(il sole 24 ore) Questa mattina in Banca d'Italia sono stati presentati i numeri che stilizzano la questione meridionale, durante un convegno che riassume i risultati di due anni di lavoro del servizio studi.
Numeri che mostrano che il recupero rispetto al Centro- Nord si è interrotto trent'anni fa, che il Pil pro-capite della Calabria è tuttora la metà di quello della Lombardia mentre nel resto d'Europa tutte le regioni in ritardo stanno recuperando; che l'istruzione, la giustizia civile, l'assistenza sociale, i trasporti, la sanità, nel Meridione presentano «scarti allarmanti».
Eppure, come ha spiegato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'intervento di Mario Draghi non va letto come un generico allarme-Sud, ma come l'affermazione che rimuovere il problema Mezzogiorno fa male all'economia e alla società italiana:«Abbiamo tutti bisogno dello sviluppo del Mezzogiorno– ha voluto sottolineare anche il presidente della Repubblica. «Tutte la parti del Paese, e quindi anche il Nord, hanno bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi, se vogliamo avere un recupero e un rilancio dell'economia italiana nel suo complesso, una crescita più sostenuta nel prossimo avvenire».
Numeri che mostrano che il recupero rispetto al Centro- Nord si è interrotto trent'anni fa, che il Pil pro-capite della Calabria è tuttora la metà di quello della Lombardia mentre nel resto d'Europa tutte le regioni in ritardo stanno recuperando; che l'istruzione, la giustizia civile, l'assistenza sociale, i trasporti, la sanità, nel Meridione presentano «scarti allarmanti».
Eppure, come ha spiegato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l'intervento di Mario Draghi non va letto come un generico allarme-Sud, ma come l'affermazione che rimuovere il problema Mezzogiorno fa male all'economia e alla società italiana:«Abbiamo tutti bisogno dello sviluppo del Mezzogiorno– ha voluto sottolineare anche il presidente della Repubblica. «Tutte la parti del Paese, e quindi anche il Nord, hanno bisogno che il Mezzogiorno si sviluppi, se vogliamo avere un recupero e un rilancio dell'economia italiana nel suo complesso, una crescita più sostenuta nel prossimo avvenire».
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