Si sono concluse con una pirotecnica cerimonia le Olimpiadi di Pechino 2008. Per alcune settimane atleti di tutto il mondo si sono dati battaglia in diverse discipline olimpiche per aggiudicarsi un posto nella storia. Questa edizione ha visto lo strapotere degli atleti di casa che hanno vinto in moltissime discipline distaccando gli Stati Uniti in seconda posizione. Ma questo blog non ha contenuti sportivi e perciò non intende contare record, vittorie o infortuni. C’è una riflessione molto seria da fare su queste Olimpiadi, sul senso che hanno avuto e sul futuro che daranno allo sport. Il presidente del Cio, Jacques Rogge, ha difeso ancora oggi la scelta presa sette anni fa nell’assegnare questa edizione dei giochi alla Cina. Allora si era detto che il regime comunista, posto sotto i riflettori dei media mondiali, sarebbe stato incentivato a migliorarsi, ad aprirsi e ad iniziare un percorso di rinnovamento per la tutela dei diritti umani. A distanza di sette anni, quali sono i progressi, i passi avanti verso la tutela dei diritti dell’uomo e l’apertura tanto decantata?
1. Repressione militare della regione del Tibet (prima, durante e ovviamente dopo i giochi).
2. Censura informatica: blocco della rete web per alcuni siti (ostili) oltre che divieto d’uso di blog o social network per gli atleti.
3. Censura mediatica: controllo delle televisioni sia per i contenuti che per le riprese effettuate durante i giochi. Un esempio è il cambio di inquadratura nella cerimonia inaugurale che vide come protagonisti gli atleti azzurri per la presenza di uno striscione scherzoso scambiato per un messaggio politico.
4. Arresti: diversi manifestanti pro-tibet sono stati trattenuti per aver esposto striscioni. 50 Cyber dissidenti e 29 giornalisti sono ancora in cella. Alcuni cittadini cinesi sono stati arrestati in quanto erano stati loro promessi tre parchi dove ognuno poteva esprimere la propria idea, salvo inoltrare una richiesta scritta che di fatto ha significato un arresto preventivo (link).
Sono solo alcune fra le tante note stonate di questo evento. Sarebbe questa la trasformazione del regime? Il nuovo look moderno e democratico? Il sito di reporter senza frontiere (link) ha tenuto aggiornata la lista dei crimini commessi dalla “nuova” Cina. Il Cio (Comitato olimpico internazionale) ha delle grosse responsabilità. La scelta “fiduciosa” di assegnare i giochi alla Cina non regge. Le ragioni sono puramente economiche e le ho già descritte in un altro articolo (link). Il Cio stesso ha raccolto i suoi benefici, anche perchè l’investimento cinese e la cassa di risonanza mediatica sono stati ingenti. Tanti non saranno d’accordo con me, ma io dico sempre quel che penso. Questo evento ha visto la vittoria del modello politico Cinese sopra le altre nazioni. La vittoria dei metodi di allenamento fortemente criticati che vedono gli atleti privati di una loro vita e dedicati al raggiungimento di un obiettivo per l’onore della nazione, in particolare bambini sfruttati e spacciati con età false alle competizioni. Ciò che molti non vogliono accettare è che il partito comunista che detiene il potere dittatoriale su un 1 miliardo e 300 milioni di persone, non ha mai avuto alcun intento di “redimersi” o di delegittimare il potere centrale a favore di “diritti umani“, ma anzi, con lo strapotere dimostrato ai giochi, imponendosi come la nazione con il maggior numero di medaglie d’oro, il governo ha chiaramente rimarcato il fatto che la grandezza della Cina dipende strettamente dal mantenimento del partito al potere, dal continuare a sostenere la sua politica senza mutarla come vorrebbero i paesi stranieri. Siamo dunque sicuri che queste Olimpiadi avranno un effetto benefico? I dati raccolti parlano di un fallimento su tutta la linea. Gli eventi parlano chiari: l’apertura non c’è stata se non finta o limitata a pochi episodi, il Tibet è ancora sotto assedio, i leader internazionali sono muti tranne Carla Bruni che ha incontrato il Dalai Lama (ma lei è solo la first lady), mentre la cassa cinese sorride, gli investitori stappano champagne e tutte le delegazioni sportive se ne tornato a casa sorridenti.
Questo è ciò che ho scritto sul mio blog riguardo queste fantastiche Olimpiadi. Saluti
1. Repressione militare della regione del Tibet (prima, durante e ovviamente dopo i giochi).
2. Censura informatica: blocco della rete web per alcuni siti (ostili) oltre che divieto d’uso di blog o social network per gli atleti.
3. Censura mediatica: controllo delle televisioni sia per i contenuti che per le riprese effettuate durante i giochi. Un esempio è il cambio di inquadratura nella cerimonia inaugurale che vide come protagonisti gli atleti azzurri per la presenza di uno striscione scherzoso scambiato per un messaggio politico.
4. Arresti: diversi manifestanti pro-tibet sono stati trattenuti per aver esposto striscioni. 50 Cyber dissidenti e 29 giornalisti sono ancora in cella. Alcuni cittadini cinesi sono stati arrestati in quanto erano stati loro promessi tre parchi dove ognuno poteva esprimere la propria idea, salvo inoltrare una richiesta scritta che di fatto ha significato un arresto preventivo (link).
Sono solo alcune fra le tante note stonate di questo evento. Sarebbe questa la trasformazione del regime? Il nuovo look moderno e democratico? Il sito di reporter senza frontiere (link) ha tenuto aggiornata la lista dei crimini commessi dalla “nuova” Cina. Il Cio (Comitato olimpico internazionale) ha delle grosse responsabilità. La scelta “fiduciosa” di assegnare i giochi alla Cina non regge. Le ragioni sono puramente economiche e le ho già descritte in un altro articolo (link). Il Cio stesso ha raccolto i suoi benefici, anche perchè l’investimento cinese e la cassa di risonanza mediatica sono stati ingenti. Tanti non saranno d’accordo con me, ma io dico sempre quel che penso. Questo evento ha visto la vittoria del modello politico Cinese sopra le altre nazioni. La vittoria dei metodi di allenamento fortemente criticati che vedono gli atleti privati di una loro vita e dedicati al raggiungimento di un obiettivo per l’onore della nazione, in particolare bambini sfruttati e spacciati con età false alle competizioni. Ciò che molti non vogliono accettare è che il partito comunista che detiene il potere dittatoriale su un 1 miliardo e 300 milioni di persone, non ha mai avuto alcun intento di “redimersi” o di delegittimare il potere centrale a favore di “diritti umani“, ma anzi, con lo strapotere dimostrato ai giochi, imponendosi come la nazione con il maggior numero di medaglie d’oro, il governo ha chiaramente rimarcato il fatto che la grandezza della Cina dipende strettamente dal mantenimento del partito al potere, dal continuare a sostenere la sua politica senza mutarla come vorrebbero i paesi stranieri. Siamo dunque sicuri che queste Olimpiadi avranno un effetto benefico? I dati raccolti parlano di un fallimento su tutta la linea. Gli eventi parlano chiari: l’apertura non c’è stata se non finta o limitata a pochi episodi, il Tibet è ancora sotto assedio, i leader internazionali sono muti tranne Carla Bruni che ha incontrato il Dalai Lama (ma lei è solo la first lady), mentre la cassa cinese sorride, gli investitori stappano champagne e tutte le delegazioni sportive se ne tornato a casa sorridenti.
Questo è ciò che ho scritto sul mio blog riguardo queste fantastiche Olimpiadi. Saluti
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