ROMA - "Fin quando sarò al governo non mi siederò mai ad un tavolo con questi individui". Per l'ennesima volta Silvio Berlusconi sbatte risoluto la porta del dialogo in faccia alla sinistra. Sulla giustizia come su tutto il resto. "Marxisti leninisti", li bolla il premier, citando Dante per dire invece che il suo governo è "un nuovo inizio, il Paradiso che promette all'Italia il cambiamento necessario". A partire da una riforma della giustizia, da fare anche mettendo mano alla Costituzione, che "si può cambiare dando poi l'ultima parola ai cittadini, perché questa è la democrazia".
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