Se un pedofilo/supratore venisse arrestato, processato e gettato in galera per quei 20-30 anni, magari la gente non sentirebbe il bisogno di dire:- tagliamogli il cazzo! Violentiamo lui come ha fatto con quelle donne! Castriamolo con delle tenaglie arroventate! -
La colpa è come sempre delle leggi italiane che ti portano all'esasperazione e a desiderare una giustizia sommaria.
Le pene corporali sono comunque da santa inquisizione.
da come parli sembra che io abbia detto di essere favorevole alla pena di morte. in realtà sono contrario, e visto che tu sei un genio onniscente, saprai anche che la pena di morte in cina viene praticata per fucilazione(40000 eseguzioni l'anno, e il costo del proiettile addebitato alla famiglia del condannato). è indolore la fucilazione??
negli USA(negli gli ultimi stati che hanno la pena di morte) cè l'iniezione letale, che fino a pochi anni fa era considerata del tutto indolore. sentiii tempo fa, che qualcuno ora inizia a pensare che in realtà non sia cosi indolore... ovviamente non si saprà mai poichè normalmente chi viene giustiziato ha poi degli impedimenti a riferire l'esperienza.
e si, l'iniezione letale dovrebbe essere indolore visto che il condannato viene anestetizzato e reso incosciente
e la pena di morte è al pari di qualsiasi altra pena corporea inflitta a qualcuno, cosa che tu non capisci
parli di sola castrazione ai pedofili, ma poi salvi gli assassini e i ladri? perché a questo punto non togliere l'utilizzo delle braccia a quest'ultimi?
Allora anche il carcere è sbagliato. Qualsiasi pena è sbagliata. Che sia corporea o meno. Che sia reversibile o meno.
Perchè ogni uomo accusato e incapace di difendersi in maniera consona alla situazione che ha di fronte è un potenziale innocente accusato ingiustamente. E perchè ogni uomo libero in quel momento potrebbe essere il criminale che se la ride e si prepara a commettere un nuovo reato vista l'incapacità della giustizia.
Ripeto anche che tanto la castrazione quanto il carcere anche per un solo anno sono sullo stesso piano in base alle vostre stesse affermazioni. Ergo la pena di morte è atroce (indolore o no) quanto la permanenza in carcere se si è etichettati come mostri stupratori. Scoprire innocente colui che per anni è stato considerato un mostro non gli ridarà la dignità di cui è stato privato nel momento in cui viene messo in carcere. Non gli darà sollievo dalle possibili atrocità che i suoi "coinquilini" gli riserveranno per via del suo status. Forse nemmeno saprà che un giorno verrà dichiarato innocente e i motivi li conosciamo più o meno tutti.
Se siete capaci di allargare un concetto come la castrazione chimica alla pena di morte, che è anche fucilazione, lapidazione, decapitazione etc., è pena di morte e basta miei cari, allora dovreste essere così illuminati da restringere poi la visione a tutti i tipi di pene che si possono infliggere ad un uomo.
A quel punto allora la giustizia non esiste, perchè il suo concetto non rispecchia la sua applicazione e le sue conclusioni. Quello che dovrebbe essere un mezzo infallibile di prevenzione, tutela e correzione, tale non è, perchè non esiste l'infallibilità.
la prigione è ciò che non lede in modo fisico alla persona, quindi il lato civile e sensato delle punizioni
ah, ancora non mi hanno risposto sui ladri e sugli assassini, e pure i secondi fanno di peggio
Proprio tu che parli di "lato psicosomatico" in un tuo precedente post poi mi vieni a dire che la prigione non lede la persona? Stai scherzando vero? Non è il lato civile. E' il lato che tu non puoi vedere e che quindi ti fa sentire in pace con te stesso. Il lato che fa comodo. Solo chi è in carcere vedrà e sentirà sulla sua pelle quello che una condanna del genere può generare. E ribadisco: sappiamo tutti come se la passa in un carcere quel tipo di criminali, o se volete quel tipo di innocenti ingiustamente condannati (visto che l'unica cosa di cui sapete farvi scudo è la forza del dubbio). Quindi non fare certe affermazioni perchè sono un controsenso. Se continuo a leggere le mie e le vostre risposte, torno di nuovo ad affermare che non esiste pena che non leda la persona. Ne fisicamente, ne psicologicamente.
Ladri e assassini poi. Ladro... Assassino... Porre una domanda del genere equivale a paragonare il ladro all'assassino e i due insieme al pedofilo. Nessuno dei tre è sullo stesso piano però, non è difficile ammetterlo, basta un piccolo sforzo. Penso che il pedofilo non possa violentare per la fame ne che lo faccia per un banale errore. Il ladro può rubare per necessità e l'assassino uccidere per sbaglio, il famoso omicidio involontario, splendido concetto di incoerenza. Queste non sono giustificazioni, la legge le chiama attenuanti. Che attenuante vuoi dare ad un pedofilo? Che la bambina aveva solo 20 anni meno di lui? Se poi vuoi pormi nuovamente la domanda prendendo però ad esempio un serial killer o un lupen dei giorni nostri allora sarò felice di esporti i miei pensieri. Ma qui, ora, non si parla di loro. Continua a prendere come esempi casi dubbi e inconsistenti, molto generalizzati. Quando avrai il coraggio per esprimerti chiaramente su qualche caso, anche uno solo, ben delineato e privo di incertezze allora e solo allora discorsi del genere varranno qualcosa.
Ah, scusa, per voi nulla è certo. Pardon.
Ma poi m'immagino quante mogli per vendetta accusano il marito di violenza anche verso i figli...
Ma prima di parlare ragionate vero?
E si torna di nuovo al discorso che la giustizia non può esistere allora. Perchè ragionando in questo modo, ogni criminale è un potenziale innocente ed ogni innocente un potenziale criminale. La verità dove sarà? La vuoi trovare forse in questo thread? Ma almeno, prima di affermare cose dette e ripetute, leggilo il thread, valuta, esponi un concetto.
Proprio tu che parli di "lato psicosomatico" in un tuo precedente post poi mi vieni a dire che la prigione non lede la persona?
sai qual'è la differenza tra psicosomatico e fisico? la prigione può danneggiare la mente, qualcuno magari ne risente fisicamente: senza dubbio; ma ciò è sempre questione di casualità, mentre in quello che voi chiedete, si tratta di misure drastiche e infallibili che danneggiano mentalmente e soprattutto fisicamente la persona
Non è il lato civile. E' il lato che tu non puoi vedere e che quindi ti fa sentire in pace con te stesso. Il lato che fa comodo.
mentre tu, invece, che vorresti castrare il disturbato mentale, lo fai perché sei il tipo da voler porre giustizia in modo giusto e imparziale, fottendotene dei danni maggiori (quelli minori, sono la semplice reclusione) che l'individuo, sia innocente o meno, va incontro? e cosa dirai poi, una volta avvenuta la pena? ti sentirai meglio a vedere il mostro senza uccello?
la carcerazione elimina (momentaneamente o permanentemente) l'individuo in questione dalla società, lo mette da parte per evitarne la reciditività o che sia a sua volta vittima di quel fenomeno che imperversa le vostre menti: "vendetta"
fa comodo sì avere un malato mentale in meno, come a te farebbe comodo vedere soffrire gli stessi tizi, per saziare il tuo senso di giustizia deviata (tu generico, per inteso)
Porre una domanda del genere equivale a paragonare il ladro all'assassino e i due insieme al pedofilo. Nessuno dei tre è sullo stesso piano però, non è difficile ammetterlo, basta un piccolo sforzo.
non saranno sullo stesso piano, ma sono nello stesso edificio, quindi poche storie: o è giustizia del 1200 o è giustizia del 2000
Penso che il pedofilo non possa violentare per la fame ne che lo faccia per un banale errore.
l'errore lo commette la giustizia di per se, il che è più grave quando avverrà che l'innocente andrà sotto pena
è di questo che si parla, come viene arrestato qualcuno innocente per omicidio o per furto, così può accadere per pedofilia e stupro, e ora spiegami perché i primi due passano dal carcere, mentre gli ultimi ci perdono la verga
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