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Che bel delitto merita un applauso

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    Che bel delitto merita un applauso

    Ogni giorno, al vespro, l'informazione televisiva compie il suo rito funebre. Racconta i morti da automobili sulle strade e i delitti. Non si sa di preciso a chi interessi questo lugubre e orrido notiziario. Per milioni di ascoltatori il fatto che una famiglia sia morta in un incidente stradale a Canicattì o che una giovane donna sia stata pugnalata in casa sua a Casalpusterlengo, sono del tutto indifferenti, ma ci si è fatta l'abitudine e ormai si andrebbe a cena o a dormire meno soddisfatti della giornata se non ci avessero raccontato questa storia di fondo della nostra vita italiana.

    Un memento tutto sommato indolore e quasi consolatorio: beh, anche stavolta è toccato ad altri! La televisione riferisce le testimonianze dei passanti o dei vicini di casa, tutte sui delitti: assurde, inventate, di comodo. Sembravano normalissimi, buongiorno e buonasera, brave persone, non ci siamo mai accorti di niente.

    E di che cosa avrebbero dovuto accorgersi? Che in quella giornata apparentemente normale a lui o a lei era girata la testa, aveva buttato il bambino dalla finestra e ammazzato lui o lei a coltellate? I testimoni non sapevano niente e non hanno capito niente di quello che è accaduto. Le televisioni lo sanno. E allora, perché non dicono che in questo mondo accadono cose incomprensibili di cui agli altri non importa veramente niente, ma bisogna parlarne? Non consiste in questo la solidarietà umana, la fratellanza?

    Nelle sere seguenti il rito informativo funebre viene perfezionato: appaiono mazzi di fiori di fronte alla casa dei morti assassinati, si fanno i funerali, i superstiti quando appare il feretro si uniscono in uno scrosciante applauso. Che cosa significa? È il sollievo per lo scampato pericolo? È un commiato corale? È la prova che anche noi comunità il nostro dovere lo facciamo sempre, adesso anche con fiori e applausi. È una delle novità assurde di questi tempi fasulli in cui bisogna far spettacolo e mostrare allegria anche quando si è in lutto e al fondo della tristezza. L'applauso per gli assassinati e i suicidi equivale alla musica per tutti e a ogni ora che è diventata una regola nazionale.

    I clienti di un bar appena possono mettono assieme una orchestrina, ogni attività umana anche caritatevole anche scientifica tende a manifestarsi con musica sguaiata e dilettantesca, la cultura nazionale consiste principalmente in cori e canzonette, ci sono intellettuali, noti politologi, che esistono perché da giovani hanno fatto parte di una voga canterina.

    Presto tornerà di moda anche l'arte naturale del fischio, dello strumento gratuito che tutti possiedono per far musica con il fiato. Ci siamo abituati a vivere per l'assurdo e nell'assurdo. Viviamo al centro di un enorme universo informativo che è riuscito nel nome dell'informazione ad annullarla: volente o nolente anche uno come me che ha passato la vita a informare e a cercare di essere informato si accorge di vivere in un assordante incomprensibile frastuono.

    Che cosa è accaduto, per esempio, a metà agosto con lo scoppio di una crisi finanziaria che ha divorato migliaia di miliardi? È accaduto che la pubblica opinione, diciamo i lettori dei giornali e i clienti delle televisioni, hanno saputo di aver perso parte dei loro risparmi senza sapere bene il perché, essendo al di fuori della loro comprensione le spiegazioni fornite dai cosiddetti media.

    Miliardi di persone abituate a discutere sul soldo, a risparmiare il soldo, hanno mandato giù senza protesta fiumi di notizie incomprensibili non solo dalla gente comune, ma anche dagli esperti finanziari che in settimane non sono riusciti a spiegarsi e spiegarci che cosa era accaduto. Forse una cosa sola, non pubblicamente ammessa: che il mercato, questa famosa guida superiore della umana economia, in realtà privo di ragione e di controlli, è un uragano che viene per il mondo.


    Giorgio Bocca
    fonte: L'Espressoonline


    . . . . .
    a mio modo di vedere, sante parole, voi?
    che ne pensate?

  • #2
    purtroppo è la verità...la cronaca nera oggi giorno serve soltanto a occupare spazi che dovrebbero essere invece occupati da servizi quantomeno imbarazzanti per qualcuno

    sicocme si deve tenere occupate le menti dei telespettatori ma non si può parlare di alcune cose allora si tirano fuori servizi di 10 minuti l'uno su questo o quell'altro delitto

    personalmente me ne disinteresso totalmente...ti tartassano con tutti i particolari e le ipotesi degli inquirenti e la difesa degli avvocati (uno solo...taormina che si i tuffa a pesce quando c'è la tv)...come se l'italiano medio avesse le conoscenze tali da sostituirsi quasi alla magistratura (qui la colpa è di forum e di tutti quei telefilm stile "signora in giallo")...così alla fine di tutto sto teatrino non si è capito nulla però al bar mentre si prende il caffè con il collega hai qualcosa di cui parlare per fare la figura di quello serio che non parla solo di calcio

    la cronaca nera è gossip (per quelli dallo stomaco forte)...dove invece di tette e culi si mostra il sangue
    La vista delle condizioni dell'Isola intera senza distinzione di provincie, ispira un profondo sconforto. L'animo prova una continua vicenda di sdegno e di pietà verso i vari elementi che vanno cozzandosi ciecamente in quella disperata confusione, prova uno smarrirsi e un confondersi di tutti quei criterii e concetti di buon governo che nelle università e nei libri si è imparato a ritenere per sicuri, e un dubbio doloroso che tutti quei principii di giustizia e di libertà, nei quali si era abituati a credere quasi come in una religione, non siano altro che discorsi bene architettati per coprir magagne che l'Italia è incapace di curare, una vernice per lustrare i cadaveri.

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    • #3
      Grande Giorgio Bocca! Quelle parole dovrebbero gridarle tutti quelli che guardano i TG ormai come compagnia piuttosto che come reale strumento di informazione.

      Attualmente, qual è l'informazione più gettonata ai TG? L'omicidio Garlasco .. salta fuori ogni tanto un omicidio simile che occupa spazio non in una sola edizione, ma per settimane nel telegiornale. Vedi il delitto di Cogne (Samuele) e la bella mamma Annamaria Franzoni (per citare quelli recenti)

      E non si può dire nemmeno che dai giornali cartacei e online si possono trovare informazioni decenti, sebbene siano più interessanti perchè affrontano diverse tematiche che uno va a cercare, ma bisogna andare nei blog e per giornali internazionali a conoscere le cose del nostro paese.


      Mia nonna dice sempre 'un tempo si andava in osteria a raccontarsela' e ci si scambiava opinioni, soprattutto nei paesini, così che si sapeva tutto quello che faceva il sindaco, senza censure. Sarebbe bello che la TV diventasse l'osteria di un tempo, così da sapere cosa fanno quelli che governano i nostri soldi e darci uno spunto su cui riflettere e parlare coi nostri simili durante le pause caffè o un incontro tra amici, conoscenti, parenti

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      • #4
        Originariamente inviato da M4lKaV Visualizza il messaggio

        Attualmente, qual è l'informazione più gettonata ai TG? L'omicidio Garlasco .. salta fuori ogni tanto un omicidio simile che occupa spazio non in una sola edizione, ma per settimane nel telegiornale. Vedi il delitto di Cogne (Samuele) e la bella mamma Annamaria Franzoni (per citare quelli recenti)
        facevo sta considerazione proprio sere fa guardando il TG per caso (ho smesso di guardarli).
        Hanno mandato un servizio nel quale si chievano come mai certi delitti tipo quello di chiara poggi hanno un risalto incredibile, mentre altri tipo quello dei due signori (moglie e marito massacrati) la gente la gente manco sa come si chiamano.

        A quel punto mi sono messo a inveire contro la televisione (tipo vecchio di 80 anni), ci hanno propinato in 550 salse il delitto di garlasco per parlare manco 1 minuto a tg degli altri delitti, e poi? fai un servizio perche ti chiedi come mai la gente parla solo di garlasco????

        Questi grandissimi buffoni li dovrebbero mandare a zappare, loro e chi gli permette di gestire in maniera cosi ridicola l'informazione.

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