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Sanita': Solo 5 regioni conti in ordine; calabria veneto e liguria in rosso

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  • Sanita': Solo 5 regioni conti in ordine; calabria veneto e liguria in rosso

    [/QUOTE]ROMA — Dopo Lazio, Abruzzo, Campania e Molise, la prossima Regione a subire il commissariamento della Sanità potrebbe essere la Calabria. È quanto si ricava dal dossier informale che i tecnici del ministero del Welfare hanno elaborato per fare il punto sui sistemi sanitari regionali, sia dal punto di vista degli equilibri di bilancio sia da quello dell'efficienza delle prestazioni. Il quadro, come è già stato anticipato l'altro ieri dal governo a commento della decisione di commissariare Campania e Molise, è «devastante», in particolare per i deficit accumulati dalle Regioni del Centro-Sud, che sembrano destinati ad aggravarsi nel 2010. +

    Problemi anche al Nord - La spesa sanitaria, scrivono gli esperti che lavorano nel ministero guidato da Maurizio Sacconi, impegna quasi l'80% del bilancio delle Regioni e quindi la salute finanziaria delle stesse dipende dalla capacità di contenere il deficit in questo settore. Nel 2008 ben 14 Regioni (più la provincia di Trento) hanno chiuso i conti sanitari con un disavanzo strutturale. Solo 5 Regioni (più la provincia di Bolzano) in attivo: Lombardia (9,7 milioni), Friuli (6,6), Toscana (7,4), Umbria (20,1) e Marche (21,7). La classifica delle Regioni in rosso è guidata dal Lazio con 1,6 miliardi. Nelle prime posizioni troviamo poi: Campania (-554 milioni), Piemonte (-363), Sicilia (-350), Puglia (-211), Veneto (-201), Calabria (-159), Liguria (-111), Sardegna (-109), Abruzzo (-99), Molise (-80) ed Emilia Romagna (-37). Complessivamente, il disavanzo strutturale nazionale ammonta a 3,9 miliardi, dei quali 3,2 si concentrano nel Centro-Sud. Ma la cosa più preoccupante, aggiungono i tecnici, è che la spesa sale «negli ultimi anni a ritmi del 4-6%», molto più dell'inflazione. Considerando che il Fondo sanitario nazionale, che nel 2009 è stato di 102,6 miliardi, salirà nel 2010 di appena 1,3 miliardi, la situazione potrebbe appunto diventare «devastante».

    Il caso Calabria - Negli ultimi dieci mesi si sono svolte numerose riunioni ai tavoli tecnici tra governo e Regioni sotto osservazione. Alla fine il giudizio è stato del tutto negativo per Molise e Campania, commissariate l'altro ieri dal consiglio dei ministri, e per la Calabria, che potrebbe presto subire la stessa sorte. Questo significa che i piani di intervento decisi dalle istituzioni regionali non sono stati ritenuti dal governo idonei a risanare i conti. In particolare, per la Calabria «risultano non coperti per il 2007 e il 2008 ben 45,89 milioni di euro». I disavanzi, si sottolinea nel rapporto, «non possono essere coperti con ulteriori manovre fiscali» di inasprimento di Irap e Irpef. Le manovre di rientro non paiono inoltre credibili, si aggiunge, a causa della «inaffidabilità dei sistemi contabili regionali e quindi dei sistemi informativi». Mancherebbe insomma un bilancio sanitario attendibile.

    Due anni per i pagamenti - Sugli squilibri contabili delle Regioni sotto osservazione pesa anche il livello di indebitamento nei confronti delle aziende fornitrici delle Asl. Si tratterebbe, solo verso i fornitori di tecnologie, di 5 miliardi di euro. Il debito si accumula anche a causa dei forti ritardi con i quali le aziende vengono pagate. A livello nazionale la media è di 287 giorni, cioè nove mesi e mezzo. Ma in Molise la media è di quasi due anni (668 giorni) e così anche in Calabria (661) mentre in Campania per incassare una fattura le imprese aspettano mediamente 611 giorni. Appena un po' meno nel Lazio (478 giorni) e in Puglia (403).


    Ospedali scadenti - La Calabria e la Campania, scrivono i tecnici, «hanno i case mix (indice che misura la complessità dei casi trattati) più bassi d'Italia, a riprova della scadente qualificazione tecnologica professionale (salvo lodevoli eccezioni, che ci sono) delle strutture ospedaliere». La complessità dei casi trattati nel Centro-Sud è «mediamente del 15-20% inferiore alla Lombardia e del 10% alla media nazionale». Fanno parzialmente eccezione i dati del Lazio, grazie alle strutture ospedaliere e ai policlinici universitari della capitale, e del Molise, grazie ad alcuni ospedali privati. Nelle regioni del Centro-Sud la degenza media pre-operatoria, «che evidenzia la tempestività ed efficacia della diagnosi e degli accertamenti è mediamente superiore del 20-30% al dato nazionale pari a due giorni». Inoltre, sempre in confronto ai dati del Nord, si vede «con chiarezza» nel resto del Paese «il sovradimensionamento della rete ospedaliera e i conseguenti ricoveri anche per pazienti che potrebbero essere tratti con minori costi in strutture extraospedaliere o domiciliari». Carenti, invece, le strutture di riabilitazione e quelle per i lungodegenti.

    Pochi day hospital e letti per anziani - Nel Centro-Sud le prestazioni in regime ambulatoriale o di day surgery (chirurgia giornaliera) sono di un terzo inferiori a quelle effettuate nel Nord in rapporto al totale dei ricoveri. L'altra faccia di questa «iperdotazione ospedaliera generalista», dicono gli esperti, è la «gravissima carenza» di posti letto specifici per gli anziani e di strutture per l'assistenza domiciliare, che consentirebbero di curare i pazienti con minori costi. Scontato che, in conseguenza di un sistema meno efficiente, nel Mezzogiorno (con l'eccezione di Abruzzo e Molise) si registri un «indice di fuga elevato» per farsi curare a Roma o al Nord.[/QUOTE]


    è si, son messi benino fra tutti.
    Randy Warlord [M|A]
    Randy Warlord[AoT]

  • #2
    tutti in lombardia a curarsi!!!

    + un uomo e' gretto + le sue affermazioni sono assolute
    Parla in modo sensato ad uno stupido e questi ti chiamerà stupido.
    Accetto qualunque critica ma non accetto insulti
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    • #3
      sono cazzate, il veneto è una di quelle 5 regioni e non puo avere i conti peggiori della calabria
      [Amdir]Firma Irregolare[/Amdir]

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      • #4
        Eh?

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        • #5
          Originariamente inviato da thedeerhunter Visualizza il messaggio
          sono cazzate, il veneto è una di quelle 5 regioni e non puo avere i conti peggiori della calabria
          evidentemente il veneto non è sta grande superpotenza che alcuni la vogliono far sembrare.


          mi sorprende invece vedere che questa volta nè la campania nè la sicilia siano ultime.
          Randy Warlord [M|A]
          Randy Warlord[AoT]

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          • #6
            Originariamente inviato da Randywarlord Visualizza il messaggio
            evidentemente il veneto non è sta grande superpotenza che alcuni la vogliono far sembrare.


            mi sorprende invece vedere che questa volta nè la campania nè la sicilia siano ultime.
            Non diciamo cazzate. Veneto e Lombardia e Piemonte sono regioni autosufficienti e totalmente autonome.

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            • #7
              Eppure il Veneto accumula milioni su milioni di debiti per la sola sanità. La lombardia grande autonomia, si è visto, infatti solo a Milano un sindaco può spendere 2 milioni di euro per contratti di consulenze fittizie e rischiare il commissariamento

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              • #8
                inutile prendere dati a casaccio dove per casaccio intendo voci distaccate dalle altre. E' necessario fare un discorso d'insieme. Poi la sanità è un discorso a parte. Non puoi "regionalizzarlo". E', infatti, "l'unico" problema del federalismo e della riforma del titolo V. Deve rimanere "accentrato".

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                • #9
                  Ah ma quindi per autonoma tu intendevi "tutto quello in cui andiamo bene", il resto va centralizzato.
                  Io dico che puoi contestualizzare, perché soprattutto in Italia e soprattutto nel Sud, l'aspetto geografico, ma non solo, è determinante del ritardo. Prendi ad esempio la Sardegna. Un'isola con un reddito pro capite molto basso, con un tasso di disoccupazione molto alto e con un quinto degli abitanti della sola Palermo, che gettito può avere da redistribuire in servizi, tipo quello sanitario? E così regioni con grandi redditi procapite che gettito possono redistribuire/investire se in esse il malgoverno e l'evasione fiscale ne fanno perdere tutti i vantaggi dalla loro industrializzazione?
                  Uno dei problemi secondari della fantastica devolution è che dato che gli abitanti del veneto possono permetterselo, se ne vanno nella vicina lombardia a farsi curare, ma gli introiti finanziari restano là, generando polarizzazione dei servizi, e andando nel lungo periodo ad aumentare le disparità.

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                  • #10
                    Originariamente inviato da Dokrobei Visualizza il messaggio
                    Ah ma quindi per autonoma tu intendevi "tutto quello in cui andiamo bene", il resto va centralizzato.
                    Io dico che puoi contestualizzare, perché soprattutto in Italia e soprattutto nel Sud, l'aspetto geografico, ma non solo, è determinante del ritardo. Prendi ad esempio la Sardegna. Un'isola con un reddito pro capite molto basso, con un tasso di disoccupazione molto alto e con un quinto degli abitanti della sola Palermo, che gettito può avere da redistribuire in servizi, tipo quello sanitario? E così regioni con grandi redditi procapite che gettito possono redistribuire/investire se in esse il malgoverno e l'evasione fiscale ne fanno perdere tutti i vantaggi dalla loro industrializzazione?
                    Uno dei problemi secondari della fantastica devolution è che dato che gli abitanti del veneto possono permetterselo, se ne vanno nella vicina lombardia a farsi curare, ma gli introiti finanziari restano là, generando polarizzazione dei servizi, e andando nel lungo periodo ad aumentare le disparità.
                    Piano. Nell'articolo non c'è scritto che le strutture ospedaliere del veneto sono inferiori a quelle della lombardia. Solo che in veneto ci stanno bilanci passivi e un deficit che crescerà. Ora non voglio dilungarmi in un discorso di cui, ammetto, non sono totalmente ferrato. Cmq le prestazioni sono ottime in molti, se non tutti, ospedali veneti. Vedo che ci sono tantissime persone del sud che vengono a Verona per farsi curare determinate patologie. Il problema della devolution nell'ambito della sanità, secondo il mio punto di vista, è legato anche al fatto che non tutti gli ospedali puntano (o hanno dottori specializzati o mezzi) a curare tutte le "malattie". Certi sono specializzati in alcune cose, certi in altri. E' per questo che la devolution può creare problemi e dovrebbe essere applicata con intelligenza. Un conto sono trasporti o i vari problemi amministrativi un conto sono interessi e valori che investono temi come sanità o ordine pubblico i quali dovrebbero essere analizzati di concerto con le conferenze Stato-Regioni. Ma tanto è impossibile.

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                    • #11
                      50% della spesa nazionale per la Sanità è destinata al Lazio

                      83% della spesa nazionale per la Sanità è destinata al centro-sud

                      Nient'altro da aggiungere
                      We are not retreating - We are advancing in another direction.
                      Arlecchino

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                      • #12
                        Originariamente inviato da Slashv Visualizza il messaggio
                        Non diciamo cazzate. Veneto e Lombardia e Piemonte sono regioni autosufficienti e totalmente autonome.
                        e la toscana che in tutte le classifiche economiche appare SEMPRE tra le prime 5??


                        83% della spesa nazionale per la Sanità è destinata al centro-sud
                        e al sud cè la sanità peggiore. traine le tue conclusioni....
                        Randy Warlord [M|A]
                        Randy Warlord[AoT]

                        Commenta


                        • #13
                          io aggiungo che la lega è ormai un aberrazione ma la gente si è stufata di abbassare le braghe e pagare, la crisi sta inasprendo tutto questo tra l'altro

                          Azazel
                          Roth Al Goth [FdN] - Gran Master Power Player
                          ZULUHOTELITALIA

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                          • #14
                            Io continuo a pensare che dietro la federalizzazione ci siano solo le gabbie salariali... tutto il resto serve solo per far cassa.
                            Non fraintendetemi, ci sono regioni in cui il 'nepotismo' e gli 'amici degli amici' stanno salassando i conti pubblici ed è un problema da risolvere (non a caso la toscana, cito lei solo perchè ne sono più a conoscenza visto che ci vivo, sta cercando di varare un piano anti-nepotismo) ma sono problemi da risolvere con le leggi e non tagliando i fondi.

                            Si puniscono gli effeti senza risolvere le cause sperando che queste si risolvino da sole...

                            Ciauz

                            Edito per aggiungere: un presidente del consiglio che oramai ha messo i suoi parenti, i suoi amici, i suoi avvocati, i suoi amministratori, i suoi commercialisti, le sue pultane in tutti i posti di comando e di potere può fare qualcosa per risolvere queste cose ? hahahahahahahahaahahaha
                            Ultima modifica di Scorna; 28-07-2009, 00:31.
                            Bod, Heartwood, Lumber, Elenca oggetti e Miner script per Easyuo.

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                            • #15
                              non so come vada più su, ma la sanità al sud, la pubblica, dovrebbero rimuoverla;
                              è inutile, code interminabili, andare all'ospedale o in clinica privata ti costa uguale (in clinica in una settimana trovi subito posto, contro i 1-3 mesi per le cose "facili" e anni per quelle più strutturate), ma in ospedale ti fanno 1/3 degli esami, e naturalmente te li fanno male;
                              noi paghiamo mensilmente per.. nulla.
                              Welcome... To the Paradise Parade!

                              The Masked Man plays the flute turning his back on the setting sun,
                              A Singing Girl is sitting on his shoulder Following the rhythm of the flute;

                              Its sound is irresistible For those who bear deep Scars in their hearts.

                              Wandering people, Tempted by the sound of the flute, one by one they line in a row,
                              Everybody is free to join, but nobody is allowed to leave!

                              The parade continues, It goes towards the End of the world.

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