[...] La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai [...]
Se il gatto chiuso dentro è vivo o morto? Vado ad autoflagellarmi.
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Lo Spambollino fa FIGO
Membro del W.A.M. (War Against Mediaset) e presidente del M.A.I. (Musicians Against Ibanez)
Trovo divertenti entrambe le affermazioni.Non è che nella situazione attuale ci siamo arrivati solamente evadendo le tasse; è normale che se aumento la spesa pubblica l'economia cresce ma alla lunga ti ritrovi con gli effetti negativi che una troppa spesa comporta.
E i risultati si vedono ora, quando per restare nell'UE devi rientrare dal debito procurato poco intelligentemente e spropositatamente.
In che senso l'economia cresce se aumenta la spesa pubblica?
E, inoltre, è proprio sui parametri del PIL che si è registrato un significativo dato di crescita, non sufficente a riportarci in linea con i parametri europei, per carità, ma sempre un dato migliore di quello che la programmazione economica aveva previsto, oltre che, per esempio, sui dati di produzione indistriale e relative esportazioni (mi pare di ricordare, addirittura, sul 10%)....ma sei sicuro che parliamo della stessa cosa?
Vendo: Nulla, al momento. Scambio: Nulla, al momento. Asto: Nulla, al momento. Compro: Nulla, al momento.
In che senso l'economia cresce se aumenta la spesa pubblica?
nel senso che se aumenti la spesa pubblica, hai un aumento del reddito...
detto in modo basso basso: il reddito è dato dalla somma di alcune variabili tra cui laspesa pubblica.
essendo una somma di elementi, all'aumentare di uno, aumenta anche il risultato.
i difetti di una politica della spesa pubbica sono dati dalle conseguenze che hanno nel mercato degli investimenti: un aumento della spesa pubblica aumenta il reddito.
un auento del reddito aumenta la domanda di moneta nel mercato della moneta.
l'aumento della domanda di moneta determina aumenti del tasso d'interesse
con un tasso di interesse alto diminuiscono gli investimenti.
meno investimenti fanno rallentare notevolmente l'economia.
In che senso l'economia cresce se aumenta la spesa pubblica?
non ti preoccupare, parlate due lingue diverse e anche l'intervento di BISBatoio te lo dimostra
Originariamente inviato da BISBatoio
l'aumento della domanda di moneta determina aumenti del tasso d'interesse
con un tasso di interesse alto diminuiscono gli investimenti.
meno investimenti fanno rallentare notevolmente l'economia.
'indi patata penso che stava dicendo una cosa che nemmeno io ho capito da come l'ha formulata , ma che BISB ha gentilmente tradotto, cioè hai ragione tu, dal momento che:
Originariamente inviato da Cronos
produzione indistriale e relative esportazioni (mi pare di ricordare, addirittura, sul 10%)
almeno su questo ti dò ragione:
Originariamente inviato da The real Patata
Non è che nella situazione attuale ci siamo arrivati solamente evadendo le tasse.
gli stipendi dei nostri parlamentari all'estero se li sognano
ora però taglio qui che se no nn finisce più *____*
___mi astengo da ora in poi
nel senso che se aumenti la spesa pubblica, hai un aumento del reddito...
detto in modo basso basso: il reddito è dato dalla somma di alcune variabili tra cui laspesa pubblica.
essendo una somma di elementi, all'aumentare di uno, aumenta anche il risultato.
i difetti di una politica della spesa pubbica sono dati dalle conseguenze che hanno nel mercato degli investimenti: un aumento della spesa pubblica aumenta il reddito.
un auento del reddito aumenta la domanda di moneta nel mercato della moneta.
l'aumento della domanda di moneta determina aumenti del tasso d'interesse
con un tasso di interesse alto diminuiscono gli investimenti.
meno investimenti fanno rallentare notevolmente l'economia.
cioè....con "reddito" intendi prodotto interno lordo?
e con "domanda di moneta", intendi l'inlazione; o la svalutazione; o il costo del denaro???
Non riesco molto bene a seguire quello che scrivi! (colpa mia, probabilmente, che non sono ferrato)
per quel poco che ne capisco io (non ho una laurea in econommia) la crescita economica verrebbe determinata soprattutto in relazione al prodotto interno lordo di una nazione che è (per il motivo di cui sopra mi perdonerete la rozzezza tecnica) l'insieme totale di beni e servizi prodotti, in un certo periodo di tempo (mi pare che sia mensile? forse trimestrale? boh) in un paese.
quindi, quando Patata afferma:
"Trovo divertenti entrambe le affermazioni.Non è che nella situazione attuale ci siamo arrivati solamente evadendo le tasse; è normale che se aumento la spesa pubblica l'economia cresce ma alla lunga ti ritrovi con gli effetti negativi che una troppa spesa comporta.
E i risultati si vedono ora, quando per restare nell'UE devi rientrare dal debito procurato poco intelligentemente e spropositatamente."
Sembrerebbe voler affermare che, la crescita economica che si registra attualmente, sia il risultato di un aumento della spesa pubblica e, conseguentemente, del PIL (e fino a qui ci sono); afferma inoltre (sempre se non capisco male) che questo aumento della spesa pubblica (e quindi del PIL; e quindi dell'economia) produca (lo parafraso) "gli effetti negativi di una spesa pubblica troppo elevata".
e infatti, dice:
E i risultati si vedono ora, quando per restare nell'UE devi rientrare dal debito procurato poco intelligentemente e spropositatamente."
ma ora (sempre a quello che so io) il debito pubblico si sana (almeno come tendenza) raggiungendo un dato PIL procapite (quello richiesto dalla UE all'italia, mi pare sia sul 3% (o qualcosa di piu'....non ricordo bene). se questo è esatto (ammesso che lo sia.....mo domani controllero'); non capisco come l'aumento del PIL possa, come dice lui, possa pappresentare un aggravio degli impegni europei: casomai il contrario no?
e quando tu dici:
i difetti di una politica della spesa pubbica sono dati dalle conseguenze che hanno nel mercato degli investimenti
non è forse vero che investimenti su (per esempio): infrastrutture, ricerca, politiche economiche potrebbero (ho, anzi, la sensazione che siano fatti apposta) stimolare la crescita del PIL; e conseguentemente una maggiore (ulteriore) riduzione del debito pubblico? fermo restando che (lo so) ancora parliamo, piu' che di assorbimento di questo, ancora, soltanto, di minore crescita?
Quindi, non capisco, sono io che ho capito male, o siete voi che applicate modelli economici Marxisti di cui io non tengo conto?
mi Sembra tutto molto.....incoerente!
Vendo: Nulla, al momento. Scambio: Nulla, al momento. Asto: Nulla, al momento. Compro: Nulla, al momento.
Quindi, non capisco, sono io che ho capito male, o siete voi che applicate modelli economici Marxisti di cui io non tengo conto?
mi Sembra tutto molto.....incoerente!
nono nessun marxismo... sono modelli keynesiani...
ovviamente nel particolarissimo non li so nemmeno io... ti dico quello che mi ricordo...
anzi te lo dirò domani che ho troppo sonno ;_;
dolenti o nolenti, indifferentemente dai gusti e dai pincipi, la destra è l unica schiera capace di garantire un governo stabile, ora come ora.
delpietro la destra ERA in grado di garantire un governo stabile... oltretutto ti ricordo che aveva una larghissima maggioranza... con una maggioranza come quella attuale nessuno può governare bene un paese... a detta degli stessi dirigenti dei partiti... oltretutto le contraddizioni che sono emerse nella cdl dopo le politiche non si possono tralasciare... gli interi equilibri della destra attuale vanno rivisti... al momento si nota poco perchè all'opposizione contano poco... ma quando questi attriti vanno alla maggioranza i risultati sono quelli del governo prodi
nel senso che se aumenti la spesa pubblica, hai un aumento del reddito...
detto in modo basso basso: il reddito è dato dalla somma di alcune variabili tra cui laspesa pubblica.
Si, peccato però che nel modello keynessiano la spesa pubblica ha come unico obbiettivo la pubblica stabilità e il pieno impiego.
Per meglio dire, in uno stato come l'italia dove pubblica stabilità e pieno impiego sono finanziati con il 30% della spesa, mentre il restante 70% della spesa pubblica viene dirottato nelle tasche di sindacalisti, politicanti , nulla facenti della pubblica amministrazione e così via, ha senso applicare il modello keynessiano ? Secondo me, no.
Senza contare che qualsiasi professore di macro economia o di materie economiche si premura sempre di dire che questi sono MODELLI = SEMPLIFICAZIONI della realtà.
Tef Siil, icq 110159882
Originariamente inviato da Strahd
ce ne sono di migliori e cmq questo è uoi non quella cagata di wow....
con una maggioranza come quella attuale nessuno può governare bene un paese...
dire che qui si è centrato in pieno l'obiettivo
secondo me l'unica cosa da fare è aspettare che a qualcuno venga in mente un'idea/bufala buona abbastanza da prendersi una buona maggioranza (non un dodicesimo di voto!) e sperare che sia la fazione giusta....
Si, peccato però che nel modello keynessiano la spesa pubblica ha come unico obbiettivo la pubblica stabilità e il pieno impiego.
Per meglio dire, in uno stato come l'italia dove pubblica stabilità e pieno impiego sono finanziati con il 30% della spesa, mentre il restante 70% della spesa pubblica viene dirottato nelle tasche di sindacalisti, politicanti , nulla facenti della pubblica amministrazione e così via, ha senso applicare il modello keynessiano ? Secondo me, no.
Senza contare che qualsiasi professore di macro economia o di materie economiche si premura sempre di dire che questi sono MODELLI = SEMPLIFICAZIONI della realtà.
ovviamente.
resta il fatto che la politica economica del governo berlusconi sia stata quella più keynesiana degli ultimi decenni...
dire che qui si è centrato in pieno l'obiettivo
secondo me l'unica cosa da fare è aspettare che a qualcuno venga in mente un'idea/bufala buona abbastanza da prendersi una buona maggioranza (non un dodicesimo di voto!) e sperare che sia la fazione giusta....
sarebbe come un colpo di stato... è impensabile... la cosa che va subito cambiata da chiunque salga al governo è la legge elettorale
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