Talvolta, tuttavia, le caz.zate danno assuefazione.
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Antibiotici? no grazie.
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Who is Kaiser Souze? He is supposed to be Turkish. Some say his father was German. Nobody believed he was real. Nobody ever saw him or knew anybody that ever worked directly for him, but to hear Kobayashi tell it, anybody could have worked for Souze. You never knew. That was his power. The greatest trick the Devil ever pulled was convincing the world he didn't exist. And like that, poof. He's gone.
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Originariamente inviato da batoio Visualizza il messaggioma tu non eri quello che faceva giurisprudenza?
a quando il thread in cui dirai di studiare/aver studiato ingegneria?
poi fate vobis,l' ignoranza è un dono di molti,forse anche di troppi.
invece a quando il tuo 3d in cui dici qualcosa di sensato?
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Originariamente inviato da batoio Visualizza il messaggioquindi ti arroghi il diritto di dare sentenze su argomenti così difficili per te, che ti hanno costretto ad abbandonarne lo studio?
ti rendi conto che viste così, le cose che dici sono ancora più ridicole di quanto già non fossero prima?
*lo accompagna fuori*
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Originariamente inviato da batoio Visualizza il messaggioquindi ti arroghi il diritto di dare sentenze su argomenti così difficili per te, che ti hanno costretto ad abbandonarne lo studio?
ti rendi conto che viste così, le cose che dici sono ancora più ridicole di quanto già non fossero prima?
Ti pongo la tua stessa domanda dal mio punto di vista:
"quindi ti arroghi il diritto di dare sentenze su persone che non conosci,ne sai cosa fanno,che a differenza tua esprimono la loro opinione?"
Ti rendi conto che viste così, le cose che dici ti rendono ancor più ridicolo di quanto tu non fossi già prima?
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Originariamente inviato da isterico Visualizza il messaggionon so a chi ti riferisci, ma per quanto mi riguarda utilizzo internet solo per chiarire piccoli dubbi o avere determinati dati o sentire opionioni diverse.
il resto puo' darlo solo la carta. quella giusta la si identifica con il tempo e lo studio
...come dire, a forza di studiare cazzate ti accorgi che sono cazzate e capisci dove approfondire la realta dei fatti/avvenimenti o quello che riguarda l'argomento di turno.
Un esempio può essere il tizio che hai citato per la storia dell'energia vitale.. io non credo tu abbia letto il suo libro ma anche se l'avessi letto in ogni caso il fatto che abbia scritto un libro non vuol dire implicitamente che sia una voce autorevole e affidabile sull'argomento.
Mi diverte poi che ridi se uno ti riporta un programma della "rai" come fonte visto che tra la mole di trash che propinano ci son fortunatamente ancora programmi come blob, report e svariati alti che son degni di nota.
Riguardo all'argomento, al benessere collettivo (in termini di medicinali e cure) ci deve pensare lo stato inteso come settore pubblico attraverso finanziamenti alla scienza e alla sanità che diventerebbero troppo onerosi per via degli elevati costi di ricerca, di sviluppo e di brevetto in un bilancio statale già deficitario.
L'industria farmaceutica è privata perchè è impossibile che sia pubblica in modo efficace e efficiente. Il fatto che sia una vera e propria impresa la porta a operare in un'ottica non solo di profitto ma anche di sopravvivenza nel tempo grazie a creazione di valore. Se mancano questa premesse nessuna impresa sarebbe incentivata alla produzione e agli investimenti, a prescindere che questo sia eticamente giusto o no. Inoltre le case farmaceutiche non son più in un contesto di monopolio e quindi il loro comportamento deve tener conto della concorrenza (oltre che della scadenza dei brevetti) che ha delle implicazioni che non permettono un atteggiamento così dubbio come lo dipingi.
Che poi nella storia ci siano casi di poca trasparenza o di speculazioni su farmaci non lo metto in dubbio, ma da qui a dire che ci sia un complotto è l'ennesimo sproloquio da Generale di Gn.
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Originariamente inviato da dadoca Visualizza il messaggioUn esempio può essere il tizio che hai citato per la storia dell'energia vitale.. io non credo tu abbia letto il suo libro ma anche se l'avessi letto in ogni caso il fatto che abbia scritto un libro non vuol dire implicitamente che sia una voce autorevole e affidabile sull'argomento.
e tu? beh, sei un altro che tira giudizi su libri che non ha letto non devo dimostrarti nulla. se vorrai criticare un autore fallo dopo averne letto almeno un libro, non come la classe di ignoranti giornalisti o contaballe che attanaglia il nostro paese, che parlano senza sapere di cosa si sta parlando.
Originariamente inviato da dadoca Visualizza il messaggioMi diverte poi che ridi se uno ti riporta un programma della "rai" come fonte visto che tra la mole di trash che propinano ci son fortunatamente ancora programmi come blob, report e svariati alti che son degni di nota.
sono piu limitati di quanto immaggini. e comunque solo in seconda serata (...)
Originariamente inviato da dadoca Visualizza il messaggioRiguardo all'argomento, al benessere collettivo (in termini di medicinali e cure) ci deve pensare lo stato inteso come settore pubblico attraverso finanziamenti alla scienza e alla sanità che diventerebbero troppo onerosi per via degli elevati costi di ricerca, di sviluppo e di brevetto in un bilancio statale già deficitario.
L'industria farmaceutica è privata perchè è impossibile che sia pubblica in modo efficace e efficiente. Il fatto che sia una vera e propria impresa la porta a operare in un'ottica non solo di profitto ma anche di sopravvivenza nel tempo grazie a creazione di valore. Se mancano questa premesse nessuna impresa sarebbe incentivata alla produzione e agli investimenti, a prescindere che questo sia eticamente giusto o no. Inoltre le case farmaceutiche non son più in un contesto di monopolio e quindi il loro comportamento deve tener conto della concorrenza (oltre che della scadenza dei brevetti) che ha delle implicazioni che non permettono un atteggiamento così dubbio come lo dipingi.
per ririsponderti mi dovrei autoquotare ma riassumo in un: e' l'atteggiamento capitalistico per la sanita' che e' errato alla radice. le casa farmaceutiche semplicemente non dovrebbero pensare al lucro. e' inumano pensare di guadagnare sulle medicine a mio avviso. qualunque esse siano.
NO alle imprese delle medicine. per la ricerca dovrebbe essere compito dello stato finanziarne i mezzi. non abbiamo abbastanza soldi? amen, avremo meno tecnologia e supermacchinari sanitari, ma almeno possiamo garatire la sanita' a tutta la popolazione, ad un costo accessibile per tutti.
cuba vi dice niente?
Che poi nella quotidianità'' ci siano casi di poca trasparenza o di speculazioni su farmaci non lo metto in dubbio, ma da qui a dire che ci sia un complotto è molto plausibile
io ho parlato di errore alla radice come approccio per curare un male. non montiamo le cose, grazie. reich e' un altro discorso poi.
mi chiedo che rispondo a fare, e' un argomento troppo complesso per parlarne con chi nn ha la piu pallida idea di cosa sto parlando[AoT]
Rina Darkblade - RiINa - Amrael Darkblade
Scambio Bod di ogni tipo - Vendo Premi Collections - Compro White Pearls
Teorema del Fantauo:
Chi e' Fantauo non ha bisogno di loggare, esso ha gia fatto tutto prima di farlo.
Fantauo fa' esperienza con la fantasia.
Al Re dei Fantauo basta guardare per 10 secondi la schermata di login per ownare tutti.
Non c'e' righello abbastanza lungo per il Re del Fantauo.
Esso ha vinto a priori.
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Originariamente inviato da isterico Visualizza il messaggioho letto "appena" tre dei suoi libri. lo studio da anni, e' il mio autore preferito assieme a osho.
e tu? beh, sei un altro che tira giudizi su libri che non ha letto non devo dimostrarti nulla. se vorrai criticare un autore fallo dopo averne letto almeno un libro, non come la classe di ignoranti giornalisti o contaballe che attanaglia il nostro paese, che parlano senza sapere di cosa si sta parlando.
Infatti io non leggo questo genere di libri semplicemente perchè non me ne frega niente, al massimo posso leggere qualcosa sull'imper Bayer o sull'industria farmaceutica. In questo pezzo che mi hai quotato la parte rivelante era il punto in cui dicevo che il fatto che l'autore scriva un libro non implica necessariamente che ciò che scrive sia giusto, visto che da quel che ho spulciato sul web (lo ammetto) mi sembra abbia ben pochi fondamenti scentifici. Se inoltre il 99% della medicina mondiale è in disaccordo forse un motivo ci sarà.
sono piu limitati di quanto immaggini. e comunque solo in seconda serata (...)
Guardati qualche puntata di report (ad esempio quella sui derivati oppure sul caso mastella o sul crack parmalat) e piantala su questa crociata a priori verso la tv, che in mezzo al marcio qualcosa di buono lo si riesce ancora a trovare fortunatamente.
cosa centra questo? ma hai letto i post?
per ririsponderti mi dovrei autoquotare ma riassumo in un: e' l'atteggiamento capitalistico per la sanita' che e' errato alla radice. le casa farmaceutiche semplicemente non dovrebbero pensare al lucro. e' inumano pensare di guadagnare sulle medicine a mio avviso. qualunque esse siano.
NO alle imprese delle medicine. per la ricerca dovrebbe essere compito dello stato finanziarne i mezzi. non abbiamo abbastanza soldi? amen, avremo meno tecnologia e supermacchinari sanitari, ma almeno possiamo garatire la sanita' a tutta la popolazione, ad un costo accessibile per tutti.
cuba vi dice niente?
Io il tuo post l'ho letto, di te non si potrebbe dire altrettanto col mio visto che ti ho spiegato perchè l'industria farmaceutica (pubblica, privata o mista che sia) non può "regalare" farmaci. Lo stato non può permettersi un'investimento cosi oneroso nella ricerca per la scoperta di nuovi farmaci o nuove cure e quindi se non ci fosse l'industria privata che investe in questa direzione (spinta e incentivata da un ritorno in termini di profitto) non ci sarebbe nemmeno lo sviluppo nel campo dei medicinali.
Che poi a te piacerebbe uno stato che dia alla collettività ottimi servizi gratis e abbatta le imposte non avevo dubbi, l'italiano medio ignorante in materia di economia pubblica ragiona come te.
Mi devi ancora spiegare poi cosa intendi TU per capitalismo perchè o non riesci a spiegarti oppure non hai ben chiare le idee, secondo me quello che intendi tu in questo thread probabilmente è che i medicinali dovrebbero essere affare del Welfare state e non dell'impresa privata e quindi sopra ti ho già spiegato perchè sarebbe utopia.
mi chiedo che rispondo a fare, e' un argomento troppo complesso per parlarne con chi nn ha la piu pallida idea di cosa sto parlando
Delle medicine alternative o tradizionali non me ne frega niente nè ha senso dibattere in questo thread, l'argomento dello starting post era che secondo te le industrie farmaceutiche non hanno interesse a produrre farmaci che funzionino perchè questo porterebbe a eliminare le malattie e quindi il mercato. Questa è una puttanata bella e buona sia a livello sociologico (a cui puoi arrivarci senza che entro in merito) che economico (visto che le imprese non son più un monopolio/oligopolio e una politica di farmaci fittizi sarebbe impossibile da nascondere alla concorrenza).Ultima modifica di dadoca; 19-12-2007, 21:35.
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Non avremo mai la possibilità di confermare con certezza assoluta ciò che è stato detto in questo thread.
Io condivido pienamente ciò che dice Isterico e faccio le sue stesse ipotesi complottistiche, ma so per certo che non ho prove per dimostrarlo, è semplicemente una mia sensazione e basta.
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@dado
tralasciando il discorso sulla ricerca privata migliore rispetto a pubblica (per il quale sono d'accordo anche se sono da considerare varie cose) non sono invece d'accordo per niente sul discorso che fai riguardo alla concorrenza
sappiamo bene (o dovremmo saperlo quantomeno) come la concorrenza in molti settori è soltanto apparente
posso citarti vari esempi dalle assicurazioni alle banche alle multinazionali del petrolio o del tabacco che si uniscono e fanno "cartello" per tirare su i prezzi e mantenere un regime di oligopolio che di fatto è un monopolio
se fosse vero quello che tu dici (la concorrenza) allora io domani mi alzo e decido di mettere su una casa farmaceutica...ovviamente non è così, entrare nel mercato dei farmaci facendo concorrenza a giganti del settore immagino che sia un'impresa quasi impossibile se poi ci aggiungi che, anche avendo tanti soldi, non vai da nessuna parte se non fai ricerca, e la ricerca questi giganti la fanno da anni anche mettendosi assieme(quindi unendo le forze), è praticamente impossibile pensare di prendere quote di mercato al giorno d'oggi
in pratica, secondo me, per poter stare nel mercato dei farmaci o ci sei già dentro o non ci entri
il problema di oggi secondo me è proprio questa mancanza di concorrenza...da ciò scaturisce il fatto che le medicine "alternative" come erbe tisane o altra roba vengono osteggiate dalle case farmaceutiche che di per se sono quelle che muovono i soldi nella medicina moderna (i meetings alle hawai per i dottori dove ti spiegano la nuova cura per la tonsillite li organizzano loro infatti, le pubblicità nelle riviste mediche più importanti al mondo le fanno, e quindi pagano, loro)
io non dico che la medicina moderna sia fasulla, dico solo che secondo me è evidente come non funzioni bene come in realtà dovrebbe. Perchè probabilmente ci saranno altri rimedi alternativi e migliori alla classica pillola, rimedi che però, non essendo brevettabili, non danno un guadagno economico forte come quello delle pillole e che per questo motivo vengono osteggiatiLa vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.
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Originariamente inviato da dadoca Visualizza il messaggiorisposte in rosso.
idem per questo post, come pensi possa spiegare qualcosa di scritto in un libro che non leggeresti mai "perche hai meglio da fare"? mi fai solo perdere tempo.
grazie e ossequi, nn ho la pazienza di rispiegare ogni volta la stessa cosa in lettere leggibili a seconda del dubbioso di turno.
le informazioni ci sono, se vi interessano cercatevele, le troverete.[AoT]
Rina Darkblade - RiINa - Amrael Darkblade
Scambio Bod di ogni tipo - Vendo Premi Collections - Compro White Pearls
Teorema del Fantauo:
Chi e' Fantauo non ha bisogno di loggare, esso ha gia fatto tutto prima di farlo.
Fantauo fa' esperienza con la fantasia.
Al Re dei Fantauo basta guardare per 10 secondi la schermata di login per ownare tutti.
Non c'e' righello abbastanza lungo per il Re del Fantauo.
Esso ha vinto a priori.
icq: 325516135
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Non leggerei quel libro perchè non mi interessa, è diverso. Ciò non toglie che in ogni caso quel testo non è affatto utile ai fini della discussione visto che l'argomento del thread è ben altro.
Apprezzo lo sforzo intellettuale che hai fatto cagando sto bel reply dopo che mi son sbattuto per cercare di farti vedere aldilà delle tue limitate conoscenze e aldilà della tua pigrizia mentale.
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Originariamente inviato da MarcomeX Visualizza il messaggio@dado
Le case farmaceutiche sono una 50ina, alcune nate nell'800 altre invece fondate qualche decennio fa.
La lotta dei brevetti, così come pesante rivalità tra farmaci di "marca" e i generici mi sembra sotto gli occhi di tutti.
Che poi tra svariate case ci siano accordi per joint venture, fusioni, progetti comuni di ricerca o decisioni di prezzo dei medicinali è verissimo.
Il discorso poi si fa anche complesso per via della globalizzazione dei mercati (anche quello farmaceutico), per i decreti legislativi dubbi (vedi Bersani e liberalizzazione medicinali), e altre cose su cui penso sia inutile discutere seppur interessanti.
Tornanto pienamente IT (visto che si era usciti un po' tutti dal seminato), non ha senso che le case farmaceutiche frenino la ricerca (o nascondano cure) per continuare a vendere medicinali perchè ottenere farmaci efficaci aumenterebbe i loro profitti (ricavi per vendita di medicinali, incremento del valore delle azioni, capacità di attrarre nuovi investitori). Inoltre un medicinale efficace non cambierebbe la nostra genetica e quindi sarebbe da utilizzare costantemente.
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Pensi forse che tu possa, per farti un esempio, alzarti e decidere di entrare il segmento dei soft drink e concorrere facilmente con coca cola (e tutte le altre) per prenderti la tua nicchia di mercato?
Originariamente inviato da dadoca Visualizza il messaggioTornanto pienamente IT (visto che si era usciti un po' tutti dal seminato), non ha senso che le case farmaceutiche frenino la ricerca (o nascondano cure) per continuare a vendere medicinali perchè ottenere farmaci efficaci aumenterebbe i loro profitti (ricavi per vendita di medicinali, incremento del valore delle azioni, capacità di attrarre nuovi investitori). Inoltre un medicinale efficace non cambierebbe la nostra genetica e quindi sarebbe da utilizzare costantemente.
Richard Smith - ex Direttore del British Medical Journal - in una
intervista pubblicata dal Manifesto il 2 dicembre, intitolata "La ricerca
medica è inattendibile per colpa delle case farmaceutiche", spiega la grave
situazione della ricerca medica ormai (quasi) completamente condizionata
dagli interessi economici delle case farmaceutiche. Smith dichiara che la
qualità della ricerca è bassa, gli errori frequenti. Da uno studio dell'ACP
Journal Club, risulta che su cento giornali medici meno del 5% fornisce
informazioni effettivamente utili al personale clinico e sanitario. Inoltre
- continua Smith -il 70% delle ricerche pubblicate dalle cinque maggiori
riviste mediche sono finanziate dalle case farmaceutiche e già nel 2003 uno
studio pubblicato su JAMA (Journal of the American Medical Association)
mostrava che un terzo degli autori aveva interessi economici nella propria
ricerca. E aggiunge che per di più i ricercatori non dichiarano di essere
condizionati da un conflitto di interesse, come dimostra un altro studio
condotto nel 2001. La 'cura' che propone Richard Smith è "tornare alle
radici del lavoro scientifico, creare un dibattito scientifico più aperto e
alla luce del sole come avviene in altri settori della ricerca".
ora se fosse vero che c'è concorrenza non dovrebbe esistere questa situazione, al contrario dovrebbe esserci una ricerca sempre migliore dato che chi fa la ricerca migliore poi ottiene maggiori quote di mercato giusto?...eppure l'ex direttore del British Medical Journal (importante rivista di settore a quanto leggo da internet) non è d'accordo
ragioniamo un attimo, hai detto anche tu che ci sono le case farmaceutiche che si mettono insieme per fare ricerca, in più (questo lo dice il signor Smith) la ricerca è pilotata dalle grandi case farmaceutiche che hanno in mano le riviste del settore(dato che sono loro stessi a finanziarle), a ciò si aggiunge la lotta dei brevetti
in una situazione del genere che concorrenza vuoi che ci sia? io (piccola casa farmaceutica) non ho i soldi per fare ricerca. Inoltre, se dovessi fare una ricerca su cure alternative, le riviste specializzate nemmeno la pubblicherebbero (dato che non ho voce in capitolo) per cui o faccio la ricerca che dicono loro (e sono svantaggiato a priori per via del budget limitato) oppure mi limito a copiare le scoperte vecchie, dove il brevetto non vale più, e riutilizzarle vendendo i prodoti a prezzi più bassi, ed è qui che si scatena la lotta dei brevetti)
però tutto questo(a parte poter comprare le solite pillore a un prezzo inferiore) non porta alcun vantaggio al consumatore, purtroppoLa vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.
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Originariamente inviato da MarcomeX Visualizza il messaggioovviamente no, ed è esattamente quello che volevo dire, gli unici che si possono fare concorrenza tra di loro sono quelli che già sono dentro a quel mercato, purtroppo però come ti ho detto non se la fanno la concorrenza o comunque se la fanno solo entro certi limiti perchè è più conveniente per tutti, quindi è una concorrenza fasulla
Son pienamente d'accordo su quello che hai detto, ossia in poche parole che il sistema non sia efficiente per i motivi che entrambi abbiamo citato nei nostri post.
Quello su cui discuisivo era l'accusa da parte di isterico:
non può e non vuole produrre medicine che possano
prevenire debellare le malattie, perché ciò eliminerebbe le malattie
in quanto mercato per l’uso continuato di queste medicine.
Inoltre criticavo quest'altro intervento:
c'e' chi non sa che e' capitalismo anche la nostra sanita'. lucrano sulla nostra salute.
e stiamo ovviamente tutti zitti da bravi dementi.
Praticamente io e te la pensiamo allo stesso modo, mentre per isterico è sempre colpa del capitalismo (sorvolando sul fatto che non si capisce mai cosa intende ma puntualmente riesce a inserirlo in ogni argomento).
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