Bufera nel PD.
Napoli - Nelle telefonate spunta anche il suo nome. E Francesco Rutelli si è precipitato nella procura partenopea a fornire dichiarazioni spontanee. Ieri sera il leader della Margherita ha tenuto a chiarire la sua assoluta estraneità alle vicende dell’inchiesta sugli appalti. Dichiarazioni spontanee, quelle di Rutelli, seguite alla diffusione su internet dell’ordinanza della procura partenopea contenente stralci di verbali in cui alcune delle persone indagate farebbero a lui riferimento. In particolare il nome dell’ex ministro dei Beni culturali era speso dall’ex assessore comunale Giorgio Nugnes, morto suicida il 28 novembre scorso, e dal deputato Renzo Lusetti(Pd) in conversazioni telefoniche con Romeo. "Appena sono apparse sugli organi di informazione le intercettazioni in cui si parlava di me, ho chiamato la procura della Repubblica di Napoli e ho chiesto di essere ascoltato immediatamente a tutela della mia onestà e onorabilità - dice Rutelli -. Sono salito in macchina, arrivato alle dieci e un quarto di sera e chiarito punto per punto che tutte le parole pronunciate nelle telefonate intercettate sul mio conto sono totalmente prive di fondamento".
Il sistema "Eh guagliò, si nu grande... tieni nu grande amico assessore". E' solo uno scorcio di una delle tante telefonate che documenterebbero la "commistione impressionante tra politici di ogni colore e provenienza", organi istituzionali, pubblici funzionari appartenenti alle forze di polizia e diversi magistrati. Tredici ordinanze di custodia cautelare sono state notificate a imprenditori, assessori e a un colonnello della guardia di finanza a Napoli nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per la manutenzione delle strade, il cosiddetto "Global service", oggetto di una delibera, la numero 13 del 2007 di giunta e consiglio comunale per 400 milioni, mai appaltata per mancanza di fondi. Al centro dell’inchiesta l’imprenditore Alfredo Romeo, ora in carcere. Nell'inchiesta compaiono anche Italo ********, parlamentare del Pdl, e Renzo Lusetti, parlamentare del Pd.
Le persone coinvolte nell'indagine Un affare da 400 milioni di euro, in realtà mai partito. La delibera sul Global service, al centro dell’inchiesta, intendeva affidare a un unico gestore, come avvenuto in altre città, l’appalto per una serie consistente di lavori pubblici e manutenzioni di competenza del Comune. La delibera fu varata ma il relativo appalto non è mai partito, a causa della mancanza di copertura finanziaria. Oltre a Romeo (unico per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere), gli arresti domiciliari sono scattati per Paola Grattani, collaboratrice dell'imprenditore napoletano; Guido Russo, ex funzionario dell’Arpa e, di fatto, collaboratore di Romeo; l’ex assessore comunale all’Istruzione ed ex parlamentare Giuseppe Gambale; l’ex assessore comunale al Bilancio Enrico Cardillo; gli assessori comunali in carica Ferdinando Di Mezza (sue le deleghe al patrimonio e alla manutenzione degli immobili) e Felice Laudadio (edilizia); l’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania Mario Mautone; il colonnello della guardia di finanza già in forza alla Dia Vincenzo Mazzucco. Destinatari di ordinanze sono inoltre Vincenzo Salzano e Luigi Piscitelli. Tra gli indagati anche Italo ******** (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd): a entrambi sarebbe contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. Ora è in corso una richiesta di autorizzazione al Parlamento per utilizzare le intercettazioni telefoniche che li coinvolgono.
il Giornale
Napoli - Nelle telefonate spunta anche il suo nome. E Francesco Rutelli si è precipitato nella procura partenopea a fornire dichiarazioni spontanee. Ieri sera il leader della Margherita ha tenuto a chiarire la sua assoluta estraneità alle vicende dell’inchiesta sugli appalti. Dichiarazioni spontanee, quelle di Rutelli, seguite alla diffusione su internet dell’ordinanza della procura partenopea contenente stralci di verbali in cui alcune delle persone indagate farebbero a lui riferimento. In particolare il nome dell’ex ministro dei Beni culturali era speso dall’ex assessore comunale Giorgio Nugnes, morto suicida il 28 novembre scorso, e dal deputato Renzo Lusetti(Pd) in conversazioni telefoniche con Romeo. "Appena sono apparse sugli organi di informazione le intercettazioni in cui si parlava di me, ho chiamato la procura della Repubblica di Napoli e ho chiesto di essere ascoltato immediatamente a tutela della mia onestà e onorabilità - dice Rutelli -. Sono salito in macchina, arrivato alle dieci e un quarto di sera e chiarito punto per punto che tutte le parole pronunciate nelle telefonate intercettate sul mio conto sono totalmente prive di fondamento".
Il sistema "Eh guagliò, si nu grande... tieni nu grande amico assessore". E' solo uno scorcio di una delle tante telefonate che documenterebbero la "commistione impressionante tra politici di ogni colore e provenienza", organi istituzionali, pubblici funzionari appartenenti alle forze di polizia e diversi magistrati. Tredici ordinanze di custodia cautelare sono state notificate a imprenditori, assessori e a un colonnello della guardia di finanza a Napoli nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto per la manutenzione delle strade, il cosiddetto "Global service", oggetto di una delibera, la numero 13 del 2007 di giunta e consiglio comunale per 400 milioni, mai appaltata per mancanza di fondi. Al centro dell’inchiesta l’imprenditore Alfredo Romeo, ora in carcere. Nell'inchiesta compaiono anche Italo ********, parlamentare del Pdl, e Renzo Lusetti, parlamentare del Pd.
Le persone coinvolte nell'indagine Un affare da 400 milioni di euro, in realtà mai partito. La delibera sul Global service, al centro dell’inchiesta, intendeva affidare a un unico gestore, come avvenuto in altre città, l’appalto per una serie consistente di lavori pubblici e manutenzioni di competenza del Comune. La delibera fu varata ma il relativo appalto non è mai partito, a causa della mancanza di copertura finanziaria. Oltre a Romeo (unico per il quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere), gli arresti domiciliari sono scattati per Paola Grattani, collaboratrice dell'imprenditore napoletano; Guido Russo, ex funzionario dell’Arpa e, di fatto, collaboratore di Romeo; l’ex assessore comunale all’Istruzione ed ex parlamentare Giuseppe Gambale; l’ex assessore comunale al Bilancio Enrico Cardillo; gli assessori comunali in carica Ferdinando Di Mezza (sue le deleghe al patrimonio e alla manutenzione degli immobili) e Felice Laudadio (edilizia); l’ex provveditore alle opere pubbliche della Campania Mario Mautone; il colonnello della guardia di finanza già in forza alla Dia Vincenzo Mazzucco. Destinatari di ordinanze sono inoltre Vincenzo Salzano e Luigi Piscitelli. Tra gli indagati anche Italo ******** (Pdl) e Renzo Lusetti (Pd): a entrambi sarebbe contestata l'associazione a delinquere finalizzata alla turbativa d’asta. Ora è in corso una richiesta di autorizzazione al Parlamento per utilizzare le intercettazioni telefoniche che li coinvolgono.
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