lettera di gino strada a beppe grillo.
Rahmatullah Hanefi ha reso possibile la liberazione di Mastrogiacomo.
ora i servizi di sicurezza afgani lo stanno torturando coi cavi elettrici.
l'interprete Ajmal è in mano ai talebani.
bè, l'italiano è salvo, chissenefrega no?
"Caro Beppe,
siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi, responsabile afghano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah.
All'alba di martedì 20 è stato prelevato dai servizi di sicurezza afghani. Da allora nessuno di noi ha potuto vederlo né parlargli, nemmeno i suoi familiari. Non è stata formulata nessuna accusa contro di lui e non esiste alcun documento che ufficializzi la sua detenzione. Per ora: perché chi lo detiene ci ha fatto capire che le accuse, e le prove, si possono inventare.
Alcuni afghani, che lavorano nel luogo in cui Rahmatullah Hanefi si trova rinchiuso, ci hanno detto che si trova nella stanza degli interrogatori, dove lo stanno torturando con i cavi elettrici. Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Per questo Prodi mi ha più volte promesso di fare tutto il possibile per farlo tornare con noi. E invece sembra che tutto il possibile non sia stato fatto. Forse nemmeno una parte.
Chiediamo con forza l’intervento del Governo italiano, perché chieda ad alta voce la immediata liberazione di Rahmatullah Hanefi. Un amico, un prezioso collaboratore, che ora si trova in pericolo." Gino Strada
Rahmatullah Hanefi ha reso possibile la liberazione di Mastrogiacomo.
ora i servizi di sicurezza afgani lo stanno torturando coi cavi elettrici.
l'interprete Ajmal è in mano ai talebani.
bè, l'italiano è salvo, chissenefrega no?
"Caro Beppe,
siamo angosciati per la sorte di Rahmatullah Hanefi, responsabile afghano dell'ospedale di Emergency a Lashkargah.
All'alba di martedì 20 è stato prelevato dai servizi di sicurezza afghani. Da allora nessuno di noi ha potuto vederlo né parlargli, nemmeno i suoi familiari. Non è stata formulata nessuna accusa contro di lui e non esiste alcun documento che ufficializzi la sua detenzione. Per ora: perché chi lo detiene ci ha fatto capire che le accuse, e le prove, si possono inventare.
Alcuni afghani, che lavorano nel luogo in cui Rahmatullah Hanefi si trova rinchiuso, ci hanno detto che si trova nella stanza degli interrogatori, dove lo stanno torturando con i cavi elettrici. Rahmatullah Hanefi è stato determinante nella liberazione di Daniele Mastrogiacomo, facendo tutto e solo ciò che il governo italiano, attraverso Emergency, gli chiedeva di fare. Per questo Prodi mi ha più volte promesso di fare tutto il possibile per farlo tornare con noi. E invece sembra che tutto il possibile non sia stato fatto. Forse nemmeno una parte.
Chiediamo con forza l’intervento del Governo italiano, perché chieda ad alta voce la immediata liberazione di Rahmatullah Hanefi. Un amico, un prezioso collaboratore, che ora si trova in pericolo." Gino Strada
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