Il Consiglio dei Ministri dichiara lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale
per l'eccezionale afflusso di extracomunitari» e subito il Pd chiede chiarimenti al Governo. Al termine del Consiglio dei ministri una nota di Palazzo Chigi ha reso noto che in Italia è stato dichiarato lo stato di emergenza «per il persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari, al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno». La misura è stata varata su proposta del ministro dell'Interno Roberto Maroni. «L'emergenza extracomunitari era iniziata dal 2002 - ha commentato il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli - ma era stata limitata a solo quattro regioni. Con il provvedimento di oggi approvato dal Consiglio dei ministri la estendiamo a tutto il territorio». Calderoli ha precisato che «non é un provvedimento per aumentare i problemi, ma un modo concreto per risolverli».
Il contenuto del provvedimento. La misura varata, come risulta al Sole 24 Ore.com, è un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, il Dpcm 25 luglio 2008, che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 luglio 2008 . Il provvedimento amplia il raggio d'azione di un decreto varato dal Governo Prodi per fronteggiare la «persistente situazione di criticità con l'esercizio di poteri straordinari, mediante interventi e provvedimenti di natura eccezionale» sulla scia di una serie di decreti che si sono succeduti dal 2002 a oggi. Il precedente provvedimento in ordine di tempo, varato il 14 febbraio 2008, prorogava al 31 dicembre 2008 lo stato di emergenza in Sicilia, Calabria e Puglia. La situazione, spiegava il decreto, determinava criticità ed episodi di alta drammaticità. L'attuale provvedimento estende lo stato d'emergenza a tutto il Belpaese, fino al 31 dicembre 2008. La misura consente l'esercizio di poteri straordinari, tramite interventi e provvedimenti di natura eccezionale. Il provvedimento, sottolinea il prefetto Mario Morcone, consentirá, «attraverso l'utilizzo di ordinanze di protezione civile, l'adozione di procedure accelerate per la gestione dei nuovi centri di accoglienza nonchè interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in strutture soggette a quotidiano degrado». In pratica una continuazione di ciò che è stato già fatto, e «che quest'anno avevamo sperato che si potesse limitare a tre sole regioni. A tutt' oggi ospitiamo su tutto il territorio nazionale 7.359 cittadini stranieri».
per l'eccezionale afflusso di extracomunitari» e subito il Pd chiede chiarimenti al Governo. Al termine del Consiglio dei ministri una nota di Palazzo Chigi ha reso noto che in Italia è stato dichiarato lo stato di emergenza «per il persistente ed eccezionale afflusso di cittadini extracomunitari, al fine di potenziare le attività di contrasto e di gestione del fenomeno». La misura è stata varata su proposta del ministro dell'Interno Roberto Maroni. «L'emergenza extracomunitari era iniziata dal 2002 - ha commentato il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli - ma era stata limitata a solo quattro regioni. Con il provvedimento di oggi approvato dal Consiglio dei ministri la estendiamo a tutto il territorio». Calderoli ha precisato che «non é un provvedimento per aumentare i problemi, ma un modo concreto per risolverli».
Il contenuto del provvedimento. La misura varata, come risulta al Sole 24 Ore.com, è un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, il Dpcm 25 luglio 2008, che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 luglio 2008 . Il provvedimento amplia il raggio d'azione di un decreto varato dal Governo Prodi per fronteggiare la «persistente situazione di criticità con l'esercizio di poteri straordinari, mediante interventi e provvedimenti di natura eccezionale» sulla scia di una serie di decreti che si sono succeduti dal 2002 a oggi. Il precedente provvedimento in ordine di tempo, varato il 14 febbraio 2008, prorogava al 31 dicembre 2008 lo stato di emergenza in Sicilia, Calabria e Puglia. La situazione, spiegava il decreto, determinava criticità ed episodi di alta drammaticità. L'attuale provvedimento estende lo stato d'emergenza a tutto il Belpaese, fino al 31 dicembre 2008. La misura consente l'esercizio di poteri straordinari, tramite interventi e provvedimenti di natura eccezionale. Il provvedimento, sottolinea il prefetto Mario Morcone, consentirá, «attraverso l'utilizzo di ordinanze di protezione civile, l'adozione di procedure accelerate per la gestione dei nuovi centri di accoglienza nonchè interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in strutture soggette a quotidiano degrado». In pratica una continuazione di ciò che è stato già fatto, e «che quest'anno avevamo sperato che si potesse limitare a tre sole regioni. A tutt' oggi ospitiamo su tutto il territorio nazionale 7.359 cittadini stranieri».
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