra il reinserimento in società con D&D?
                    Il carcere E' un centro ri-creativo nel momento in cui la persona è condannata a scontare un numero di giorni in essa, e non essere ammazzata sul posto.
                    Come ho detto prima il "ha fatto soffrire, quindi deve soffrire in egual (?) misura" poteva andare bene ai tempi degli Assiri.
                    Credete che se un carcerato esca dopo, toh, 5 anni di sofferenze, sia un uomo nuovo in automatico? Credete davvero che il suo primo pensiero non sarà in alcun caso il farla pagare al mondo ingiusto che prima lo ha obbligato a fare ciò che ha fatto -dal suo punto di vista- e poi lo ha punito per il medesimo atto?
                    Darei volentieri D&D ad un omicida se questo aiutasse anche solo un minimo a non farlo sentire incazzato col mondo, quindi con me e con tutti i potenziali, nuovi, bersagli.

                    Prima che qualcuno tiri fuori la solita storia "se avesse fatto questo questo e quest'altro a tuo/a xxxxx, non diresti così": non è così che funzionano le leggi. Capitelo.
                    Ultima modifica di FlawlessNike; 27-01-2010, 16:44.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da WANGd Visualizza il messaggio
                      Non scherziamo, andate a parlare con i familiari di chi ha ucciso.
                      Ecco, manco fatto a tempo a postare.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da FlawlessNike Visualizza il messaggio
                        Ecco, manco fatto a tempo a postare.

                        Uno che ha ucciso, poi da vedere le circostanze, va ucciso.

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                        • #13
                          Originariamente inviato da WANGd Visualizza il messaggio
                          Uno che ha ucciso, poi da vedere le circostanze, va ucciso.
                          Suppongo che quindi anche il boia vada ucciso.
                          Ah, e il boia del boia anche.
                          Oh, aspetta...

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                          • #14
                            Originariamente inviato da FlawlessNike Visualizza il messaggio
                            Suppongo che quindi anche il boia vada ucciso.
                            Ah, e il boia del boia anche.
                            Oh, aspetta...
                            Di certo uno in carcere per omicidio non lo fai giocare ai videogiochi. Tieni per te le caxxate da buonista.

                            Il boia non va assolutamente condannato perchè uccide uno che merita di morire e basta.

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                            • #15
                              Originariamente inviato da FlawlessNike Visualizza il messaggio
                              Il carcere E' un centro ri-creativo nel momento in cui la persona è condannata a scontare un numero di giorni in essa, e non essere ammazzata sul posto.

                              Credete che se un carcerato esca dopo, toh, 5 anni di sofferenze, sia un uomo nuovo in automatico? Credete davvero che il suo primo pensiero non sarà in alcun caso il farla pagare al mondo ingiusto che prima lo ha obbligato a fare ciò che ha fatto -dal suo punto di vista- e poi lo ha punito per il medesimo atto?
                              Credi che un gioco da tavolo o in altri casi una partitella ad una console renda un omicida un "uomo nuovo" in automatico ? Ne dubito. L'articolo dice chiaramente che ha ucciso il ( l'ex, ormai ) fidanzato della sorella, chissà per quale banale motivo. Non sto inneggiando all'occhio per occhio ma quell'uomo, come qualunque assassino, ha rovinato un'intera cerchia di persone e la sua stessa vita compiendo quest'atto. Sapeva delle conseguenze che le sue azioni avrebbero comportato e le ha compiute lo stesso. Cazzi suoi se vuole giocare a D&D, se non avesse ucciso il problema non si porrebbe. E poi non siamo ad Alcatraz, in carcere (credo) ci siano attività socialmente utili/di svago.

                              BOLLYWOOD
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