Auguri.
La Roma che conosco la porto sempre dentro, nei giorni di burrasca e in quelli senza vento.Tra vicoli, palazzi, bar, trattorie, so centomila strade… e so tutte mie. E sono tutte mie le facce della gente, le donne sul balcone, il ricco, il mendicante, posteggiatori,tassinari, barbieri e benzinai, la Roma che conosco non la conosci mai.
La Roma che conosco c’ha sempre er sole addosso e quanno esco ride, e me lo presta spesso. E pure quanno piove sembra che non disturba, te fracica, te frega… è come una donna furba, a Roma se vedemo, dimo, annamo, famo, non ti devi da preoccupare che tanto te richiamo. A Roma… N’dov’è che devono andare tutti quanti?
Moto, motorini, vespette… ottovolanti. La Roma che conosco, du’ ore pe fa un metro,
però mentre te blocca te fa vedè San Pietro. La Roma che conosco è tavoli in eccesso
e tutti addosso a tutti ma stamo bene lo stesso, basta che quel piatto rimanga sempre quello, guanciale, pecorino… e un pò di quel vinello, che ce fa uscì contenti tra vicoli incantati, a ride con gli amici oppure innamorati.
La Roma che conosco te insegna a fa l’amore e a ogni bacio aggiunge un pò, un pò del suo sapore. Così la porti dentro dovunque te ne vai. La Roma che conosco… non la conosci mai.
La Roma che conosco la porto sempre dentro, nei giorni di burrasca e in quelli senza vento.Tra vicoli, palazzi, bar, trattorie, so centomila strade… e so tutte mie. E sono tutte mie le facce della gente, le donne sul balcone, il ricco, il mendicante, posteggiatori,tassinari, barbieri e benzinai, la Roma che conosco non la conosci mai.
La Roma che conosco c’ha sempre er sole addosso e quanno esco ride, e me lo presta spesso. E pure quanno piove sembra che non disturba, te fracica, te frega… è come una donna furba, a Roma se vedemo, dimo, annamo, famo, non ti devi da preoccupare che tanto te richiamo. A Roma… N’dov’è che devono andare tutti quanti?
Moto, motorini, vespette… ottovolanti. La Roma che conosco, du’ ore pe fa un metro,
però mentre te blocca te fa vedè San Pietro. La Roma che conosco è tavoli in eccesso
e tutti addosso a tutti ma stamo bene lo stesso, basta che quel piatto rimanga sempre quello, guanciale, pecorino… e un pò di quel vinello, che ce fa uscì contenti tra vicoli incantati, a ride con gli amici oppure innamorati.
La Roma che conosco te insegna a fa l’amore e a ogni bacio aggiunge un pò, un pò del suo sapore. Così la porti dentro dovunque te ne vai. La Roma che conosco… non la conosci mai.
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