War game:assalto hacker all'Estonia
Sabotati siti di governo,media e banche
Intrigo hi-tech in Estonia, dove i tecnici di uno dei Paesi più informatizzati del mondo da alcuni giorni sono impegnati a fronteggiare un massiccio attacco hacker che ha preso di mira diversi siti Internet istituzionali e portali di banche e mezzi di comunicazione. Il governo di Tallinn punta il dito contro la Russia e i suoi servizi segreti e ha chiesto l'intervento della Nato. Mosca smentisce ogni coinvolgimento.
Sulla provenienza del cyber-attacco, al momento, non esistono certezze, ma nei corridoi del governo estone i sospetti sono unanimi e il nemico sembra avere dunque un solo nome: Vladimir Putin. Stando alle accuse dell'esecutivo di Tallinn, secondo cui la portata della minaccia online dovrebbe far scattare l'articolo 5 della Nato e la difesa collettiva dello Stato aggredito, il mega-assalto informatico sarebbe infatti riconducibile alla recente rimozione del monumento ai "liberatori" sovietici, il cosiddetto "Soldato di bronzo", dalla piazza centrale della capitale estone.
Una sorta di ritorsione telematica, dunque, testimoniata, stando ai dati raccolti dagli esperti informatici che stanno cercando di arginare l'assalto ai siti estoni, anche dalle tracce lasciate dai computer che hanno mandato in tilt il traffico dei portali. Dal suo canto, Mosca respinge al mittente tutte le accuse, nega ogni suo coinvolgimento nella vicenda e chiede al governo estone maggior cautela nei giudizi e nella valutazione della situazione.
Anche la Nato, per ora, non si sbilancia, ma ha già inviato una speciale task-force per dar man forte agli uomini di Tallinn. "Per quanto riguarda le istituzioni statali russe, un'azione del genere è del tutto da escludere - ha spiegato al Corriere Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino - Le accuse formulate sono assolutamente prive di qualsiasi fondamento".
Stando ai russi, inoltre, gli indirizzi IP dei computer da cui sono partiti gli assalti, come accade spesso in casi del genere, potrebbero essere stati manomessi per sviare le indagini e alimentare una falsa pista investigativa. Nel mirino degli hacker sono finiti il sito del parlamento e della presidenza estone, quasi tutti i ministeri, banche, giornali e televisioni.
Un assalto mai visto prima, che ha subito allarmato gli esperti e innescato un acceso dibattito sulla necessità di individuare nuvoi strumenti di difesa collettivi. Per arginare il fenomeno, i tecnici della Nato hanno reso temporaneamente irraggiungibili i siti estoni dall'estero, sbloccando la situazione, ma isolndao il Paese da un punto di vista informatico. La parola ora passerà all'Allenza, che dovrà sviluppare contromisure adeguate e far fronte alle richieste di chiarimento dell'Estonia nel vertice Russia-Ue.
___________
Fonte (ahimè, ha pure errori d'ortografia ) Tgcom.
Che ne pensate? Il futuro delle guerre si giocherà comodamente seduti in poltrona?
Sabotati siti di governo,media e banche
Intrigo hi-tech in Estonia, dove i tecnici di uno dei Paesi più informatizzati del mondo da alcuni giorni sono impegnati a fronteggiare un massiccio attacco hacker che ha preso di mira diversi siti Internet istituzionali e portali di banche e mezzi di comunicazione. Il governo di Tallinn punta il dito contro la Russia e i suoi servizi segreti e ha chiesto l'intervento della Nato. Mosca smentisce ogni coinvolgimento.
Sulla provenienza del cyber-attacco, al momento, non esistono certezze, ma nei corridoi del governo estone i sospetti sono unanimi e il nemico sembra avere dunque un solo nome: Vladimir Putin. Stando alle accuse dell'esecutivo di Tallinn, secondo cui la portata della minaccia online dovrebbe far scattare l'articolo 5 della Nato e la difesa collettiva dello Stato aggredito, il mega-assalto informatico sarebbe infatti riconducibile alla recente rimozione del monumento ai "liberatori" sovietici, il cosiddetto "Soldato di bronzo", dalla piazza centrale della capitale estone.
Una sorta di ritorsione telematica, dunque, testimoniata, stando ai dati raccolti dagli esperti informatici che stanno cercando di arginare l'assalto ai siti estoni, anche dalle tracce lasciate dai computer che hanno mandato in tilt il traffico dei portali. Dal suo canto, Mosca respinge al mittente tutte le accuse, nega ogni suo coinvolgimento nella vicenda e chiede al governo estone maggior cautela nei giudizi e nella valutazione della situazione.
Anche la Nato, per ora, non si sbilancia, ma ha già inviato una speciale task-force per dar man forte agli uomini di Tallinn. "Per quanto riguarda le istituzioni statali russe, un'azione del genere è del tutto da escludere - ha spiegato al Corriere Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino - Le accuse formulate sono assolutamente prive di qualsiasi fondamento".
Stando ai russi, inoltre, gli indirizzi IP dei computer da cui sono partiti gli assalti, come accade spesso in casi del genere, potrebbero essere stati manomessi per sviare le indagini e alimentare una falsa pista investigativa. Nel mirino degli hacker sono finiti il sito del parlamento e della presidenza estone, quasi tutti i ministeri, banche, giornali e televisioni.
Un assalto mai visto prima, che ha subito allarmato gli esperti e innescato un acceso dibattito sulla necessità di individuare nuvoi strumenti di difesa collettivi. Per arginare il fenomeno, i tecnici della Nato hanno reso temporaneamente irraggiungibili i siti estoni dall'estero, sbloccando la situazione, ma isolndao il Paese da un punto di vista informatico. La parola ora passerà all'Allenza, che dovrà sviluppare contromisure adeguate e far fronte alle richieste di chiarimento dell'Estonia nel vertice Russia-Ue.
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Fonte (ahimè, ha pure errori d'ortografia ) Tgcom.
Che ne pensate? Il futuro delle guerre si giocherà comodamente seduti in poltrona?
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