BRUXELLES Gli italiani sono i cittadini europei più a disagio, seguiti solo dai cechi, con la prospettiva di avere un rom come vicino di casa. Ma in questa diffidenza gli italiani non sono soli. È quanto emerge dal sondaggio condotto da Eurobarometro per conto della Commissione Ue sulla discriminazione nell'Unione europea, dal quale risulta che in totale poco meno di un quarto dei cittadini europei (il 24%) dichiara di non sentirsi a proprio agio con una simile prospettiva.
Lo studio condotto fra il 18 febbraio e il 7 marzo su un campione complessivo di 26.746 europei, dei quali 1036 italiani, indica che nei confronti della più grande minoranza etnica nell'Europa a ventisette sono ancora forti le chiusure. E lo sono significativamente di più rispetto ad altre minoranze etniche. Dal sondaggio, infatti, emerge che solo il 6% degli intervistati dice di sentirsi a disagio all'idea di avere alla porta a fianco una persona di un diverso gruppo etnico.
Se il 24% degli europei giudica negativamente l'idea di avere un rom come vicino, per l'Italia la cifra scende al 14% e al 9% per la repubblica ceca. Il gradimento sale di molto in Francia, dove solo il 15% non vede di buon occhio un vicino rom e in Spagna (13%), ma scende in Romania (20%) e Germania (25%), per arrivare al 36% della Bulgaria. Per quest'ultimo caso si tratta di circa un terzo dei cittadini, analogamente a Irlanda (40%), Slovacchia (38%) e Cipro (34%), che non vuole rapporti ravvicinati coi nomadi.
Dal sondaggio emerge anche un rapporto non lineare fra il fatto di avere amici fra i rom e il livello di gradimento nei confronti di questa comunità. Da un lato c'è la Spagna, con una delle più grandi comunità rom d'Europa, dove il 32 % degli intervistati dice di avere rapporti di amicizia con i rom e il 42% dichiara di sentirsi a proprio agio con un vicino nomade.
Ma il rapporto diventa più complesso per la Romania dove a fronte di un 42% che dice di avere amici rom, solo il 34% lo vorrebbe nello stesso palazzo, per l'Ungheria (42% e 28% rispettivamente) e la Bulgaria (47% e 21%).
In Italia il 5% dice di avere amici rom, come la Germania e l'Olanda, rispetto ad una media europea del 14%. Molto diversa la percentuale per le amicizie con persone di altri gruppi etnici, che sale al 49% rispetto ad una media europea del 55%.
In generale ad essere più pronti a legare con persone di gruppi etnici differenti, indica Eurobarometro, sono i giovani, e le persone con una educazione secondaria o universitaria.
Anche per passare dall'amicizia ad un ruolo politico di primo piano la strada rimane lunga in Italia per le minoranze etniche.
È questa l'eventualità che ottiene il minor gradimento insieme a quella che a scalare i palazzi della politica sia un gay. Gli italiani, così come gli europei in genere, non hanno, invece, troppe difficoltà ad accettare un leader politico di un'altra religione o una donna.
Quanto alle polemiche sulle proposte di schedature ai bimbi rom da parte del Viminale, il direttore di "Famiglia Cristiana" don Antonio Sciortino ha replicato al senatore della Lega Roberto Castelli, che solidarizzava con il ministro Maroni, sottolineando come il settimanale «non rappresenti la posizione della Chiesa»: «Non entro nel merito delle considerazioni di Castelli sull'ufficialità o meno della nostra testata, - ha affermato don Sciortino - tengo però a precisare che Famiglia Cristiana non fa riferimento a nessuna area politica, nè di destra nè di sinistra (possiamo permetterci autonomia e libertà di giudizio nei confronti di tutti); i suoi giornalisti non sono cattocomunisti, ma professionisti che scrivono per un settimanale di ispirazione cristiana che si rivolge alla famiglia, senza alcuna connotazione politica».
Sulla questione delle impronte ai bimbi rom interviene anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo: «Un certo candidato al comune di Roma, che ha perso, aveva proposto il braccialetto antistupro per le donne», ha detto Prestigiacomo, secondo la quale oggi ci si arrabbia per «un intervento che è soltanto uno strumento, e che non vuole essere assolutamente una forma di discriminazione, ma uno strumento di controllo del territorio finalizzato ad evitare gli abusi che ci sono da parte di queste persone nei confronti dei loro bambini».
da http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/...opei_....shtml
e poi dicono che siamo razzisti..-.-^
edit: ho evidenziato i dati
Lo studio condotto fra il 18 febbraio e il 7 marzo su un campione complessivo di 26.746 europei, dei quali 1036 italiani, indica che nei confronti della più grande minoranza etnica nell'Europa a ventisette sono ancora forti le chiusure. E lo sono significativamente di più rispetto ad altre minoranze etniche. Dal sondaggio, infatti, emerge che solo il 6% degli intervistati dice di sentirsi a disagio all'idea di avere alla porta a fianco una persona di un diverso gruppo etnico.
Se il 24% degli europei giudica negativamente l'idea di avere un rom come vicino, per l'Italia la cifra scende al 14% e al 9% per la repubblica ceca. Il gradimento sale di molto in Francia, dove solo il 15% non vede di buon occhio un vicino rom e in Spagna (13%), ma scende in Romania (20%) e Germania (25%), per arrivare al 36% della Bulgaria. Per quest'ultimo caso si tratta di circa un terzo dei cittadini, analogamente a Irlanda (40%), Slovacchia (38%) e Cipro (34%), che non vuole rapporti ravvicinati coi nomadi.
Dal sondaggio emerge anche un rapporto non lineare fra il fatto di avere amici fra i rom e il livello di gradimento nei confronti di questa comunità. Da un lato c'è la Spagna, con una delle più grandi comunità rom d'Europa, dove il 32 % degli intervistati dice di avere rapporti di amicizia con i rom e il 42% dichiara di sentirsi a proprio agio con un vicino nomade.
Ma il rapporto diventa più complesso per la Romania dove a fronte di un 42% che dice di avere amici rom, solo il 34% lo vorrebbe nello stesso palazzo, per l'Ungheria (42% e 28% rispettivamente) e la Bulgaria (47% e 21%).
In Italia il 5% dice di avere amici rom, come la Germania e l'Olanda, rispetto ad una media europea del 14%. Molto diversa la percentuale per le amicizie con persone di altri gruppi etnici, che sale al 49% rispetto ad una media europea del 55%.
In generale ad essere più pronti a legare con persone di gruppi etnici differenti, indica Eurobarometro, sono i giovani, e le persone con una educazione secondaria o universitaria.
Anche per passare dall'amicizia ad un ruolo politico di primo piano la strada rimane lunga in Italia per le minoranze etniche.
È questa l'eventualità che ottiene il minor gradimento insieme a quella che a scalare i palazzi della politica sia un gay. Gli italiani, così come gli europei in genere, non hanno, invece, troppe difficoltà ad accettare un leader politico di un'altra religione o una donna.
Quanto alle polemiche sulle proposte di schedature ai bimbi rom da parte del Viminale, il direttore di "Famiglia Cristiana" don Antonio Sciortino ha replicato al senatore della Lega Roberto Castelli, che solidarizzava con il ministro Maroni, sottolineando come il settimanale «non rappresenti la posizione della Chiesa»: «Non entro nel merito delle considerazioni di Castelli sull'ufficialità o meno della nostra testata, - ha affermato don Sciortino - tengo però a precisare che Famiglia Cristiana non fa riferimento a nessuna area politica, nè di destra nè di sinistra (possiamo permetterci autonomia e libertà di giudizio nei confronti di tutti); i suoi giornalisti non sono cattocomunisti, ma professionisti che scrivono per un settimanale di ispirazione cristiana che si rivolge alla famiglia, senza alcuna connotazione politica».
Sulla questione delle impronte ai bimbi rom interviene anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo: «Un certo candidato al comune di Roma, che ha perso, aveva proposto il braccialetto antistupro per le donne», ha detto Prestigiacomo, secondo la quale oggi ci si arrabbia per «un intervento che è soltanto uno strumento, e che non vuole essere assolutamente una forma di discriminazione, ma uno strumento di controllo del territorio finalizzato ad evitare gli abusi che ci sono da parte di queste persone nei confronti dei loro bambini».
da http://iltempo.ilsole24ore.com/2008/...opei_....shtml
e poi dicono che siamo razzisti..-.-^
edit: ho evidenziato i dati
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